Hai chiesto che questa non diventasse una seduta di psicanalisi da quattro soldi e non voglio certo farti un dispetto, ma partirei dalla considerazione che tu hai di fatto iniziato a bere subito dopo la nascita di tua figlia. Io figli non ne ho, ma mi dicono che un episodio depressivo (maschile) in questi casi è abbastanza comune.
Oserei dire, sbilanciandomi parecchio e quindi andando molto alla cieca, che la tua negatività sia (stata) il segnale di un disagio "sommerso" (quindi non accessibile o immediatamente risolvibile). Usando parole mie, di "qualcosa che va stretto".
Domanda: ritieni che il passaggio coppia-famiglia sia stato completamente produttivo o che tu abbia dovuto rinunciare a qualcosa, o ancora che abbia modificato le dinamiche della coppia in maniera penalizzante dal tuo punto di vista? O forse hai percepito come lesa l'immagine che avevi di te?
Come ti ha già detto qualcuno, qui ci sono diversi aspetti un po' incasinati tra loro. Questo vuol dire che l'effetto di questa doccia fredda potrebbe anche essere quello di portare alla luce più di una "ferita" sepolta dal tempo ma ancora pulsante. Insomma, probabilmente quello della fedeltà è solo uno degli aspetti su cui dovrete lavorare.
Anche a me interessa sapere come stai tu. E lo so che stai parecchio male, e in hai una considerazione di te stesso ai minimi, ma devi cercare di lavorare il più oggettivamente possibile su quei dettagli che tu stesso hai menzionato: le tue sensazioni quando siete insieme, i tuoi progetti volti a migliorare te stesso (se non ne hai, datti degli obiettivi, raggiungibili ma concreti, per segnare i passi), la percezione delle tue necessità e dei tuoi desideri.
Come hai già capito, adesso nemmeno la lucidità è dalla tua parte, e potresti trovarti ad avere, tra sei mesi, un'idea completamente opposta di tutta la situazione rispetto a quella che hai ora. Insomma, niente decisioni definitive nell'immediato.
Non so se ti sia stato suggerito o se per te possa essere praticabile l'aiuto di un professionista, sia in ambito di coppia che individuale. Non avendo letto tutti i commenti, non ricordo se hai proposto la cosa a tua moglie e se lei fosse disposta a provare quella strada. Cerca di farle capire, in ogni caso, che la cosa sta lavorando in profondità anche su di lei, quindi di non farsi a questo punto problemi di facciata ad affrontare in maniera adulta le proprie paure e il proprio disagio.
Insomma, non siete ragazzini e la vostra storia è "matura", non credo alle futili motivazioni, per un'episodio come quello che vi è successo. Si tratta di comprendere per decidere. E se fretta mi sembra non ne abbiate, ed è un bene, non potete nemmeno permettervi di perdere tempo andando alla cieca.
Questo, ovviamente, a mio modesto e confutabilissimo parere.