Aforismario

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Palladiano

utente d'altri tempi
tutti gli aforismi evidenziano quanto il dubbio sia alla base della conoscenza e frutto di intelligenza.
L'esser divisi tra due scelte impone di prendere una decisione e quindi il ragionamento, la riflessione.
per questo dubitare è stimolo. è non accettare scelte preconfezionate. Quindi non è da tutti. dubito ergo cogito....
nello stesso tempo il dubitare di tutto a tutti i costi diventa irrisolutezza. che è propria degli sciocchi.

sienne, lo sai che con gli sciocchi non cavi un ragno dal buco? (cfr altro 3d ;))
 

Nobody

Utente di lunga data
a me è sempre piaciuto uno famoso di Nietzsche: "Tutto ciò che è profondo ama la maschera."
 

Palladiano

utente d'altri tempi
a me è sempre piaciuto uno famoso di Nietzsche: "Tutto ciò che è profondo ama la maschera."
ciao nobody, perché ti piace?
sai sono interessato da sempre al concetto della maschera.
però ho sempre creduto che il profondo è l'unica cosa non mascherabile. celabile, ma non mascherabile.
forse però non ho capito bene l'aforisma di nietzsche
 

Nicka

Capra Espiatrice
ciao nobody, perché ti piace?
sai sono interessato da sempre al concetto della maschera.
però ho sempre creduto che il profondo è l'unica cosa non mascherabile. celabile, ma non mascherabile.
forse però non ho capito bene l'aforisma di nietzsche
Io ho sempre pensato che fondamentalmente tutto ciò che è nel profondo ha necessità di maschera, perchè non tutto è capibile. Non tutto è accettabile, sia per chi ha quel qualcosa nel profondo, sia per chi ci sta intorno. Non tutto è mostrabile, forse per pudore, forse per gelosia, forse per mancanza di voglia di spiegarsi.
Il profondo è l'unica cosa che consciamente mascheri, anche per una sorta di protezione.
Che poi venga in superficie è indubbio ed è naturale...
 

zadig

8=D
Io ho sempre pensato che fondamentalmente tutto ciò che è nel profondo ha necessità di maschera, perchè non tutto è capibile. Non tutto è accettabile, sia per chi ha quel qualcosa nel profondo, sia per chi ci sta intorno. Non tutto è mostrabile, forse per pudore, forse per gelosia, forse per mancanza di voglia di spiegarsi.
Il profondo è l'unica cosa che consciamente mascheri, anche per una sorta di protezione.
Che poi venga in superficie è indubbio ed è naturale...
il nostro profondo spesso è mascherato perfino con noi stessi.
 

zadig

8=D

Nicka

Capra Espiatrice
io non credo di conoscermi così a fondo, totalmente.
Per conoscerti profondamente e totalmente dovresti vivere mille vite...e alla fine non ti conoscerti comunque...:)
Ad ogni modo capitano situazioni che ti fanno scoprire alcuni lati che erano nascosti, dei quali forse avevi il sentore, ma che non vengono fuori se non tirati con le pinze.
Abbiamo talmente tante sfaccettature, sfumature, "tare" mentali che è impossibile il conoscersi davvero.
Tutte queste sfaccettature poi non sono mai fisse, ma possono variare a seconda della persona che abbiamo davanti...
 

Palladiano

utente d'altri tempi
Io ho sempre pensato che fondamentalmente tutto ciò che è nel profondo ha necessità di maschera, perchè non tutto è capibile. Non tutto è accettabile, sia per chi ha quel qualcosa nel profondo, sia per chi ci sta intorno. Non tutto è mostrabile, forse per pudore, forse per gelosia, forse per mancanza di voglia di spiegarsi.
Il profondo è l'unica cosa che consciamente mascheri, anche per una sorta di protezione.
Che poi venga in superficie è indubbio ed è naturale...
allora abbiamo un concerto di maschera diverso.

concordo che alcune cose del ns profondo debbano restare celate, ma appunto non mascherate. io vedo la maschera come una finzione consapevole. che si indossa per svariati motivi il più delle volte (le più nobili) per difesa o per paura. ma il profondo a mio avviso ciascuno di noi lo conosce da sè e non lo maschera almeno non a sè stesso. io intendevo l'aforisma di nieztsche come rivolto a se stessi.
 

Nicka

Capra Espiatrice
allora abbiamo un concerto di maschera diverso.

concordo che alcune cose del ns profondo debbano restare celate, ma appunto non mascherate. io vedo la maschera come una finzione consapevole. che si indossa per svariati motivi il più delle volte (le più nobili) per difesa o per paura. ma il profondo a mio avviso ciascuno di noi lo conosce da sè e non lo maschera almeno non a sè stesso. io intendevo l'aforisma di nieztsche come rivolto a se stessi.
Il mascherarle o celarle, se è per difesa o paura, le vedo come due cose che si possono in un certo senso sovrapporre.
Nascondo una cosa al mondo, ma nel momento in cui la nascondo ci metto un velo sopra, che può essere appunto una maschera...
Ora mi incarto eh! :D
Il profondo non credo che lo si possa conoscere a fondo...e a volte si maschera proprio quella parte di cui non si ha questa grande consapevolezza.
 

Nobody

Utente di lunga data
ciao nobody, perché ti piace?
sai sono interessato da sempre al concetto della maschera.
però ho sempre creduto che il profondo è l'unica cosa non mascherabile. celabile, ma non mascherabile.
forse però non ho capito bene l'aforisma di nietzsche
ciao! Perchè lo trovo sorprendentemente vero... la Natura in profondità si maschera, immagina solo il principio di indeterminazione. Incredibile.
Ed anche la nostra coscienza ama la maschera. Direi che ne ha bisogno.
 

Sbriciolata

Escluso
Prendi tempo per riflettere, ma quando è giunta l'ora di agire smetti di pensare e scendi in campo.
N.Bonaparte
Una nave in porto è sicura, ma non è questo lo scopo per cui è stata costruita.
P.Coelho
 
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Nobody

Utente di lunga data
Prendi tempo per riflettere, ma quando è giunta l'ora di agire smetti di pensare e scendi in campo.
N.Bonaparte
Una nave in porto è sicura, ma non è questo lo scopo per cui è stata costruita.
P.Coelho
bello! Mi ricorda: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

pensieri sparsi sul dubbio ...

Il dubbio è un pregio, se funge da motore per voler andare oltre, per voler vedere dietro la tenda.

Ma è un grande male, quando un avvenimento fa crollare i punti di riferimento ... come un tradimento. La percezione si spacca in due, in tre, in mille ... si diviene increduli verso i propri modi di decodificazione dei segnali. Un sorriso, cosa significa ora esattamente? Quella parola sta forse ad indicare altro? ecc. Può dilagarsi come una macchia d'olio su tutto. Su tutto ciò che ci circonda ... anche sulla cassiera. Il mondo assume un altro sapore, colore ... e cambia di continuo, perché non si sa più ... il dubbio regna. Il dubbio attacca la fiducia che avevamo nei nostri sensi, nel nostro modo di comprendere ... e che ci facevano comunicare con il mondo. La nostra percezione delle cose ha fallito, perché non abbiamo decodificato in modo giusto ... dietro a tutto, si nascondeva un'altra scena ...


PS: era questo che intendevi Caciotta, quando hai espresso "la percezione"? ...


sienne
 

lolapal

Utente reloaded
"Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro."

Frida Kahlo
 

lolapal

Utente reloaded

lolapal

Utente reloaded
Allora spiega
:)
:)
Ci provo: entrare nella sofferenza dell'altro attraverso le cicatrici la vedo una cosa empatica e, per me, la capacità di essere empatici ha accezione positiva. In più, capita anche che certe cicatrici si assomiglino e riconoscendo le tue, curo anche le mie... e viceversa... e non sei più solo...

Spero di aver spiegato...
 
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