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utente in roaming.
E' tipo l'anniversario del boh. Leggetevi sta roba 
https://www.dailybest.it/libri/odio-piccolo-principe/
https://www.dailybest.it/libri/odio-piccolo-principe/
Perché ti vuoi così male?Io l'ho letto che ero bambina, 8-9 anni, lo ricordo a malapena. Mi sa che lo rileggo...
magari tutti i bambini di sei anni lo leggesseroL'ho letto quando avevo sei anni, come compito delle vacanze. Ricordo che mi aveva annoiata. E poi non l'ho mai più riletto. Mi sono stupita negli anni di come quel libro noioso fosse preso in considerazione cosi' tanto.
Dovrei rileggerlo da adulta per poter valutare.
Certo....gli uomini soli nei mini pianeta mi erano piaciuti.
Questa immagine l'ho riutilizzata poi, e personalizzata quando ho avuto come compito al liceo una storia illustrata. Questa immagine dei piccoli pianeti e'rimasta cosi' dentro me che, appunto, quando ho dovuto pensare a una storia illustrata, senza esserne consapevole, ho preso spunto dal piccolo principe.
Pero'....Dovrei rileggerlo
:rotfl:Ecco, vorrei capire QUANTO mi voglio malePerché ti vuoi così male?
Verde virtualemagari tutti i bambini di sei anni lo leggessero
Buzzati meraviglia! Mi ricordo La guerra degli orsi... Mi era piaciuto tantissimo, ho ancora il ricordo delle illustrazioni.Io l'ho letto alle medie, più volte. Mi piacque e tutt'ora penso che non sia un brutto libro (mentre, ad esempio, Il gabbiano Jonhatan Linvingston e Coelho fanno davvero cagare senza appello).
Ma non è nemmeno un gran libro, e soprattutto la retorica ossessiva che ci sta intorno è insopportabile. Soprattutto se sei cresciuto tra un gruppo scout e un gruppo acr (povera me, che brutta infanzia). Te lo rifilano in tutte le salse, come se fosse un cavolo di vademecum di vita.
Riguardo alla narrativa per bambini - genere che io amo -, in giro c'è roba di gran lunga migliore, a livello di contenuti e immaginario. Un Rodari, o un Buzzati, giusto per citarne due.
Pensa che stavo appunto pensando a Geronimo Stilton...alle mancate costruzioni di frase, alle onomatopee insensate e alla povertà della lingua. :unhappy:Verde virtuale
Quando avevo quell'età c'era il cartone animato. Detestavo così tanto la sigla, che non l'ho letto e neanche guardato.
Poi a scuola l'ho letto perché obbligatorio (per le ore di francese) e mi è piaciuto.
È un bellissimo libro per bambini.
Meglio di Geronimo Stilton e Piccoli Brividi.
A mio figlio è piaciuto molto.
:rotfl:Come non quotarti!Pensa che stavo appunto pensando a Geronimo Stilton...alle mancate costruzioni di frase, alle onomatopee insensate e alla povertà della lingua. :unhappy:
Io l'ho letto in diversi momenti della mia vita, senza che mi abbia impedito di leggere anche Stephen King, per dire.
O di guardare porno
L'importante, secondo me, anzichè decidere a priori cosa è bene leggere o meno, è insegnare il piacere di leggere. Perchè ognuno poi si possa fare la sua idea su ciò che legge.
La letture e i mondi immaginari in cui porta, sono cose così personali, che trovo veramente sciocco pensare che un libro abbia soltanto una sola lettura. E una sola interpretazione.
Ci sono certi libri che letti più volte, in diversi momenti della vita, danno spunti diversissimi...quasi non fossero lo stesso libro.
E magari è la "favoletta" della volpe e dell'uva eh....
:rotfl:Odio e nausea.
ho fatto l analisi del testo alle medie. Stillicidio tipo una pagina alla settimana, con riflessioni e approfondimenti, e la prof che si commuoveva mentre leggeva:sbatti:
A me quella roba lì con l'Adelchi.:rotfl:
eehhh...ma il problema ce l'aveva la prof....mica il piccolo principe :carneval:
Certo ma converrai che dei ragazzini di 11anni non possono che rimanerne traumatizzati. Poi pretendere pure di conoscere la vita di quel povero sfigato di saint exupery è cattiveria.:rotfl:
eehhh...ma il problema ce l'aveva la prof....mica il piccolo principe :carneval: