Il capitalismo sulle molecole

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Ecate

Utente di lunga data
Bello l'articolo del ny time, pessimo quello dell'Huffington Post, pieno di svarioni.
È una vergogna davvero, perché il senso dei brevetti dovrebbe essere quello di ripagare ed incentivare la ricerca e qui la ricerca è stata già fatta da altri. Quindi è speculazione vergognosa.
 

feather

Utente tardo
Bello l'articolo del ny time, pessimo quello dell'Huffington Post, pieno di svarioni.
È una vergogna davvero, perché il senso dei brevetti dovrebbe essere quello di ripagare ed incentivare la ricerca e qui la ricerca è stata già fatta da altri. Quindi è speculazione vergognosa.
Si, ho riportato un riferimento in italiano per i non anglofoni, e pure cercato quello meno peggio. In generale le traduzioni in Italiano sono parecchio di parte. Questa era una delle traduzioni migliori che ho trovato. C'era molto di peggio.

Questo è in farmaco di 60 anni fa, altro che incentivare la ricerca. E poi, un aumento di 55 volte??
È assolutamente ingiustificabile. Ma il problema non è neanche il sig. Shkreli, infatti non è stato l'unico.
Quello che mi fa specie è vivere in una società dove queste speculazioni sulla pelle delle persone è tollerata, regolamentata quando non addirittura incoraggiata.
Altro che società civilizzate.. Mi pare ci siano ampissimi margini di miglioramento per la specie umana.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Si, ho riportato un riferimento in italiano per i non anglofoni, e pure cercato quello meno peggio. In generale le traduzioni in Italiano sono parecchio di parte. Questa era una delle traduzioni migliori che ho trovato. C'era molto di peggio.

Questo è in farmaco di 60 anni fa, altro che incentivare la ricerca. E poi, un aumento di 55 volte??
È assolutamente ingiustificabile. Ma il problema non è neanche il sig. Shkreli, infatti non è stato l'unico.
Quello che mi fa specie è vivere in una società dove queste speculazioni sulla pelle delle persone è tollerata, regolamentata quando non addirittura incoraggiata.
Altro che società civilizzate.. Mi pare ci siano ampissimi margini di miglioramento per la specie umana.
A che a me... Peccato che la specie umana non intenda per molti versi migliorarsi. C'e di sicuro chi dice che " business is business" e non sono pochi secondo me.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, ho riportato un riferimento in italiano per i non anglofoni, e pure cercato quello meno peggio. In generale le traduzioni in Italiano sono parecchio di parte. Questa era una delle traduzioni migliori che ho trovato. C'era molto di peggio.

Questo è in farmaco di 60 anni fa, altro che incentivare la ricerca. E poi, un aumento di 55 volte??
È assolutamente ingiustificabile. Ma il problema non è neanche il sig. Shkreli, infatti non è stato l'unico.
Quello che mi fa specie è vivere in una società dove queste speculazioni sulla pelle delle persone è tollerata, regolamentata quando non addirittura incoraggiata.
Altro che società civilizzate.. Mi pare ci siano ampissimi margini di miglioramento per la specie umana.
Mi stupisce il TUO ottimismo, ma sono d'accordo con l'ultima frase.
 

feather

Utente tardo
Mi stupisce il TUO ottimismo, ma sono d'accordo con l'ultima frase.
E perché? Do per scontato che il cervello umano evolva, e con esso la società.
Che poi questa evoluzione sia estremamente più lenta di quello che mi piacerebbe è un altro problema.
 
Ultima modifica:

feather

Utente tardo
cosa ne pensate,oltre ai farmaci tradizionali,anche in merito ai prodotti omeopatici.
È una battuta o sei serio?
Non c'è uno straccio di prova scientifica a riguardo. E fior di studi a dimostrarne l'inefficacia clinica.
Poi sono d'accordo che l'effetto placebo può fare miracoli a volte.
 

brenin

Utente
Staff Forum
È una battuta o sei serio?
Non c'è uno straccio di prova scientifica a riguardo. E fior di studi a dimostrarne l'inefficacia clinica.
Poi sono d'accordo che l'effetto placebo può fare miracoli a volte.
Concordo su tutto,come - tra l'altro - sottolinea l'articolo de " la Stampa ". Ho inserito l'omeopatia perchè - anche in quel settore - si verificano casi deprecabili come quello da te accennato. E sottolineo ancora che ora " va di moda " non indicare il prezzo del prodottro/farmaco sulla confezione. E poi, volendo allargare ulteriormente il discorso,ci sarebbe anche da parlare dei cosiddetti farmaci "generici".....
 

feather

Utente tardo
" va di moda " non indicare il prezzo del prodottro/farmaco sulla confezione. E poi, volendo allargare ulteriormente il discorso,ci sarebbe anche da parlare dei cosiddetti farmaci "generici".....
Mah.. Anche se ti mettono il prezzo sulla scatola, non è che puoi contrattare il prezzo o cambiare farmaco... Te lo prescrive il medico che avrà appeno fatto le vacanze alle maldive sotto forma di qualche conferenza pagata dalla casa farmaceutica.
Se il prezzo è alto cosa fai? Torni dal medico a farti cambiare la prescrizione?

Io credo che il problema sia più a fondo. È proprio il concetto di fare profitto letteralmente sulla pelle di essere umani a essere sbagliato. Il resto sono side effects a cascata.
Purtroppo senza l'incentivo economico non so la ricerca farmaceutica che fine farebbe. E questo si lega con l'evoluzione dell'essere umano. In larga parte non è capace di lavorare per la soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile per il prossimo, per la razza umana. La gran parte ha bisogno di avere un tornaconto personale per darsi da fare.
Le eccezioni sono tantissime, ma sempre eccezioni sono.
Mentre sanità e istruzione dovrebbero essere settori guidati dalla volontà di fare un servizio alla società.
Se metti l'etichetta del prezzo su un farmaco, l'hai messa anche sulla vita del paziente che ne ha bisogno. Le due cose sono inscindibili.
Idem per il costo dell'istruzione.
 

Ecate

Utente di lunga data
Mah.. Anche se ti mettono il prezzo sulla scatola, non è che puoi contrattare il prezzo o cambiare farmaco... Te lo prescrive il medico che avrà appeno fatto le vacanze alle maldive sotto forma di qualche conferenza pagata dalla casa farmaceutica.
Se il prezzo è alto cosa fai? Torni dal medico a farti cambiare la prescrizione?

Io credo che il problema sia più a fondo. È proprio il concetto di fare profitto letteralmente sulla pelle di essere umani a essere sbagliato. Il resto sono side effects a cascata.
Purtroppo senza l'incentivo economico non so la ricerca farmaceutica che fine farebbe. E questo si lega con l'evoluzione dell'essere umano. In larga parte non è capace di lavorare per la soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile per il prossimo, per la razza umana. La gran parte ha bisogno di avere un tornaconto personale per darsi da fare.
Le eccezioni sono tantissime, ma sempre eccezioni sono.
Mentre sanità e istruzione dovrebbero essere settori guidati dalla volontà di fare un servizio alla società.
Se metti l'etichetta del prezzo su un farmaco, l'hai messa anche sulla vita del paziente che ne ha bisogno. Le due cose sono inscindibili.
Idem per il costo dell'istruzione.
Sparirebbe ... I costi sono sempre più alti, per svariati motivi, uno dei quali è la maggior tutela possibile dei pazienti. Gli stati investono sempre meno nella ricerca e danno borse di studio da fame. Una mia cara amica piena di dottorati e specializzazioni sta pensando di trovarsi un altro lavoro, fisso e che le piace di meno ma che le permette di arrivare a fine mese senza stress.
Le regole dovrebbero essere chiare e non raggirabili. Il caso che hai citato è emblematico. Una vecchia molecola è stata accantonata a suo tempo perché ne esistevano di migliori. Ora si scopre che per una specifica categoria di pazienti quella molecola è la migliore e viene il miliardario furbo che specula, comprandosi il brevetto (mi domando come una bestialità del genere sia possibile) alla faccia di chi l'ha scoperta (male infinitamente minore) ma soprattutto sulla vita di chi non ha altra scelta.
 
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