il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.

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Old Anna A

Guest
il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.

ed allora aspetto un vita intera...
e non esiste un dolore che sia più degno di un altro.
più degno... come a dire un dolore è giusto se ha i connotati per esserlo, altrimenti è un dolore da serie cadetta e fai la fila e taci, che qui c'è gente che lei sì hai i motivi giusti per soffrire mica te che non righi dritto...
e bon, niente. vi lascio questa cosa qua, che se vi piace è un po' quello che penso io su tante cose.

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
www.youtube.com/v/0rsPn8H2jW8&rel=1
 

Mari'

Utente di lunga data
Anna ...

... e' abbastanza credibile questa versione/visione della vita ... non ci trovo nulla di stano, anzi
 

Mari'

Utente di lunga data
Pero' tutto sto giallo itterizia fa saltare gli occhi ... e non solo


 

Mari'

Utente di lunga data

Tr@deUp

Utente di lunga data
E allora aspetta e spera, sperando tu non resti speranzosamente disperata...

I principi azzurri sono fuori moda ed al massimo oggi ci offrono dei principii azzurri a dirla lunga su come "politica" ed interessi privati siano ormai cosa unica!

E tutto quell'evidenziare in giallo (ma non era il verde il colore della speranza?) un discorso il cui tema centrale è l'Inter dei bei tempi andati dove gli unici citati (a parte la cultura di Keith Richards) sono giocatori della medesima squadra (Bonimba, ovvero Boninsegna, Corso, Mazzola, Suarez) e che parla di famiglia e di...amichette (ma non eri tu quella pronta a recriminare situazioni simili?)

E tutto questo proprio perché "non è giusto giudicare la vita degli altri proprio perché di questa non sappiamo un cazzo"...ma se la smettiamo anche di farci i cazzi degli altri cosa ci rimane?

Fuffa, appunto. Proprio come dicevi al sottoscritto ieri.

Con rinnovata speranza :)
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Bello

Bello il titolo
Il monologo non mi assomiglia per nulla non solo perché è maschile e ...soprattutto...interista
...ma soprattutto perché ...vola troppo basso ...io sono troppo piena di speranze
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Bello

Bello il titolo
Il monologo non mi assomiglia per nulla non solo perché è maschile e ...soprattutto...interista
...ma soprattutto perché ...vola troppo basso ...io sono troppo piena di speranze
 
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Old amarax

Guest
ed allora aspetto un vita intera...
e non esiste un dolore che sia più degno di un altro.
più degno... come a dire un dolore è giusto se ha i connotati per esserlo, altrimenti è un dolore da serie cadetta e fai la fila e taci, che qui c'è gente che lei sì hai i motivi giusti per soffrire mica te che non righi dritto...
e bon, niente. vi lascio questa cosa qua, che se vi piace è un po' quello che penso io su tante cose.

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
www.youtube.com/v/0rsPn8H2jW8&rel=1
Io..aspetto solo un altro poco...poi me ne vado
.
Bacio Annarè
 
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Old Addos

Guest
Aggiungo

Non solo quanto e chi , ma è importante anche che cosa ti aspetti ; forse anche le aspettative vanno " allenate " , cercando di spostarne sempre un po' più avanti il limite , restando però nell' ambito della realizzabilità , per non incorrere in rovinose frustrazioni che ti fanno ripartire da zero , anche nell' autostima.
 
Stato
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