Lillyna
Cara Lillyna, ti ringrazio per avermi reso partecipe della tua esperienza, ma temo di essere la persona meno indicata a risponderti.
Temo di farti vedere la cosa un modo troppo pessimistico e di essere troppo dura con il tuo lui.
Ogni storia è diversa, ogni coppia è diversa, è un universo a sè in cui nessun'altro, per quanto disponibile a consigliarti e a starti vicino, potrà mai entrare davvero.
Dico che sarei la persona meno indicata a risponderti proprio perchè, per come sto vivendo la mia storia attualmente (e come del resto ho cercato di speigarvi), io non potrei mai accettare una situazione come la tua.
Già voi stessi qui mi avete fatto notare di aver avuto una reazione esagerata e io, che me n'ero già resa conto, sto cercando di ridimensionarmi. Ho fatto le mie scuse a lui, ho anche aggiunto che se in futuro vorrà farlo di nuovo, non dovrà sentirsi in colpa. Lui mi ha risposto ridendo che è una cosa di cui non ha mai sentito l'esigenza, che è stato un caso ed è successo solo un paio di volte. Gli ho anche detto che potremmo provare a farlo insieme e su mia insistenza sta scaricando un paio di video (col Mac dice che non si prendono virus
) Vedremo come andrà.
Ma la differenza fra la mia situazione e la tua, Lillyna, è che lui era solo, mentre se già ho esagerato così, credo che non potrei mai accettare che rifiuti con me e poi condivida con altri. Per non parlare del night, scusa ma quella proprio non mi andrebbe giù manco a spingerla.
Ma sono IO, in questo mio modo di vivere il mio rapporto con lui forse eccessivamente possessivo, come ho già detto.
Vedi, è proprio questo che vorrei fra me e lui, e lo stesso che lui - fra le righe e non - chiede a me: portare al massimo la condivisione.
Ve ne racconto una abbastanza privata, spero di non mettervi in imbarazzo: in passato io ho avuto un'amicizia molto intima con una ragazza. Niente sesso spinto - del resto credo di essere geneticamente etero anche se non metto limite alla provvidenza - però ci furono fra me e lei una buona dose di effusioni.
Beh, tempo addietro lo raccontai a lui e così, più giocando che altro, gli dissi che forse mi sarebbe piaciuto farlo con lui e un'altra donna. Lui mi rispose che no, che a lui andava bene qualsiasi cosa a patto che fossimo solo io e lui. Quella sera io stavo parlando a metà fra il serio e il faceto, e non so se davvero mi alletterebbe la situazione in carne ed ossa, ma non lo escludo, mentre escludo totalmente che potrei accettare che lui condividesse qualcosa con altri.
Tutto per provare a spiegare come sto vivendo io questo rapporto.
Per quanto ti riguarda, una parola chiave te l'ha trovata Buscopann: RETAGGIO.
Credo che sia questo - prima di tutto il resto - che gli fa compiere questa scelta obbligata: reticenza con te, svacco con gli amici in una situazione che lui considera solo "da maschi".
Sai, già solo fino ai tempi di mia nonna (e io non sono proprio prioprio decrepita), gli uomini "certe cose" non se le sarebbero mai fatte fare dalla moglie, santo angelo del focolare e madre dei loro figli. No, certe cose gli uomini se le facevano fare fuori, dalle altre. Risultato che l'angelo si ritrovava cornuto e mazziato. Ho detto ai tempi di mia nonna, ma nutro il sospetto che anche a quelli di mia madre ci si discostasse a fatica da quest'idea, e forse solo grazie allo "smantellamento" da Sessantotto.
Che cosa mostruosa e angosciante i retaggi.
Ma evidentemente, nonostante la tanta strada fatta, dobbiamo ancora conviverci.
Prendi atto, ma metti una sola cosa davanti a tutto il resto: il tuo benessere.
Se la situazione ti fa star male, devi dirglielo a chiare parole. E trovare con lui una soluzione, che sia incontrarsi in un terreno di mezzo, o un pò di qua e un pò di là.
Una sola cosa ti prego: non fargli passare i night. Quelli no, eccheccazzo. Contro quelli picchettati come compagna e come donna, anche a nome di quelle povere donne che sono lì ad esporsi all'umana abiezione per pochi spiccioli.
Sarò virtualmente con te.