E' l'inizio o la fine?

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Anto_75

Utente
Oggi sento che sto per esplodere...
Ho 39 anni, un bimbo di quasi 5 anni, sono sposata da 6 anni, ma convivo da quasi 8 e sono qui a domandarmi dove ho sbagliato.

Era l'uomo della mia vita, pensavo che non avrei mai avuto bisogno di guardare qualcun'altro, e no, non mi ha tradito.
Solo che non so più se mi ama, e io mi sento sola.

Ho pensato di tradirlo.
Due chiacchiere in chat, qualcuno che capisce come mi sento, che apprezza quello che dico, che pare entusiasta di conoscermi davvero. Un uomo che sembra interessato a me, alla mia testa, ai miei ragionamenti.
Non l'ho cercato, ma il mondo di possibilità che mi si apre è immenso e si apre un mare di ipotesi di fronte a me.
Penso che se solo volessi, potrei tradire mio marito in qualunque momento.
Non l'ho fatto.
Ho cancellato l'account. Anche se ho il numero di telefono di questa persona usiamo solo messaggi.
Mi sono ritirata nel mio ruolo di madre e moglie.
E non so se equivale ad un tradimento reale, ma nel momento stesso in cui mi sono resa conto che avevo quel bisogno è iniziata la crisi. La mia crisi.

Notti insonni, e un lungo e logorante esame di coscienza. Mille e mille domande, e il timore di trovare risposta positiva al mio quesito. Mi ami ancora?

Giorni passati a guardarlo con occhi diversi, studiando ogni suo gesto nei miei riguardi per capire se era solo una mia impressione il fatto di sentirmi invisibile.

Io parlo e non mi ascolta. Non mi guarda più, no, davvero, non mi guarda e io mi sento un fantasma in casa mia.
Lui è davanti al computer otto ore per lavoro, e la prima cosa che fa quando torna a casa è accendere il pc. Tutta la sera davanti a quel maledetto pc e a mezzanotte, bacio sulla guancia e a letto.
Facciamo l'amore pochissimo, e non perchè io gli rifilo il mal di testa come scusa. Pare che non gli interessi, non mi guarda più con desiderio (ma non ricordo più... forse lo ha mai fatto?). Se prendo l'iniziativa, due su tre mi manda in bianco.

Mio figlio cerca di parlargli e lui, che indossa anche le cuffie, si mostra infastidito dall'interruzione.
Non gioca con nostro figlio, non lo porta al parco, non ci parla, è sempre al pc.
Sempre le solite discussioni, il solito ripetere che la vita non è solo pc, ma a lui il pc rilassa. Sempre quell'acido rimbeccare da parte mia che un figlio si deve vivere facendo cose assieme, non solo stando nella stessa casa.

Ovviamente, una sera scoppio.Gli vomito tutto addosso, nel letto, piangendo. Alla mia fatidica domanda, ma tu mi ami ancora? Lui risponde con un "credi diversamente?" e io certo che lo credo, e mi sfogo, mi sento invisibile, sola.. etc. etc...
La sua risposta è il silenzio.
Mi sento ferita, delusa, gli volto le spalle e rimango raggelata dal constatare che si è addormentato, senza nemmeno toccarmi, consolarmi.

E così mi avvicino di più a quell'altra persona. Che ascolta i miei sfoghi, che mi spinge a parlare ancora, che bisogna tentare di salvare il salvabile, visto che c'è un bimbo di mezzo.
Persona che mi fa stare bene, che mi fa sentire viva, che mi procura emozioni che non provavo più, perchè mi ero spenta come una candela senza ossigeno.
Quell'uomo che sta a più di 1000 chilometri da me, e che forse non vedrò mai. Me lo sono domandato anche io, una specie di lancio col paracadute tutto quel mio apparente coinvolgimento emotivo per uno che sento solo per telefono. E' facile così immaginare di stare trattando con l'uomo perfetto, è probabilmente una proiezione dei miei desideri.

Ma io non voglio tradire mio marito, eppure ci penso continuamente? Che devo fare?
Parlare, parlare, parlare.
Dopo cinque settimane dal mio primo sfogo (nel quale solo una volta mi si è avvicinato a letto) ci riprovo, però stando calma. Voglio risolvere la questione, niente più pensieri non detti e elucubrazioni sul nulla.

Risultato? Mi sono sentita dare della depressa (non lavoro da un pò' e la situazione pesa), che tutto dipende dalla mia apatia, mi sono lasciata andare (non ho più perso i chili presi durante la gravidanza) e devo fare qualcosa per uscirne. E lui ci tiene a me. Passa tutto il suo tempo libero davanti al pc è vero, ma è sempre disponibile se io voglio fare qualcosa, e a letto idem, posso prendere io l'iniziativa se mi interessa.

Mi sento più sola che mai, e rassegnata. Non lo capisco, non lo capisco più. Vorrei prendere le valigie ed il bimbo e andare via. Ma, come detto poco sopra, sono senza lavoro e legata a doppio filo ad una vita che mi è diventata stretta.
E l'altro è lì. Potrebbe venire da me quando vuole, non è solo sesso dice. E io assurdamente gli credo, e nella mia testa l'ipotesi di un tradimento, ora come ora, mi sembra l'unica soluzione per sopravvivere in un matrimonio tutto sbagliato.

Non so se ho scritto qualcosa di comprensibile, e scusate la lunghezza, ma dovevo sfogarmi.
 

Sbriciolata

Escluso
ciao

e benvenuta.
:)
Non è una bella situazione.
Quando hai parlato a tuo marito gli hai detto anche dell'altra persona?
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Oggi sento che sto per esplodere...
Ho 39 anni, un bimbo di quasi 5 anni, sono sposata da 6 anni, ma convivo da quasi 8 e sono qui a domandarmi dove ho sbagliato.

Era l'uomo della mia vita, pensavo che non avrei mai avuto bisogno di guardare qualcun'altro, e no, non mi ha tradito.
Solo che non so più se mi ama, e io mi sento sola.

Ho pensato di tradirlo.
Due chiacchiere in chat, qualcuno che capisce come mi sento, che apprezza quello che dico, che pare entusiasta di conoscermi davvero. Un uomo che sembra interessato a me, alla mia testa, ai miei ragionamenti.
Non l'ho cercato, ma il mondo di possibilità che mi si apre è immenso e si apre un mare di ipotesi di fronte a me.
Penso che se solo volessi, potrei tradire mio marito in qualunque momento.
Non l'ho fatto.
Ho cancellato l'account. Anche se ho il numero di telefono di questa persona usiamo solo messaggi.
Mi sono ritirata nel mio ruolo di madre e moglie.
E non so se equivale ad un tradimento reale, ma nel momento stesso in cui mi sono resa conto che avevo quel bisogno è iniziata la crisi. La mia crisi.

Notti insonni, e un lungo e logorante esame di coscienza. Mille e mille domande, e il timore di trovare risposta positiva al mio quesito. Mi ami ancora?

Giorni passati a guardarlo con occhi diversi, studiando ogni suo gesto nei miei riguardi per capire se era solo una mia impressione il fatto di sentirmi invisibile.

Io parlo e non mi ascolta. Non mi guarda più, no, davvero, non mi guarda e io mi sento un fantasma in casa mia.
Lui è davanti al computer otto ore per lavoro, e la prima cosa che fa quando torna a casa è accendere il pc. Tutta la sera davanti a quel maledetto pc e a mezzanotte, bacio sulla guancia e a letto.
Facciamo l'amore pochissimo, e non perchè io gli rifilo il mal di testa come scusa. Pare che non gli interessi, non mi guarda più con desiderio (ma non ricordo più... forse lo ha mai fatto?). Se prendo l'iniziativa, due su tre mi manda in bianco.

Mio figlio cerca di parlargli e lui, che indossa anche le cuffie, si mostra infastidito dall'interruzione.
Non gioca con nostro figlio, non lo porta al parco, non ci parla, è sempre al pc.
Sempre le solite discussioni, il solito ripetere che la vita non è solo pc, ma a lui il pc rilassa. Sempre quell'acido rimbeccare da parte mia che un figlio si deve vivere facendo cose assieme, non solo stando nella stessa casa.

Ovviamente, una sera scoppio.Gli vomito tutto addosso, nel letto, piangendo. Alla mia fatidica domanda, ma tu mi ami ancora? Lui risponde con un "credi diversamente?" e io certo che lo credo, e mi sfogo, mi sento invisibile, sola.. etc. etc...
La sua risposta è il silenzio.
Mi sento ferita, delusa, gli volto le spalle e rimango raggelata dal constatare che si è addormentato, senza nemmeno toccarmi, consolarmi.


E così mi avvicino di più a quell'altra persona. Che ascolta i miei sfoghi, che mi spinge a parlare ancora, che bisogna tentare di salvare il salvabile, visto che c'è un bimbo di mezzo.
Persona che mi fa stare bene, che mi fa sentire viva, che mi procura emozioni che non provavo più, perchè mi ero spenta come una candela senza ossigeno.
Quell'uomo che sta a più di 1000 chilometri da me, e che forse non vedrò mai. Me lo sono domandato anche io, una specie di lancio col paracadute tutto quel mio apparente coinvolgimento emotivo per uno che sento solo per telefono. E' facile così immaginare di stare trattando con l'uomo perfetto, è probabilmente una proiezione dei miei desideri.

Ma io non voglio tradire mio marito, eppure ci penso continuamente? Che devo fare?
Parlare, parlare, parlare.
Dopo cinque settimane dal mio primo sfogo (nel quale solo una volta mi si è avvicinato a letto) ci riprovo, però stando calma. Voglio risolvere la questione, niente più pensieri non detti e elucubrazioni sul nulla.

Risultato? Mi sono sentita dare della depressa (non lavoro da un pò' e la situazione pesa), che tutto dipende dalla mia apatia, mi sono lasciata andare (non ho più perso i chili presi durante la gravidanza) e devo fare qualcosa per uscirne. E lui ci tiene a me. Passa tutto il suo tempo libero davanti al pc è vero, ma è sempre disponibile se io voglio fare qualcosa, e a letto idem, posso prendere io l'iniziativa se mi interessa.

Mi sento più sola che mai, e rassegnata. Non lo capisco, non lo capisco più. Vorrei prendere le valigie ed il bimbo e andare via. Ma, come detto poco sopra, sono senza lavoro e legata a doppio filo ad una vita che mi è diventata stretta.
E l'altro è lì. Potrebbe venire da me quando vuole, non è solo sesso dice. E io assurdamente gli credo, e nella mia testa l'ipotesi di un tradimento, ora come ora, mi sembra l'unica soluzione per sopravvivere in un matrimonio tutto sbagliato.

Non so se ho scritto qualcosa di comprensibile, e scusate la lunghezza, ma dovevo sfogarmi.

tenetemi lontana da questo thread.
risposta emotiva, a caldo: come fai a non avergli ancora spaccato il muso?
 

Simy

WWF
ciao,
benvenuta...
tu lo ami?
 

Vincent Vega

Utente armato
Oggi sento che sto per esplodere...
Ho 39 anni, un bimbo di quasi 5 anni, sono sposata da 6 anni, ma convivo da quasi 8 e sono qui a domandarmi dove ho sbagliato.

Era l'uomo della mia vita, pensavo che non avrei mai avuto bisogno di guardare qualcun'altro, e no, non mi ha tradito.
Solo che non so più se mi ama, e io mi sento sola.

Ho pensato di tradirlo.
Due chiacchiere in chat, qualcuno che capisce come mi sento, che apprezza quello che dico, che pare entusiasta di conoscermi davvero. Un uomo che sembra interessato a me, alla mia testa, ai miei ragionamenti.
Non l'ho cercato, ma il mondo di possibilità che mi si apre è immenso e si apre un mare di ipotesi di fronte a me.
Penso che se solo volessi, potrei tradire mio marito in qualunque momento.
Non l'ho fatto.
Ho cancellato l'account. Anche se ho il numero di telefono di questa persona usiamo solo messaggi.
Mi sono ritirata nel mio ruolo di madre e moglie.
E non so se equivale ad un tradimento reale, ma nel momento stesso in cui mi sono resa conto che avevo quel bisogno è iniziata la crisi. La mia crisi.

Notti insonni, e un lungo e logorante esame di coscienza. Mille e mille domande, e il timore di trovare risposta positiva al mio quesito. Mi ami ancora?

Giorni passati a guardarlo con occhi diversi, studiando ogni suo gesto nei miei riguardi per capire se era solo una mia impressione il fatto di sentirmi invisibile.

Io parlo e non mi ascolta. Non mi guarda più, no, davvero, non mi guarda e io mi sento un fantasma in casa mia.
Lui è davanti al computer otto ore per lavoro, e la prima cosa che fa quando torna a casa è accendere il pc. Tutta la sera davanti a quel maledetto pc e a mezzanotte, bacio sulla guancia e a letto.
Facciamo l'amore pochissimo, e non perchè io gli rifilo il mal di testa come scusa. Pare che non gli interessi, non mi guarda più con desiderio (ma non ricordo più... forse lo ha mai fatto?). Se prendo l'iniziativa, due su tre mi manda in bianco.

Mio figlio cerca di parlargli e lui, che indossa anche le cuffie, si mostra infastidito dall'interruzione.
Non gioca con nostro figlio, non lo porta al parco, non ci parla, è sempre al pc.
Sempre le solite discussioni, il solito ripetere che la vita non è solo pc, ma a lui il pc rilassa. Sempre quell'acido rimbeccare da parte mia che un figlio si deve vivere facendo cose assieme, non solo stando nella stessa casa.

Ovviamente, una sera scoppio.Gli vomito tutto addosso, nel letto, piangendo. Alla mia fatidica domanda, ma tu mi ami ancora? Lui risponde con un "credi diversamente?" e io certo che lo credo, e mi sfogo, mi sento invisibile, sola.. etc. etc...
La sua risposta è il silenzio.
Mi sento ferita, delusa, gli volto le spalle e rimango raggelata dal constatare che si è addormentato, senza nemmeno toccarmi, consolarmi.

E così mi avvicino di più a quell'altra persona. Che ascolta i miei sfoghi, che mi spinge a parlare ancora, che bisogna tentare di salvare il salvabile, visto che c'è un bimbo di mezzo.
Persona che mi fa stare bene, che mi fa sentire viva, che mi procura emozioni che non provavo più, perchè mi ero spenta come una candela senza ossigeno.
Quell'uomo che sta a più di 1000 chilometri da me, e che forse non vedrò mai. Me lo sono domandato anche io, una specie di lancio col paracadute tutto quel mio apparente coinvolgimento emotivo per uno che sento solo per telefono. E' facile così immaginare di stare trattando con l'uomo perfetto, è probabilmente una proiezione dei miei desideri.

Ma io non voglio tradire mio marito, eppure ci penso continuamente? Che devo fare?
Parlare, parlare, parlare.
Dopo cinque settimane dal mio primo sfogo (nel quale solo una volta mi si è avvicinato a letto) ci riprovo, però stando calma. Voglio risolvere la questione, niente più pensieri non detti e elucubrazioni sul nulla.

Risultato? Mi sono sentita dare della depressa (non lavoro da un pò' e la situazione pesa), che tutto dipende dalla mia apatia, mi sono lasciata andare (non ho più perso i chili presi durante la gravidanza) e devo fare qualcosa per uscirne. E lui ci tiene a me. Passa tutto il suo tempo libero davanti al pc è vero, ma è sempre disponibile se io voglio fare qualcosa, e a letto idem, posso prendere io l'iniziativa se mi interessa.

Mi sento più sola che mai, e rassegnata. Non lo capisco, non lo capisco più. Vorrei prendere le valigie ed il bimbo e andare via. Ma, come detto poco sopra, sono senza lavoro e legata a doppio filo ad una vita che mi è diventata stretta.
E l'altro è lì. Potrebbe venire da me quando vuole, non è solo sesso dice. E io assurdamente gli credo, e nella mia testa l'ipotesi di un tradimento, ora come ora, mi sembra l'unica soluzione per sopravvivere in un matrimonio tutto sbagliato.

Non so se ho scritto qualcosa di comprensibile, e scusate la lunghezza, ma dovevo sfogarmi.
Ciao, Anto, benvenuta.
La sensazione di un rapporto che ti sfugge di mano, la tristezza che ti lascia mettere in discussione anche il passato che comunque doveva essere importante visto che parliamo di anni, e soprattutto di un bambino.
A me pare che il PC sia il VOSTRO problema: lui ci passa tutto il tempo, e tu - quasi per contrappasso - decidi che quello è lo strumento che può farti "rivivere".
Tutto sbagliato.
Perchè non gli proponi di buttare in un cassetto il pc (se portatile) o slacciare i cavi (se fisso) e chiuderli in un armadio?
Non guardare al tuo rapporto come ad un equilibrio spezzato dove lui ha iniziato ad allontanarsi, ed allora ben gli sta se trovi svago altrove: è l'inizio della fine. E permettimi, con un bimbo così piccolo non potete permettervelo.
Lascia perdere l'"altro": non lo conosci, è lontano, è un avatar. Lui è la tua "second life" inesistente, credi sia il tuo sollievo, ma più ti rifugi in questo "fantoccio" più ti allontani dalla realtà della tua famiglia. Che è in crisi, ma è viva e vegeta e presente. Cancella il suo numero...se proprio devi sfogarti usa gli amici, una sorella, lo psicologo, il prete..insomma chi ti pare, che ti conosca e ti voglia bene, che sia vicinanza e non "tradimento".
La senti com'è brutta la sola parola? "tradire".........Non metterti dalla parte del torto.
Una volta eliminati questi elementi irreali (nella peggiore delle ipotesi: fallo tu il passo, togli i cavi, nascondi il pc, buttalo), concentrati sul tuo matrimonio. Lui ti ha detto che ci sarà sempre. Parla poco, ma forse era così anche prima.
Spronalo, ma per farlo devi essere concentrata, ed ora non lo sei. Ora sei concentrata sul "fantoccio avatar".
 

Sbriciolata

Escluso
scusa sbriciolata, cosa centrerebbe?
ok, non voglio essere fraintesa: era per sapere se gli ha detto anche che la sua freddezza l'aveva portata a pensare di tradirlo. Non volevo assolutamente dire che questo spostasse qualcosa. Ma ci sono persone che magari capiscono solo certi messaggi e altri no.
Per pigrizia mentale, proprio.
Tipo: non mi guardi più, mi sento sola = ok, è depressa, non lavora, è una fase. La cosa più comoda da pensare.
invece se magari gli arriva il messaggio: mi sento sola al punto che sto cercando compagnia altrove, reagiscono diversamente.
Credo.
 

Homer

Utente con ittero
Oggi sento che sto per esplodere...
Ho 39 anni, un bimbo di quasi 5 anni, sono sposata da 6 anni, ma convivo da quasi 8 e sono qui a domandarmi dove ho sbagliato.

Era l'uomo della mia vita, pensavo che non avrei mai avuto bisogno di guardare qualcun'altro, e no, non mi ha tradito.
Solo che non so più se mi ama, e io mi sento sola.

Ho pensato di tradirlo.
Due chiacchiere in chat, qualcuno che capisce come mi sento, che apprezza quello che dico, che pare entusiasta di conoscermi davvero. Un uomo che sembra interessato a me, alla mia testa, ai miei ragionamenti.
Non l'ho cercato, ma il mondo di possibilità che mi si apre è immenso e si apre un mare di ipotesi di fronte a me.
Penso che se solo volessi, potrei tradire mio marito in qualunque momento.
Non l'ho fatto.
Ho cancellato l'account. Anche se ho il numero di telefono di questa persona usiamo solo messaggi.
Mi sono ritirata nel mio ruolo di madre e moglie.
E non so se equivale ad un tradimento reale, ma nel momento stesso in cui mi sono resa conto che avevo quel bisogno è iniziata la crisi. La mia crisi.

Notti insonni, e un lungo e logorante esame di coscienza. Mille e mille domande, e il timore di trovare risposta positiva al mio quesito. Mi ami ancora?

Giorni passati a guardarlo con occhi diversi, studiando ogni suo gesto nei miei riguardi per capire se era solo una mia impressione il fatto di sentirmi invisibile.

Io parlo e non mi ascolta. Non mi guarda più, no, davvero, non mi guarda e io mi sento un fantasma in casa mia.
Lui è davanti al computer otto ore per lavoro, e la prima cosa che fa quando torna a casa è accendere il pc. Tutta la sera davanti a quel maledetto pc e a mezzanotte, bacio sulla guancia e a letto.
Facciamo l'amore pochissimo, e non perchè io gli rifilo il mal di testa come scusa. Pare che non gli interessi, non mi guarda più con desiderio (ma non ricordo più... forse lo ha mai fatto?). Se prendo l'iniziativa, due su tre mi manda in bianco.

Mio figlio cerca di parlargli e lui, che indossa anche le cuffie, si mostra infastidito dall'interruzione.
Non gioca con nostro figlio, non lo porta al parco, non ci parla, è sempre al pc.
Sempre le solite discussioni, il solito ripetere che la vita non è solo pc, ma a lui il pc rilassa. Sempre quell'acido rimbeccare da parte mia che un figlio si deve vivere facendo cose assieme, non solo stando nella stessa casa.

Ovviamente, una sera scoppio.Gli vomito tutto addosso, nel letto, piangendo. Alla mia fatidica domanda, ma tu mi ami ancora? Lui risponde con un "credi diversamente?" e io certo che lo credo, e mi sfogo, mi sento invisibile, sola.. etc. etc...
La sua risposta è il silenzio.
Mi sento ferita, delusa, gli volto le spalle e rimango raggelata dal constatare che si è addormentato, senza nemmeno toccarmi, consolarmi.

E così mi avvicino di più a quell'altra persona. Che ascolta i miei sfoghi, che mi spinge a parlare ancora, che bisogna tentare di salvare il salvabile, visto che c'è un bimbo di mezzo.
Persona che mi fa stare bene, che mi fa sentire viva, che mi procura emozioni che non provavo più, perchè mi ero spenta come una candela senza ossigeno.
Quell'uomo che sta a più di 1000 chilometri da me, e che forse non vedrò mai. Me lo sono domandato anche io, una specie di lancio col paracadute tutto quel mio apparente coinvolgimento emotivo per uno che sento solo per telefono. E' facile così immaginare di stare trattando con l'uomo perfetto, è probabilmente una proiezione dei miei desideri.

Ma io non voglio tradire mio marito, eppure ci penso continuamente? Che devo fare?
Parlare, parlare, parlare.
Dopo cinque settimane dal mio primo sfogo (nel quale solo una volta mi si è avvicinato a letto) ci riprovo, però stando calma. Voglio risolvere la questione, niente più pensieri non detti e elucubrazioni sul nulla.

Risultato? Mi sono sentita dare della depressa (non lavoro da un pò' e la situazione pesa), che tutto dipende dalla mia apatia, mi sono lasciata andare (non ho più perso i chili presi durante la gravidanza) e devo fare qualcosa per uscirne. E lui ci tiene a me. Passa tutto il suo tempo libero davanti al pc è vero, ma è sempre disponibile se io voglio fare qualcosa, e a letto idem, posso prendere io l'iniziativa se mi interessa.

Mi sento più sola che mai, e rassegnata. Non lo capisco, non lo capisco più. Vorrei prendere le valigie ed il bimbo e andare via. Ma, come detto poco sopra, sono senza lavoro e legata a doppio filo ad una vita che mi è diventata stretta.
E l'altro è lì. Potrebbe venire da me quando vuole, non è solo sesso dice. E io assurdamente gli credo, e nella mia testa l'ipotesi di un tradimento, ora come ora, mi sembra l'unica soluzione per sopravvivere in un matrimonio tutto sbagliato.

Non so se ho scritto qualcosa di comprensibile, e scusate la lunghezza, ma dovevo sfogarmi.

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:


per tutto il resto c'è MasterCard
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
ok, non voglio essere fraintesa: era per sapere se gli ha detto anche che la sua freddezza l'aveva portata a pensare di tradirlo. Non volevo assolutamente dire che questo spostasse qualcosa. Ma ci sono persone che magari capiscono solo certi messaggi e altri no.
Per pigrizia mentale, proprio.
Tipo: non mi guardi più, mi sento sola = ok, è depressa, non lavora, è una fase. La cosa più comoda da pensare.
invece se magari gli arriva il messaggio: mi sento sola al punto che sto cercando compagnia altrove, reagiscono diversamente.
Credo.

ho capito, grazie :)

però la nostra nuova utente ha detto che inizialmente aveva cancellato l'account e rimosso il tipo, quindi ho inteso che da parte sua ci fosse una volontà di provare a risolvere gli eventuali problemi.
dover metterci il carico da novanta per attirare l'attenzione....ok, ci penso.

nel frattempo...ginga :D
 

sienne

lucida-confusa
Ciao Anto

benvenuta ...


Forse, manca un certo tipo di dialogo tra voi, cioè con proposte e conseguenze ...
Cioè, solo parlare ... senza che qualcosa ne consegue, ma solo aspettative verso l'altro,
pian piano fa morire tutto. Ad esempio, il PC. Tra le sette e le nove, tocca a lui con il figlio,
perché tu fai xxxx ... anche se è solo prendere una doccia, bagno, passeggiata ecc.

Si gira dall'altra parte? È un atto bruttissimo. Prendi il cuscino e vai a dormire in un'altra stanza ...

Quando le parole non arrivano ... seguono degli atti chiari ...


sienne
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Oggi sento che sto per esplodere...
Ho 39 anni, un bimbo di quasi 5 anni, sono sposata da 6 anni, ma convivo da quasi 8 e sono qui a domandarmi dove ho sbagliato.

Era l'uomo della mia vita, pensavo che non avrei mai avuto bisogno di guardare qualcun'altro, e no, non mi ha tradito.
Solo che non so più se mi ama, e io mi sento sola.

Ho pensato di tradirlo.
Due chiacchiere in chat, qualcuno che capisce come mi sento, che apprezza quello che dico, che pare entusiasta di conoscermi davvero. Un uomo che sembra interessato a me, alla mia testa, ai miei ragionamenti.
Non l'ho cercato, ma il mondo di possibilità che mi si apre è immenso e si apre un mare di ipotesi di fronte a me.
Penso che se solo volessi, potrei tradire mio marito in qualunque momento.
Non l'ho fatto.
Ho cancellato l'account. Anche se ho il numero di telefono di questa persona usiamo solo messaggi.
Mi sono ritirata nel mio ruolo di madre e moglie.
E non so se equivale ad un tradimento reale, ma nel momento stesso in cui mi sono resa conto che avevo quel bisogno è iniziata la crisi. La mia crisi.

Notti insonni, e un lungo e logorante esame di coscienza. Mille e mille domande, e il timore di trovare risposta positiva al mio quesito. Mi ami ancora?

Giorni passati a guardarlo con occhi diversi, studiando ogni suo gesto nei miei riguardi per capire se era solo una mia impressione il fatto di sentirmi invisibile.

Io parlo e non mi ascolta. Non mi guarda più, no, davvero, non mi guarda e io mi sento un fantasma in casa mia.
Lui è davanti al computer otto ore per lavoro, e la prima cosa che fa quando torna a casa è accendere il pc. Tutta la sera davanti a quel maledetto pc e a mezzanotte, bacio sulla guancia e a letto.
Facciamo l'amore pochissimo, e non perchè io gli rifilo il mal di testa come scusa. Pare che non gli interessi, non mi guarda più con desiderio (ma non ricordo più... forse lo ha mai fatto?). Se prendo l'iniziativa, due su tre mi manda in bianco.

Mio figlio cerca di parlargli e lui, che indossa anche le cuffie, si mostra infastidito dall'interruzione.
Non gioca con nostro figlio, non lo porta al parco, non ci parla, è sempre al pc.
Sempre le solite discussioni, il solito ripetere che la vita non è solo pc, ma a lui il pc rilassa. Sempre quell'acido rimbeccare da parte mia che un figlio si deve vivere facendo cose assieme, non solo stando nella stessa casa.

Ovviamente, una sera scoppio.Gli vomito tutto addosso, nel letto, piangendo. Alla mia fatidica domanda, ma tu mi ami ancora? Lui risponde con un "credi diversamente?" e io certo che lo credo, e mi sfogo, mi sento invisibile, sola.. etc. etc...
La sua risposta è il silenzio.
Mi sento ferita, delusa, gli volto le spalle e rimango raggelata dal constatare che si è addormentato, senza nemmeno toccarmi, consolarmi.

E così mi avvicino di più a quell'altra persona. Che ascolta i miei sfoghi, che mi spinge a parlare ancora, che bisogna tentare di salvare il salvabile, visto che c'è un bimbo di mezzo.
Persona che mi fa stare bene, che mi fa sentire viva, che mi procura emozioni che non provavo più, perchè mi ero spenta come una candela senza ossigeno.
Quell'uomo che sta a più di 1000 chilometri da me, e che forse non vedrò mai. Me lo sono domandato anche io, una specie di lancio col paracadute tutto quel mio apparente coinvolgimento emotivo per uno che sento solo per telefono. E' facile così immaginare di stare trattando con l'uomo perfetto, è probabilmente una proiezione dei miei desideri.

Ma io non voglio tradire mio marito, eppure ci penso continuamente? Che devo fare?
Parlare, parlare, parlare.
Dopo cinque settimane dal mio primo sfogo (nel quale solo una volta mi si è avvicinato a letto) ci riprovo, però stando calma. Voglio risolvere la questione, niente più pensieri non detti e elucubrazioni sul nulla.

Risultato? Mi sono sentita dare della depressa (non lavoro da un pò' e la situazione pesa), che tutto dipende dalla mia apatia, mi sono lasciata andare (non ho più perso i chili presi durante la gravidanza) e devo fare qualcosa per uscirne. E lui ci tiene a me. Passa tutto il suo tempo libero davanti al pc è vero, ma è sempre disponibile se io voglio fare qualcosa, e a letto idem, posso prendere io l'iniziativa se mi interessa.

Mi sento più sola che mai, e rassegnata. Non lo capisco, non lo capisco più. Vorrei prendere le valigie ed il bimbo e andare via. Ma, come detto poco sopra, sono senza lavoro e legata a doppio filo ad una vita che mi è diventata stretta.
E l'altro è lì. Potrebbe venire da me quando vuole, non è solo sesso dice. E io assurdamente gli credo, e nella mia testa l'ipotesi di un tradimento, ora come ora, mi sembra l'unica soluzione per sopravvivere in un matrimonio tutto sbagliato.

Non so se ho scritto qualcosa di comprensibile, e scusate la lunghezza, ma dovevo sfogarmi.
Mi dispiace, temo però che l'altro rappresenti in realtà una proiezione dei tuoi desideri. detto questo tuo marito,mi sembra granitico nelle sue certezze, sei tu che stai male non lui che trascura la famiglia. gli hai proposto un consulente per coppia ?
 

Anto_75

Utente
Ciao, Anto, benvenuta.
La sensazione di un rapporto che ti sfugge di mano, la tristezza che ti lascia mettere in discussione anche il passato che comunque doveva essere importante visto che parliamo di anni, e soprattutto di un bambino.
A me pare che il PC sia il VOSTRO problema: lui ci passa tutto il tempo, e tu - quasi per contrappasso - decidi che quello è lo strumento che può farti "rivivere".
Tutto sbagliato.
Perchè non gli proponi di buttare in un cassetto il pc (se portatile) o slacciare i cavi (se fisso) e chiuderli in un armadio?
Non guardare al tuo rapporto come ad un equilibrio spezzato dove lui ha iniziato ad allontanarsi, ed allora ben gli sta se trovi svago altrove: è l'inizio della fine. E permettimi, con un bimbo così piccolo non potete permettervelo.
Lascia perdere l'"altro": non lo conosci, è lontano, è un avatar. Lui è la tua "second life" inesistente, credi sia il tuo sollievo, ma più ti rifugi in questo "fantoccio" più ti allontani dalla realtà della tua famiglia. Che è in crisi, ma è viva e vegeta e presente. Cancella il suo numero...se proprio devi sfogarti usa gli amici, una sorella, lo psicologo, il prete..insomma chi ti pare, che ti conosca e ti voglia bene, che sia vicinanza e non "tradimento".
La senti com'è brutta la sola parola? "tradire".........Non metterti dalla parte del torto.
Una volta eliminati questi elementi irreali (nella peggiore delle ipotesi: fallo tu il passo, togli i cavi, nascondi il pc, buttalo), concentrati sul tuo matrimonio. Lui ti ha detto che ci sarà sempre. Parla poco, ma forse era così anche prima.
Spronalo, ma per farlo devi essere concentrata, ed ora non lo sei. Ora sei concentrata sul "fantoccio avatar".
E' questo, è proprio questo il problema. Un pc.
Per rispondere a sbriciolata, non gli ho detto dell'altro proprio perchè nei momenti di lucidità penso esattamente le cose che ha scritto Vincent Vega...
Ma sto per esplodere e non so dove aggrapparmi.
Mi domando, ma perchè io sento questo distacco e per lui è normale e si giustifica dell'uso spropositato che fa di questo mezzo? Perchè devo arrivare io ad urlargli in faccia che non se ne può più?

Perchè devo arrivare fisicamente ad eliminare un pc?

Sono sua moglie, non sua madre. E non lo so, ora come ora, non lo so se lo amo più.

Ma ho pensato mille volte di far sparire l'altro, basterebbe proprio poco. Il problema che adesso mi sembra l'unica boccata di aria per me...

Prevedo altre notti insonni, e altro parlare, parlare, parlare...
 

Sbriciolata

Escluso
ho capito, grazie :)

però la nostra nuova utente ha detto che inizialmente aveva cancellato l'account e rimosso il tipo, quindi ho inteso che da parte sua ci fosse una volontà di provare a risolvere gli eventuali problemi.
dover metterci il carico da novanta per attirare l'attenzione....ok, ci penso.

nel frattempo...ginga :D
:)


poi una cosa mi vien da chiedere: ma quest'uomo, al PC, che fa? Lavora o cazzeggia?
Perchè... penso a voce alta: uno solo che lavora, un bimbo da crescere, non sono bei momenti per il lavoro.
Capisco e mi dispiaccio per Anto_75, ma se quest'uomo fosse preso da ansia lavorativa?
Chiedo, eh?
 

sienne

lucida-confusa
:)


poi una cosa mi vien da chiedere: ma quest'uomo, al PC, che fa? Lavora o cazzeggia?
Perchè... penso a voce alta: uno solo che lavora, un bimbo da crescere, non sono bei momenti per il lavoro.
Capisco e mi dispiaccio per Anto_75, ma se quest'uomo fosse preso da ansia lavorativa?
Chiedo, eh?

Ciao

Anto ha scritto, che il marito sostiene che stare al PC lo rilassa ...


sienne
 

Caciottina

Escluso
Mi dispiace, temo però che l'altro rappresenti in realtà una proiezione dei tuoi desideri. detto questo tuo marito,mi sembra granitico nelle sue certezze, sei tu che stai male non lui che trascura la famiglia. gli hai proposto un consulente per coppia ?
e' vero, concordo. puo succedere. io una volta mi sono invaghita di brutto di un uomo molto sposato e molto papa.
nel senso....padre di 5 figli, giovane ha 36 anni....sposato da 12, sta da sempre con la sua moglie.
quando dico che mi sono invaghita dico tra me e me , mica ho mai avanzato cose o detto a qualcuno che....
ci pensavio e basta e si, era la proiezione sputata dei miei desideri....sposarmi giovane e avere tanti figli, era in proiezione l uomo che avrei sempre voluto avere, quello che mi sposasse giovane e facesse tanti figli con me....
pure bruttino devo dire oggi che sono piu lucida :D
 

Sbriciolata

Escluso
Ciao

Anto ha scritto, che il marito sostiene che stare al PC lo rilassa ...


sienne
ciao Sienne.
stare al pc non rilassa nessuno: qualcosa devi farci.
e se non lavora, quest'uomo che fa?
naviga?
gioca?

Sempre per capire.
Uno che è diventato semi-catatonico e che si addormenta di botto mentre sua moglie piange, non sta bene.
Secondo me.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Mi dispiace, temo però che l'altro rappresenti in realtà una proiezione dei tuoi desideri. detto questo tuo marito,mi sembra granitico nelle sue certezze, sei tu che stai male non lui che trascura la famiglia. gli hai proposto un consulente per coppia ?
:)


poi una cosa mi vien da chiedere: ma quest'uomo, al PC, che fa? Lavora o cazzeggia?
Perchè... penso a voce alta: uno solo che lavora, un bimbo da crescere, non sono bei momenti per il lavoro.
Capisco e mi dispiaccio per Anto_75, ma se quest'uomo fosse preso da ansia lavorativa?
Chiedo, eh?

approfitto per rispondere a entrambe: tutto può essere, quindi tu, sbriciolata, vedresti l'uso del pc come un modo per rilassarsi, e su questo posso essere d'accordo anch'io.

che mi stona è altro: il fatto che non voglia avere intorno il bambino, che non ci giochi, che non lo ascolti, quasi lo delegasse al genitore che sta a casa ( in questo caso Anto)
che non si interessi al fatto che c'è poco desiderio fra loro e che sua moglie si sta lasciando andare.

una volta pensato: forse sei depressa, che fai? ti giri dall'altra parte?
 

Sbriciolata

Escluso
approfitto per rispondere a entrambe: tutto può essere, quindi tu, sbriciolata, vedresti l'uso del pc come un modo per rilassarsi, e su questo posso essere d'accordo anch'io.

che mi stona è altro: il fatto che non voglia avere intorno il bambino, che non ci giochi, che non lo ascolti, quasi lo delegasse al genitore che sta a casa ( in questo caso Anto)
che non si interessi al fatto che c'è poco desiderio fra loro e che sua moglie si sta lasciando andare.

una volta pensato: forse sei depressa, che fai? ti giri dall'altra parte?
Io a dire la verità mi sto chiedendo se abbia una ludodipendenza.
 

sienne

lucida-confusa
ciao Sienne.
stare al pc non rilassa nessuno: qualcosa devi farci.
e se non lavora, quest'uomo che fa?
naviga?
gioca?

Sempre per capire.
Uno che è diventato semi-catatonico e che si addormenta di botto mentre sua moglie piange, non sta bene.
Secondo me.

Ciao

certo che lui non sta bene. Ma visto che la parola non arriva, a volte iniziare a fare cose nuove,
riesce a scuotere la situazione ... soprattutto la sua. Visto, che il problema è di lei, tra i chili non persi
e una velata di depressione per via del lavoro ... Comodissimo. Non si deve smuovere per nulla.


sienne
 
Stato
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