Sinceramente

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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Credo che in un certo senso la sua reazione sia la risposta alla consapevolezza della propria natura. La domanda che le poni io la proporrei diversamente, atteso che conoscere e temere non sono termini necessariamente in contraddizione. La temi la tua natura?
Io credo esistano diversi livelli di consapevolezza di una natura...

c'è il livello istintivo, quello che ti fa dare di matto e ti mette in condizione di dover uscire di casa prima di spaccare tutto magari perchè la pasta della pizza non si è stesa come avresti voluto...e sai benissimo che non è la pasta il problema, ma più che percepire quella spinta al distruggere non cogli, e la subisci anche e ti spaventi e vergogni di te...

e poi mano a mano scendendo o salendo, a seconda della prospettiva, nella consapevolezza che quel sentire che spinge non è strano o pericoloso ma è una sorta di tarlo, di indicatore, che lavora e segna direzioni...anche quando è silenzioso...e la consapevolezza che quel tarlo è tuo e non ti è estraneo o nemico ed è parte da incontrare e conoscere, abbracciare e non combattere o contenere...

è un percorso...

e in effetti conoscenza e timore non sono necessariamente in contraddizione...ma mi pareva farla davvero troppa lunga differenziare paura da timore, che questo porta a dover differenziare anche la forma della paura e la forma del timore...insomma...ne usciva una roba che poi dirmi che sono prolissa è dire nulla:D

il punto focale però, per iniziare, è che è veramente complesso e doloroso conoscere ciò di cui si ha timore...che il timore porta tener distanza e per conoscere è necessario avvicinarsi e mescolarsi anche...

e tutto si può ridurre nel non aver paura di aver paura...ma è un altro capitolo infinito....;)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi hanno fatto spesso male le critiche, ma non quelle degli estranei, mi fanno male le critiche espresse soprattutto dai miei famigliari. non riesco a capire perché non riescono ad accettare che posso avere dei pensieri diversi da loro e alle volte per compiacere accetto di reprimere quello che vorrei con quello che vogliono.
Il fatto di essere accettata è una questione che mi ha sempre toccato profondamente.
Non sono brava come voi con le parole a spiegare le emozioni che mi procura il sapere che non sono persona gradita
Tocca tutti e tutti profondamente la questione dell'essere accettati...è un comun denominatore...

Ti si capisce molto bene invece...perchè dici di non essere brava?

E tu riesci ad accettare che il loro pensiero disconferma il tuo?
 

oro.blu

Never enough
Tocca tutti e tutti profondamente la questione dell'essere accettati...è un comun denominatore...

Ti si capisce molto bene invece...perchè dici di non essere brava?

E tu riesci ad accettare che il loro pensiero disconferma il tuo?
No mi delude profondamente non riuscire a farmi accettare per quello che penso veramente, ma per quieto vivere perché la maggioranza la pensa come loro mi adeguo. Questa situazione di adeguamento con gli anni è diventata una camicia di forza sempre più stretta.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No mi delude profondamente non riuscire a farmi accettare per quello che penso veramente, ma per quieto vivere perché la maggioranza la pensa come loro mi adeguo. Questa situazione di adeguamento con gli anni è diventata una camicia di forza sempre più stretta.
Immagino....

e tu accetti loro nel loro non accettarti?
 

Falcor

Escluso
No mi delude profondamente non riuscire a farmi accettare per quello che penso veramente, ma per quieto vivere perché la maggioranza la pensa come loro mi adeguo. Questa situazione di adeguamento con gli anni è diventata una camicia di forza sempre più stretta.
Leggendo questo comprendo meglio il discorso sulla maschera che mi hai fatto.

Per questo rinnovo il mio appello, appendila al chiodo quella maschera. Mostrati per quello che sei. Magari ti stupiresti scoprendo che potresti piacere un sacco :)

Qua nel forum dove ti stai mostrando per quella che sei, confusioni e chiodi nelle prese elettriche compresi, ne esce fuori una bella personcina. Permetti a chi ti vive ogni giorno di conoscere la oro che stai mostrando a noi.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Io credo esistano diversi livelli di consapevolezza di una natura...

c'è il livello istintivo, quello che ti fa dare di matto e ti mette in condizione di dover uscire di casa prima di spaccare tutto magari perchè la pasta della pizza non si è stesa come avresti voluto...e sai benissimo che non è la pasta il problema, ma più che percepire quella spinta al distruggere non cogli, e la subisci anche e ti spaventi e vergogni di te...

e poi mano a mano scendendo o salendo, a seconda della prospettiva, nella consapevolezza che quel sentire che spinge non è strano o pericoloso ma è una sorta di tarlo, di indicatore, che lavora e segna direzioni...anche quando è silenzioso...e la consapevolezza che quel tarlo è tuo e non ti è estraneo o nemico ed è parte da incontrare e conoscere, abbracciare e non combattere o contenere...

è un percorso...

e in effetti conoscenza e timore non sono necessariamente in contraddizione...ma mi pareva farla davvero troppa lunga differenziare paura da timore, che questo porta a dover differenziare anche la forma della paura e la forma del timore...insomma...ne usciva una roba che poi dirmi che sono prolissa è dire nulla:D

il punto focale però, per iniziare, è che è veramente complesso e doloroso conoscere ciò di cui si ha timore...che il timore porta tener distanza e per conoscere è necessario avvicinarsi e mescolarsi anche...

e tutto si può ridurre nel non aver paura di aver paura...ma è un altro capitolo infinito....;)
😨😨😨😨😨😨😨😨😨😨 AIUTO ...
A parte le faccine e la richiesta d'aiuto credo invece che io e te potremmo andare d'accordo .... per la birra e perché a te piace parlare e a me piace ascoltare.
Ma avrei posto lo stesso la domanda in altro modo.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Io credo esistano diversi livelli di consapevolezza di una natura...

c'è il livello istintivo, quello che ti fa dare di matto e ti mette in condizione di dover uscire di casa prima di spaccare tutto magari perchè la pasta della pizza non si è stesa come avresti voluto...e sai benissimo che non è la pasta il problema, ma più che percepire quella spinta al distruggere non cogli, e la subisci anche e ti spaventi e vergogni di te...

e poi mano a mano scendendo o salendo, a seconda della prospettiva, nella consapevolezza che quel sentire che spinge non è strano o pericoloso ma è una sorta di tarlo, di indicatore, che lavora e segna direzioni...anche quando è silenzioso...e la consapevolezza che quel tarlo è tuo e non ti è estraneo o nemico ed è parte da incontrare e conoscere, abbracciare e non combattere o contenere...

è un percorso...

e in effetti conoscenza e timore non sono necessariamente in contraddizione...ma mi pareva farla davvero troppa lunga differenziare paura da timore, che questo porta a dover differenziare anche la forma della paura e la forma del timore...insomma...ne usciva una roba che poi dirmi che sono prolissa è dire nulla:D

il punto focale però, per iniziare, è che è veramente complesso e doloroso conoscere ciò di cui si ha timore...che il timore porta tener distanza e per conoscere è necessario avvicinarsi e mescolarsi anche...

e tutto si può ridurre nel non aver paura di aver paura...ma è un altro capitolo infinito....;)
Sono d'accordo, sul neretto riterrei indispensabile - prima di cominciare " l'avvicinamento " , cercare di acquisire un equilibrio interno/personale tale da consentire di ottenere una " messa a fuoco " dei nostri reali timori ma, soprattutto, di aumentare le nostre "autodifese" .
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sono d'accordo, sul neretto riterrei indispensabile - prima di cominciare " l'avvicinamento " , cercare di acquisire un equilibrio interno/personale tale da consentire di ottenere una " messa a fuoco " dei nostri reali timori ma, soprattutto, di aumentare le nostre "autodifese" .
Ho provato anche a spiegarlo alla Vita io, ma non mi ha mica cagata eh!!! Stronza :D:D

Seriamente...sono pienamente concorde...pienamente...

...è che a volte rovina tutto addosso e l'unica cosa che si può fare è tenere la calma e provare a sbrogliare la matassa...con pazienza e tolleranza al dolore...e attenzione e cura di sè...e non in isolamento...magari cercando chi ha già fatto quella strada prima...


"..e il mio maestro mi insegnò come è difficile trovare l'alba nell'imbrunire..." (cit)...:)
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
😨😨😨😨😨😨😨😨😨😨 AIUTO ...
A parte le faccine e la richiesta d'aiuto credo invece che io e te potremmo andare d'accordo .... per la birra e perché a te piace parlare e a me piace ascoltare.
Ma avrei posto lo stesso la domanda in altro modo.
E birra sia:D

...credo che l'importante sia porre le domande...penso siano tutte valide se l'intento è comprendere...sono ricchezza...ben più delle risposte
 

oro.blu

Never enough
Immagino....

e tu accetti loro nel loro non accettarti?
comprendo il loro modo di vedere le cose e per questo mi adeguo, non accetto l'dea che come le vedo io siano sempre e a tutti i costi sbagliate perché contrarie alla morale comune delle persone.
 

oro.blu

Never enough
Leggendo questo comprendo meglio il discorso sulla maschera che mi hai fatto.

Per questo rinnovo il mio appello, appendila al chiodo quella maschera. Mostrati per quello che sei. Magari ti stupiresti scoprendo che potresti piacere un sacco :)

Qua nel forum dove ti stai mostrando per quella che sei, confusioni e chiodi nelle prese elettriche compresi, ne esce fuori una bella personcina. Permetti a chi ti vive ogni giorno di conoscere la oro che stai mostrando a noi.
alle volte cerco di farlo. molte volte ho paura.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
comprendo il loro modo di vedere le cose e per questo mi adeguo, non accetto l'dea che come le vedo io siano sempre e a tutti i costi sbagliate perché contrarie alla morale comune delle persone.
comprendere contiene molti inganni...:)

io chiedevo dell'accettazione...

penso che non esista il giusto e lo sbagliato...ma ciò che funziona tenendo ferme la fedeltà a se stesse, l'onore e la tensione ala verità...

ora devo scappare...un abbraccio Oro...
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
comprendo il loro modo di vedere le cose e per questo mi adeguo, non accetto l'dea che come le vedo io siano sempre e a tutti i costi sbagliate perché contrarie alla morale comune delle persone.
Le morali nascono dal comune sentire per cui è facile trovare per te più persone che la pensino in maniera diversa da come la pensi tu. Poi è vero che non necessariamente alcune siano a tutti i costi sbagliate.
 

oro.blu

Never enough
comprendere contiene molti inganni...:)

io chiedevo dell'accettazione...

penso che non esista il giusto e lo sbagliato...ma ciò che funziona tenendo ferme la fedeltà a se stesse, l'onore e la tensione ala verità...

ora devo scappare...un abbraccio Oro...
Sono disposta ad accettare di non venire capita se so che tutti la pensano diversamente a me, ma se so che c'è qualcuno che mi capisce e condivide il mio punto di vista e a sua volta sa che io lo so, non accetto che questa persona per convenienza entri nel branco e rinneghi i punti di vista in comune. Questo purtroppo mi succede e spesso... Ma la gente è più codarda di me. Perché se io so di avere anche solo un punto d'appoggio ho il coraggio di parlarne, il fatto è che così invece rischio sempre di essere quella che va controcorrente e che poi cerca di aggiustare il tiro per non farsi troppi nemici...
 

Eratò

Utente di lunga data
Sono disposta ad accettare di non venire capita se so che tutti la pensano diversamente a me, ma se so che c'è qualcuno che mi capisce e condivide il mio punto di vista e a sua volta sa che io lo so, non accetto che questa persona per convenienza entri nel branco e rinneghi i punti di vista in comune. Questo purtroppo mi succede e spesso... Ma la gente è più codarda di me. Perché se io so di avere anche solo un punto d'appoggio ho il coraggio di parlarne, il fatto è che così invece rischio sempre di essere quella che va controcorrente e che poi cerca di aggiustare il tiro per non farsi troppi nemici...
Cercare di aggiustare il tiro per non farti troppi "nemici" invece finisce per fare del male a te... E poi chi si autodefinisce amico ma poi agisce per convenienza propria amico vero non è mai stato....L'amicizia vera in cui ciò che si dice corrisponde a ciò che si fa è rara.Dipende da cosa si cerca. Se cerchi persone con cui prenderti un caffè e cazzeggiare ne trovi tante... Se cerchi amicizia vera quella è rara. Tu parti con l'idea che anche i migliori ti possono deludere...Eviti di cadere dal pero. Almeno secondo me...
 

disincantata

Utente di lunga data
Cercare di aggiustare il tiro per non farti troppi "nemici" invece finisce per fare del male a te... E poi chi si autodefinisce amico ma poi agisce per convenienza propria amico vero non è mai stato....L'amicizia vera in cui ciò che si dice corrisponde a ciò che si fa è rara.Dipende da cosa si cerca. Se cerchi persone con cui prenderti un caffè e cazzeggiare ne trovi tante... Se cerchi amicizia vera quella è rara. Tu parti con l'idea che anche i migliori ti possono deludere...Eviti di cadere dal pero. Almeno secondo me...

Sbagliero' ma temo parli di parenti, e li e' molto piu' difficile liberarsene.
 
Stato
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