nina
Utente di lunga data
Sono stata fuori città, questo we, e continuo a leggervi tutti.
Appurato il fatto che sto praticamente vivendo per inerzia, certe volte mi chiedo se l'ho pressata troppo: ho amici che stanno insieme da quando avevano 17 anni, e mi viene da pensare che o io non sapevo come prenderla e le facevo pressione, o magari lei non mi ha mai amata, o magari tutte e due le cose. Mi pento un po' di non averla chiamata il giorno dopo, subito: ho ascoltato gli altri che mi erano attorno e ho trattenuto l'istinto. Mi vengono seriamente grossi dubbi su come mi comporto io con gli altri, e se davvero sono io a non essere chiara e ad essere troppo intransigente. Se lei si negava, io mi arrabbiavo e la sgridavo, pensando fra me e me "se mi dici che sono importante, perché ti neghi?". Ho taciuto tante cose che potevo formulare con calma, con trasparenza, al posto di calargliele dall'alto come un rimprovero. Nei momenti in cui mi faceva vedere uno spiraglio, prima che la scoprissi, avrei voluto tenderle la mano e non irrigidirmi. Continuo a sentirmi una pirla intransigente e ho questo disagio fisico addosso che non se ne va... fra l'altro mi è stato detto che in realtà l'Escitalopram non è così blando, e che ci sono persone che davvero dopo aver preso antidepressivi cambiano... mah. Schiaccio tutto dentro e cerco di fare, di non perdere i miei obiettivi, e la sua mancanza (neppure la rabbia nei suoi confronti, è questa la cosa grave!!) mi schiaccia come un piombo. Certe volte mi domando se una persona così possa maturare col tempo e rendersi conto di quello che ha perso... ma se si rende conto, anche volendo, non è detto che torni indietro, o che me lo dica. Pensavo di aver costruito delle cose, invece mi trovo senza nulla... certe volte fantastico di cercare lavoro all'estero, ma ho già vissuto in due posti diversi, non ce la faccio a sradicarmi di nuovo. E con tutto che questo posto mi fa star male adesso non voglio andare via: non ho più amici e non mi ha rivoluta nella sua vita, abbiamo cambiato strade, ma non me la sento di allontanarmi di migliaia di km per andare in un posto dove non potrei parlare italiano tutto il giorno. C'è solitudine e solitudine.
Appurato il fatto che sto praticamente vivendo per inerzia, certe volte mi chiedo se l'ho pressata troppo: ho amici che stanno insieme da quando avevano 17 anni, e mi viene da pensare che o io non sapevo come prenderla e le facevo pressione, o magari lei non mi ha mai amata, o magari tutte e due le cose. Mi pento un po' di non averla chiamata il giorno dopo, subito: ho ascoltato gli altri che mi erano attorno e ho trattenuto l'istinto. Mi vengono seriamente grossi dubbi su come mi comporto io con gli altri, e se davvero sono io a non essere chiara e ad essere troppo intransigente. Se lei si negava, io mi arrabbiavo e la sgridavo, pensando fra me e me "se mi dici che sono importante, perché ti neghi?". Ho taciuto tante cose che potevo formulare con calma, con trasparenza, al posto di calargliele dall'alto come un rimprovero. Nei momenti in cui mi faceva vedere uno spiraglio, prima che la scoprissi, avrei voluto tenderle la mano e non irrigidirmi. Continuo a sentirmi una pirla intransigente e ho questo disagio fisico addosso che non se ne va... fra l'altro mi è stato detto che in realtà l'Escitalopram non è così blando, e che ci sono persone che davvero dopo aver preso antidepressivi cambiano... mah. Schiaccio tutto dentro e cerco di fare, di non perdere i miei obiettivi, e la sua mancanza (neppure la rabbia nei suoi confronti, è questa la cosa grave!!) mi schiaccia come un piombo. Certe volte mi domando se una persona così possa maturare col tempo e rendersi conto di quello che ha perso... ma se si rende conto, anche volendo, non è detto che torni indietro, o che me lo dica. Pensavo di aver costruito delle cose, invece mi trovo senza nulla... certe volte fantastico di cercare lavoro all'estero, ma ho già vissuto in due posti diversi, non ce la faccio a sradicarmi di nuovo. E con tutto che questo posto mi fa star male adesso non voglio andare via: non ho più amici e non mi ha rivoluta nella sua vita, abbiamo cambiato strade, ma non me la sento di allontanarmi di migliaia di km per andare in un posto dove non potrei parlare italiano tutto il giorno. C'è solitudine e solitudine.