scusate l'omnibus ma più di una volta al giorno non mi loggo
In che senso senti di esserti fatto fregare?
Cosa significa che il pacchetto era incartato da dio?
Significa molto semplicemente che quando siamo partiti sembrava l'ideale compagna di scorribande, quella con cui La giostra non finisce mai, la donna che non vedrai mai ingrigire, imbruttire e soprattutto annoiare a morte il prossimo travolta dal l'egida dell'operatività. Su un altro post mi è stato risposto che le donne hanno il dono dell'accudimento. Secondo me l'accudimento di un maschio adulto è qualcosa che si posiziona tra il reparto consigli non richiesti e le ossessioni compulsive. Centomila volte meglio una super gatta nel letto e la cucina che fa schifo, che la cera sui pavimenti e la consorte che sviene dal sonno alle 8:30 di sera.
Ciao Arci. Benvenuto.
Non e' colpa di tua moglie essere quella che e', ma casomai tua che hai sbagliato a valutare che lei non era la donna giusta per te.
Tradire random non e' la soluzione evidentemente se sei qui che ti arrovelli e sbatti in notturna le capocciate sul muro.
Dici che non ti separi per un problema tuo personale e per tuo figlio.
Ma mi sembrano alibi.
Ti assicuro che un divorzio non e' la fine del mondo.
E' molto peggio continuare nello stallo dove ristagni ora.
Sempre che sia il rapporto con tua moglie il vero problema.....
Il rapporto con mia moglie non è il vero e proprio problema, o almeno non è un problema di così difficile soluzione. Il problema è la scelta, come la scelta di qualcuno a cui ti leghi alla fine sia una scelta che ti lascia troppo pochi margini di sbagliare.
Compagna di scorribande a me fa pensare a una compagna che ti è al fianco. Che condivide interessi, passioni e quotidianità.
In pratica una che davvero condivide parte della tua vita con te, con genuino interesse e non vive solo nella stessa casa.
Non è la quotidianità il problema. Non è quando ti svegli accanto a lei, anzi finché non apre bocca va tutto bene. È proprio il fatto di condividere un rapporto di coppia in cui uno comincia una frase e l'altro la finisce. E quella sensazione terribile di voler essere da qualunque altra parte perché io non sia più in questo momento a vedere la caduta degli dei. Poi attenzione, rimango tuttora della ferrea opinione che il 98% delle donne a mia moglie non gli allacci una scarpa, peccato che però, nonostante quello che si pensi, vedi negli attacchi alla morale cattolica comune, i rapporti di coppia non danno rendite di posizione. Hai dedicato tutta la tua vita alla costruzione della nostra famiglia? È un po' la stessa fregatura di quando versi 40 anni di contributi sapendo che non andrai mai in pensione. Sai perfettamente che il sistema ti fotterà, ma sei lì che continui a staccare la tua brava cedola ogni mese. Potrai anche essere la miglior maratoneta del mondo, ma sui 100 metri qualcun altro ti fotterà.
Guarda che il problema non è la Triade Infernale "Vita+Italia +cattolicesimo" ma piuttosto come TU prendi la vita, l'Italia e il cattolicesimo.
Secondo me non divorzierà mai, passerà il resto della sua vita a lamentarsi della moglie, dell' Italia, del cattolicesimo, di tutte le prigioni di cui si sarebbe potuto liberare, senza mai farlo, maledicendo la società intera per quello che secondo lui gli ha voluto imporre e che lui di facciata ha accettato, cercando di fuggire per il resto dei suoi giorni.
Andrà come dici, del resto è come funziona per moltissimi. Una buona parte di quelli che non si separano ma scelgono di stare per tanti motivi. Dimmi tu se questo è amore......
Io non nego la potenza dei condizionamenti. Anzi sostengo da un bel po' che esiste una sola libertà: quella di scegliere da cosa essere condizionati.
Solo così si può creare la zona di comfort necessaria anche ai cambiamenti.
Io temo altro se poi compensa con tradimenti seriali e sperimentazione sessuale per un ventennio.
Il problema sarà che non solo lui sarà infelice ma anche sua moglie che per sempre si sentirà inadeguata.
Perchè diciamolo questa è la sua versione dei fatti e come un contrappeso cerco di immaginare quello che la moglie possa percepire e sentire.
In tutto ciò, c'è una figlia che anche se sono bravi percepirà le loro infelicità, le loro paure e la loro insoddisfazione e le farà un po' sue, e questo ti dispiace.
Io che ho scelto la famiglia, nonostante il tradimento, nonostante le paure, la rabbia e il dolore, forse sono l'ultima che può consigliare di mollare tutto, so quanto è duro quando si hanno dei figli sentirsi liberi di fare le proprie scelte però non si può vivere insoddisfatto per il resto della tua vita.
Il sesso, le scappatelle, le scorribande non bastano. Ti rendono solo Arcistufo.
Ma figurarsi se divorzio, sono un maschio italiano! A parte che non sono mammone, incarno perfettamente lo standard. Detto questo il punto non è cosa fare, come ha scritto molto intelligentemente sopra [MENTION=5159]ipazia[/MENTION], il problema sta tra fare ed essere. Ciò che faccio è sbagliato ma mi fa stare un gran bene. Ciò che faccio mi fa stare un gran bene ma mi fa sentire sbagliato. Dato che le due cose sono in aperto conflitto, ho il forte sospetto che non sia tutta colpa mia, se non per il fatto che ho sbagliato scegliere una che pensavo fosse una leonessa.
È anche molto facile attribuire a chi ci accetta le carenze che sono nostre.
Brunetta, non ti offendere ma il problema dell'accettazione lo lascio ai soggetti a bassa autostima. Probabilmente sarà per colpa della concorrenza, ma a quarant'anni suonati ancora ricevo conferme praticamente giornaliere del fatto che sto tranquillamente sul mercato. E senza i miliardi in tasca. Chi mi sceglie, sceglie un giro di giostra estremamente impegnativo, ma con grandi, grandi soddisfazioni. Però il problema è che la giostra gira veloce. Se non corri a sufficienza resti a terra.
Per cui, tornando alla domanda iniziale con cui ho aperto questo 3d, che cosa dovrei fare, visto che l'opzione di far saltare la famiglia mi fa anche piuttosto schifo?
1. Tagliarmi le palle, cioè rallentare la giostra rinunciando al brivido di quando qualcuno riesce a farmi ricordare per un po' che cosa vuol dire girare veloce, in ossequio al fatto che le altre giostre vanno tutte quante più lente della mia.
2. Tagliarmi le palle in ossequio al fatto che la passeggera a cui ho promesso l'esclusiva mi aveva fatto credere che la giostra non avrebbe mai rallentato?
3. continuare a cazzeggiare per passare il tempo, restando al contempo piuttosto incazzato con la signora che mi ha chiesto l'esclusiva in cambio del fatto che la giostra non avrebbe mai allentato?
Era su questo che mi interessa un parere.
Un parere superficiale ovviamente visto e considerato che non è che posso mettermi qui a fornire indicazioni, visto che ho letto in un post pubblicato oggi che ci sono qua utenti che vanno in giro a cercare di indovinare chi noi siamo nella vita reale su Facebook (scusate lo so che sono iscritto da poco, ma qua siamo in un posto che si chiama tradimento.net, e accà nisciuno è fesso)
Mi sembra di aver capito che una esistenza senza condizionamenti sia mera utopia, già il solo fatto di essere animali sociali è un retaggio ineliminabile.
Però penso sia la risposta ai condizionamenti che fa la differenza per ciascuno. Si può pensare di essere liberi dibattendosi come pesci nella rete, pensando che la liberazione sia il soddisfacimento del proprio piacere, si può scegliere la via del tanto peggio tanto meglio, criticando tutto e tutti, si può scegliere la via della ricerca della consapevolezza.
Ognuno sceglie la sua strada e tutte sono criticabili, per qualche aspetto. Penso che in definitiva la differenza sia il modo in cui riusciamo a vivere, ad addormentarci la sera, a parlare con i nostri figli, ci sono persone che la loro dannazione se la scelgono accuratamente.
Quello sui figli, è un capitolo a parte. È un'altra delle grandi chimere di come vengono cresciute le donne in questo paese, insieme alla favoletta dell'accudimento di uomini indipendenti, Alle rendite di posizione & tutta la bella compagnia per cui sono incazzato nero col cattolicesimo.
Quello che le donne non capiscono, è che fare i figli non è che le renda più attaccati a noi, anzi almeno per me quando è nata mia figlia sono magicamente spariti come neve al sole tutti i problemi possibili ed immaginabili legate all'insicurezza di essere amato, o di avere qualcuno da amare che puoi perdere.
Il rapporto con mia figlia è a prescindere, lo sarà sempre, io per lei ci sarò sempre e qualora lei per me non ci fosse, tutto sommato è nell'ordine naturale delle cose.
Qualunque altro rapporto in confronto a quello che ho con lei impallidisce, persino quello con la madre.
Questo ovviamente molto aiutato dal fatto che mia figlia è talmente me, che nel 99% dei casi non so se prenderla a schiaffi o dirle brava
La rabbia, il dolore, la paura, il tempo che scorre e ci incenerisce sono ineliminabili situazioni della nostra vita, il sesso le scorribande le scappatelle possono diventare un anestetico, basta rendersi conto che quello sono, non mirabolanti rivolte contro i benpensanti....
E come molti anestetici se continui a prenderli fanno poco effetto.
Non esageriamo, grazie a Dio sono un superficiale. Qui non parliamo di dolore e sofferenza, quelle riserviamo le hai problemi veri. Si tratta più che altro di delusione, aspettative tradite e sogni infranti. È una sensazione molto più simile a quando ti cascano le palle di fronte al centomillesimo sciopero dei mezzi pubblici. Ed è il motivo per cui poi ti vai a ricomprare la moto.
Verissimo, ed alla lunga danno assuefazione.... per cui si ritorna più o meno al punto di partenza .
Quello che ti dà assuefazione, delle scappatelle, è il riconoscimento di te stesso, di un te stesso che ti piace tutto sommato. Conoscere una donna una sera e finirci in camera nel giro di due ore, solo a colpi di frasi giuste, occhiate giuste, vuol dire che le hai scopato il cervello.
Ed è una sensazione che, il giorno che decidi di rinunciarci, secondo me sei morto. Male.