Fine vita

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Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Si è vero, ognuno di noi reagisce a queste situazioni estreme in maniera diversa. Chiaro che in una discussione come questa è difficile analizzare i singoli casi, per questo ritengo che una legge seria aiuterebbe tantissime persone a scegliere consapevolmente.
Si, sarebbe un segno di civiltà.
 

Eratò

Utente di lunga data
Ecco a dimostrazione che la tua esperienza è fondamentale in questa discussione. Toccare con mano il dolore altrui anche se indirettamente e farlo per di più nel ruolo di medico curante, da una visione ampia e fa capire aspetti che un mero discorso accademico non potrebbe svelare.
Anche per un medico non è facile. Son situazioni molto particolari... Cercare di migliorare la qualità di vita del malato, ridurre la componente psichica del dolore che talvolta prevale sulla componente fisica, spiegare il quadro ai parenti e sentirsi rispondere "eh ma perché non gli date quel farmaco o non gli fatte quel esame che nel reparto di oncologia gli facevano spesso?"...Oppure chiedere degli esami invasivi per una persona che vorrebbe solo stare tranquilla senza aghi e tubi inseriti da tutte le parti. Dormire. Alla fine si sperava di dormire... E poi i figli piccoli dei malati che vengono a vederli, a farci visita col mazzo di fiori in mano e guardano il proprio papà o mamma spegnersi lentamente... Il medico stesso viene "allenato" per guarire e in questi casi va educato stesso lui ad accettare che non può fare altro che rendere più accettabile gli ultimi giorni di vita.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Anche per un medico non è facile. Son situazioni molto particolari... Cercare di migliorare la qualità di vita del malato, ridurre la componente psichica del dolore che talvolta prevale sulla componente fisica, spiegare il quadro ai parenti e sentirsi rispondere "eh ma perché non gli date quel farmaco o non gli fatte quel esame che nel reparto di oncologia gli facevano spesso?"...Oppure chiedere degli esami invasivi per una persona che vorrebbe solo stare tranquilla senza aghi e tubi inseriti da tutte le parti. Dormire. Alla fine si sperava di dormire... E poi i figli piccoli dei malati che vengono a vederli, a farci visita col mazzo di fiori in mano e guardano il proprio papà o mamma spegnersi lentamente... Il medico stesso viene "allenato" per guarire e in questi casi va educato stesso lui ad accettare che non può fare altro che rendere più accettabile gli ultimi giorni di vita.
Grazie per il tuo lavoro.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Anche per un medico non è facile. Son situazioni molto particolari... Cercare di migliorare la qualità di vita del malato, ridurre la componente psichica del dolore che talvolta prevale sulla componente fisica, spiegare il quadro ai parenti e sentirsi rispondere "eh ma perché non gli date quel farmaco o non gli fatte quel esame che nel reparto di oncologia gli facevano spesso?"...Oppure chiedere degli esami invasivi per una persona che vorrebbe solo stare tranquilla senza aghi e tubi inseriti da tutte le parti. Dormire. Alla fine si sperava di dormire... E poi i figli piccoli dei malati che vengono a vederli, a farci visita col mazzo di fiori in mano e guardano il proprio papà o mamma spegnersi lentamente... Il medico stesso viene "allenato" per guarire e in questi casi va educato stesso lui ad accettare che non può fare altro che rendere più accettabile gli ultimi giorni di vita.
No,per un medico non è facile. Non è facile vedere persone sotto morfina ancora lucide a straziate dal dolore,che chiedono di porre fine alla loro interminabile agonia; non è facile vedere bambini affetti da mali incurabili, che non hanno più nemmeno la forza di sollevare un braccino,non è facile assistere alla loro fine tra dolori e sofferenze di ogni tipo. Però la nostra società "moderna" ( e mi riferisco ai politici ) a queste persone non vuole pensare, sono così "pochi" rispetto alla popolazione del paese,hanno tante cose più importanti da fare ( e da twittare ) che non pensare ad essere umani che hanno tutto il diritto di porre fine alle loro sofferenze.
 

Eratò

Utente di lunga data
No,per un medico non è facile. Non è facile vedere persone sotto morfina ancora lucide a straziate dal dolore,che chiedono di porre fine alla loro interminabile agonia; non è facile vedere bambini affetti da mali incurabili, che non hanno più nemmeno la forza di sollevare un braccino,non è facile assistere alla loro fine tra dolori e sofferenze di ogni tipo. Però la nostra società "moderna" ( e mi riferisco ai politici ) a queste persone non vuole pensare, sono così "pochi" rispetto alla popolazione del paese,hanno tante cose più importanti da fare ( e da twittare ) che non pensare ad essere umani che hanno tutto il diritto di porre fine alle loro sofferenze.
I politici non pensano a chi potrebbe essere diagnosticato e curato precocemente... hanno ridotto il numero degli esami necessari, non pensano alle strategie di prevenzione,non fanno assunzioni,lasciano le guardie mediche in condizioni pietose... Tutto a favore di un risparmio che in seguito gli si rivolge contro. Perché senza neanche rendersi conto si finisce per aumentare le ospedalizzazioni. I malati terminali per loro son lettere piccole
 

brenin

Utente
Staff Forum
I politici non pensano a chi potrebbe essere diagnosticato e curato precocemente... hanno ridotto il numero degli esami necessari, non pensano alle strategie di prevenzione,non fanno assunzioni,lasciano le guardie mediche in condizioni pietose... Tutto a favore di un risparmio che in seguito gli si rivolge contro. Perché senza neanche rendersi conto si finisce per aumentare le ospedalizzazioni. I malati terminali per loro son lettere piccole
Breve OT - I malati terminali per loro sono numeri infinitesimali, ma nel contempo - collegandomi a quanto scrivi che sottoscrivo pienamente e ne rincaro la dose - mostrano la stessa abominevole "distrazione" anche verso i più piccoli ( sul discorso dei pediatri asl,dei loro redditi e numero di piccoli pazienti che hanno pro capite potrei dilungarmi molto a lungo,per non parlare del tipo di servizio - se così si può chiamare - che forniscono ).
 

Nobody

Utente di lunga data
E' già un miracolo che in Italia sia consentito decidere se abortire o meno (e sono convinto che oggi la 194 non passerebbe mai), figuriamoci se approveranno mai una legge per l'eutanasia. Non esiste nemmeno quella per le coppie di fatto, figuriamoci il resto. Il Vaticano impera :rolleyes:
 
Argomento non per tutti, forse per nessuno, però tentar non nuoce. Dunque, Ieri sera ho seguito il servizio delle jene sull'eutanasia. Mi ha molto colpito la dignità e la consapevolezza, personalmente sono favorevole all'eutanasia, e lo so si da battezzata andrò all'inferno per questi pensieri impuri, però quanta dignità nel poter gestire anche la propria morte che altro non è che la conseguenza naturale della propria vita. Preciso per quanto mi riguarda che non temo la morte, temo di più il decadimento mentale.se vi va di vedere il video e di implementare la discussione, ben venga... Se ritenete sia argomento ostico o che non interessa, no problem ;)

[video]http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/viviani-cosi-muore-un-italiano_577091.html[/video]
ne parlai tanto tempo fa in un tred che mi fu cancellato e poi riproposto da me .
parlavo di lucio magri che decise di porre fine alla sua vita in una clinica in svizzera.
come allora ribadisco il diritto di chi ha davanti a sè un destino di declino e sofferenza da malattia terminale ma non trovo giusta la scelta di magri che mi pare su un piano umano un po' arrogante.
senza parlare del pericolo di scelte prese in momento di depressione che potrebbero cambiare nel corso del tempo
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
ne parlai tanto tempo fa in un tred che mi fu cancellato e poi riproposto da me .
parlavo di lucio magri che decise di porre fine alla sua vita in una clinica in svizzera.
come allora ribadisco il diritto di chi ha davanti a sè un destino di declino e sofferenza da malattia terminale ma non trovo giusta la scelta di magri che mi pare su un piano umano un po' arrogante.
senza parlare del pericolo di scelte prese in momento di depressione che potrebbero cambiare nel corso del tempo
Si, certo la componente depressione può essere fuorviante nella decisione di una scelta così estrema. Nel video quella che mi sembra si sia dimostrata la più consapevole e la più serena della scelta è la donna che ha scelto di andarsene nel giorno del suo compleanno.
 
Si, certo la componente depressione può essere fuorviante nella decisione di una scelta così estrema. Nel video quella che mi sembra si sia dimostrata la più consapevole e la più serena della scelta è la donna che ha scelto di andarsene nel giorno del suo compleanno.
diciamo che sono contraria al suicidio assistito ma favorevole all'eutanasia vera e propria
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
diciamo che sono contraria al suicidio assistito ma favorevole all'eutanasia vera e propria
Stabilire la differenza tra uno e l'altro, secondo me, non è semplice
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ok, capito. la sanità mentale non è facilmente certificabile.
ma quella fisica sì. pensa la pericolosità di far accedere a chiunque alla possibilità di suicidarsi in maniera assistita anche essendo in buone condizioni di salute .
io non penso che abbiamo del tutto diritto a fare quello che vogliamo del nostro corpo fino a questo punto (e non ho nessuna convinzione religiosa che mi leghi nel dirlo).
ho trovato la lettera di magri.
La mia morte é cominciata da tempo. Quando Mara é scomparsa ha portato via con sé tutta la mia voglia di vivere, ed ero già pronto a seguirla. Lei lo ha intuito e in extremis mi ha strappato la promessa di portare a termine il lavoro che avevo avviato negli anni della sua sofferenza e che in altro modo era anch’esso in punto di arrivo. La promessa è più un atto di amore, il regalo di un tempo supplementare. Era uno stimolo e un aiuto per dare una conclusione degna al destino che ci aveva fatto casualmente ma più volte incontrare e poi dato tanti anni di felicità totale. Era anche un appuntamento, o almeno così lo ho vissuto ogni giorno. Ora posso dire che la promessa la ho mantenuta al meglio che potevo. Il libro è stato pubblicato anche in Spagna, Inghilterra, Argentina e Brasile. Nel lungo e doloroso intermezzo ho avuto modo non solo di riflettere sul passato ma anche di misurare il futuro. E mi sono convinto di non avere ormai nè l’età, nè l’intelligenza, nè il prestigio per dire o per fare qualcosa di veramente utile a sostegno delle idee e delle speranze che avevano dato un senso alla mia vita. Intendiamoci, non escludo affatto che quelle idee e quelle speranze, riformulate, non si ripresentino nella storia a venire: ma in tempi lunghi e senza sapere come e dove. Comunque fuori dalla mia portata. Per tutto ciò mi pare legittimo, anzi quasi razionale soddisfare un desiderio profondo che anzichè ridursi, cresce. Il desiderio di sdraiarmi a fianco di Mara per dimostrarle che l’amo come e più che mai, e dimostrare che la morte è stata capace di spegnerci, ma non di dividerci. Può essere solo un simbolo, ma non è poco.”
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
ma quella fisica sì. pensa la pericolosità di far accedere a chiunque alla possibilità di suicidarsi in maniera assistita anche essendo in buone condizioni di salute .
io non penso che abbiamo del tutto diritto a fare quello che vogliamo del nostro corpo fino a questo punto (e non ho nessuna convinzione religiosa che mi leghi nel dirlo).
ho trovato la lettera di magri.
La mia morte é cominciata da tempo. Quando Mara é scomparsa ha portato via con sé tutta la mia voglia di vivere, ed ero già pronto a seguirla. Lei lo ha intuito e in extremis mi ha strappato la promessa di portare a termine il lavoro che avevo avviato negli anni della sua sofferenza e che in altro modo era anch’esso in punto di arrivo. La promessa è più un atto di amore, il regalo di un tempo supplementare. Era uno stimolo e un aiuto per dare una conclusione degna al destino che ci aveva fatto casualmente ma più volte incontrare e poi dato tanti anni di felicità totale. Era anche un appuntamento, o almeno così lo ho vissuto ogni giorno. Ora posso dire che la promessa la ho mantenuta al meglio che potevo. Il libro è stato pubblicato anche in Spagna, Inghilterra, Argentina e Brasile. Nel lungo e doloroso intermezzo ho avuto modo non solo di riflettere sul passato ma anche di misurare il futuro. E mi sono convinto di non avere ormai nè l’età, nè l’intelligenza, nè il prestigio per dire o per fare qualcosa di veramente utile a sostegno delle idee e delle speranze che avevano dato un senso alla mia vita. Intendiamoci, non escludo affatto che quelle idee e quelle speranze, riformulate, non si ripresentino nella storia a venire: ma in tempi lunghi e senza sapere come e dove. Comunque fuori dalla mia portata. Per tutto ciò mi pare legittimo, anzi quasi razionale soddisfare un desiderio profondo che anzichè ridursi, cresce. Il desiderio di sdraiarmi a fianco di Mara per dimostrarle che l’amo come e più che mai, e dimostrare che la morte è stata capace di spegnerci, ma non di dividerci. Può essere solo un simbolo, ma non è poco.”
Non conoscevo Magri. Si, mi sembra un suicidio, questo.
 

Ryoga74

Utente sperduto
Anche per un medico non è facile. Son situazioni molto particolari... Cercare di migliorare la qualità di vita del malato, ridurre la componente psichica del dolore che talvolta prevale sulla componente fisica, spiegare il quadro ai parenti e sentirsi rispondere "eh ma perché non gli date quel farmaco o non gli fatte quel esame che nel reparto di oncologia gli facevano spesso?"...Oppure chiedere degli esami invasivi per una persona che vorrebbe solo stare tranquilla senza aghi e tubi inseriti da tutte le parti. Dormire. Alla fine si sperava di dormire... E poi i figli piccoli dei malati che vengono a vederli, a farci visita col mazzo di fiori in mano e guardano il proprio papà o mamma spegnersi lentamente... Il medico stesso viene "allenato" per guarire e in questi casi va educato stesso lui ad accettare che non può fare altro che rendere più accettabile gli ultimi giorni di vita.
:kiss:

...e guai a te se provi ancora a lasciarci :mad:
 

Nobody

Utente di lunga data
e comunque se senti il diritto a suicidarti devi prenderti le tue responsabilità non delegando altri.
concordo, se sei sano te la devi cavare da solo... i modi d'altronde non mancano. L'eutanasia è un'altra cosa.
 

lunaiena

Scemo chi legge
Non saprei ...
è giusto ci sia la possibilità di scegliere ...
ma non son certa di riuscire ,
trovandomici,a prendere una decisione del genere ...
trovandomici più volte e osservando
la reazione di chi si trova alla fine ...
e di quando certi si aggrappano a quel filo invisibile
per non andarsene...
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
Argomento non per tutti, forse per nessuno, però tentar non nuoce. Dunque, Ieri sera ho seguito il servizio delle jene sull'eutanasia. Mi ha molto colpito la dignità e la consapevolezza, personalmente sono favorevole all'eutanasia, e lo so si da battezzata andrò all'inferno per questi pensieri impuri, però quanta dignità nel poter gestire anche la propria morte che altro non è che la conseguenza naturale della propria vita. Preciso per quanto mi riguarda che non temo la morte, temo di più il decadimento mentale.se vi va di vedere il video e di implementare la discussione, ben venga... Se ritenete sia argomento ostico o che non interessa, no problem ;)

[video]http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/viviani-cosi-muore-un-italiano_577091.html[/video]
Presto o tardi (più tardi che presto in questo Paese), ci arriveremo anche noi. Sono conquiste inevitabili e che possono essere solo rallentate, ma non proibite in eterno. Il progresso va in una certa direzione e non si può fermarlo.

Buscopann
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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