Ha vinto il no

Buscopann

Utente non raggiungibile
Io adoro il Friuli. Amo Trieste ma preferisco la ruvidità dei friulani. Udine è deliziosa. Ad Aquileia sono stata ad ottobre: magica!

E anni fa ho girato i luoghi del terremoto e ho ammirato il miracolo che i friulani hanno saputo fare con il loro lavoro.

Il Friuli ha un solo difetto: è lontano!!!!
Più che lontano è collegato malissimo al resto d'Italia. Ci metti meno ad arrivare a Roma con l'alta velocità. Da Milano a Udine sono 200 km in meno rispetto a Milsno-Roma, ma quasi due ore in più di viaggio col treno.
Un solo aeroporto, minuscolo, costruito a 30-40 km da Trieste e altrettanti da Udine.
Insomma..la dura vita dell'Italia del terzo mondo..che i grandi trasporti fanno finta che non esista. ;)

Buscopann
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
penso siano bei posti ma il friuli come ho detto non l'ho mai visto, la diga del Vajont mi ha confuso per lo scambio della città di Buscopan che è Udine invece io pensavo era Belluno, ricordo la gita come una lunga passeggiata con macchina con visita lampo alla città e poi è proseguita per vedere e arrivare su alla diga poi si è proseguito per Piancavallo zona sciistica piena di americani e poi proseguita in una lunga discesa verso Aviano base militare Americana e poi ritornati vicino Vittorio Veneto nel paesino dove soggiornavo
Però il Vajont e Aviano sono in Friuli.
Quindi anche se di striscio...ci sei stato :up:

Buscopann
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
sopra ci sono Erto e Casso e sotto ci sono Longarone e Ponte delle Alpi, Belluno è più a sud.

di fianco alla diga c'è anche la galleria scavata nella roccia dagli alpenjager austriaci. consiglierei anche di scendere verso Pordenone passando dal lago di Barcis e da Claut. decisamente caratteristiche.
Anche la tanto bistrattata Carnia ha dei posti incantevoli :carneval:

Buscopann
 

ologramma

Utente di lunga data
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Kid

Utente un corno
http://www.repubblica.it/speciali/p...sultati_referendum_2016-153452780/?ref=HREA-1


effetti Renzi si dimette come aveva già precedentemente dichiarato
elezioni a primavera
spread che risale ( e presumo risalirà sino alle elezioni )
euro a picco ( questo presumo sia una fluttuazione momentanea )

a voi il dibattito

su @brenin, @Buscopann, @PresidentLBJ, @Nobody, @kikko64, @Mari Lea, @Skorpio, ect ect ah sì @perplesso non vorrai mica tacere !!!
Paese troppo ignorante per giudicare le modifiche proposte dal referendum. Davvero ci meritiamo tutta la cacca che sommerge il paese.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Paese troppo ignorante per giudicare le modifiche proposte dal referendum. Davvero ci meritiamo tutta la cacca che sommerge il paese.
Ciao kidduccio bello, temo ce ne travolgerà altra, da me sai come si dice ? " non fate l'onda" :rotfl:
 

ologramma

Utente di lunga data
Paese troppo ignorante per giudicare le modifiche proposte dal referendum. Davvero ci meritiamo tutta la cacca che sommerge il paese.
.
saremo pure ignoranti a non aver capito sta riforma certo che cambiare 47 articoli solo lui e ha maggioranza significa non rispettare gli altri ben venga il referendum per rimetterlo a posto
 

Kid

Utente un corno
Ciao kidduccio bello, temo ce ne travolgerà altra, da me sai come si dice ? " non fate l'onda" :rotfl:
.
saremo pure ignoranti a non aver capito sta riforma certo che cambiare 47 articoli solo lui e ha maggioranza significa non rispettare gli altri ben venga il referendum per rimetterlo a posto
Fiammetta, ormai siamo abituati.

Olo, le modifiche non eranno perfette, te lo concedo, ma nel complesso era migliorativa e comunque sempre meglio di una crisi di governo. Non sono un renziano pur essendo di sinistra (quella di una volta), ma gli dò atto di aver avuto grande dignità nel rassegnare le dimissioni. Secondo me è stato il miglior presidente del consiglio degli ultimi 30 anni, a mani basse.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Fiammetta, ormai siamo abituati.

Olo, le modifiche non eranno perfette, te lo concedo, ma nel complesso era migliorativa e comunque sempre meglio di una crisi di governo. Non sono un renziano pur essendo di sinistra (quella di una volta), ma gli dò atto di aver avuto grande dignità nel rassegnare le dimissioni. Secondo me è stato il miglior presidente del consiglio degli ultimi 30 anni, a mani basse.
Io dico che dal pantano non ne usciamo, ne riparleremo tra 2 anni circa quando staremo ancora a parlare di riforma elettorale e crisi di governo :D
 

ologramma

Utente di lunga data
Fiammetta, ormai siamo abituati.

Olo, le modifiche non eranno perfette, te lo concedo, ma nel complesso era migliorativa e comunque sempre meglio di una crisi di governo. Non sono un renziano pur essendo di sinistra (quella di una volta), ma gli dò atto di aver avuto grande dignità nel rassegnare le dimissioni. Secondo me è stato il miglior presidente del consiglio degli ultimi 30 anni, a mani basse.
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Pensa io facevo parte di una sinistra storica ma nata molto prima del 1921 ero di quella che aveva fatto l'italia (non sono così vecchio eh:up:) un po diversa ma sempre riguardante il bene della famiglia e della patria.
Si qualche cosa mi piaceva e ti devo dare atto che se avesse un po parlato o dialogato con altri forse lo avrei scritto Si, ma lui da solo con quello fuoriuscito di Alfano e l'altro a cui hanno dato 9 anni in prima istanza e il premio di maggioranza che gli ha concesso il doppio dei parlamentari e tutti insieme hanno votato a forza di fiducia.
Pensa sono tre anni che governa la consulta si deve ancora si deve esprimere :eek:sulla legge, che faceva tutto sto tempo dava retta al vecchio presidente della repubblica tanto anche loro il lavoro li ammazza?
 

andrea53

Utente di lunga data
Cosa è successo...

Quando sono nato io, negli anni Cinquanta, la popolazione mondiale contava circa due miliardi di individui. Quanti ne conta oggi la sola Repubblica Popolare Cinese. Quando sono nato io l'Europa era divisa in due da un muro invalicabile. Oggi la Terra è popolata da oltre sette miliardi di persone. Ed è già trascorso più di un quarto di Secolo dalla caduta di quel muro che divideva l'Europa. Quando accadde tutti salutammo la libertà, trascurando che quel crollo avrebbe liberato almeno mezzo miliardo di lavoratori a basso costo. Oggi, mentre il continuo progresso tecnologico, l'automazione e la connettività trasformano senza sosta la vita di tutti, saranno disponibili sì e no un miliardo e mezzo di lavori qualificati. Uno per ogni cinque individui. Il mondo che conoscevamo semplicemente non esiste più. E siamo in molti di più a condividere le fette della stessa torta. Negli ultimi dieci anni, solo a titolo esemplificativo, sono spariti i dischi, la corrispondenza ordinaria, le pellicole fotografiche. Stanno chiudendo tutte le edicole. Si fa più presto a comprare un articolo su Amazon o su Ebay che nel negozio sotto casa. Si fa più presto a comprare un biglietto aereo o ferroviario su Internet che in agenzia. Ve ne siete accorti? non abbastanza. Perché un giorno alla volta il mondo è cambiato sotto i nostri occhi e pure sotto i nostri piedi. Non si può più fare l'Italia della Scala Mobile, dei BOT al quindici per cento. Per la stessa ragione per cui non si può prendere un fritto misto di mare e ordinare al cameriere che ce lo riporti in tavola sotto forma di acquario. Quel mondo è finito e non possiamo farci niente. La tanto vituperata globalizzazione ha portato fuori dalla povertà assoluta due terzi dei cittadini di quello che eravamo abituati a chiamare Terzo Mondo. Alcuni Paesi, come la Corea del Sud, ci hanno superato in ricchezza. Resta immersa nella miseria solo la Povera Africa, in specie quella sub-sahariana. E le conseguenze le vediamo ogni giorno ai nostri confini. Ma il mondo di oggi chiede altro. In tanti non hanno capito che in questo Paese difficilmente arriveranno investitori dall'estero. Perché i processi legislativi richiedono in media tre anni per andare a conclusione, perché i governi sono costretti a decretare d'urgenza per non impastarsi nel bicameralismo paritario, perché i tre gradi di giudizio rendono interminabili i processi civili e penali, impantanandoli fino alla prescrizione. Perché le leggi dello Stato si sovrappongono e si confondono con quelle regionali. Dove spesso non si capisce di chi e a chi risalgano le competenze. Perché una concessione dello Stato può essere impugnata da un Ente locale, un investimento o un'attività possono essere bloccati dalla mattina alla sera, perché imperversano i TAR che troppo spesso sentenziano a caso. Perché il costo della burocrazia (province incluse), in tempo e denaro, è pari a tre punti di PIL, come ha dimostrato la scorsa settimana la CGIA di Mestre. E d'altra parte, in questo stesso quadro, quali speranze avranno mai le nostre Aziende per essere competitive in un mondo che si è fatto così duro??? Ha vinto la speranza di tornare indietro, ai BOT e alla Scala Mobile, alla concertazione e al consociativismo. In un mondo che premia l'innovazione, la genialità, l'originalità, la bellezza, tutte eccellenze di cui il nostro Paese abbonda, ma che restano e resteranno mortificate dalla maggioranza dei conservatori. Certo, la "riforma" era imperfetta, aveva i suoi bei punti di criticità. Come ci ha spiegato bene la sinistra col ditino alzato e il cazzetto dritto. E, a sostegno di questa corrente di pensiero si sono chiamati a sproposito Resistenza, battaglie sindacali, padri della patria. Raramente ho visto di peggio. E tutto insieme. Mi sono trovato a discutere con segretari ANPI nati nel 1965. Se sono partigiani loro, allora io, coi miei anni, ho tutto il diritto di dirmi Garibaldino. Questo Paese affrontò e vinse battaglie progressiste di civiltà, il Divorzio, l'Aborto, diritti che oggi sembrano scontati e naturali, ma che negli anni Settanta scontati e naturali non erano affatto. Questo Paese comprese cosa fosse il terrorismo e che rischi costituisse per la Democrazia e la convivenza civile, sconfiggendolo. Stavolta hanno vinto i conservatori. Dei conservatori così tanto conservatori da illudersi di essere dei progressisti.

 

ologramma

Utente di lunga data
Quando sono nato io, negli anni Cinquanta, la popolazione mondiale contava circa due miliardi di individui. Quanti ne conta oggi la sola Repubblica Popolare Cinese. Quando sono nato io l'Europa era divisa in due da un muro invalicabile. Oggi la Terra è popolata da oltre sette miliardi di persone. Ed è già trascorso più di un quarto di Secolo dalla caduta di quel muro che divideva l'Europa. Quando accadde tutti salutammo la libertà, trascurando che quel crollo avrebbe liberato almeno mezzo miliardo di lavoratori a basso costo. Oggi, mentre il continuo progresso tecnologico, l'automazione e la connettività trasformano senza sosta la vita di tutti, saranno disponibili sì e no un miliardo e mezzo di lavori qualificati. Uno per ogni cinque individui. Il mondo che conoscevamo semplicemente non esiste più. E siamo in molti di più a condividere le fette della stessa torta. Negli ultimi dieci anni, solo a titolo esemplificativo, sono spariti i dischi, la corrispondenza ordinaria, le pellicole fotografiche. Stanno chiudendo tutte le edicole. Si fa più presto a comprare un articolo su Amazon o su Ebay che nel negozio sotto casa. Si fa più presto a comprare un biglietto aereo o ferroviario su Internet che in agenzia. Ve ne siete accorti? non abbastanza. Perché un giorno alla volta il mondo è cambiato sotto i nostri occhi e pure sotto i nostri piedi. Non si può più fare l'Italia della Scala Mobile, dei BOT al quindici per cento. Per la stessa ragione per cui non si può prendere un fritto misto di mare e ordinare al cameriere che ce lo riporti in tavola sotto forma di acquario. Quel mondo è finito e non possiamo farci niente. La tanto vituperata globalizzazione ha portato fuori dalla povertà assoluta due terzi dei cittadini di quello che eravamo abituati a chiamare Terzo Mondo. Alcuni Paesi, come la Corea del Sud, ci hanno superato in ricchezza. Resta immersa nella miseria solo la Povera Africa, in specie quella sub-sahariana. E le conseguenze le vediamo ogni giorno ai nostri confini. Ma il mondo di oggi chiede altro. In tanti non hanno capito che in questo Paese difficilmente arriveranno investitori dall'estero. Perché i processi legislativi richiedono in media tre anni per andare a conclusione, perché i governi sono costretti a decretare d'urgenza per non impastarsi nel bicameralismo paritario, perché i tre gradi di giudizio rendono interminabili i processi civili e penali, impantanandoli fino alla prescrizione. Perché le leggi dello Stato si sovrappongono e si confondono con quelle regionali. Dove spesso non si capisce di chi e a chi risalgano le competenze. Perché una concessione dello Stato può essere impugnata da un Ente locale, un investimento o un'attività possono essere bloccati dalla mattina alla sera, perché imperversano i TAR che troppo spesso sentenziano a caso. Perché il costo della burocrazia (province incluse), in tempo e denaro, è pari a tre punti di PIL, come ha dimostrato la scorsa settimana la CGIA di Mestre. E d'altra parte, in questo stesso quadro, quali speranze avranno mai le nostre Aziende per essere competitive in un mondo che si è fatto così duro??? Ha vinto la speranza di tornare indietro, ai BOT e alla Scala Mobile, alla concertazione e al consociativismo. In un mondo che premia l'innovazione, la genialità, l'originalità, la bellezza, tutte eccellenze di cui il nostro Paese abbonda, ma che restano e resteranno mortificate dalla maggioranza dei conservatori. Certo, la "riforma" era imperfetta, aveva i suoi bei punti di criticità. Come ci ha spiegato bene la sinistra col ditino alzato e il cazzetto dritto. E, a sostegno di questa corrente di pensiero si sono chiamati a sproposito Resistenza, battaglie sindacali, padri della patria. Raramente ho visto di peggio. E tutto insieme. Mi sono trovato a discutere con segretari ANPI nati nel 1965. Se sono partigiani loro, allora io, coi miei anni, ho tutto il diritto di dirmi Garibaldino. Questo Paese affrontò e vinse battaglie progressiste di civiltà, il Divorzio, l'Aborto, diritti che oggi sembrano scontati e naturali, ma che negli anni Settanta scontati e naturali non erano affatto. Questo Paese comprese cosa fosse il terrorismo e che rischi costituisse per la Democrazia e la convivenza civile, sconfiggendolo. Stavolta hanno vinto i conservatori. Dei conservatori così tanto conservatori da illudersi di essere dei progressisti.

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analisi perfetta complimenti:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando sono nato io, negli anni Cinquanta, la popolazione mondiale contava circa due miliardi di individui. Quanti ne conta oggi la sola Repubblica Popolare Cinese. Quando sono nato io l'Europa era divisa in due da un muro invalicabile. Oggi la Terra è popolata da oltre sette miliardi di persone. Ed è già trascorso più di un quarto di Secolo dalla caduta di quel muro che divideva l'Europa. Quando accadde tutti salutammo la libertà, trascurando che quel crollo avrebbe liberato almeno mezzo miliardo di lavoratori a basso costo. Oggi, mentre il continuo progresso tecnologico, l'automazione e la connettività trasformano senza sosta la vita di tutti, saranno disponibili sì e no un miliardo e mezzo di lavori qualificati. Uno per ogni cinque individui. Il mondo che conoscevamo semplicemente non esiste più. E siamo in molti di più a condividere le fette della stessa torta. Negli ultimi dieci anni, solo a titolo esemplificativo, sono spariti i dischi, la corrispondenza ordinaria, le pellicole fotografiche. Stanno chiudendo tutte le edicole. Si fa più presto a comprare un articolo su Amazon o su Ebay che nel negozio sotto casa. Si fa più presto a comprare un biglietto aereo o ferroviario su Internet che in agenzia. Ve ne siete accorti? non abbastanza. Perché un giorno alla volta il mondo è cambiato sotto i nostri occhi e pure sotto i nostri piedi. Non si può più fare l'Italia della Scala Mobile, dei BOT al quindici per cento. Per la stessa ragione per cui non si può prendere un fritto misto di mare e ordinare al cameriere che ce lo riporti in tavola sotto forma di acquario. Quel mondo è finito e non possiamo farci niente. La tanto vituperata globalizzazione ha portato fuori dalla povertà assoluta due terzi dei cittadini di quello che eravamo abituati a chiamare Terzo Mondo. Alcuni Paesi, come la Corea del Sud, ci hanno superato in ricchezza. Resta immersa nella miseria solo la Povera Africa, in specie quella sub-sahariana. E le conseguenze le vediamo ogni giorno ai nostri confini. Ma il mondo di oggi chiede altro. In tanti non hanno capito che in questo Paese difficilmente arriveranno investitori dall'estero. Perché i processi legislativi richiedono in media tre anni per andare a conclusione, perché i governi sono costretti a decretare d'urgenza per non impastarsi nel bicameralismo paritario, perché i tre gradi di giudizio rendono interminabili i processi civili e penali, impantanandoli fino alla prescrizione. Perché le leggi dello Stato si sovrappongono e si confondono con quelle regionali. Dove spesso non si capisce di chi e a chi risalgano le competenze. Perché una concessione dello Stato può essere impugnata da un Ente locale, un investimento o un'attività possono essere bloccati dalla mattina alla sera, perché imperversano i TAR che troppo spesso sentenziano a caso. Perché il costo della burocrazia (province incluse), in tempo e denaro, è pari a tre punti di PIL, come ha dimostrato la scorsa settimana la CGIA di Mestre. E d'altra parte, in questo stesso quadro, quali speranze avranno mai le nostre Aziende per essere competitive in un mondo che si è fatto così duro??? Ha vinto la speranza di tornare indietro, ai BOT e alla Scala Mobile, alla concertazione e al consociativismo. In un mondo che premia l'innovazione, la genialità, l'originalità, la bellezza, tutte eccellenze di cui il nostro Paese abbonda, ma che restano e resteranno mortificate dalla maggioranza dei conservatori. Certo, la "riforma" era imperfetta, aveva i suoi bei punti di criticità. Come ci ha spiegato bene la sinistra col ditino alzato e il cazzetto dritto. E, a sostegno di questa corrente di pensiero si sono chiamati a sproposito Resistenza, battaglie sindacali, padri della patria. Raramente ho visto di peggio. E tutto insieme. Mi sono trovato a discutere con segretari ANPI nati nel 1965. Se sono partigiani loro, allora io, coi miei anni, ho tutto il diritto di dirmi Garibaldino. Questo Paese affrontò e vinse battaglie progressiste di civiltà, il Divorzio, l'Aborto, diritti che oggi sembrano scontati e naturali, ma che negli anni Settanta scontati e naturali non erano affatto. Questo Paese comprese cosa fosse il terrorismo e che rischi costituisse per la Democrazia e la convivenza civile, sconfiggendolo. Stavolta hanno vinto i conservatori. Dei conservatori così tanto conservatori da illudersi di essere dei progressisti.

Tutto vero.
Però si può anche dire che era una riforma sbagliata nella sostanza in molti punti e proposta con un iter sbagliato politicamente.
 

spleen

utente ?
Tutto vero.
Però si può anche dire che era una riforma sbagliata nella sostanza in molti punti e proposta con un iter sbagliato politicamente.
Nella sostanza oggi ci hanno declassato e il denaro ci costerà di più.

Un altro mattone sul muro che ci divide da chi corre, un altro passo indietro.

Andrea ha ragione.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
[MENTION=5074]andrea53[/MENTION]

non hanno vinto i conservatori, non solo perchè in Italia non esiste un movimento conservatore.

non hanno vinto nemmeno i reazionari, perchè tutto sommato buona parte dei sostenitori del NO erano d'accordo con la riforma.

hanno perso Renzi ed il PD, perchè se vai ad un referendum costituzionale e ti trovi schierati per il NO sia Salvini che Monti, vuol dire che ti sei bruciato qualsiasi tipo di appoggio diplomatico.

e se 2 ex segretari del tuo stesso partito più una fetta consistente della base si schierano apertamente per il NO, vuol dire che hai molto da lavorare in casa tua.

Detto questo, non credo che in italia in questo momento storico ci siano le condizioni per modificare anche solo la punteggiatura della costituzione meno bella del mondo.

per superare davvero il bicameralismo perfetto toccherebbe fare un'azione di forza
 

andrea53

Utente di lunga data
@andrea53

non hanno vinto i conservatori, non solo perchè in Italia non esiste un movimento conservatore.

non hanno vinto nemmeno i reazionari, perchè tutto sommato buona parte dei sostenitori del NO erano d'accordo con la riforma.

hanno perso Renzi ed il PD, perchè se vai ad un referendum costituzionale e ti trovi schierati per il NO sia Salvini che Monti, vuol dire che ti sei bruciato qualsiasi tipo di appoggio diplomatico.

e se 2 ex segretari del tuo stesso partito più una fetta consistente della base si schierano apertamente per il NO, vuol dire che hai molto da lavorare in casa tua.

Detto questo, non credo che in italia in questo momento storico ci siano le condizioni per modificare anche solo la punteggiatura della costituzione meno bella del mondo.

per superare davvero il bicameralismo perfetto toccherebbe fare un'azione di forza
Sai meglio di me che le proposte di riforma (perfettibili, per carità) erano in buona parte sacrosante. Dalla fine del bicameralismo paritario alla cancellazione definitiva delle province, delle legislazioni concorrenti tra Stato e Regioni, fino ai lauti finanziamenti ai gruppi regionali (il Molise ha 20 consiglieri e 16 Gruppi di cui 12 monocellulari, per 280 mila abitanti, ed è solo un esempio). Il Titolo V che è stato "salvato" da Partigiani, Sindacalisti, grillini, post-fascisti, separatisti padani e Padri della Patria è quello scritto nel 2001 dal governo d'Alema, non quello del 1947... Da 15 anni non abbiamo un Ministero del Turismo che coordini le politiche di valorizzazione del nostro più grande pozzo di petrolio, il patrimonio artistico e culturale (però la Basilicata ha un ufficio di rappresentanza a New York, insomma una propria ambasciata, solo per fare un altro esempio). Dato che per far passare una riforma parziale ma, ripeto, almeno in buona parte sacrosanta, sarebbe servito mettersi proni davanti a Monti, Berlusconi e Salvini, la conclusione è che il nostro Paese finirà per essere acquistato a prezzi di realizzo dai ricchi emergenti. Ho sentito fior di giornalisti dire in TV che se Renzi non si fosse messo in testa di riformare la Costituzione sarebbe arrivato tranquillamente a fine legislatura col suo governo. Qui c'è l'essenza gattopardesca di una grossa fetta della cultura politica italiana. Se non avesse fatto niente, avrebbe mantenuto la poltrona. Ecco. Per conservare il potere non si deve far nulla. Per i prossimi trent'anni il sistema è al sicuro. Applauso.
 
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feather

Utente tardo
hanno perso Renzi ed il PD, perchè se vai ad un referendum costituzionale e ti trovi schierati per il NO sia Salvini che Monti, vuol dire che ti sei bruciato qualsiasi tipo di appoggio diplomatico.

e se 2 ex segretari del tuo stesso partito più una fetta consistente della base si schierano apertamente per il NO, vuol dire che hai molto da lavorare in casa tua.

Detto questo, non credo che in italia in questo momento storico ci siano le condizioni per modificare anche solo la punteggiatura della costituzione meno bella del mondo.
Sai meglio di me che le proposte di riforma (perfettibili, per carità) erano in buona parte sacrosante. Dalla fine del bicameralismo paritario alla cancellazione definitiva delle province, delle legislazioni concorrenti tra Stato e Regioni, fino ai lauti finanziamenti ai gruppi regionali
Appunto. Io non capisco. Che mi frega chi l'ha proposto e perché?
Se le proposte fatte erano buone, il referendum potrebbe averlo anche indetto satana in persona per quello che mi frega.
Non capisco come si possa usare il voto del referendum per dire si o no a Renzi invece che alla domanda che ti è stata posta.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Appunto. Io non capisco. Che mi frega chi l'ha proposto e perché?
Se le proposte fatte erano buone, il referendum potrebbe averlo anche indetto satana in persona per quello che mi frega.
Non capisco come si possa usare il voto del referendum per dire si o no a Renzi invece che alla domanda che ti è stata posta.
Vabbè Renzi ha indubbiamente trasformato un referendum nel suo referendum
Guarda probabilmente se non avesse legato l'esito del referendum alla sua permanenza politica...presumo avrebbe vinto il si

Ora siamo classificati alle 3 b siprattutto in virtù di riforme che non verranno mai fatte
 

ologramma

Utente di lunga data
già detto e lo ripeto , la presunzione di Renzi è stato approvare tutto a colpi di fiducia ed aver messo una marea di cose tutte insieme , non è stato capito e quindi chi avrebbe votato si in alcune poteva non essere d'accordo in altre quindi la soluzione logica è stato non votare l'abrogazione di tutto, troppo presuntuoso lo si vede anche oggi nell'intervista data a Repubblica ammette l'errore di aver personalizzato ma ancora deve capire che errori ha fatto bisogna che qualcuno glieli spieghi
 
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