Come dicevi giustamente sopra dipende da come ti senti nel matrimonio.
Da come ti senti.... tu.
Perché non dipende dal matrimonio. A meno che non ti sia stato imposto, oggi puoi scegliere il compagno con cui vivere una vita e se questa scelta dovesse risultare sbagliata puoi anche lasciarlo.
Io nel
mio matrimonio ci stavo bene, facevo sesso non quando volevo ma quando mia moglie ne aveva voglia (indi lei poteva sentirsi più desiderata rispetto a me), credevo di comunicare con lei, mi piaceva fisicamente e per la sua intelligenza, la stimavo, pensavo fosse migliore di molte altre donne e poi avevo una figlia che completava la mia felicità, adoravo fare il padre e mi sarebbe piaciuto avere almeno un altro figlio (ma mia moglie non voleva).
Non che fosse una gioia tutti i momenti, ma neppure mi veniva da desiderare altro.
Quello che aveva, lo ripeto, mi
bastava.
Sto descrivendo lo stesso matrimonio in cui ha vissuto mia moglie, che avrebbe potuto scrivere: ho un marito che mi ama, mi desidera, quando gli chiedo una cosa mi risponde sempre sì con entusiasmo, è un buon padre, è fedele, è sincero e non è neanche male fisicamente per la sua età...
Eppure questo non lo ha visto. Io dico sempre che lei tende a guardare il bicchiere mezzo vuoto. Non si accorge di quello che ha ma soffre per quello che le manca.
In un rapporto tra due persone c'è sempre qualcosa che manca, può essere tanto, può essere poco, ma sei tu a dargli il
giusto peso.
Se non hai la capacità di farlo qualsiasi situazione ti renderà infelice perché non ne saprai cogliere le opportunità.
Non è un caso che sia più infelice di me anche ora. E lo sarebbe stata comunque, prima o poi, anche se fosse andata a vivere con l'amante o fosse stata sposata con un altro uomo. Scelte che poteva fare.
Perché alla fine il matrimonio è il posto dove più spesso ognuno porta i propri problemi, non quello che li crea.