Persa/Ritrovata
Utente di lunga data
Qualità della vita
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/esteri/islanda/islanda/islanda.html
Islanda, il Paese dove si vive meglio
L'Italia si piazza al ventesimo posto
E' L'ISLANDA il Paese dove si vive meglio al mondo. Va invece decisamente peggio a chi abita nell'Africa sub-sahariana, in quelle zone messe in ginocchio da Aids, cavallette che divorano piantagioni di importanza vitale, dove spesso si muore di fame o di sete. L'Italia, all'interno di questo quadro dai toni un po' scontati, che sottolinea ancora una volta il dislivello economico tra il nord e il sud del mondo, si colloca al ventesimo posto. Sono questi i dati che emergono dall'ultima ricerca del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) che per stilare la tabella ha tenuto conto del livello di ricchezza, delle aspettative di vita e della realtà scolastica di ogni Paese.
La ricerca stilata dagli esperti dell'Undp prende in considerazione i 175 Paesi membri delle Nazioni Unite, Hong Kong e i Territori Palestinesi. La classifica è stata elaborata utilizzando dati raccolti fino al 2005. In vetta troviamo la seconda isola più grande dell'Europa e subito dopo ci sono Norvegia, Australia, Canada, Irlanda, Svezia, Svizzera, Giappone, Olanda, Francia, Filandia, Stati Uniti, Spagna, Danimarca e Austria. Insomma, la "crema" dei Paesi del nord del mondo. In fondo alla classifica, invece, ci si imbatte in quel blocco di povertà definito in gergo "a basso sviluppo umano". Vale a dire Africa sub-sahariana, Guinea-Bissau, Burkina Faso e Sierra Leone. E' questa l'area del pianeta dove, secondo lo stesso documento stilato lo scorso anno, la sindrome dell'Hiv ha avuto "effetti catastrofici". Due su cinque, in queste regioni desertiche e ostili, non raggiungono in media i quaranta anni di età.
La Norvegia, che ha conquistato il primato per sei volte di fila, è stata quest'anno scalzata dall'Islanda, dove il prodotto interno lordo pro capite è quarantacinque volte più alto che in Sierra Leone. Il Giappone è invece il Paese con l'aspettativa di vita più alta, pari a 82,3 anni, mentre lo Zambia è quello dove in media si muore a 40 anni e mezzo.
L'Indice di sviluppo umano. Ogni anno, a partire dal 1990, gli esperti Onu valutano il cosiddetto Indice di sviluppo umano (Hdi, nell'acronimo in inglese) che consiste nel tentativo di valutare il benessere di un Paese in modo comprensibile. In genere per stilare classifiche di questo tipo si fa ricorso a un raffronto dei Pil, ma questo resta comunque un dato poco comprensibile alla gente comune. L'Indice di sviluppo umano è invece un indicatore composito che misura tre aspetti basilari della crescita di una società civile: una vita lunga e sana, il livello di educazione scolastica e le condizioni di vita. Il livello di istruzione viene valutato considerando il tasso di alfabetizzazione degli adulti e la frequentazione di scuole primarie, secondarie e dell'università. Restano purtroppo esclusi indicatori importanti ma difficilmente quantificabili, come il rispetto per i diritti umani e le libertà religiose.
L'Italia si colloca all'ottavo posto per aspettativa di vita, con un'età media di 80,3 anni, e al ventesimo per livello di alfabetizzazione, tra coloro che hanno più di quindici anni. Il nostro Pease conquista inoltre il ventiquattresimo posto per il livello di istruzione, e il ventunesimo per il Pil pro capite.
(27 novembre 2007)
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Tra questi aspetti non viene considerato ...il clima
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/esteri/islanda/islanda/islanda.html
Islanda, il Paese dove si vive meglio
L'Italia si piazza al ventesimo posto
E' L'ISLANDA il Paese dove si vive meglio al mondo. Va invece decisamente peggio a chi abita nell'Africa sub-sahariana, in quelle zone messe in ginocchio da Aids, cavallette che divorano piantagioni di importanza vitale, dove spesso si muore di fame o di sete. L'Italia, all'interno di questo quadro dai toni un po' scontati, che sottolinea ancora una volta il dislivello economico tra il nord e il sud del mondo, si colloca al ventesimo posto. Sono questi i dati che emergono dall'ultima ricerca del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) che per stilare la tabella ha tenuto conto del livello di ricchezza, delle aspettative di vita e della realtà scolastica di ogni Paese.
La ricerca stilata dagli esperti dell'Undp prende in considerazione i 175 Paesi membri delle Nazioni Unite, Hong Kong e i Territori Palestinesi. La classifica è stata elaborata utilizzando dati raccolti fino al 2005. In vetta troviamo la seconda isola più grande dell'Europa e subito dopo ci sono Norvegia, Australia, Canada, Irlanda, Svezia, Svizzera, Giappone, Olanda, Francia, Filandia, Stati Uniti, Spagna, Danimarca e Austria. Insomma, la "crema" dei Paesi del nord del mondo. In fondo alla classifica, invece, ci si imbatte in quel blocco di povertà definito in gergo "a basso sviluppo umano". Vale a dire Africa sub-sahariana, Guinea-Bissau, Burkina Faso e Sierra Leone. E' questa l'area del pianeta dove, secondo lo stesso documento stilato lo scorso anno, la sindrome dell'Hiv ha avuto "effetti catastrofici". Due su cinque, in queste regioni desertiche e ostili, non raggiungono in media i quaranta anni di età.
La Norvegia, che ha conquistato il primato per sei volte di fila, è stata quest'anno scalzata dall'Islanda, dove il prodotto interno lordo pro capite è quarantacinque volte più alto che in Sierra Leone. Il Giappone è invece il Paese con l'aspettativa di vita più alta, pari a 82,3 anni, mentre lo Zambia è quello dove in media si muore a 40 anni e mezzo.
L'Indice di sviluppo umano. Ogni anno, a partire dal 1990, gli esperti Onu valutano il cosiddetto Indice di sviluppo umano (Hdi, nell'acronimo in inglese) che consiste nel tentativo di valutare il benessere di un Paese in modo comprensibile. In genere per stilare classifiche di questo tipo si fa ricorso a un raffronto dei Pil, ma questo resta comunque un dato poco comprensibile alla gente comune. L'Indice di sviluppo umano è invece un indicatore composito che misura tre aspetti basilari della crescita di una società civile: una vita lunga e sana, il livello di educazione scolastica e le condizioni di vita. Il livello di istruzione viene valutato considerando il tasso di alfabetizzazione degli adulti e la frequentazione di scuole primarie, secondarie e dell'università. Restano purtroppo esclusi indicatori importanti ma difficilmente quantificabili, come il rispetto per i diritti umani e le libertà religiose.
L'Italia si colloca all'ottavo posto per aspettativa di vita, con un'età media di 80,3 anni, e al ventesimo per livello di alfabetizzazione, tra coloro che hanno più di quindici anni. Il nostro Pease conquista inoltre il ventiquattresimo posto per il livello di istruzione, e il ventunesimo per il Pil pro capite.
(27 novembre 2007)
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Tra questi aspetti non viene considerato ...il clima