faccio finta di non averti letta, in nome di gente, come mia nonna che ha rischiato la vita per la liberazione.
mentre mio nonno era in russia e i partigiani le portavano via la mucca, il mulo e si sbronzavano con il suo vino. non ha mai voluto sconti, non ha mai chiesto niente ed ha rifiutato la tessera fascista.
nessuno dei miei parenti ha mai ottenuto un beneficio pubblico.
Risparmiati di fare finta, siamo sulla stessa barca, mio nonno materno fu medaglia d'argento per atti eroici, mio nonno paterno direttore del Veziere e dei mercati generali di Roma ha perso tutti per aiutare suoi amici ebrei.... confisca totale di beni e tutto quello che aveva, e non era poco, solo l'immobile dove abitava che era suo ora è uno dei più ambiti palazzi residenziali di roma, l'unico abitativo fra l'Arco di Giano, il Tempio di Vesta e la Bocca della Verità (che nessuno dopo la guerra gli ha restituito, se lo è preso un tirapiedi di Togliatti, ora è un residence meublé ), uno zio morto in un campo di concentramento ed un altro in Russia (per inciso ho conosciuto personalmente Bedeschi quello che ha scritto "centomila gavette di ghiaccio" e certi documenti l'ho aiutato a cercarli.....
nella mia famiglia, ti faccio l'elenco: un fratello di mio nonno, morto sul monte nero, durante la battaglia di caporetto. una mia prozia vedova di guera; suo marito è morto, faceva parte del battaglione delle 80.000 gavette di ghiaccio, che non avevano scelto di andare là, tanto è vero che suo figlio non lo ha mai visto..., e si è dovuta crescere due figli con il lavoro in filanda... perché, ad oggi, quella sembianza di stato... le riconosce per suo marito, morto per la patria, qualcosa come 80 ero al mese...
e per me questa è e resterà la più grande vergogna del nostro stato.
bello schifo.