Ai traditi: cosa vi ha fatto più male?

disincantata

Utente di lunga data
Dopo una affermazione del genere, sei ancora con lui?
Non è una provocazione, è solo per confrontarmi.

Ma l'affermazione e' della troia! Lasciano il tempo che trovano.

E' ovvio che loro pensino di essere il meglio. La mia poi aveva trent'anni meno di me.
 

Lorella

Utente di lunga data
Buonasera a tutti, sono una nuova iscritta al forum, ma in realtà leggo i vostri messaggi da quasi due anni.....questa volta ho sentito di dover intervenire, l'argomento di questa discussione ha provocato in me una forte scossa emotiva. Cosa mi ha fatto più male del tradimento? Tantissime cose.....il non esistere per lui in quel periodo, i messaggi che si scambiavano, gli anni di impegno e difficoltà per costruire un progetto di vita familiare gettati alle ortiche, il tempo che lui dedicava all'altra, le bugie, la mia assoluta fiducia in lui così brutalmente uccisa, la distruzione di quello che io credevo (forse infantilmente) un matrimonio felice, il fatto che il dolore mi abbia reso una persona diffidente nei confronti del mondo intero, la mancanza di rispetto.....insieme al fatto che a distanza di quasi due anni porto ancora segni fisici pesanti della mia sofferenza e del periodo vissuto....e tante altre cose che a tratti affiorano e mi fanno capire che, anche a tempesta superata, ci sarà sempre una piccola cosa (un film, una canzone, una foto, un commento stupido) che ti farà ripiombare nell'angoscia. Ecco, è anche la consapevolezza che quello che eravamo (e che a me piaceva immensamente) non lo saremo MAI PIU', ed è inutile prendersi in giro. Saremo per sempre diversi, sarò per sempre diversa, e forse non migliore. Grazie, e scusate lo sfogo, ma in questi mesi di lettura del forum ho scoperto che anche le conoscenze virtuali possono aiutarti ad elaborare questo "lutto"
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Buonasera a tutti, sono una nuova iscritta al forum, ma in realtà leggo i vostri messaggi da quasi due anni.....questa volta ho sentito di dover intervenire, l'argomento di questa discussione ha provocato in me una forte scossa emotiva. Cosa mi ha fatto più male del tradimento? Tantissime cose.....il non esistere per lui in quel periodo, i messaggi che si scambiavano, gli anni di impegno e difficoltà per costruire un progetto di vita familiare gettati alle ortiche, il tempo che lui dedicava all'altra, le bugie, la mia assoluta fiducia in lui così brutalmente uccisa, la distruzione di quello che io credevo (forse infantilmente) un matrimonio felice, il fatto che il dolore mi abbia reso una persona diffidente nei confronti del mondo intero, la mancanza di rispetto.....insieme al fatto che a distanza di quasi due anni porto ancora segni fisici pesanti della mia sofferenza e del periodo vissuto....e tante altre cose che a tratti affiorano e mi fanno capire che, anche a tempesta superata, ci sarà sempre una piccola cosa (un film, una canzone, una foto, un commento stupido) che ti farà ripiombare nell'angoscia. Ecco, è anche la consapevolezza che quello che eravamo (e che a me piaceva immensamente) non lo saremo MAI PIU', ed è inutile prendersi in giro. Saremo per sempre diversi, sarò per sempre diversa, e forse non migliore. Grazie, e scusate lo sfogo, ma in questi mesi di lettura del forum ho scoperto che anche le conoscenze virtuali possono aiutarti ad elaborare questo "lutto"
Ciao e benvenuta, leggo una grande sofferenza nelle tue parole.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Ma l'affermazione e' della troia! Lasciano il tempo che trovano.

E' ovvio che loro pensino di essere il meglio. La mia poi aveva trent'anni meno di me.
Che poi, con certe sciacquette facocere, non c è nemmeno la soddisfazione della vittoria, da tanto è stata disfatta per loro.
:unhappy:
 

Divì

Utente senza meta
Vorrei dire... che l'amore non è mai un'altra cosa... che tutto dipende solo e soltanto dalla maturità dell'individuo, non tanto che lo prova, ma piuttosto della sua maturità complessiva di persona, dipende da che scelte ha fatto fino a lì.
L'amore "coniugale" che sa perdonare è per me la più alta manifestazione possibile dell'amore. E se le due persone sono sufficientemente mature non possono che riconoscerlo. Quindi, alla tua prima domanda risponderei: conosci tuo marito, indipendentemente da ciò che ha fatto, lo conosci.
Non è vero che il tradimento dell'altro lo rende un estraneo. Si sente questa cosa (anche il traditore percepisce il suo compagno come "estraneo", nel mentre in cui tradisce), ma non è reale.
Riuscire a perdonare significa proprio ricordarsi chi si ha di fronte, fare memoria, meglio.
Tradire è un gesto, una manifestazione, ma non di un'essenza, ma di una fase della vita di una persona. La persona è sempre di più, molto di più, del gesto che compie, quale che esso sia.
Fissarsi sul gesto significa cessare di guardare l'altro per guardare se stessi, ed è azione uguale e contraria a quella che fa il traditore quando tradisce. E' smemoratezza colpevole, in entrambi i casi.
A chi perdona serve la lucidità, chi si sente tradito e ama, deve amare. E per amare, deve trascendere la propria ferita, che è comunque una ferita narcisistica.

Alla seconda domanda, invece, direi sì. Sì, il dolore del tradimento cambia anche chi tradisce, se chi ha tradito non è persona assolutamente superficiale. Cambia il traditore, ma non perché egli conservi memoria nostalgica della "storia" diversa che ha avuto altrove, ma perché mette in discussione in profondità le sue certezze. Chi ha tradito ha molto bisogno di aiuto, non di sospetti. Ha bisogno di ritrovare fiducia in se stesso, sempre se ha una morale, come credo tuo marito, come io pure ho. E provando a mettermi nei panni di un uomo che l'ha fatto una sola volta e non per amore dell'altra, credo che l'amarezza per essersi scoperto diverso da quello che credeva sia tanta.

Grazie :eek:

E' proprio cosi'
 

disincantata

Utente di lunga data
Che poi, con certe sciacquette facocere, non c è nemmeno la soddisfazione della vittoria, da tanto è stata disfatta per loro.
:unhappy:

Davvero e' così, io non ho dovuto neppure iniziarla la battaglia, finita con la sua telefonata.

Se avessi dato peso a certe sue affermazioni sarei qui da sola o altrove. Archiviate.
 

lunaiena

Scemo chi legge
Tu l'hai ripreso

no non l'ho ripreso ...mi sono cimentata con me stessa
per riaverlo...
nella vita (mia per lo meno) ci si impongono dei traguardi ,
una meta da raggiungere ,dei sogni solo che
purtroppo a volte ci si imbatte in ostacoli ...
il fatto è che questi ostacoli sono superabili dal momento
che torniamo lucidamente a vedere solo la meta..
e come qualcuno diceva:

"conta il fatto che quando uno sogna sta da Dio .
conta il viaggio che il sogno ti fa fare , conta non stare mai fermi ,non importa dove arrivi
tanto poi devi ripartire ".

Poi sono testarda se mi impongo una cosa quella deve essere
non accetto fallimenti ...quindi ...volevo continuare il viaggio che ho cominciato...


son passati tanti anni da quei tempi
la mia frase è più un pensiero alla "sliding doors"
 

lunaiena

Scemo chi legge
Pur rispettando il tuo intervento, per quanto mi riguarda è proprio una magra consolazione. In certe situazioni, sicuramente non la tua, non sempre si torna per "amore".

È solo la mia opinione;)

dipende sempre da quanto conta il fatto di voler e o anteporre l'essere amati
piuttosto che amare ...
Io scelgo la seconda ...e l'accendo...
 

Amarax

Utente di lunga data
Non è morbosità ma desiderio di capire e condividere sul piano della sensibilità nei limiti del possibile.
Nella vostra esperienza quale è stata la ferita più lacerante?
Quale tra i molti profili negativi di un tradimento subito ritenete sia stato il più grave, quello che vi ha cambiato come persone e come coniugi?
Quello che vi ha fatto temere di non uscirne più ?
scoprire di aver accanto uno sconosciuto e rendermi conto della finzione che è stata la mia vita dall'inizio del mio matrimonio.
Ancora oggi mi chiedo come io possa non aver capito niente di lui .
il più grave? Quello di avermi fatto sentire inadeguata. Una donna non capace di suscitare in lui amore
 

Amarax

Utente di lunga data
Mi dispiace aver messo il dito in una ferita ancora aperta.
Sono stato indelicato, non ho pensato che alcune persone qui sopra potessero non aver superato il trauma.
Se vuoi, chiudo il post.
Quanto a quello che pensa mia moglie, beh magari sono qui a chiedere non per gioire del vostro dolore ma per capire alcune cose che possono riguardare anche il mio matrimonio.
Non sono solito spettegolare sulla sofferenza. Sono solito tentare di condividerlo il dolore, soprattutto quello da me provocato.
Quindi, chiederei clemenza e presunzione di buona fede.
credo che il trauma subito non si dimentichi più
di fatto ognuno di noi ci penserà almeno una volta al giorno...io di più e non lo nego. Una canzone ,una battuta, una parola...tutto può far venire in mente quello che si è vissuto.
un tradimento è...per sempre :facepalm::facepalm:
 

Palladiano

utente d'altri tempi
no non l'ho ripreso ...mi sono cimentata con me stessa
per riaverlo...
nella vita (mia per lo meno) ci si impongono dei traguardi ,
una meta da raggiungere ,dei sogni solo che
purtroppo a volte ci si imbatte in ostacoli ...
il fatto è che questi ostacoli sono superabili dal momento
che torniamo lucidamente a vedere solo la meta..
e come qualcuno diceva:

"conta il fatto che quando uno sogna sta da Dio .
conta il viaggio che il sogno ti fa fare , conta non stare mai fermi ,non importa dove arrivi
tanto poi devi ripartire ".

Poi sono testarda se mi impongo una cosa quella deve essere
non accetto fallimenti ...quindi ...volevo continuare il viaggio che ho cominciato...


son passati tanti anni da quei tempi
la mia frase è più un pensiero alla "sliding doors"
Ho capito
Quindi hai scritto che la cosa che ti ha fatto più male è che non abbia scelto l'altra ma sia tornato da te perché se così non fosse stato avresti una vita diversa. Adesso sei felice?
(non conosco la tua storia)
 
e magari ci sono mancanze di rispetto anche più devastanti?
non condividere certi dolori, ad esempio?
non so, me lo chiedo.
nel caso specifico intendevo dire che c'è il tradimento dove uno va a letto con una persona diversa dal proprio partner e c'è il tradimento dove uno fa la stessa cosa ed in piu' parla male del proprio partner, poi ovviamente ci sono tante altre mancanze di rispetto anche piu' profonde...
 
Ma l'affermazione e' della troia! Lasciano il tempo che trovano.

E' ovvio che loro pensino di essere il meglio. La mia poi aveva trent'anni meno di me.
la mia 10 di meno.... e mi aveva detto di essere dispiaciuta perche' anche lui è piu' giovane e non era giusto si annoiasse cosi' tanto con me :-O
 

Diletta

Utente di lunga data
Vorrei dire... che l'amore non è mai un'altra cosa... che tutto dipende solo e soltanto dalla maturità dell'individuo, non tanto che lo prova, ma piuttosto della sua maturità complessiva di persona, dipende da che scelte ha fatto fino a lì.
L'amore "coniugale" che sa perdonare è per me la più alta manifestazione possibile dell'amore. E se le due persone sono sufficientemente mature non possono che riconoscerlo. Quindi, alla tua prima domanda risponderei: conosci tuo marito, indipendentemente da ciò che ha fatto, lo conosci.
Non è vero che il tradimento dell'altro lo rende un estraneo. Si sente questa cosa (anche il traditore percepisce il suo compagno come "estraneo", nel mentre in cui tradisce), ma non è reale.
Riuscire a perdonare significa proprio ricordarsi chi si ha di fronte, fare memoria, meglio.
Tradire è un gesto, una manifestazione, ma non di un'essenza, ma di una fase della vita di una persona. La persona è sempre di più, molto di più, del gesto che compie, quale che esso sia.
Fissarsi sul gesto significa cessare di guardare l'altro per guardare se stessi, ed è azione uguale e contraria a quella che fa il traditore quando tradisce. E' smemoratezza colpevole, in entrambi i casi.
A chi perdona serve la lucidità, chi si sente tradito e ama, deve amare. E per amare, deve trascendere la propria ferita, che è comunque una ferita narcisistica.

Alla seconda domanda, invece, direi sì. Sì, il dolore del tradimento cambia anche chi tradisce, se chi ha tradito non è persona assolutamente superficiale. Cambia il traditore, ma non perché egli conservi memoria nostalgica della "storia" diversa che ha avuto altrove, ma perché mette in discussione in profondità le sue certezze. Chi ha tradito ha molto bisogno di aiuto, non di sospetti. Ha bisogno di ritrovare fiducia in se stesso, sempre se ha una morale, come credo tuo marito, come io pure ho. E provando a mettermi nei panni di un uomo che l'ha fatto una sola volta e non per amore dell'altra, credo che l'amarezza per essersi scoperto diverso da quello che credeva sia tanta.

Ecco, questo è il tipo di tradimento che può essere perdonato.
Va da sé che, per rispondere a Wolf, se ci va una sola volta sarà molto ma molto improbabile che l'abbia fatto per amore.
Ma se i tradimenti sono stati al plurale...come si fa!
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
la mia 10 di meno.... e mi aveva detto di essere dispiaciuta perche' anche lui è piu' giovane e non era giusto si annoiasse cosi' tanto con me :-O
Certo che di gente poco a posto ce n'è parecchia in giro.
A me farebbe incaxzare più che la scopata l'idea che sia andato a letto con un'oca simile
 

Divì

Utente senza meta
Ecco, questo è il tipo di tradimento che può essere perdonato.
Va da sé che, per rispondere a Wolf, se ci va una sola volta sarà molto ma molto improbabile che l'abbia fatto per amore.
Ma se i tradimenti sono stati al plurale...come si fa!
Non e' una questione di numeri, Diletta.

E' la natura del tradimento e vorrei anche dire del traditore, le sue motivazioni (non le sue giustificazioni) chi e che cosa stava tradendo quando ha tradito.

Scusami se te lo dico con una certa brutalità, ma se non riesci a perdonare la responsabilità è di tuo marito......
 
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