Chi ha tradito chi?

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Brunetta

Utente di lunga data
Credimi che non son qui a cercare giustificazione alcuna: non ci sono!
.... reagito è un termine che implica un azione, dunque attivo. Il tradimento credo in genere sia passivo...
almeno cosi mi pare

Passivo mi pare eccessivo. Un tradimento richiede proprio di attivarsi nell'inventare scuse, occasioni, preparativi, creare menzogne e scenari. Un regista/attore quale è il traditore non mi pare passivo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non lo so, magari a volte è così. Ma in generale non credo che il traditore sottovaluti la portata delle sue azioni. Credo il tradimento si 'renda necessario' solo quando manca da entrambe le parti una certa misura di comprensione di sè stessi. Se infatti i partner comprendessero un'insoddisfazione, un'ombra insopportabile in sè e nella coppia, capissero cos'è, da dove nasce, quanto grave è, come ripararla, forse i traditori non arriverebbero a tradire e i traditi non rimarrebbero sconvolti, perchè da tempo già avrebbero capito che qualcosa è in divenire, sta succedendo, molto prima che debba succedere. Credo che spesso il tradimento avvenga laddove l'istinto di sopravvivenza arriva molto prima della consapevolezza di cosa sta succedendo. Poi magari dopo si capisce il perchè e il percome. Non è scontato avere una consapevolezza di sè stessi e dell'altro così sottile, e perennemente 'all'erta'. Capisco che possa a volte sembrare dall'esterno che un traditore si vada a fare una scampagnata senza rendersi conto delle conseguenze, perchè molti, una volta beccati, chiedono perdono in lacrime e supplicano o pretendono che la relazione non finisca. Secondo me questo però avviene soprattutto per il terrore di lasciare il conosciuto, un tempo amato, la stabilità e la sicurezza della famiglia, per il terrore di ricominciare da zero. Perchè può capitare che uno grazie a un tradimento si renda conto improvvisamente che non c'è niente di più fantastico del proprio coniuge, ma a mio parere, questo si capisce eventualmente in tempi brevi, mentre mi sembra quantomeno sospetto che si realizzi solo quando si viene beccati.
Questo forum è sempre sorprendente non solo per quello che si dice ma anche per quello che fa pensare.
Questo che scrivi mi pare che sia un altro punto di vista della mia metafora del percorso.
Io non credo proprio che il tradito non abbia percepito cambiamenti ma li ha metabolizzati con facilità. Forse il tradito è una persona che per sua indole e formazione trova che l'evoluzione del rapporto sia proprio quello che si aspettava (sempre alle aspettative arriviamo) e non percepisce perciò queste cose come patologia ma come fisiologia e non gli è passato per la testa di cercare "medicine".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi è venuto in mente un parallelo sociologico. Il tradito pensa che le rughe siano normali, il traditore vuole un lifting.
Poi magari il lifting lo fa , inutilmente, il tradito.
 

Lucrezia

Utente di lunga data
Questo forum è sempre sorprendente non solo per quello che si dice ma anche per quello che fa pensare.
Questo che scrivi mi pare che sia un altro punto di vista della mia metafora del percorso.
Io non credo proprio che il tradito non abbia percepito cambiamenti ma li ha metabolizzati con facilità. Forse il tradito è una persona che per sua indole e formazione trova che l'evoluzione del rapporto sia proprio quello che si aspettava (sempre alle aspettative arriviamo) e non percepisce perciò queste cose come patologia ma come fisiologia e non gli è passato per la testa di cercare "medicine".
è possibile. Io nel momento in cui sono stata tradita non ci ho trovato niente di strano, avevo capito subito che il mio partner era fatto così ed educato così, e ritenevo non avesse niente a che fare con la nostra coppia ma col suo modo di vivere sessualità e amore a prescindere. Non so. La prima volta che ho tradito, con un'atra persona, non riuscivo a capire perchè. Non riuscivo a capirmi e mi odiavo perchè facevo qualcosa che per me non aveva alcun senso, eppure 'dovevo' farla. L'unica cosa di cui ero consapevole chiaramente era che, per qualche motivo, mi sentivo come una pentola a pressione sul punto di esplodere, repressa, pazza, contenuta in uno spazio troppo piccolo, e che tradire era il metodo per rimanere sana di mente meno dannosa per la coppia. Il punto è che la situazione aveva raggiunto un tale picco di emergenza, senza che me ne accorgessi e senza che il mio compagno se ne accorgesse, che dovevo fare qualcosa immediatamente. Era diventata una sorta di questione di vita o di morte, perchè non riguardava solo la coppia, ma anche e soprattutto me, la mia vita, il mio 'male di vivere'. Se fossi stata consapevole prima che non potevo andare avanti così, avrei intrapreso un percorso terapeutico, come ho fatto più tardi. Ma a quel punto non c'era più tempo, avevo bisogno di metterci una pezza subito per poi poter fare qualcosa. Il mio compagno, a sua volta, nonostante fosse molto attento, non si era accorto che non ce la facevo più a sopravvivere. Immagino infatti che, se avesse posseduto una salute mentale migliore della mia, non saremmo stati attratti in primis. Fosse stato meglio di me, magari se ne sarebbe accorto lui!
Allo stesso tempo penso che, se non avessi mai raggiunto quel livello di saturazione, non avrei mai scoperto cos'è che è letale per me nella vita di coppia. E nella vita in generale. Perciò sono grata di tutta questa vicenda, per quanto faticosa sia stata :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
è possibile. Io nel momento in cui sono stata tradita non ci ho trovato niente di strano, avevo capito subito che il mio partner era fatto così ed educato così, e ritenevo non avesse niente a che fare con la nostra coppia ma col suo modo di vivere sessualità e amore a prescindere. Non so. La prima volta che ho tradito, con un'atra persona, non riuscivo a capire perchè. Non riuscivo a capirmi e mi odiavo perchè facevo qualcosa che per me non aveva alcun senso, eppure 'dovevo' farla. L'unica cosa di cui ero consapevole chiaramente era che, per qualche motivo, mi sentivo come una pentola a pressione sul punto di esplodere, repressa, pazza, contenuta in uno spazio troppo piccolo, e che tradire era il metodo per rimanere sana di mente meno dannosa per la coppia. Il punto è che la situazione aveva raggiunto un tale picco di emergenza, senza che me ne accorgessi e senza che il mio compagno se ne accorgesse, che dovevo fare qualcosa immediatamente. Era diventata una sorta di questione di vita o di morte, perchè non riguardava solo la coppia, ma anche e soprattutto me, la mia vita, il mio 'male di vivere'. Se fossi stata consapevole prima che non potevo andare avanti così, avrei intrapreso un percorso terapeutico, come ho fatto più tardi. Ma a quel punto non c'era più tempo, avevo bisogno di metterci una pezza subito per poi poter fare qualcosa. Il mio compagno, a sua volta, nonostante fosse molto attento, non si era accorto che non ce la facevo più a sopravvivere. Immagino infatti che, se avesse posseduto una salute mentale migliore della mia, non saremmo stati attratti in primis. Fosse stato meglio di me, magari se ne sarebbe accorto lui!
Allo stesso tempo penso che, se non avessi mai raggiunto quel livello di saturazione, non avrei mai scoperto cos'è che è letale per me nella vita di coppia. E nella vita in generale. Perciò sono grata di tutta questa vicenda, per quanto faticosa sia stata :eek:
La consapevolezza è sempre faticosa e dolorosa.

Spiega a Diletta della tua terapia.
 

Kim2375

Utente
Posto questo articolo,sperando che si riferisca , almeno in parte, alla tua domanda

" Vorrei proporre una lettura "diversa" del tradimento, dove la figura del traditore è meno colpevole di quanto sembri.
In questa lettura il traditore non è solo colui che tradisce, che inganna, che è subdolo ma è anche colui che affronta diversamente una crisi di coppia, rendendosi conto dell'effettiva realtà. Spesso una relazione è caratterizzata dalla stanchezza, dalle incomprensioni, dai continui litigi, dalla mancanza di una progettualità futura, dal venir meno di un autentico sentimento. In questo caso il tradito è colui che minimizza, che fà finta di niente, che non parla, aspettando una possibile soluzione che non c'è o che il tempo sistemi, non si sà come, il tutto. Al contrario del traditore che affronta la dura realtà della disfunzionale relazione di coppia, rompendo in qualche modo il silenzio e l'indifferenza, non in maniera esplicita, ma in maniera implicita attraverso il tradimento. Sintetizzando, in maniera molto forte, e come se il tradito avvesse costretto l'altro a tradire.
Al riguardo bisogna sfatare un luogo comune, in questi casi. In un tradimento soffre non solo chi è tradito ma anche chi tradisce e le colpe non sono solo di quest'ultimo. Davanti ad un tradimento, al di là se è stato "confessato" o "scoperto", entrambi i membri della coppia devono avviare una seria e profonda riflessione sul perchè e come sia successo. Se alla conseguente e naturale esplosione di rabbia e dolore segue la riflessione accennata il tradimento aquisisce una funzione di rottura di un equilibrio di coppia apparente e patologico a tratti.
Per avvenire tale riflessione, il tradito deve accantonare un pò la propria rabbia, cercare di "leggere" diversamente il tradimento, vederci quasi una "richiesta d'aiuto" da parte del traditore affinchè si affrontino finalmente le problematiche di coppia. E quella che può sembrare una sconfitta si può trasformare in una vittoria perchè può rivitalizzare la relazione e gettare le basi per un nuovo sentimento ed una nuova progettualità di coppia.
Purtroppo il più delle volte avviene, quando il tradimento non è scoperto o si fa finta di non scoprirlo, che il traditore usa il tradimento per continuare a mantenere in vita la relazione di coppia. Come reazione all'inaridimento della relazione originaria ne cerca un altra al fine d'attingere quelle emozioni e quella vitalità che gli mancano e che utilizza, appunto, per il mantenimento della relazione originaria stessa. "

Il sito : http://www.maldamore.it/una_diversa_lettura_del_tradimento.htm
L'articolo è molto interessante ma non sarebbe più semplice parlare dei disagi e cercare di risolverli? E se il traditore fosse solo un approfittatore? Che vuole la botte piena e la moglie ubriaca?
bella la foto... adoro i lupi
 

Kim2375

Utente
Mi è venuta in mente una scena.
Un uomo e una donna camminano affiancati. All'inizio si guardano negli occhi poi, col tempo sono talmente certi di essere uno a fianco all'altra che non si guardano con intensità e accade che uno e/o l'altra facciano brevi deviazioni. Sono deviazioni brevi per entrambi. Tanto c'è la certezza che ci si ritroverà sulla stessa strada. E accade.
Poi uno dei due prende un altro sentiero, tradisce, prende un'altra strada.
Quando viene scoperto rientra sulla strada, sia che voglia o no riprendere il cammino, e va più o meno al punto in cui credeva di averla lasciata ma o non trova l'altro, il tradito, perché la strada si è modificata, o guardandolo non lo riconosce perché per troppo tempo, ancora prima della deviazione, non lo guardava (non escludo che la cosa possa essere reciproca) ed è questo il momento in cui il traditore si sente tradito.
Forse non si sente tradito dal tradito ma dalla vita che intanto è andata avanti per un'altra strada e non è rimasta ferma ad aspettarlo.
Ecco il tradimento è per alcuni traditori come un time out che dovrebbe consentire loro di rientrare allo stesso punto. Ma non è mai così.
FANTASTICA:up:
 

Kim2375

Utente
Ok.
Fino a un certo punto si capisce. Poi, ognuno è responsabile delle proprie azioni.
Io non voglio cancellare la mia responsabilità, la mia colpa, ad averlo tradito.
Non è che lui può cancellare tutto quello avvenuto prima.
Nel momento in cui tua moglie ti supplica di parlare, ti supplica di affrontare insieme un problema, non puoi far finta di non sentire, non rispondere neppure, come se lei non avesse neppure parlato.
C'è poco da fare. Io ho tradito e non dovevo. Ma continuando così, l'avrei comunque lasciato.
una domanda: cercavi di parlare prima o dopo aver tradito?
parlo da tradita: io cercavo di parlare quando non sapevo (lui mi tradiva da anni) e lui mi diceva che ero una rompicoglioni. ora che lui vorrebbe essere ascoltato io non credo più a una parola che dice
 

Nausicaa

sfdcef
una domanda: cercavi di parlare prima o dopo aver tradito?
parlo da tradita: io cercavo di parlare quando non sapevo (lui mi tradiva da anni) e lui mi diceva che ero una rompicoglioni. ora che lui vorrebbe essere ascoltato io non credo più a una parola che dice

Prima, prima.
In ogni modo.

Ho letto la tua storia.

Non so quanto tu lo trascurassi, ma scusa, a pelle mi sa di uno che avrebbe tradito comunque. Per sfizio, per desiderio, per leggerezza.
 

Kim2375

Utente
Prima, prima.
In ogni modo.

Ho letto la tua storia.

Non so quanto tu lo trascurassi, ma scusa, a pelle mi sa di uno che avrebbe tradito comunque. Per sfizio, per desiderio, per leggerezza.
Purtroppo lo penso anch'io soprattutto per le modalità che ha adottato. In casa nostra nel nostro letto dove dormivamo anche con il nostro bimbo. Cucinava insieme alle sue amanti prima o dopo le scopate mentre con me si rifiutava persino di aiutarmi ad apparecchiare la tavola. E dalle registrazioni sentivo che quando chiamavo io al telefono (al quale non rispondeva mai) diceva "ecco la rompicoglioni".

Provo a spiegarti il dolore del tradimento o per lo meno il mio. E' senso di colpa per non aver compreso la situazione e l'altra persona, è sentirsi addosso la responsabilità di dover scegliere la cosa giusta da fare per te e, se li hai, per i tuoi figli, è vivere una sensazione di disprezzo per come è stato corrisposto il tuo amore e i tuoi sacrifici (ammetto che forse a volte i traditi non sanno ben esprimere i propri sentimenti, come ha detto qualcuno sono "ricci"), è paura di essere ingannati in ogni azione futura, è ribrezzo per le immagini che rivedo nella mia mente, è un pugnale nel petto per le parole che ho sentito venivano dette alle altre e non a me.

Sinceramente non penso di essere totalmente colpevole del fatto che lo "trascuravo". Lavoro come lavorano la maggior parte delle donne e sono libera la sera quando lui era sempre irrimedialmente stanco (essendosi dato da fare durante il giorno) e poi quando cercavo spazi e momenti per noi lui... svicolava.

Riconosco che la mia colpa è stata di non approfondire prima e meglio la fonte del mio disagio troppo presa dal vortice della mia vita dalla quale lui si era tirato indietro (o aveva cambiato sentiero).

MI STA FACENDO BENE PARLARE CON VOI. Con la mia famiglia non posso parlare... sono di parte. I miei amici veri sono lontani e le amicizie recenti ... sono poco affidabili.
grazie
 

Nausicaa

sfdcef
Purtroppo lo penso anch'io soprattutto per le modalità che ha adottato. In casa nostra nel nostro letto dove dormivamo anche con il nostro bimbo. Cucinava insieme alle sue amanti prima o dopo le scopate mentre con me si rifiutava persino di aiutarmi ad apparecchiare la tavola. E dalle registrazioni sentivo che quando chiamavo io al telefono (al quale non rispondeva mai) diceva "ecco la rompicoglioni".

Provo a spiegarti il dolore del tradimento o per lo meno il mio. E' senso di colpa per non aver compreso la situazione e l'altra persona, è sentirsi addosso la responsabilità di dover scegliere la cosa giusta da fare per te e, se li hai, per i tuoi figli, è vivere una sensazione di disprezzo per come è stato corrisposto il tuo amore e i tuoi sacrifici (ammetto che forse a volte i traditi non sanno ben esprimere i propri sentimenti, come ha detto qualcuno sono "ricci"), è paura di essere ingannati in ogni azione futura, è ribrezzo per le immagini che rivedo nella mia mente, è un pugnale nel petto per le parole che ho sentito venivano dette alle altre e non a me.

Sinceramente non penso di essere totalmente colpevole del fatto che lo "trascuravo". Lavoro come lavorano la maggior parte delle donne e sono libera la sera quando lui era sempre irrimedialmente stanco (essendosi dato da fare durante il giorno) e poi quando cercavo spazi e momenti per noi lui... svicolava.

Riconosco che la mia colpa è stata di non approfondire prima e meglio la fonte del mio disagio troppo presa dal vortice della mia vita dalla quale lui si era tirato indietro (o aveva cambiato sentiero).

MI STA FACENDO BENE PARLARE CON VOI. Con la mia famiglia non posso parlare... sono di parte. I miei amici veri sono lontani e le amicizie recenti ... sono poco affidabili.
grazie

Il tuo dolore lo comprendo invece.

E' una vita intera messa in discussione.
E' il disprezzo nelle sue parole.

E'... tutto.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Purtroppo lo penso anch'io soprattutto per le modalità che ha adottato. In casa nostra nel nostro letto dove dormivamo anche con il nostro bimbo. Cucinava insieme alle sue amanti prima o dopo le scopate mentre con me si rifiutava persino di aiutarmi ad apparecchiare la tavola. E dalle registrazioni sentivo che quando chiamavo io al telefono (al quale non rispondeva mai) diceva "ecco la rompicoglioni".

Provo a spiegarti il dolore del tradimento o per lo meno il mio. E' senso di colpa per non aver compreso la situazione e l'altra persona, è sentirsi addosso la responsabilità di dover scegliere la cosa giusta da fare per te e, se li hai, per i tuoi figli, è vivere una sensazione di disprezzo per come è stato corrisposto il tuo amore e i tuoi sacrifici (ammetto che forse a volte i traditi non sanno ben esprimere i propri sentimenti, come ha detto qualcuno sono "ricci"), è paura di essere ingannati in ogni azione futura, è ribrezzo per le immagini che rivedo nella mia mente, è un pugnale nel petto per le parole che ho sentito venivano dette alle altre e non a me.

Sinceramente non penso di essere totalmente colpevole del fatto che lo "trascuravo". Lavoro come lavorano la maggior parte delle donne e sono libera la sera quando lui era sempre irrimedialmente stanco (essendosi dato da fare durante il giorno) e poi quando cercavo spazi e momenti per noi lui... svicolava.

Riconosco che la mia colpa è stata di non approfondire prima e meglio la fonte del mio disagio troppo presa dal vortice della mia vita dalla quale lui si era tirato indietro (o aveva cambiato sentiero).

MI STA FACENDO BENE PARLARE CON VOI. Con la mia famiglia non posso parlare... sono di parte. I miei amici veri sono lontani e le amicizie recenti ... sono poco affidabili.
grazie
Il fatto che usasse la vostra casa in questo modo è ignobile, scusa la franchezza
 

Daniele34

Utente di lunga data
Purtroppo lo penso anch'io soprattutto per le modalità che ha adottato. In casa nostra nel nostro letto dove dormivamo anche con il nostro bimbo. Cucinava insieme alle sue amanti prima o dopo le scopate mentre con me si rifiutava persino di aiutarmi ad apparecchiare la tavola. E dalle registrazioni sentivo che quando chiamavo io al telefono (al quale non rispondeva mai) diceva "ecco la rompicoglioni".

Provo a spiegarti il dolore del tradimento o per lo meno il mio. E' senso di colpa per non aver compreso la situazione e l'altra persona, è sentirsi addosso la responsabilità di dover scegliere la cosa giusta da fare per te e, se li hai, per i tuoi figli, è vivere una sensazione di disprezzo per come è stato corrisposto il tuo amore e i tuoi sacrifici (ammetto che forse a volte i traditi non sanno ben esprimere i propri sentimenti, come ha detto qualcuno sono "ricci"), è paura di essere ingannati in ogni azione futura, è ribrezzo per le immagini che rivedo nella mia mente, è un pugnale nel petto per le parole che ho sentito venivano dette alle altre e non a me.

Sinceramente non penso di essere totalmente colpevole del fatto che lo "trascuravo". Lavoro come lavorano la maggior parte delle donne e sono libera la sera quando lui era sempre irrimedialmente stanco (essendosi dato da fare durante il giorno) e poi quando cercavo spazi e momenti per noi lui... svicolava.

Riconosco che la mia colpa è stata di non approfondire prima e meglio la fonte del mio disagio troppo presa dal vortice della mia vita dalla quale lui si era tirato indietro (o aveva cambiato sentiero).

MI STA FACENDO BENE PARLARE CON VOI. Con la mia famiglia non posso parlare... sono di parte. I miei amici veri sono lontani e le amicizie recenti ... sono poco affidabili.
grazie
IDEM senza figli!
 
Ultima modifica:

lothar57

Utente di lunga data
Purtroppo lo penso anch'io soprattutto per le modalità che ha adottato. In casa nostra nel nostro letto dove dormivamo anche con il nostro bimbo. Cucinava insieme alle sue amanti prima o dopo le scopate mentre con me si rifiutava persino di aiutarmi ad apparecchiare la tavola. E dalle registrazioni sentivo che quando chiamavo io al telefono (al quale non rispondeva mai) diceva "ecco la rompicoglioni".

Provo a spiegarti il dolore del tradimento o per lo meno il mio. E' senso di colpa per non aver compreso la situazione e l'altra persona, è sentirsi addosso la responsabilità di dover scegliere la cosa giusta da fare per te e, se li hai, per i tuoi figli, è vivere una sensazione di disprezzo per come è stato corrisposto il tuo amore e i tuoi sacrifici (ammetto che forse a volte i traditi non sanno ben esprimere i propri sentimenti, come ha detto qualcuno sono "ricci"), è paura di essere ingannati in ogni azione futura, è ribrezzo per le immagini che rivedo nella mia mente, è un pugnale nel petto per le parole che ho sentito venivano dette alle altre e non a me.

Sinceramente non penso di essere totalmente colpevole del fatto che lo "trascuravo". Lavoro come lavorano la maggior parte delle donne e sono libera la sera quando lui era sempre irrimedialmente stanco (essendosi dato da fare durante il giorno) e poi quando cercavo spazi e momenti per noi lui... svicolava.

Riconosco che la mia colpa è stata di non approfondire prima e meglio la fonte del mio disagio troppo presa dal vortice della mia vita dalla quale lui si era tirato indietro (o aveva cambiato sentiero).

MI STA FACENDO BENE PARLARE CON VOI. Con la mia famiglia non posso parlare... sono di parte. I miei amici veri sono lontani e le amicizie recenti ... sono poco affidabili.
grazie
Ciao leggo solo questo tuo scritto,forse chi sono lo sai......un traditore forse seriale,non lo so neanch'io.Una cosa e'certa uno schifo cosi,non l'ho mai fatto e mai lo faro'.Ci sono i motel apposta,la casa e'sacra,non si puo'profanare.
 

Daniele34

Utente di lunga data
Ciao leggo solo questo tuo scritto,forse chi sono lo sai......un traditore forse seriale,non lo so neanch'io.Una cosa e'certa uno schifo cosi,non l'ho mai fatto e mai lo faro'.Ci sono i motel apposta,la casa e'sacra,non si puo'profanare.
bah... effettivamente, 'sta cosa fa rodere il culo non poco...

è proprio la mancanza di rispetto verso quel luogo di fiducia.

Sapere che "l'altro/a" sia stato tra le vostre cose, i vostri ricordi... che sia entrato/a in quel posto dove si condividevano intimità tra persone di fiducia.

Certo, non è questo il problema fondamentale... (sicuramente avremmo trovato anche altro da pensare per accentuare il nostro dolore visto che di pensieri per la testa ne passano 100000) ma insomma, diciamo che il piatto viene servito con un bel contorno!

BRUCIA!
 
Ultima modifica:

Tessa

Escluso
Ciao leggo solo questo tuo scritto,forse chi sono lo sai......un traditore forse seriale,non lo so neanch'io.Una cosa e'certa uno schifo cosi,non l'ho mai fatto e mai lo faro'.Ci sono i motel apposta,la casa e'sacra,non si puo'profanare.
Lothar ti quoto.
Ci sono limiti che non si possono superare.
Profanare la casa e' uno. Denigrare la moglie con l'amate un'altro.

Ma anche loro, le amanti intendo, che testa hanno? Parlavo proprio ieri con una mia 'amica'. Un caso disperato. Amante da due anni. Si vedono col contagocce a casa di lui quando la moglie e' via coi bambini. Mi ha descritto la casa, le foto, la cameretta. Entrano furtivi uno prima e poi l'altra per non farsi vedere dai vicini. Che schifo. Ti devi rifiutare le ho detto. Ma non ci sente. E' un'infelice senza niente aggrappata a questo straccio di relazione. Squallore infinito.
 

Fantastica

Utente di lunga data
Lothar ti quoto.
Ci sono limiti che non si possono superare.
Profanare la casa e' uno. Denigrare la moglie con l'amate un'altro.

Ma anche loro, le amanti intendo, che testa hanno? Parlavo proprio ieri con una mia 'amica'. Un caso disperato. Amante da due anni. Si vedono col contagocce a casa di lui quando la moglie e' via coi bambini. Mi ha descritto la casa, le foto, la cameretta. Entrano furtivi uno prima e poi l'altra per non farsi vedere dai vicini. Che schifo. Ti devi rifiutare le ho detto. Ma non ci sente. E' un'infelice senza niente aggrappata a questo straccio di relazione. Squallore infinito.
Anche io ho provato disagio quando il mio amante mi ha voluto a casa sua per offrirmi un pranzo. Però ti assicuro che lo desiderava lui, tantissimo, a me non sarebbe mai venuto in mente. E' successo una volta sola, non avrei detto sì una seconda. Però lui è innamorato di me. Forse è diverso in questo caso?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Anche io ho provato disagio quando il mio amante mi ha voluto a casa sua per offrirmi un pranzo. Però ti assicuro che lo desiderava lui, tantissimo, a me non sarebbe mai venuto in mente. E' successo una volta sola, non avrei detto sì una seconda. Però lui è innamorato di me. Forse è diverso in questo caso?
Scusa ma un bel "chi se ne frega se lo desideri sei un coglione a propormelo non si poteva dire?"
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lothar ti quoto.
Ci sono limiti che non si possono superare.
Profanare la casa e' uno. Denigrare la moglie con l'amate un'altro.

Ma anche loro, le amanti intendo, che testa hanno? Parlavo proprio ieri con una mia 'amica'. Un caso disperato. Amante da due anni. Si vedono col contagocce a casa di lui quando la moglie e' via coi bambini. Mi ha descritto la casa, le foto, la cameretta. Entrano furtivi uno prima e poi l'altra per non farsi vedere dai vicini. Che schifo. Ti devi rifiutare le ho detto. Ma non ci sente. E' un'infelice senza niente aggrappata a questo straccio di relazione. Squallore infinito.
È solo tirchio. Risparmia ristorante e motel.
 
Stato
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