Oggi è san valentino

stany

Utente di lunga data
.
Ma che sia difficile non lo metto in dubbio
A me stupisce il fatto che dall'altra parte ci sia l'incazzatura per il giocattolo che è stato tolto e di qui la comprensione dell'incazzatura
Come non capisci? Se la cosa fosse andata avanti, come si legge , per anni, avrebbe accettato la vita "familiare" e coniugale con buon viso; come del resto ci metteva, nel cattivo gioco che stava facendo.....E mi accorgevo degli influssi benefici che tale situazione apportava alla sua persona...Capisco!
 

danny

Utente di lunga data
Credo che tu abbia centrato il punto. Ma capisci bene che a noi (a me, a te, a chi sta nella stessa condizione) non restano spazi di manovra. Ancora una volta il nostro star bene dipende da loro. All'interno della coppia non c'è speranza.
Probabilmente è così, allo stato attuale non ho strumenti per confermare questa ipotesi, che tuttavia mi sembra più che credibile.
Alla fine, però, è come se lasciassimo tutto nelle mani dell'altro, il nostro benessere, la nostra vita sessuale.
E' un prolungato tentativo di compiacere l'altro perché raggiunta la sua serenità ci accolga nuovamente.
Ma così non va bene.
L'altro deve capire, deve essere messo al corrente puntualmente che l'equilibrio di una coppia deve fondarsi sulle esigenze di entrambi, non solo sulle sue.
Che la coppia non è sottomessa ai suoi bisogni.
E che non vi è più coppia nel momento in cui non vengano riconosciuti i nostri.
Possiamo non giudicare più per il tradimento, ma lo dobbiamo continuare a fare per la coppia.
il che non significa appendere dei post-it sul frigorifero con frasi tipo "ricordati che devi scopare", ma comportarci in maniera che sia comprensibile la nostra volontà.
Facile?
Per niente.
Ma la cosa peggiore è dare per scontata la coppia che è sopravvissuta al tradimento, che equivale a far pensare al traditore "Se è rimasto dopo le corna non andrà più via".
Ma neanche per sogno: se sono rimasto è perché le cose devono comunque cambiare.
E pretendo che questa accada.
Ti sto dando solo del tempo perché tu lo faccia.
 

stany

Utente di lunga data
Uno ci trova le motivazioni che vuole nel restare o meno , come pure resta o meno in base ad oggettive difficoltà....però bisogna ad un certo punto analizzare il rapporto e non si può chiedere più di quello che può effettivamente dare. Come la . di sesso di cui ho letto prima...lei non deve ricompensare nulla..sei rimasto per 1000 motivi per te validi...hai fatto la tua scelta valutando i tuoi pro e i tuoi contro....perchè dovrebbe sentirsi in debito?
Credo che per primo questa domanda te la sia posta .Se ritieni che lei non si debba sentire in debito, significa che tu non hai alcun credito! Va bene convincersi di questo,ad uso del percorso che stai facendo; forse perché lei si comporta con te esattamente come prima ,per cui non ti pesa oltremodo l'essere stato "danneggiato" e, l'impegno e la volontà che lei infonde nel recupero non ti fanno sentire tale e ti gratificano molto e, credimi, sono felice per te! Il mio caso è diverso nella similitudine, ma come tutti lo sono, ed io proprio non credo di non vantare un credito...
Poi, in realtà dovrebbe essere il traditore a sentirsi in debito....è più uno stato mentale credo, di chi ha sbagliato e ne accetta le conseguenze (non di chi scelga dopo aver tradito l'abbandono della"famiglia",evidentemente). Se invece chi tradisce si sente legittimato a farlo, ritenendolo di essere nel giusto, beh, allora : Nessun pentimento,risarcimento....
Io credo che comunque , se mai vi sia la sensazione di dovere risarcire, credo che questa sia rivolta nel confronto dei figli.Soprattutto nel mio caso....
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Come non capisci? Se la cosa fosse andata avanti, come si legge , per anni, avrebbe accettato la vita "familiare" e coniugale con buon viso; come del resto ci metteva, nel cattivo gioco che stava facendo.....E mi accorgevo degli influssi benefici che tale situazione apportava alla sua persona...Capisco!
Sicuramente sì, anch'io penso che se non avessi scoperto il tradimento lei sarebbe stata tranquilla e felice e io di riflesso - di riflesso - avrei avuto una vita sessuale soddisfacente.
Ma questo non è accaduto, quindi necessariamente si devono fare i conti solo con le cose avvenute.
E in questo, noi non abbiamo alcuna colpa, e chi tradisce, anche se inconsciamente può avere del rancore verso di noi, dell'ansia per il nostro giudizio che si è trovato a subire, è totalmente responsabile dell'accaduto.
 
Ultima modifica:

stany

Utente di lunga data
Sicuramente sì, anch'io penso che se non avessi scoperto il tradimento lei sarebbe stata tranquilla e felice e io di riflesso - di riflesso - avrei avuto una vita sessuale soddisfacente.
Ma questo non è accaduto, quindi necessariamente si devono fare i conti solo con le cose avvenute.
E in questo, noi non abbiamo alcuna colpa, e chi tradisce, anche se inconsciamente può avere del rancore verso di noi, dell'ansia per il nostro giudizio che si è trovato a subire, è totalmente responsabile dell'accaduto.
Certo che il traditore è il maggior responsabile.. ...salvo casi patologici di coppia.
Ma....la stessa intensità,impegno,determinazione, che mettevano nel trastullarsi fuori dalla coppia, perché non li hanno profusi all'interno di essa per sciogliere i nodi di un rapporto che stava loro stretto?
 

danny

Utente di lunga data
Certo che il traditore è il maggior responsabile.. ...salvo casi patologici di coppia.
Ma....la stessa intensità,impegno,determinazione, che mettevano nel trastullarsi fuori dalla coppia, perché non li hanno profusi all'interno di essa per sciogliere i nodi di un rapporto che stava loro stretto?
Ma perché quel che hanno trovato fuori era impossibile trovarlo nella coppia.
E non per cattiva volontà.
 

stany

Utente di lunga data
Ma perché quel che hanno trovato fuori era impossibile trovarlo nella coppia.
E non per cattiva volontà.
Mi pare una giustificazione semplicistica....si vuol attenuare e riconoscere nel traditore quella componente egoistica e narcisistica che ha messo in gioco unilateralmente al di fuori della coppia.. E ritorniamo alla partenza di questo gioco dell'oca: la paraculaggine del traditore scoperto,non gli consente nemmeno in questo caso di assumersi le proprie responsabilità lasciando ciò che è stato tradito (coniuge,figli)....Son ben poche le persone che, onorevolmente lasciano prima di tradire o dopo averlo fatto .....
 

Piperita

Sognatrice
Lo stesso capita a me! Ma noi siamo ancora in alto mare e,naturalmente,lei attribuisce a me la responsabilità del suo latitante stimolo sessuale; a me che ho subito il suo tradimento! Le ingiurie ,epiteti e contumelie che le gettai addosso nel momento della scoperta, lei sostiene abbiano compromesso ogni possibilità di recupero.
E nemmeno un minimo di coccole,abbracci, nonostante mi sia "abbassato" a chiederle o dispensarle .Anzi, le prime settimane dal mio ripensamento (avevo già inviato lettera e fatta convocare dal mio avvocato) pareva ci fossero i margini...qualche bacio e abbraccio ci furono.Ma il tempo passa....un anno! Del resto lei mi disse da subito che saremmo stati assieme solo per il bambino. E quel che è peggio, sono convinto che,pur non vedendosi (ne sono quasi certo), sono convinto che continuino a sentirsi, e questo è fonte di ulteriori discussioni ed atteggiamenti altalenanti da parte mia.Continuo a dirle che appena potrò economicamente l'aiuterò a trovare una nuova casa.
Ti sta punendo, lei aveva trovato quello che gli serviva e tu sei il terzo incomodo.
 

Piperita

Sognatrice
Credo, ma potrei sbagliarmi, che per lei sia come andare a letto col nemico.
A livello inconscio, il desiderio muore verso chi ci impedisce di far star bene, che lo faccia portando a galla i sensi di colpa o ricordandoci i nostri errori.
Non è più l'amante complice, ma il maestro severo con cui non ci si può più abbandonare.
E' colui che ti giudica, non chi ti accoglie.

In parte credo che anche questo sentimento sia presente nella mia storia come forse in altre.
Analisi perfetta, credo che sia esattamente come dici. Aggiungo che se si prova passione e desiderio per l'altro non c'è secchezza che tenga
 

danny

Utente di lunga data
Mi pare una giustificazione semplicistica....si vuol attenuare e riconoscere nel traditore quella componente egoistica e narcisistica che ha messo in gioco unilateralmente al di fuori della coppia.. E ritorniamo alla partenza di questo gioco dell'oca: la paraculaggine del traditore scoperto,non gli consente nemmeno in questo caso di assumersi le proprie responsabilità lasciando ciò che è stato tradito (coniuge,figli)....Son ben poche le persone che, onorevolmente lasciano prima di tradire o dopo averlo fatto .....
L'errore è pensare la relazione extraconiugale antagonista a quella coniugale.
Non si tradisce perché manca qualcosa nella relazione coniugale e lo si cerca fuori.
Lo si fa, generalmente, perché manca qualcosa a chi tradisce e lo trova in quella relazione.
Ma quasi sempre chi tradisce non ha alcuna intenzione di lasciare il coniuge.
Difatti chi lascia è quasi sempre chi viene tradito perché trova intollerabile la situazione che si viene a creare a tradimento scoperto.
Cosa manca, allora?
Dipende, ma spesso manca la passione, la novità, l'emozione, l'adrenalina, l'innamoramento, tutte cose che in una coppia consolidata da anni non ci sono più e che neppure è sensato pretendere.
Chiunque con un minimo di esperienza sa che l'innamoramento ha una scadenza e che lascia sempre il posto a un sentimento molto meno coinvolgente a livello emozionale ma più importante che definiamo amore, che è tipico delle coppie durature.
Ma non a tutti quanti l'assenza della parte più emozionante del rapporto - le cosiddette farfalle nello stomaco - può essere compensata da una relazione stabile.
O perlomeno, non in tutte le fasi della vita.
Magari l'arrivo dei figli compensa per un po', ma la morte dei genitori riporta alla luce questa mancanza, ci riporta a contatto con la paura della vecchiaia, della morte, e quella stabilità raggiunta comincia a essere semplice attesa di qualcosa che ci fa paura.
E' una nuova adolescenza, ma qui non si tratta più di paura di crescere, di diventare adulti, ma di invecchiare e morire, affrontando un corpo che cambia ancora e avvertiamo in peggio.
E se non è questa, sono altre ragioni che acuiscono il bisogno di un livello di vita che sia pura emozione, egoismo, spazio privato, vacanza dai problemi e dagli impegni.
Tutte cose che non trovi nella coppia, ma che non la sostituiscono.
La relazione extra è un di più, importante ma solo finché dura la relazione di coppia ufficiale.
Difatti spesso termina quando chi tradisce capisce "realmente" e finalmente i rischi che sta correndo, e smette di giocare.
Ma ovviamente, non è detto che quando questo avviene non sia troppo tardi.
Perché tradito e traditore a quel punto sono divenuti inaspettatamente antagonisti.
Non è un caso che statisticamente siano state non poche qui le donne inclini a forme depressive o ansiose a tradire, almeno nei racconti dei compagni, sono quelle che maggiormente avvertono il peso delle situazioni stabili, dove con difficoltà arrivano a individuare le positività, ponendo piuttosto in primo piano la negatività che le coinvolge e trovando nel tradimento una soluzione al loro disagio.
Ovviamente a breve termine, perché poi tutto diventa nuovamente fonte di stress. quando le farfalle nello stomaco vengono a mancare.


.
 
Ultima modifica:

Piperita

Sognatrice
Evidentemente lei, la "cura" per l'anima ed il corpo l'aveva trovata ....capisco l'astio ed il risentimento per l'avergliela tolta (tolto).....avevo proposto un sessuologo....ma poi abbiamo lasciato cadere l'idea.
Perfetto. Non si può curare chi non vuole essere curato
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Come non capisci? Se la cosa fosse andata avanti, come si legge , per anni, avrebbe accettato la vita "familiare" e coniugale con buon viso; come del resto ci metteva, nel cattivo gioco che stava facendo.....E mi accorgevo degli influssi benefici che tale situazione apportava alla sua persona...Capisco!
.
Non capisco il tuo capire (scusa il gioco di parole) la sua incazzatura
Devi anche capirla?
 

Piperita

Sognatrice
Come non capisci? Se la cosa fosse andata avanti, come si legge , per anni, avrebbe accettato la vita "familiare" e coniugale con buon viso; come del resto ci metteva, nel cattivo gioco che stava facendo.....E mi accorgevo degli influssi benefici che tale situazione apportava alla sua persona...Capisco!
Sai cosa stai dicendo?
Che tua moglie, pur non amandoti più e non volendo più quella vita familiare, l'avrebbe accettata se alleggerita dallo svago, che poteva essere anche un nuovo amore.
Io ci vedo il sacrificio di una donna che non ama più il compagno e rimane per la famiglia e ancora di più ci vedo un uomo che si accontenta delle briciole, che rimane con una donna che non lo ama, forse per egoismo.
Amare significa lasciare libero l'altro
 

Cuore infranto

Utente di lunga data
L'errore è pensare la relazione extraconiugale antagonista a quella coniugale.
Non si tradisce perché manca qualcosa nella relazione coniugale e lo si cerca fuori.
Lo si fa, generalmente, perché manca qualcosa a chi tradisce e lo trova in quella relazione.
Ma quasi sempre chi tradisce non ha alcuna intenzione di lasciare il coniuge.
Difatti chi lascia è quasi sempre chi viene tradito perché trova intollerabile la situazione che si viene a creare a tradimento scoperto.
Cosa manca, allora?
Dipende, ma spesso manca la passione, la novità, l'emozione, l'adrenalina, l'innamoramento, tutte cose che in una coppia consolidata da anni non ci sono più e che neppure è sensato pretendere.
Chiunque con un minimo di esperienza sa che l'innamoramento ha una scadenza e che lascia sempre il posto a un sentimento molto meno coinvolgente a livello emozionale ma più importante che definiamo amore, che è tipico delle coppie durature.
Ma non a tutti quanti l'assenza della parte più emozionante del rapporto - le cosiddette farfalle nello stomaco - può essere compensata da una relazione stabile.
O perlomeno, non in tutte le fasi della vita.
Magari l'arrivo dei figli compensa per un po', ma la morte dei genitori riporta alla luce questa mancanza, ci riporta a contatto con la paura della vecchiaia, della morte, e quella stabilità raggiunta comincia a essere semplice attesa di qualcosa che ci fa paura.
E' una nuova adolescenza, ma qui non si tratta più di paura di crescere, di diventare adulti, ma di invecchiare e morire, affrontando un corpo che cambia ancora e avvertiamo in peggio.
E se non è questa, sono altre ragioni che acuiscono il bisogno di un livello di vita che sia pura emozione, egoismo, spazio privato, vacanza dai problemi e dagli impegni.
Tutte cose che non trovi nella coppia, ma che non la sostituiscono.
La relazione extra è un di più, importante ma solo finché dura la relazione di coppia ufficiale.
Difatti spesso termina quando chi tradisce capisce "realmente" e finalmente i rischi che sta correndo, e smette di giocare.
Ma ovviamente, non è detto che quando questo avviene non sia troppo tardi.
Perché tradito e traditore a quel punto sono divenuti inaspettatamente antagonisti.
Non è un caso che statisticamente siano state non poche qui le donne inclini a forme depressive o ansiose a tradire, almeno nei racconti dei compagni, sono quelle che maggiormente avvertono il peso delle situazioni stabili, dove con difficoltà arrivano a individuare le positività, ponendo piuttosto in primo piano la negatività che le coinvolge e trovando nel tradimento una soluzione al loro disagio.
Ovviamente a breve termine, perché poi tutto diventa nuovamente fonte di stress. quando le farfalle nello stomaco vengono a mancare.


.
Quello che scrivi non fa una piega, ma confrontarsi, parlarsi, prendersi per i capelli se serve, non pensi possa essere un primo passo ........ poi se chi deve ascoltare non ascolta...............
 

stany

Utente di lunga data
Probabilmente è così, allo stato attuale non ho strumenti per confermare questa ipotesi, che tuttavia mi sembra più che credibile.
Alla fine, però, è come se lasciassimo tutto nelle mani dell'altro, il nostro benessere, la nostra vita sessuale.
E' un prolungato tentativo di compiacere l'altro perché raggiunta la sua serenità ci accolga nuovamente.
Ma così non va bene.
L'altro deve capire, deve essere messo al corrente puntualmente che l'equilibrio di una coppia deve fondarsi sulle esigenze di entrambi, non solo sulle sue.
Che la coppia non è sottomessa ai suoi bisogni.
E che non vi è più coppia nel momento in cui non vengano riconosciuti i nostri.
Possiamo non giudicare più per il tradimento, ma lo dobbiamo continuare a fare per la coppia.
il che non significa appendere dei post-it sul frigorifero con frasi tipo "ricordati che devi scopare", ma comportarci in maniera che sia comprensibile la nostra volontà.
Facile?
Per niente.
Ma la cosa peggiore è dare per scontata la coppia che è sopravvissuta al tradimento, che equivale a far pensare al traditore "Se è rimasto dopo le corna non andrà più via".
Ma neanche per sogno: se sono rimasto è perché le cose devono comunque cambiare.
E pretendo che questa accada.
Ti sto dando solo del tempo perché tu lo faccia.



Bravo, solo che il tempo passa....e non sempre c'è la medesima volontà nel perseguire l'obiettivo . Ho detto un pleonasmo; il fatto che chi ha ricevuto il danno debba impegnarsi più di chi l'ha cagionato mi pare un'ulteriore condanna che,se del caso, si sceglie scientemente. E, ad un certo punto: al diavolo famiglia,comodità,sicurezza (de che?),paura della solitudine, della considerazione sociale ecc....Se c'è
il mutuo,però....
S'è tuta ná question de schei!
 
Ultima modifica:

stany

Utente di lunga data
Sai cosa stai dicendo?
Che tua moglie, pur non amandoti più e non volendo più quella vita familiare, l'avrebbe accettata se alleggerita dallo svago, che poteva essere anche un nuovo amore.
Io ci vedo il sacrificio di una donna che non ama più il compagno e rimane per la famiglia e ancora di più ci vedo un uomo che si accontenta delle briciole, che rimane con una donna che non lo ama, forse per egoismo.
Amare significa lasciare libero l'altro
Eh..si,sono il primo a dirlo! Ma qui si discute sulla possibilità di recupero almeno della famiglia,per i figli.
Poi col portafoglio ben pieno si possono corroborare le istanze di principio....Se mi hai letto, hai inteso che se riuscirò,come dovrebbe accadere, ad avere una disponibilità tale da "liquidarla", arrivato ad un certo punto se nulla cambia lo farò!
 

Cuore infranto

Utente di lunga data
Non è che non ascolta: non ha interesse !
Era in generale, al post di Danny :) Vedi, sono dell'idea che si possa parlare, confrontarsi ecc. poi le cose non vanno o chi deve ascoltare non ascolta allora c'è solo una strada..... ma pensare di trovare tra le braccia di un'altro/a la soluzione ai problemi di coppia :mad::mad:
 
Ultima modifica:
Top