Loro

Stato
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banshee

The Queen
Io ho semplicemente raccontato la mia esperienza senza dare giudizi di valore.

In quanto viaggiatrice e non turista, chiaro che mi capita di trovarmi anche a volte in situazioni inaspettate, come mi è successo in america latina ed in russia per altri motivi.

Cosa che ovviamente non ti capita se te ne vai in all inclusive in qualche villaggio.

Come ho scritto più di una volta in questo 3d, chi pretende rispetto, il rispetto lo deve anche portare.

Nessuno mi ha minacciata o arrestata per il bikini, ma se io so che non è ben visto lì e mi rendo conto di essere osservata con disappunto, di certo non mi metto in topless e tanga per "sfida".

Detto ciò, gli intolleranti ed estremisti esistono e nemmeno si può fingere di no.
 

spleen

utente ?
E poi lo stesso titolo del thread me ne ha tenuta lontano per un po'. Il "loro" presuppone un "noi".
Ma quale noi?
Io sono noi insieme a chi? A proposito di cosa?
La democrazia?
Quale, se è in continua diminuzione il numero dei votanti e milioni di abitanti in Europa non ne hanno il diritto perché considerati non degni di essere cittadini?
La libertà? Potremmo anche discuterne. La libertà di abortire, che ho voluto e difenderò, è libertà della donna o è deresponsabilizzazione di uomini e donne rispetto alla responsabilità del fare sesso?
Io non mi sento per nulla libera se devo abortire, ma se l'uomo che ha rapporti con me si fa carico di prevenirla una gravidanza.
Quale libertà ha la donna se il femminicidio è così praticato e se le violenze di coppia tanto diffuse?
Noi chi? Loro chi?
E' il processo di identificazione che porta alle contrapposizioni.
E' più facile identificarsi che cercare di scoprire autonomamente chi siamo, è su questa pigrizia della mente etica che si fondano gli estremismi.

Quanto alla religione, il problema è che è serva della politica, nei paesi islamici in modo particolare.
Le sostanziali contraddizioni presenti in tutti i testi sacri (bibbia compresa) si prestano a interpretazioni arbitrarie e filtrate dalle culture politiche dei vari luoghi, producendo sistemi valoriali a noi inconcepibili.
Tuttavia non possiamo negarlo, esiste una "cultura occidentale" di riferimento, da noi, ed è multiforme e variegata, complessa, secolarizzata, asservita spesso all' economia globale. Mastica e sputa le altre forme di cultura, perchè chi viene da noi alla lunga non ha alternative, o accetta o si ribella, spesso in modo scomposto e violento (come Jihad John) cercando inutilmente nel suo truce integralismo di ritorno di contrapporsi e di risolversi. (Parlo di cultura e non di religione e non a caso).

Perciò mi chiedo se esista davvero una possibilità che la società del futuro sia multiculturale, soprattutto penso a "quale" multiculturalità se non esiste una vera base di valori condivisi.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
E' il processo di identificazione che porta alle contrapposizioni.
E' più facile identificarsi che cercare di scoprire autonomamente chi siamo, è su questa pigrizia della mente etica che si fondano gli estremismi.

Quanto alla religione, il problema è che è serva della politica, nei paesi islamici in modo particolare.
Le sostanziali contraddizioni presenti in tutti i testi sacri (bibbia compresa) si prestano a interpretazioni arbitrarie e filtrate dalle culture politiche dei vari luoghi, producendo sistemi valoriali a noi inconcepibili.
Tuttavia non possiamo negarlo, esiste una "cultura occidentale" di riferimento, da noi, ed è multiforme e variegata, complessa, secolarizzata, asservita spesso all' economia globale. Mastica e sputa le altre forme di cultura, perchè chi viene da noi alla lunga non ha alternative, o accetta o si ribella, spesso in modo scomposto e violento (come Jihad John) cercando inutilmente nel suo truce integralismo di ritorno di contrapporsi e di risolversi. (Parlo di cultura e non di religione e non a caso).

Perciò mi chiedo se esista davvero una possibilità che la società del futuro sia multiculturale, soprattutto penso a "quale" multiculturalità se non esiste una vera base di valori condivisi.
Poni un problema non da poco, come sempre, e che già facciamo fatica a individuare figuriamoci se possiamo trovare una soluzione.
Io penso che noi tendiamo a creare una società relativista rispetto ai valori purché non sia intaccata la libertà di consumo.
Evidentemente il consumo di cose, persone, divertimento corrisponde a una tendenza umana.
La nostra società rifiuta chiunque non si adegui e non possa diventare consumo.
Questa varietà non è multiculturalismo che implica culture che si confrontano con,chiarezza per trovare somiglianze, identità e la ricchezza delle differenze.
Ma queste identità noi non le abbiamo chiare, noi esseri umani.
 

andrea53

Utente di lunga data
Sì, guarda.

ordinaria amministrazione
Come in Europa. giusto quattro o cinque secoli fa. O come nello Stato Pontificio, quando i papi obbligavano i cittadini ad assistere alle decapitazioni in Piazza del Popolo. Poco più di un secolo fa. Mi è piaciuta molto la statua che a Costanza i tedeschi luterani hanno eretto a ricordo del concilio che - tra le altre amenità - fece finire sul rogo Jan Hus e anche qualcuno dei suoi seguaci, oltre al cadavere del suo maestro, morto trent’anni prima e disseppellito all'uopo: dato che in quella città convennero una gran quantità di puttane per tenere alto il morale ai settemila dottori della chiesa impegnati nel concilio, oggi, all’ingresso del porto lacustre, sulla cima del molo, una statua che rappresenta una donna discinta e prosperosa, girando lentamente su sé stessa, regge nelle mani due ometti nudi: uno con la corona, l’altro con la tiara. L’imperatore e il papa. Sul basamento c’è impresso il nome dell’eroina (immaginaria, ma non troppo): Imperia, senza riferimenti all’omonima città ligure...
Come dire: quando religione e potere politico si mescolano e diventano una cosa sola, meglio scappare.
Unknown.jpeg

anche se le chiese riformate, a cominciare da quella anglicana, un po’ di confusione, in questo senso, l’hanno fatta :):):)
 
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sienne

lucida-confusa
Ciao

integrazione ... dagli anni 80 / 90, almeno qui, ha cambiato concetto. Alla base c'è l'incontro ... non è un cammino a senso unico. Per osservazione e esperienza diretta ci vogliono ca. fino a tre generazioni. La prima di norma rimane ancorata nella propria "cultura". La seconda trapassa una crisi di identità non indifferente, spesso. La terza riesce infine a trovare un equilibrio ... Sono processi e percorsi lunghi. Da ambo le parti. Più esperienze si fanno meno muri ci sono ... è un lavoro che stanno facendo i nostri figli. Non noi in primis. Quando sono venuta qui nella mia classe eravamo solo in due ad essere stranieri. Ora, nell'ultima classe di mia figlia vi erano 19 nazionalità differenti ... hanno occhi differenti da noi ... vedono, sentono e vivono altro.


sienne
 
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Zod

Escluso
Come in Europa. giusto quattro o cinque secoli fa. O come nello Stato Pontificio, quando i papi obbligavano i cittadini ad assistere alle decapitazioni in Piazza del Popolo. Poco più di un secolo fa. Mi è piaciuta molto la statua che a Costanza i tedeschi luterani hanno eretto a ricordo del concilio che - tra le altre amenità - fece finire sul rogo Jan Hus e anche qualcuno dei suoi seguaci, oltre al cadavere del suo maestro, morto trent’anni prima e disseppellito all'uopo: dato che in quella città convennero una gran quantità di puttane per tenere alto il morale ai settemila dottori della chiesa impegnati nel concilio, oggi, all’ingresso del porto lacustre, sulla cima del molo, una statua che rappresenta una donna discinta e prosperosa, girando lentamente su sé stessa, regge nelle mani due ometti nudi: uno con la corona, l’altro con la tiara. L’imperatore e il papa. Sul basamento c’è impresso il nome dell’eroina (immaginaria, ma non troppo): Imperia, senza riferimenti all’omonima città ligure...
Come dire: quando religione e potere politico si mescolano e diventano una cosa sola, meglio scappare.
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anche se le chiese riformate, a cominciare da quella anglicana, un po’ di confusione, in questo senso, l’hanno fatta :):):)
Noi veneriamo il dio denaro, la religione è più un elemento di tradizione culturale che di credo religioso. I confronti vanno quindi fatti con il potere economico. L'economia occidentale è un grande casinò, dove anche chi non gioca può finire per strada con la famiglia. La divisione in caste è fatta tra chi ha e chi non ha. Puoi essere anche Bin Laden ma se entri in un centro commerciale con i quattrini che ti escono dalle tasche ti accolgono a braccia aperte. Potremmo poi parlare delle ragazzine che mandano foto osé a chi le fa una ricarica al cellulare. Potremmo parlare di chi spende mille Euro per un cellulare, degli abiti firmati, delle auto da 200 mila Euro. Se puoi dimostrare di avere denaro sei qualcuno, altrimenti sei feccia. Fai la prova, vestiti di stracci e fai un giro nei negozi di via dei Condotti e vedi come ti trattano. Non gli interessa la tua religione, gli interessa di quanto denaro disponi. E se rubi un panino e non hai i soldi per pagarti un avvocato finisci in galera, l'equivalente del prigioniero politico. La democrazia non si riesce a portarla in quei paesi, perché per sua natura si porta dietro anche quel carrozzone di merda che è il capitalismo.

Cristo predicava la povertà, cosa c'entra il capitalismo?
 
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andrea53

Utente di lunga data
e infatti...

Noi veneriamo il dio denaro, la religione è più un elemento di tradizione culturale che di credo religioso. I confronti vanno quindi fatti con il potere economico. L'economia occidentale è un grande casinò, dove anche chi non gioca può finire per strada con la famiglia. La divisione in caste è fatta tra chi ha e chi non ha. Puoi essere anche Bin Laden ma se entri in un centro commerciale con i quattrini che ti escono dalle tasche ti accolgono a braccia aperte. Potremmo poi parlare delle ragazzine che mandano foto osé a chi le fa una ricarica al cellulare. Potremmo parlare di chi spende mille Euro per un cellulare, degli abiti firmati, delle auto da 200 mila Euro. Se puoi dimostrare di avere denaro sei qualcuno, altrimenti sei feccia. Fai la prova, vestiti di stracci e fai un giro nei negozi di via dei Condotti e vedi come ti trattano. Non gli interessa la tua religione, gli interessa di quanto denaro disponi. E se rubi un panino e non hai i soldi per pagarti un avvocato finisci in galera, l'equivalente del prigioniero politico. La democrazia non si riesce a portarla in quei paesi, perché per sua natura si porta dietro anche quel carrozzone di merda che è il capitalismo.

Cristo predicava la povertà, cosa c'entra il capitalismo?
Jan Hus e i suoi seguaci finirono sul rogo perché predicavano la povertà della chiesa. Troppo pericolosi...
 

free

Escluso
Noi veneriamo il dio denaro, la religione è più un elemento di tradizione culturale che di credo religioso. I confronti vanno quindi fatti con il potere economico. L'economia occidentale è un grande casinò, dove anche chi non gioca può finire per strada con la famiglia. La divisione in caste è fatta tra chi ha e chi non ha. Puoi essere anche Bin Laden ma se entri in un centro commerciale con i quattrini che ti escono dalle tasche ti accolgono a braccia aperte. Potremmo poi parlare delle ragazzine che mandano foto osé a chi le fa una ricarica al cellulare. Potremmo parlare di chi spende mille Euro per un cellulare, degli abiti firmati, delle auto da 200 mila Euro. Se puoi dimostrare di avere denaro sei qualcuno, altrimenti sei feccia. Fai la prova, vestiti di stracci e fai un giro nei negozi di via dei Condotti e vedi come ti trattano. Non gli interessa la tua religione, gli interessa di quanto denaro disponi. E se rubi un panino e non hai i soldi per pagarti un avvocato finisci in galera, l'equivalente del prigioniero politico. La democrazia non si riesce a portarla in quei paesi, perché per sua natura si porta dietro anche quel carrozzone di merda che è il capitalismo.

Cristo predicava la povertà, cosa c'entra il capitalismo?
secondo me il capitalismo col tempo ha sviluppato, almeno in teoria, dei correttivi validi che sono in sintesi che chi ha di più è tenuto a contribuire di più, per questo motivo abbiamo ospedali e scuole per tutti, sussidi per chi rimane senza lavoro, pensioni per chi non lavora più o non può lavorare, case per chi non se lo può permettere etc. etc....quindi, posto che sempre secondo me non siamo tutti uguali ma anzi siamo tutti diversi (nel senso che se domani mattina per assurdo ci svegliassimo con 100 €uro o moneta x a testa, dopo poco tempo sono convinta che ci sarebbe chi non ha più nulla e chi invece ha 200/500/1000....€uro), ben vengano i grandi contribuenti

il problema è piuttosto che le cose stanno così solo in teoria, e che il capitalismo "sano" è ostaggio della finanza e delle banche, che sono diventate una roba insensata, e che con la loro legislazione ad hoc rendono possibile che i grandi contribuenti possano essere, invece e facilmente, grandi evasori, con il benestare dei politici etc. etc.

anche il consumo non è un male ma anzi è una banalità, posto che le persone ovviamente consumano e l'economia e il lavoro girano per quello, il problema è che a volte/spesso il consumo non è responsabile e diventa consumismo, anche con rischi per la salute (vedi tutta la merda che vendono le multinazionali alimentari)

TUTTAVIA, non mi sembra che dove regna l'islam le cose vadano meglio, ANZI (vabbè vanno sicuramente meglio per gli sceicchi, ma il resto della gente vive male, le donne peggio di tutti)
 

perplesso

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Come in Europa. giusto quattro o cinque secoli fa. O come nello Stato Pontificio, quando i papi obbligavano i cittadini ad assistere alle decapitazioni in Piazza del Popolo. Poco più di un secolo fa. Mi è piaciuta molto la statua che a Costanza i tedeschi luterani hanno eretto a ricordo del concilio che - tra le altre amenità - fece finire sul rogo Jan Hus e anche qualcuno dei suoi seguaci, oltre al cadavere del suo maestro, morto trent’anni prima e disseppellito all'uopo: dato che in quella città convennero una gran quantità di puttane per tenere alto il morale ai settemila dottori della chiesa impegnati nel concilio, oggi, all’ingresso del porto lacustre, sulla cima del molo, una statua che rappresenta una donna discinta e prosperosa, girando lentamente su sé stessa, regge nelle mani due ometti nudi: uno con la corona, l’altro con la tiara. L’imperatore e il papa. Sul basamento c’è impresso il nome dell’eroina (immaginaria, ma non troppo): Imperia, senza riferimenti all’omonima città ligure...
Come dire: quando religione e potere politico si mescolano e diventano una cosa sola, meglio scappare.
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anche se le chiese riformate, a cominciare da quella anglicana, un po’ di confusione, in questo senso, l’hanno fatta :):):)
Potrei portarti testimonianze oculari di come le ragazze persiane,afghane e di altri paesi musulmani vivessero non dico all'occidentale, ma quantomeno non giravano le pattuglie della polizia etica ad arrestare i fidanzati che si tenevano per mano e si poteva andare in giro vestiti normalmente.

da almeno una quarantina d'anni, il mondo musulmano si sta radicalizzando e tornando aggressivo.

non ti so dare una risposta totalmente esaustiva,ancora. ma non posso non prendere atto di quanto accade, al netto delle fisime dei buonisti nostrani e non solo nostrani.
 

danny

Utente di lunga data
E' il processo di identificazione che porta alle contrapposizioni.
E' più facile identificarsi che cercare di scoprire autonomamente chi siamo, è su questa pigrizia della mente etica che si fondano gli estremismi.

Quanto alla religione, il problema è che è serva della politica, nei paesi islamici in modo particolare.
Le sostanziali contraddizioni presenti in tutti i testi sacri (bibbia compresa) si prestano a interpretazioni arbitrarie e filtrate dalle culture politiche dei vari luoghi, producendo sistemi valoriali a noi inconcepibili.
Tuttavia non possiamo negarlo, esiste una "cultura occidentale" di riferimento, da noi, ed è multiforme e variegata, complessa, secolarizzata, asservita spesso all' economia globale. Mastica e sputa le altre forme di cultura, perchè chi viene da noi alla lunga non ha alternative, o accetta o si ribella, spesso in modo scomposto e violento (come Jihad John) cercando inutilmente nel suo truce integralismo di ritorno di contrapporsi e di risolversi. (Parlo di cultura e non di religione e non a caso).

Perciò mi chiedo se esista davvero una possibilità che la società del futuro sia multiculturale, soprattutto penso a "quale" multiculturalità se non esiste una vera base di valori condivisi.
:up:
 

andrea53

Utente di lunga data
Su questo sono perfettamente d’accordo.

Potrei portarti testimonianze oculari di come le ragazze persiane,afghane e di altri paesi musulmani vivessero non dico all'occidentale, ma quantomeno non giravano le pattuglie della polizia etica ad arrestare i fidanzati che si tenevano per mano e si poteva andare in giro vestiti normalmente.

da almeno una quarantina d'anni, il mondo musulmano si sta radicalizzando e tornando aggressivo.

non ti so dare una risposta totalmente esaustiva,ancora. ma non posso non prendere atto di quanto accade, al netto delle fisime dei buonisti nostrani e non solo nostrani.
Assolutamente d’accordo. Sotto il “controllo” della perfida Unione Sovietica le ragazze afghane lavoravano, studiavano diplomandosi e laureandosi, si vestivano normalmente, portavano jeans e minigonne e partecipavano normalmente alla vita civile. Questo non fa certo dell’URSS un paradiso perduto. Lo scià di Persia, di sicuro uno dei più potenti satrapi del Secolo passato, imponeva mode e vestiti occidentali ai cittadini (anche) per prevenire certi contagi dai Paesi confinanti. Mi ricordo le femministe in piazza ad accogliere e festeggiare quel simpaticone di Khomeini, però.
 

free

Escluso
Assolutamente d’accordo. Sotto il “controllo” della perfida Unione Sovietica le ragazze afghane lavoravano, studiavano diplomandosi e laureandosi, si vestivano normalmente, portavano jeans e minigonne e partecipavano normalmente alla vita civile. Questo non fa certo dell’URSS un paradiso perduto. Lo scià di Persia, di sicuro uno dei più potenti satrapi del Secolo passato, imponeva mode e vestiti occidentali ai cittadini (anche) per prevenire certi contagi dai Paesi confinanti. Mi ricordo le femministe in piazza ad accogliere e festeggiare quel simpaticone di Khomeini, però.
in che senso? non capisco
 

Lucrezia

Utente di lunga data
Potrei portarti testimonianze oculari di come le ragazze persiane,afghane e di altri paesi musulmani vivessero non dico all'occidentale, ma quantomeno non giravano le pattuglie della polizia etica ad arrestare i fidanzati che si tenevano per mano e si poteva andare in giro vestiti normalmente.

da almeno una quarantina d'anni, il mondo musulmano si sta radicalizzando e tornando aggressivo.

non ti so dare una risposta totalmente esaustiva,ancora. ma non posso non prendere atto di quanto accade, al netto delle fisime dei buonisti nostrani e non solo nostrani.
A me sembra - così, empiricamente, basandomi solo sui dati di pubblico dominio- che questo fenomeno sia più politico che religioso. In alcuni casi (per esempio Afghanistan e Iran) il potere teocratico è stato sostenuto e sistemato in una posizione di supremazia da potenze occidentali. In altri casi, e comunque in generale anche per quanto riguarda i due esempi precedenti, il concetto è che, laddove c'è la volontà di rovesciare un potere dispotico al governo da anni, decenni o secoli, nei paesi in cui è difficile che si crei una coscienza politica laica per carenza di possibilità di studio, scarsa o nulla possibilità di ricevere informazioni dal resto del mondo, scarsa alfabetizzazione ecc, è evidente che la religione sia l'unico collante abbastanza forte da riunire il numero di persone necessario ad opporsi ad un governo armato. La maggior parte dei conflitti che vanno avanti dal 2013 o prima nei paesi musulmani si può riassumere come governo vs movimenti (estremisti) musulmani. è evidente che soprattutto in paesi che non hanno una formazione politico-civile, sia molto più facile convincere le persone a rischiare morte e prigionia in nome di qualcosa di forte come il senso di dio e della salvezza della propria anima perchè, a conti fatti, quando sei in prima linea a combattere, non ci sono molte cose abbastanza forti da spingerti ad andare contro il tuo istinto di sopravvivenza. Nei paesi musulmani dove alle manifestazioni sono seguite risposte positive del governo, in termini di accettazione relativa delle richieste tramite moderate riforme, non sono scoppiate guerre sanguinose.
La religione è semplicemente l'unico collante abbastanza forte da sostenere una rivolta cospicua contro poteri dispotici in molto luoghi. Poi chiaramente tutto sembra particolarmente minaccioso dal modo in cui i media presentano e hanno presentato negli ultimi anni il problema.
 

Zod

Escluso
Potrei portarti testimonianze oculari di come le ragazze persiane,afghane e di altri paesi musulmani vivessero non dico all'occidentale, ma quantomeno non giravano le pattuglie della polizia etica ad arrestare i fidanzati che si tenevano per mano e si poteva andare in giro vestiti normalmente.

da almeno una quarantina d'anni, il mondo musulmano si sta radicalizzando e tornando aggressivo.

non ti so dare una risposta totalmente esaustiva,ancora. ma non posso non prendere atto di quanto accade, al netto delle fisime dei buonisti nostrani e non solo nostrani.
Il mondo musulmano non è centralizzato come quello cattolico, non ha un papa o una figura religiosa di riferimento. Ha invece tante figure minori, spesso in contrasto tra loro, se non in guerra. È un mondo molto variegato. Noi conosciamo solo gli estremismi, perché solo quelli ci vengono mostrati. Giudicare il mondo musulmano per pochi estremisti, fomentati e armati da chissà chi, è un errore.
 

Lucrezia

Utente di lunga data
Il mondo musulmano non è centralizzato come quello cattolico, non ha un papa o una figura religiosa di riferimento. Ha invece tante figure minori, spesso in contrasto tra loro, se non in guerra. È un mondo molto variegato. Noi conosciamo solo gli estremismi, perché solo quelli ci vengono mostrati. Giudicare il mondo musulmano per pochi estremisti, fomentati e armati da chissà chi, è un errore.
Concordo :up:
 

andrea53

Utente di lunga data
Sì, mi dispiace

in che senso? non capisco
Ma al tempo ci furono un po’ di femministe nostrane che si indignarono perché le donne persiane, invece di manifestare contro il carovita e contro il regime dello Scià (già fuggito da tempo in Marocco), rivendicavano il diritto di vestirsi liberamente e non volevano coprirsi col chador e con le lugubri vesti nere imposte dal nuovo despota. Non lo scrivo con piacere, ma anche qualche mia cara amica prese questo abbaglio. Caddero nella trappola perché l’Ayatollah invitò le donne a non travestirsi da “bambole” per il piacere degli uomini.
 

perplesso

Administrator
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Il mondo musulmano non è centralizzato come quello cattolico, non ha un papa o una figura religiosa di riferimento. Ha invece tante figure minori, spesso in contrasto tra loro, se non in guerra. È un mondo molto variegato. Noi conosciamo solo gli estremismi, perché solo quelli ci vengono mostrati. Giudicare il mondo musulmano per pochi estremisti, fomentati e armati da chissà chi, è un errore.
torna a giocare con le trottoline, Zod.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
A me sembra - così, empiricamente, basandomi solo sui dati di pubblico dominio- che questo fenomeno sia più politico che religioso. In alcuni casi (per esempio Afghanistan e Iran) il potere teocratico è stato sostenuto e sistemato in una posizione di supremazia da potenze occidentali. In altri casi, e comunque in generale anche per quanto riguarda i due esempi precedenti, il concetto è che, laddove c'è la volontà di rovesciare un potere dispotico al governo da anni, decenni o secoli, nei paesi in cui è difficile che si crei una coscienza politica laica per carenza di possibilità di studio, scarsa o nulla possibilità di ricevere informazioni dal resto del mondo, scarsa alfabetizzazione ecc, è evidente che la religione sia l'unico collante abbastanza forte da riunire il numero di persone necessario ad opporsi ad un governo armato. La maggior parte dei conflitti che vanno avanti dal 2013 o prima nei paesi musulmani si può riassumere come governo vs movimenti (estremisti) musulmani. è evidente che soprattutto in paesi che non hanno una formazione politico-civile, sia molto più facile convincere le persone a rischiare morte e prigionia in nome di qualcosa di forte come il senso di dio e della salvezza della propria anima perchè, a conti fatti, quando sei in prima linea a combattere, non ci sono molte cose abbastanza forti da spingerti ad andare contro il tuo istinto di sopravvivenza. Nei paesi musulmani dove alle manifestazioni sono seguite risposte positive del governo, in termini di accettazione relativa delle richieste tramite moderate riforme, non sono scoppiate guerre sanguinose.
La religione è semplicemente l'unico collante abbastanza forte da sostenere una rivolta cospicua contro poteri dispotici in molto luoghi. Poi chiaramente tutto sembra particolarmente minaccioso dal modo in cui i media presentano e hanno presentato negli ultimi anni il problema.
Uhm in Iran non mi pare che l'ascesa di Khomeini sia stata vista di buon occhio in Occidente, soprattutto negli USA

(sì che era l'epoca dell'amministrazione Carter....)

le tradizioni mediorientali non sono inclini alla democrazia occidentalmente intesa, il che non toglie che in alcune realtà abbiamo almeno una situazione stabile. tipo in Giordania.

il disastro fatto da francesi ed amministrazione Obama in prima linea è evidente oggi più che mai, ma era chiaro fin dal 2011 che si stava facendo un salto nel buio, perchè, come dici anche tu, in quei paesi il pensiero forte, quello che riesce a coagulare trasversalmente la popolazione, ce l'hanno solo le formazioni integraliste, che vanno leva sulle tradizioni secolari della gente.

andrebbe ricordato ad esempio il grande e solo parzialmente fruttuoso sforzo dell'Egitto per far rispettare la legge che vietava l'infibulazione delle bambine.

la pressione sociale che isolava come appestate le ragazze che non si facevano "tagliare" e la connivenza degli strati bassi delle forze dell'ordine hanno contribuito colà al successo dei Fratelli Musulmani. tanto per fare un esempio non del tutto noto al grande pubblico.

Andrebbe poi indagata meglio la situazione di paesi apparentemente calmi come quelli del golfo persico, chè però sia con Al Qaida che con lo Stato Islamico hanno sempre avuto rapporti stretti come finanziamenti e come reclute.
 

andrea53

Utente di lunga data
Uhm in Iran non mi pare che l'ascesa di Khomeini sia stata vista di buon occhio in Occidente, soprattutto negli USA

(sì che era l'epoca dell'amministrazione Carter....)

le tradizioni mediorientali non sono inclini alla democrazia occidentalmente intesa, il che non toglie che in alcune realtà abbiamo almeno una situazione stabile. tipo in Giordania.

il disastro fatto da francesi ed amministrazione Obama in prima linea è evidente oggi più che mai, ma era chiaro fin dal 2011 che si stava facendo un salto nel buio, perchè, come dici anche tu, in quei paesi il pensiero forte, quello che riesce a coagulare trasversalmente la popolazione, ce l'hanno solo le formazioni integraliste, che vanno leva sulle tradizioni secolari della gente.

andrebbe ricordato ad esempio il grande e solo parzialmente fruttuoso sforzo dell'Egitto per far rispettare la legge che vietava l'infibulazione delle bambine.

la pressione sociale che isolava come appestate le ragazze che non si facevano "tagliare" e la connivenza degli strati bassi delle forze dell'ordine hanno contribuito colà al successo dei Fratelli Musulmani. tanto per fare un esempio non del tutto noto al grande pubblico.

Andrebbe poi indagata meglio la situazione di paesi apparentemente calmi come quelli del golfo persico, chè però sia con Al Qaida che con lo Stato Islamico hanno sempre avuto rapporti stretti come finanziamenti e come reclute.
Dopo che sono stati rovesciati i presidenti a vita grazie alla Primavera Araba, in molti casi si è scivolati dalla padella nella brace. Probabilmente i giovani, quelli residenti nelle metropoli, quelli magari più a contatto coi turisti e anche in virtù di mezzi come quello che stiamo usando adesso, si sono rivoltati contro i poteri costituiti. Basta uno smartphone e un giro su youtube perché dei ragazzi magrebini abbiano una qualche immagine, anche distorta o approssimativa di come si vive nelle nostre Società, laiche, secolarizzate e - almeno nel confronto con loro - ricche. Poi quando si va a votare, votano tutti e dio vince sempre perché è un articolo gratuito che, come si vede, funziona sempre, specie se le maggioranze sono variamente incolte. Dai dispotismi dei presidenti a vita alle dittature religiose. Per quanto attiene ai Paesi del Golfo, a parte le enclave turistiche tipo Dubai o Abu Dhabi, se ne ha un’immagine infinitamente distante, simile a quelle che riceviamo dalle varie sonde spedite periodicamente su Marte...
 
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