Pazzesco quello che è fatto è fatto. Devi fare i conti solo con la tua coscienza. Che poi, seppur preso da motivi strettamente personali, hai fatto si che il tizio rispondesse di azioni illecite. Tra l'altro, in considerazione delle vicende che avvengono in quegli ambiti, il trasferimento è un provvedimento del tutto palliativo. Un buffetto sul viso sarebbe stato un monito più pesante.
E infatti il tuo rischio è solo quello in fin dei conti di non averlo "punito" e che la cosa per quanto ti sia riuscita non è servita ad un beneamato, ne a lui che professionalmente meriterebbe di molto peggio, ne a te.
Io credo che l'unica considerazione che tu debba fare a riguardo sia che idealmente lui merita la tua indifferenza, perché non puoi non considerare la complicità di tua moglie. Altrimenti sarebbe come dire che tu debba prendere provvedimenti anche per quei deficienti che importunano tua moglie con messaggi e inviti, cosa che lei non asseconda e che, pensaci, per te non costituisce alcun motivo di risentimento se non quello legato allo stile di certi imbecilli.
In ogni caso quello che hai fatto non ha nulla di illecito, in altri ambiti sarebbe da considerare un atto civile.
E infatti il tuo rischio è solo quello in fin dei conti di non averlo "punito" e che la cosa per quanto ti sia riuscita non è servita ad un beneamato, ne a lui che professionalmente meriterebbe di molto peggio, ne a te.
Io credo che l'unica considerazione che tu debba fare a riguardo sia che idealmente lui merita la tua indifferenza, perché non puoi non considerare la complicità di tua moglie. Altrimenti sarebbe come dire che tu debba prendere provvedimenti anche per quei deficienti che importunano tua moglie con messaggi e inviti, cosa che lei non asseconda e che, pensaci, per te non costituisce alcun motivo di risentimento se non quello legato allo stile di certi imbecilli.
In ogni caso quello che hai fatto non ha nulla di illecito, in altri ambiti sarebbe da considerare un atto civile.