Alcol e Droga

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Calipso

Utente Eclettica
Chiedo scusa.. Non so se qualcuno di voi l'ha già scritto.

Ma il punto è che: alcolismo e tossicodipendenza sono malattie e quando sono attive, perchè sono malattie croniche (così come la dipendenza da gioco), possono essere controllate dal malato ma non si è mai ex tossici ex alcolisti o giocatori. Si è tossici, alcolisti e giocatori non attivi.

Queste malattie non sono mai scisse dal contesto in cui la persona malata vive. coinvolgono sempre tutti coloro che sono accanto a lui/lei.

Così giusto per dire la mia, e far presente che non esiste un alcolista che non fa del male a nessuno se non a se stesso così come un tossico e un giocatore.

Cal
 

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo con quello che hai detto. Dipendenza e libertà sono due cose ben opposte. Qua però si sta sfociando leggermente fuori tema. Ho aperto la discussione per avere il vostro punto di vista su quello che è la società al giorno d'oggi. Una società schiava dalle dipendenze di alcol e droghe. Molte persone tendono a pensare che la dipendenza sia solo quella estrema (Alcolismo, tossicodipendenza) sbagliando secondo me, perchè ci sono varie forme di dipendenza. Credo d'essermi spiegato abbastanza bene nel tema d'apertura.

Voi che ne pensate di questa situazione? Condividete quello che ho detto? Pensate che ho scritto solo cavolate? Che pensate di questa società? Ecco, vorrei soffermarmi su questi punti.
Stai facendo la tesi?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Chiedo scusa.. Non so se qualcuno di voi l'ha già scritto.

Ma il punto è che: alcolismo e tossicodipendenza sono malattie e quando sono attive, perchè sono malattie croniche (così come la dipendenza da gioco), possono essere controllate dal malato ma non si è mai ex tossici ex alcolisti o giocatori. Si è tossici, alcolisti e giocatori non attivi.

Queste malattie non sono mai scisse dal contesto in cui la persona malata vive. coinvolgono sempre tutti coloro che sono accanto a lui/lei.

Così giusto per dire la mia, e far presente che non esiste un alcolista che non fa del male a nessuno se non a se stesso così come un tossico e un giocatore.

Cal
Quoto.

Come stai?:)
 

JON

Utente di lunga data
Percepisco che la maggior parte delle persone con cui ho a che fare (clienti, conoscenti, amici, sconosciuti) sono dipendenti (non per forza a livello estremamente dannoso) da una cosa o dall'altra, in molti casi pure da tutte e due le cose. Premettendo che anche l'alcol è una droga, tengo a separarla da quelle che sono le droghe classiche.
Ci sono forme di dipendenza molto sottili, praticamente non gravemente dannose e difficilmente percettibili, che accompagnano tutti noi. Un esempio stupido? La birretta quando si esce. Io sono uno di questi, voglio sempre la mia birra, perchè mi piace, perchè adoro gustarmela e perchè in qualche modo sono abituato cosi. Una birra non ha mai ucciso nessuno, non mi altera, non mi sbronza, non mi tocca praticamente, però mi scoccia rinunciarci. In un certo senso è una forma di dipendenza, debole, non dannosa, ma comunque una piccola dipendenza. Noto che nella mia combricola siamo tutti cosi, chi ama il calice di rosso, chi di bianco, chi ogni tot si deve fare una cannetta e via dicendo. A prescindere dal sesso, maschio o femmina non cambia nulla. Non mi sto lamentando, mi va benissimo cosi, anzi più che bene :D

Poi ci sono le vie di mezzo. Quelli che esagerano ogni tanto con l'alcol (A chi non è mai capitato?) ma che non sono alcolizzati. Quella categoria di persone che si ubriaca spesso, ma senza farsi mai prendere troppo la mano. Idem per quelli che si fanno, che sia di acidi o di cocaina.

Infine ci sono gli alcolizzati e i tossici, che sono l'ultimo stadio di quella che se presa nel modo giusto potrebbe essere una cosa piacevole, se fatta con testa, ma che in realtà si trasforma in una lenta e dolorosa condanna a morte.
Personalmente non ho mai provato droghe pesanti, quindi non so cosa spinge le persone a farsi di certa roba, ma non giudico nessuno. Alla fine se quasi tutti siamo dipendenti (o quasi) da queste sostanze ci sarà un motivo no? Motivo che non credo di conoscere.
Se una droga rende felice una persona (senza che essa faccia del male a terzi) è davvero da condannare sempre e comunque?

Io credo che siamo una società dipendente da queste sostanze, solo che nessuno lo vuole ammettere, perchè alle masse piacciono le favolette, la verità cruda e sparata come un colpo di bazooka non piace a nessuno. Voi che ne pensate?
Io non condanno ne santifico alcun comportamento, ho solo posto delle domande, uno spunto per discutere di qualcosa che ci accompagna ogni santo giorno. Tengo a sottolineare questa cosa per non creare inutili fraintendimenti.
Posso solo dire perché io non ho fatto mai uso di alcuna sostanza. Sigarette, alcol, droghe...anche una semplice birra, sono cose che non conosco minimamente. A dire il vero intorno ai 15 anni mi iscrissi ad un club di coetanei, andai la prima sera, bevevano e fumavano come turchi. Di bere proprio non me ne calava, cosi provai una sigaretta, l'unico effetto che sentii un fastidioso giramento di testa. Continuai per una settimana a giocare con le sigarette, senza percepirne mai una possibile utilità. Dopo quella settimana avevo ne avevo già dimenticato l'esistenza.

Io penso che sia anche una questione di predisposizione, credo più mentale che fisica. Poi personalmente ho visto che molti di coloro che bevono spropositatamente, ad esempio, lo fanno per disinibirsi. Sono rimasto a bocca aperta quando per la prima volta vidi un conoscente ubriaco fradicio. E' un soggetto estremamente timido, balbettante, ad una cena di lavoro arrivò già bello che brillo, poi continuò a bere e...MIRACOLO...oh, non balbettava più per un cazzo e pareva essere uno dei più vividi e conviviali partecipanti. Cioè, un'altra persona, per uno come me che non sa neppure cosa sia l'alcol fu una vera sorpresa.

Il punto è che personalmente preferisco rimanere sempre presente a me stesso, non potrei mai concepire l'uso di certe sostanze per scopi simili. Preferisco la realtà, da un lato, dall'altro evito semplicemente quello che può nuocermi. E poi sinceramente a me l'alcol non piace nemmeno al gusto.

Ma se uno si sente felice "facendosi", e non nuoce a nessuno, per me può fare quello che gli pare. Senza condannare, al limite si condanna da se, per certi versi.
 

Kid

Utente un corno
Percepisco che la maggior parte delle persone con cui ho a che fare (clienti, conoscenti, amici, sconosciuti) sono dipendenti (non per forza a livello estremamente dannoso) da una cosa o dall'altra, in molti casi pure da tutte e due le cose. Premettendo che anche l'alcol è una droga, tengo a separarla da quelle che sono le droghe classiche.
Ci sono forme di dipendenza molto sottili, praticamente non gravemente dannose e difficilmente percettibili, che accompagnano tutti noi. Un esempio stupido? La birretta quando si esce. Io sono uno di questi, voglio sempre la mia birra, perchè mi piace, perchè adoro gustarmela e perchè in qualche modo sono abituato cosi. Una birra non ha mai ucciso nessuno, non mi altera, non mi sbronza, non mi tocca praticamente, però mi scoccia rinunciarci. In un certo senso è una forma di dipendenza, debole, non dannosa, ma comunque una piccola dipendenza. Noto che nella mia combricola siamo tutti cosi, chi ama il calice di rosso, chi di bianco, chi ogni tot si deve fare una cannetta e via dicendo. A prescindere dal sesso, maschio o femmina non cambia nulla. Non mi sto lamentando, mi va benissimo cosi, anzi più che bene :D

Poi ci sono le vie di mezzo. Quelli che esagerano ogni tanto con l'alcol (A chi non è mai capitato?) ma che non sono alcolizzati. Quella categoria di persone che si ubriaca spesso, ma senza farsi mai prendere troppo la mano. Idem per quelli che si fanno, che sia di acidi o di cocaina.

Infine ci sono gli alcolizzati e i tossici, che sono l'ultimo stadio di quella che se presa nel modo giusto potrebbe essere una cosa piacevole, se fatta con testa, ma che in realtà si trasforma in una lenta e dolorosa condanna a morte.
Personalmente non ho mai provato droghe pesanti, quindi non so cosa spinge le persone a farsi di certa roba, ma non giudico nessuno. Alla fine se quasi tutti siamo dipendenti (o quasi) da queste sostanze ci sarà un motivo no? Motivo che non credo di conoscere.
Se una droga rende felice una persona (senza che essa faccia del male a terzi) è davvero da condannare sempre e comunque?

Io credo che siamo una società dipendente da queste sostanze, solo che nessuno lo vuole ammettere, perchè alle masse piacciono le favolette, la verità cruda e sparata come un colpo di bazooka non piace a nessuno. Voi che ne pensate?
Io non condanno ne santifico alcun comportamento, ho solo posto delle domande, uno spunto per discutere di qualcosa che ci accompagna ogni santo giorno. Tengo a sottolineare questa cosa per non creare inutili fraintendimenti.
Fumo una canna e poi ti rispondo.
 

Kid

Utente un corno
Fumo una canna e poi ti rispondo.
Ogni vizio è una condanna, ciò che ami poi t'ammazza.... fumo, nero, dama bianca, Rete 4, pasta, grappa. cit. :D

Può sembrare scemo, ma questa è una società che non limita, ma anzi incentiva all'adozione dei vizi.
 

JON

Utente di lunga data
Ogni vizio è una condanna, ciò che ami poi t'ammazza.... fumo, nero, dama bianca, Rete 4, pasta, grappa. cit. :D

Può sembrare scemo, ma questa è una società che non limita, ma anzi incentiva all'adozione dei vizi.
Si vede che è l'unica possibilità per risollevare il PIL che abbiamo in questo paese del tubero.
 

Calipso

Utente Eclettica

Calipso

Utente Eclettica

Brunetta

Utente di lunga data

Horny

Utente di lunga data
Chiedo scusa.. Non so se qualcuno di voi l'ha già scritto.

Ma il punto è che: alcolismo e tossicodipendenza sono malattie e quando sono attive, perchè sono malattie croniche (così come la dipendenza da gioco), possono essere controllate dal malato ma non si è mai ex tossici ex alcolisti o giocatori. Si è tossici, alcolisti e giocatori non attivi.

Queste malattie non sono mai scisse dal contesto in cui la persona malata vive. coinvolgono sempre tutti coloro che sono accanto a lui/lei.

Così giusto per dire la mia, e far presente che non esiste un alcolista che non fa del male a nessuno se non a se stesso così come un tossico e un giocatore.

Cal
totalmente d'accordo su terzo e quarto capoverso.
non completamente sul secondo.
che anzi mi sembra una idea un po' superata e pericolosa se applicata
indiscriminatamente alla cura delle dipendenze.
domanda, un anoressico, ad esempio, sarà sempre un anoressico?
 

Brunetta

Utente di lunga data
totalmente d'accordo su terzo e quarto capoverso.
non completamente sul secondo.
che anzi mi sembra una idea un po' superata e pericolosa se applicata
indiscriminatamente alla cura delle dipendenze.
domanda, un anoressico, ad esempio, sarà sempre un anoressico?
Temo di sì. Nel senso che avrà sempre un rapporto conflittuale con il cibo e una visione non oggettiva del corpo.
 

Horny

Utente di lunga data
Temo di sì. Nel senso che avrà sempre un rapporto conflittuale con il cibo e una visione non oggettiva del corpo.
Sai, io francamente a questa domanda non so ancora cosa rispondere.
Però' mi è parso, a volte, che alcune terapie per le dipendenze impediscano
al malato di arrivare al nocciolo della questione.
Le terapie comportamentali tendono ad avere il difetto di allontanarti
dallo svelare i meccanismi alla base della coazione e il trauma che li ha generati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sai, io francamente a questa domanda non so ancora cosa rispondere.
Però' mi è parso, a volte, che alcune terapie per le dipendenze impediscano
al malato di arrivare al nocciolo della questione.
Le terapie comportamentali tendono ad avere il difetto di allontanarti
dallo svelare i meccanismi alla base della coazione e il trauma che li ha generati.

Se l'origine è un nodo doloroso da sciogliere meglio un terapia breve comportamentale,
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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