Che secondo me può essere devastante se negli anni subentra una completa incomunicabilitàEcco a cosa mi riferivo io nel "papiro" di prima..
il tradimento delle aspettative.
Che secondo me può essere devastante se negli anni subentra una completa incomunicabilitàEcco a cosa mi riferivo io nel "papiro" di prima..
il tradimento delle aspettative.
Quoto, da traditaMa già che stai qui a cercare di capire le sensazioni e i sentimenti di un'altra persona ti rende meglio di come consideri te stessa,molto meglio fidati...Che poi credi che io prima di vivere il tradimento sulla mia pelle,riuscivo a capirne la violenza?No no...Ne sparavo di cazzate immani prima...Ho dovuto vivere l'esperienza per capire...Questo è.Anche adesso ne sparo eh ma almeno so di cosa stiamo parlando...
Lo diventa perché poi porta a reazioni imprevvedibili da entrambi i partner...Reazioni che non si riescono a gestire razionalmente proprio perché inaspettate e mai immaginate...Che secondo me può essere devastante se negli anni subentra una completa incomunicabilità
Vero,è un vorticeLo diventa perché poi porta a reazioni imprevvedibili da entrambi i partner...Reazioni che non si riescono a gestire razionalmente proprio perché inaspettate e mai immaginate...
È per questo motivo che focalizzavo sul post tradimento.Vero,è un vortice![]()
Ma è la stessa cosa...se si cerca il perché il tradito ha trascurato non è uguale a "chi ha iniziato prima?"...Se si vuole ricominciare per me si riparte alla pari,si discute con calma su quello che non andava o che non va...È per questo motivo che focalizzavo sul post tradimento.
È come per tutti i conflitti, anche internazionali, se si cerca di risalire a "chi ha cominciato" si fa o come i bambini "è stato prima lui!" o storicamente si arriva ai Romani o prima.
Quel tradito che ha trascurato (uso questa espressione per seguire la discussione, personalmente mi è estranea) perché lo ha fatto? Avrà anche lui le sue ragioni.
Uscirne con un tradimento è un modo violento anche per il traditore come fare una breccia nel muro o buttarsi dalla finestra.
Comprendo bene invece l'analisi di Nausicaa
E sì. Si compie un atto che esprime,"non ti voglio bene" nella convinzione che comunque l'altro vorrà sempre bene.del mio di traditore al primo tentativo di separazione:
Non mi sarei mai aspettato che ti potessi allontanare da me alla scoperta del tradimento.Pensavo che visto che mi amavi ti saresti avvicinata per la paura di perdermi...E invece no.Te ne stai andando per davvero...
Non ci si rende conto del male che si fa.
Era quello che volevo dire.Ma è la stessa cosa...se si cerca il perché il tradito ha trascurato non è uguale a "chi ha iniziato prima?"...Se si vuole ricominciare per me si riparte alla pari,si discute con calma su quello che non andava o che non va...
Si.Lui ha passato una bruttissima fase dopo la nascita del primo figlio...Era rimasto figlio lui e non riusciva a gestirevla paternità.Fase che io,presa dal cura e dal ansia per il primo figlio,avevo sottovalutato..Una richiesta di attenzioni la sua espressa in modo infantile battendo i piedini.Sempre semplificando perché è più complicato di così...E sì. Si compie un atto che esprime,"non ti voglio bene" nella convinzione che comunque l'altro vorrà sempre bene.
Nel tuo caso non sarà stato un modo per volere avere la prova che tu lo avresti sempre amato, così come ami i bambini anche se ti distruggono di fatica?
E la babysitter non sarebbe un caso.
Tu sei un genio. Lo sai, sì?E sì. Si compie un atto che esprime,"non ti voglio bene" nella convinzione che comunque l'altro vorrà sempre bene.
Nel tuo caso non sarà stato un modo per volere avere la prova che tu lo avresti sempre amato, così come ami i bambini anche se ti distruggono di fatica?
E la babysitter non sarebbe un caso.
Ciao bella donna!:bacissimo:Tu sei un genio. Lo sai, sì?
Ciao, Eratò, bellissima....
verissimoCapisco la tua perplessità.
E' la perplessità di una persona consapevole di sè e di quel che merita.
Consapevole di cosa si aspetta, di cosa dà e di cosa, giustamente, pretende.
Il mondo reale purtroppo è pieno di persone deboli, insicure, immature sentimentalmente.
Che si trovano in una relazione senza aver acquisito prima la necessaria maturità e consapevolezza per affrontare i problemi nel modo "giusto". E che ovviamente non lo sanno neppure, che non hanno la maturità per etc etc.
Il mondo è pieno di persone che, in una relazione malsana, fanno fatica a realizzare che sia malsana, e che negano addirittura che sia una relazione che li rende infelici.
Il solo pensiero che la relazione sia infelice viene vissuto come una colpa, viene negato, minimizzato, aggirato.
Si spendono energie infinite per modificarsi, senza capire che cosa andrebbe davvero affrontato.
In questi casi (non sto parlando genericamente) incontrare un'altra persona dà la misura di quanto la relazione sia malata. Di quanto ci si stia negando il minimo sindacale di serenità e rispetto.
Quindi, eccome se cambia. Cambia perchè riesci a vedere dall'alto cosa diamine sta succedendo.
Non dico che sia la soluzione migliore. Ma rispondo alla tua domanda "cosa cambia".
del mio di traditore al primo tentativo di separazione:
Non mi sarei mai aspettato che ti potessi allontanare da me alla scoperta del tradimento.Pensavo che visto che mi amavi ti saresti avvicinata per la paura di perdermi...E invece no.Te ne stai andando per davvero...
Non ci si rende conto del male che si fa.
:up::up::up:Ma è la stessa cosa...se si cerca il perché il tradito ha trascurato non è uguale a "chi ha iniziato prima?"...Se si vuole ricominciare per me si riparte alla pari,si discute con calma su quello che non andava o che non va...
nemmeno io capisco il dolore del tradimento che leggo qui o sento altrove, eppure l ho provato ma é stato limitato nel tempo e poi é scivolato via totalmente.No ciccia...
Magari abbiamo vissuto situazioni simili prima...
Ma io non sono una bella persona.
Non mi faccio troppi scrupoli, non mi sono posta troppi problemi. Non sono brava a resistere alle tentazioni e non riesco neppure bene a capire il perchè dovrei.
Sono debole e codarda, non affronto volentieri le conseguenze delle mie azioni (ma che strano).
Se non altro, adesso avviso prima. Ma tutt'ora il dolore profondo del tradimento non riesco a capirlo... capisco il dolore di essere traditi in tante cose, ma la tragedia profonda del tradimento di cui si parla qui, non riesco a sentirlo.
La violenza di cui si parla, non riesco a percepirla dentro di me. Per questo diserto tanti 3D![]()
Che poi Nausicaa proprio brutta persona ...nemmeno io capisco il dolore del tradimento che leggo qui o sento altrove, eppure l ho provato ma é stato limitato nel tempo e poi é scivolato via totalmente.
Questo non fa di te una brutta persona, per nulla.
come non lo sono io e molti altri che sentono in maniera diversa dal "normale".
E pure io non resisto alle tentazioni.
Cioè, sono il sale della vita.
Brutta persona....mah...ogni tanto non mi capacito di cosa partorisce il tuo cervello asfittico.
![]()
Si, infatti....Che poi Nausicaa proprio brutta persona ...
Nel mio caso il tradimento è stato, paradossalmente, il tentativo ultimo di salvare la relazione. Avevo già spiegato, dal mio punto di vista, che cosa non funzionava e che cosa avevo bisogno che cambiasse con urgenza. Il mio compagno si era anche sforzato di venirmi incontro, ma è chiaro che non si può cambiare dall'oggi al domani. In un certo senso, non è stata colpa di nessuno e non si poteva fare meglio di come abbiamo fatto. Ci siamo conosciuti molto giovani, io di me stessa sapevo ben poco, lui pure. Quando, in seguito ad un percorso diciamo terapeutico, mi sono resa conto di cosa nella coppia stava uccidendo entrambi, l'ho segnalato e ho pregato che le cose cambiassero, e velocemente. Ero veramente al limite. Lui ha cercato, ma non gli è riuscito; le dinamiche di coppia erano molto radicate, e lui pretendeva che gli facessi da terapista quando a mala pena avevo la forza per tenere in piedi me. Il tradimento, inconsciamente, è stato un atto violento che mirava a far succedere qualcosa. A permettere o una risoluzione, o una rottura netta. è stato come un cazzotto nello stomaco, un 'Se non lo capisci con le buone, vediamo se lo capisci con le cattive.' Volevo che capisse quello che non sapevo più come spiegargli. Eravamo fermi in un limbo in cui non riuscivamo nè ad evolverci come coppia, nè a lasciarci. Lui aveva sempre sentito di non meritarmi, si sentiva minacciato da qualsiasi cosa. Per me la delusione post tradimento, è stata che invece di reagire, come speravo accadesse, ha confermato di aspettarsi che un tradimento fosse in qualche modo 'ovvio', che non credesse che il nostro rapporto potesse reggere a niente, che pensasse che qualsiasi uomo fosse meglio di lui, e che me lo comunicasse perennemente invece di prendere la situazione in mano. Io avevo bisogno che credesse nella coppia. Non ci ha creduto. Senza il tradimento, ci saremmo trascinati ancora a lungo; perchè io gli dicevo che volevo lasciarlo, lui non ci credeva. Chiedevo un cambiamento, e non era possibile. è stata una sorta di test violentissimo, l'unica cosa che era stata lasciata intentata. Il rapporto era psicologicamente violento e in quel momento, solo con un atto violento poteva evolversi o cessare.Mi capita per strada, in centri commerciali di incrociare coppie di sconosciuti che si trattano male. Persone che scaricano sull'altra frustrazioni e nervosismi come se le difficoltà piccole e grandi della vita nascessero dall'essere in due.
Non capisco come si possa accettate di essere trattati male.
Chi fa così va lasciato non tradito. Cosa cambia scopando con un altro?
Credo che chi tradisce per una sorta di rivalsa verso il tradito non trovera' mai consolazione.Ho letto ultimamente diversi traditori (uno per tutti Martoriato) che parlano da traditi.
Non si tratta solo di alibi e neppure di problematiche pregresse che hanno portato al tradimento. Mi pare che si tratti o di delusione dopo il tradimento, quasi fosse stato un agito per ottenere un tipo d'amore che non si sa chiedere, o di un tradimento esistenziale che si indirizza verso il tradito nell'illusione di trovare consolazione altrove.
Consolazione che non si troverà perché il bisogno è immenso.
L'avete percepito anche voi?
"Il traditore è spesso privo di capacità di fondare la propria esistenza intorno ad un proprio centro interiore e ha la compulsione a riempire sempre i vuoti con punti di riferimento esterni, col partner prima e, quando questo non corrisponde più ai suoi bisogni, con altri partner, oppure con il lavoro, con sostanze, con il gioco, con l’alcool, in una fuga continua da sé stesso. Quindi mentre il traditore nega e scappa, perché non riesce a stare in ascolto di sè, il tradito pretende e attanaglia l’altro a causa della sua insicurezza. Nessuno dei due, in definitiva, è presente a sé stesso e nessuno dei due è in grado di rimanere da solo. Ciò che è importante imparare dalle nostre vite è la certezza di poter attraversare anche la solitudine, quando questa fiducia interiore viene meno."Mi è venuta in mente una scena.
Un uomo e una donna camminano affiancati. All'inizio si guardano negli occhi poi, col tempo sono talmente certi di essere uno a fianco all'altra che non si guardano con intensità e accade che uno e/o l'altra facciano brevi deviazioni. Sono deviazioni brevi per entrambi. Tanto c'è la certezza che ci si ritroverà sulla stessa strada. E accade.
Poi uno dei due prende un altro sentiero, tradisce, prende un'altra strada.
Quando viene scoperto rientra sulla strada, sia che voglia o no riprendere il cammino, e va più o meno al punto in cui credeva di averla lasciata ma o non trova l'altro, il tradito, perché la strada si è modificata, o guardandolo non lo riconosce perché per troppo tempo, ancora prima della deviazione, non lo guardava (non escludo che la cosa possa essere reciproca) ed è questo il momento in cui il traditore si sente tradito.
Forse non si sente tradito dal tradito ma dalla vita che intanto è andata avanti per un'altra strada e non è rimasta ferma ad aspettarlo.
Ecco il tradimento è per alcuni traditori come un time out che dovrebbe consentire loro di rientrare allo stesso punto. Ma non è mai così.