Fuori tema

stany

Utente di lunga data
deciditi, sono come quello del film o no?

senti, sbagliarsi ci sta. Sbaglio io, sbagli tu, ci sbagliamo tutti. Cosa successa con altri utenti del forum.
Insistere a botte di supercazzole come stai facendo tu... beh continua pure da solo.
Sei come quello del film per lo stato in cui si trova ,evidentemente ed inequivocabilmente.....non ne conosco però le ragioni.

Ah....si intitola "C'eravamo tanto amati", ma forse già lo sai.
 
Ultima modifica:

reverse

Utente
Sei come quello del film per lo stato in cui si trova ,evidentemente ed inequivocabilmente.....non ne conosco però le ragioni.

Ah....si intitola "C'eravamo tanto amati", ma forse già lo sai.
non resito, sei divertente, ti rispondo ancora:

dunque prima ti lanci in congetture offensive (superficiale etc etc) poi mi paragoni a un personaggio di un film dove il protagonista mi sembra di capire fa una discreta figura di merda. Te lo faccio notare, ritratti salvo portare a sostegno delle tue tesi solo la parte che ti torna utile per giustificare le tue congetture.
Mi sembra un bel modo di ragionare, intellettualmente onesto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
non resito, sei divertente, ti rispondo ancora:

dunque prima ti lanci in congetture offensive (superficiale etc etc) poi mi paragoni a un personaggio di un film dove il protagonista mi sembra di capire fa una discreta figura di merda. Te lo faccio notare, ritratti salvo portare a sostegno delle tue tesi solo la parte che ti torna utile per giustificare le tue congetture.
Mi sembra un bel modo di ragionare, intellettualmente onesto.
Tu hai scritto con il tuo stile che è un po' equivocabile. Stany ha pure lui uno stile equivocabile.
Io pure, ogni tanto.
:carneval:

A me sembrano interessanti due temi (in questo tu c'entri solo come spunto):
- si può amare solo chi si sente consonante culturalmente?
- essere amati genera amore di ritorno oppure è una cosa fantastica in sé e da non sprecare?
(adesso sembro pure Marzullo) :p
 

nina

Utente di lunga data
Tu hai scritto con il tuo stile che è un po' equivocabile. Stany ha pure lui uno stile equivocabile.
Io pure, ogni tanto.
:carneval:

A me sembrano interessanti due temi (in questo tu c'entri solo come spunto):
- si può amare solo chi si sente consonante culturalmente?
- essere amati genera amore di ritorno oppure è una cosa fantastica in sé e da non sprecare?
(adesso sembro pure Marzullo) :p
Per me, personalmente, si tratta di domande alle quali la risposta è sempre affermativa, poi non so.
 

reverse

Utente
Tu hai scritto con il tuo stile che è un po' equivocabile. Stany ha pure lui uno stile equivocabile.
Io pure, ogni tanto.
:carneval:

A me sembrano interessanti due temi (in questo tu c'entri solo come spunto):
- si può amare solo chi si sente consonante culturalmente?
- essere amati genera amore di ritorno oppure è una cosa fantastica in sé e da non sprecare?
(adesso sembro pure Marzullo) :p
sì, pure tu ogni tanto :)

rispondo:

Alla prima risponderei di no.
Alla seconda domanda visto che non è posta con formula dubitativa come la prima devo rispodere di no ancora.

(ammetto di essere un rompicoglioni)
 

Brunetta

Utente di lunga data
sì, pure tu ogni tanto :)

rispondo:

Alla prima risponderei di no.
Alla seconda domanda visto che non è posta con formula dubitativa come la prima devo rispodere di no ancora.

(ammetto di essere un rompicoglioni)
Auspicavo risposte articolate.
Io scherzo sempre dicendo che pregiudizialmente vorrei un uomo che non sbagliasse tutti i congiuntivi.
Per quanto riguarda l'amore temo che ognuno voglia essere amato, ma solo da chi ama.
 

reverse

Utente
Auspicavo risposte articolate.
Io scherzo sempre dicendo che pregiudizialmente vorrei un uomo che non sbagliasse tutti i congiuntivi.
Per quanto riguarda l'amore temo che ognuno voglia essere amato, ma solo da chi ama.
ok

Se devo astrarre una regola generale non credo che un livello culturale simile sia pregiudiziale per la buona realizzazione di un amore. Ne ho esempi nella vita di tutti i giorni, non frequentissimi, vero, ma in numero sufficiente per inficiare il fatto che sia una regola. Se devo scendere sullo specifico parlando di me son con te, non starei mai con una persona che sbaglia regolarmente i congiuntivi, ad esempio. Fermo restando che li sbaglio pure io ogni tanto.

Rileggendo la seconda domanda mi rendo conto ora che non è chiara. Cosa è fantastico in sè e da non sprecare? L'amore (di ritorno) o l'essere amati? O l'amore di per sé (ma che non è citato nella domanda)?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Auspicavo risposte articolate.
Io scherzo sempre dicendo che pregiudizialmente vorrei un uomo che non sbagliasse tutti i congiuntivi.
Per quanto riguarda l'amore temo che ognuno voglia essere amato, ma solo da chi ama.
Ribalto la tua seconda domanda per rispondere che alla lunga non si può amare chi non ci ama.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ok

Se devo astrarre una regola generale non credo che un livello culturale simile sia pregiudiziale per la buona realizzazione di un amore. Ne ho esempi nella vita di tutti i giorni, non frequentissimi, vero, ma in numero sufficiente per inficiare il fatto che sia una regola. Se devo scendere sullo specifico parlando di me son con te, non starei mai con una persona che sbaglia regolarmente i congiuntivi, ad esempio. Fermo restando che li sbaglio pure io ogni tanto.

Rileggendo la seconda domanda mi rendo conto ora che non è chiara. Cosa è fantastico in sè e da non sprecare? L'amore (di ritorno) o l'essere amati? O l'amore di per sé (ma che non è citato nella domanda)?
L'essere amati è raro e non dovrebbe essere sprecato. Però temo che non ci interessi.
 

spleen

utente ?
Tu hai scritto con il tuo stile che è un po' equivocabile. Stany ha pure lui uno stile equivocabile.
Io pure, ogni tanto.
:carneval:

A me sembrano interessanti due temi (in questo tu c'entri solo come spunto):
- si può amare solo chi si sente consonante culturalmente?
- essere amati genera amore di ritorno oppure è una cosa fantastica in sé e da non sprecare?
(adesso sembro pure Marzullo) :p
Alla prima domanda ad esempio io direi di no. Non perchè la cultura non abbia un suo peso, ma perchè a far premio spesso non è la cultura in sè ma l'intelligenza nelle sue varie forme. Forme perchè non è solo una questione razionale e speculativa, può assumere valenze di intelligenza relazionale. (My wife for example is a bloody genius in this).
Alla seconda domanda direi sempre di no, non perchè l'essere amati non generi interesse e spesso empatia, ma amare ed essere amati non è un automatismo. Certo, è una cosa fantastica e da non sprecare ma due persone che si amano con la stessa intensità sono davvero rare. E' però sempre la scelta che fa premio su tutto, e la scelta con l'amore romantico perduto e dannato ha poco a che fare. Spesso ha a che fare con l'istinto, il sapore, il profumo e l'affezione, che già sono tanto e a volte tantissimo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alla prima domanda ad esempio io direi di no. Non perchè la cultura non abbia un suo peso, ma perchè a far premio spesso non è la cultura in sè ma l'intelligenza nelle sue varie forme. Forme perchè non è solo una questione razionale e speculativa, può assumere valenze di intelligenza relazionale. (My wife for example is a bloody genius in this).
Alla seconda domanda direi sempre di no, non perchè l'essere amati non generi interesse e spesso empatia, ma amare ed essere amati non è un automatismo. Certo, è una cosa fantastica e da non sprecare ma due persone che si amano con la stessa intensità sono davvero rare. E' però sempre la scelta che fa premio su tutto, e la scelta con l'amore romantico perduto e dannato ha poco a che fare. Spesso ha a che fare con l'istinto, il sapore, il profumo e l'affezione, che già sono tanto e a volte tantissimo.
Vedo che sono stata equivocata. Con cultura non intendevo titolo di studio, ma convergenza sulla visione di vita, tenendo sempre conto dei congiuntivi :carneval:
 

stany

Utente di lunga data
non resito, sei divertente, ti rispondo ancora:

dunque prima ti lanci in congetture offensive (superficiale etc etc) poi mi paragoni a un personaggio di un film dove il protagonista mi sembra di capire fa una discreta figura di merda. Te lo faccio notare, ritratti salvo portare a sostegno delle tue tesi solo la parte che ti torna utile per giustificare le tue congetture.
Mi sembra un bel modo di ragionare, intellettualmente onesto.
Il personaggio del film,la figura di merda l'ha fatta solo perché se l'è cercata,non deriva da un errore di valutazione ,fatto in buona fede nell'accasarsi con una moglie che gli andava stretta ; ma il risultato non cambia .
Comunque era meglio se mi fossi fermato al : "buona vita!".
 

spleen

utente ?
Vedo che sono stata equivocata. Con cultura non intendevo titolo di studio, ma convergenza sulla visione di vita, tenendo sempre conto dei congiuntivi :carneval:
Nemmeno io parlavo di scolarizzazione. :) (Anche a me succede, raramente, di sbagliare un congiuntivo).
 

Lostris

Utente Ludica
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]A me sembrano interessanti due temi (in questo tu c'entri solo come spunto):[/FONT][/FONT]
[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]- si può amare solo chi si sente consonante culturalmente?[/FONT][/FONT]
[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]- essere amati genera amore di ritorno oppure è una cosa fantastica in sé e da non sprecare?[/FONT][/FONT]
[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText](adesso sembro pure Marzullo) [/FONT][/FONT]
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Alla prima domanda: in un'ottica di lungo periodo e parlando di visioni di vita, sì. Secondo me gli amori che non si fondano su questo presupposto sono destinati a spegnersi prima.[/FONT][/FONT]
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Alla seconda domanda: a volte puó generare amore.. ma più spesso si tratta forse di una forma di gratitudine/riconoscenza. Sentirsi amati è importante e appagante per il proprio ego, ci fa apprezzare di più noi stessi e di riflesso anche chi ci ama, e per alcune persone questo è sufficiente. [/FONT][/FONT]
[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Piuttosto opportunistico.[/FONT][/FONT]
 

stany

Utente di lunga data
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Alla prima domanda: in un'ottica di lungo periodo e parlando di visioni di vita, sì. Secondo me gli amori che non si fondano su questo presupposto sono destinati a spegnersi prima.[/FONT][/FONT]
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Alla seconda domanda: a volte puó generare amore.. ma più spesso si tratta forse di una forma di gratitudine/riconoscenza. Sentirsi amati è importante e appagante per il proprio ego, ci fa apprezzare di più noi stessi e di riflesso anche chi ci ama, e per alcune persone questo è sufficiente. [/FONT][/FONT]
[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Piuttosto opportunistico.[/FONT][/FONT]
Quindi l'amore di uno basta per i due? Non credo;forse per alcune coppie sarà così.Quello che non ama (o ama meno), prima a dopo cercherà altrove l'oggetto sul quale riversare il proprio,di amore.Quello che ama forse si accontenterà di stare accanto alla persona prescelta,senza accorgersi di non essere ricambiata (forse), accontentandosi della situazione
Quanti matrimoni vivono situazioni di relazioni parallele pluriennali ,senza che la coppia venga destabilizzata im modo definitivo ed irrecuperabile? Certo,ci saranno insicurezze,opportunismi,dipendenza nell'accettazione del "mezzo servizio" dell'altro,ed in molti casi anche la consapevolezza del proprio stato.Mi son sempre chiesto come si faccia....Mai dire mai,però!
 

spleen

utente ?
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Alla prima domanda: in un'ottica di lungo periodo e parlando di visioni di vita, sì. Secondo me gli amori che non si fondano su questo presupposto sono destinati a spegnersi prima.[/FONT][/FONT]
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[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Alla seconda domanda: a volte puó generare amore.. ma più spesso si tratta forse di una forma di gratitudine/riconoscenza. Sentirsi amati è importante e appagante per il proprio ego, ci fa apprezzare di più noi stessi e di riflesso anche chi ci ama, e per alcune persone questo è sufficiente. [/FONT][/FONT]
[FONT=.SF UI Text][FONT=.SFUIText]Piuttosto opportunistico.[/FONT][/FONT]
Ma anche frustrante, pensandoci, penso che tutti noi aneliamo a stare con chi amiamo, ancor più di stare con chi ci ama e verso cui non proviamo alcun sentimento.
Stare per forza o per lealtà con chi non amiamo, o non amiamo più, comporta un grande sacrificio, il sacrificio della nostra felicità.
 

Blaise53

Utente di lunga data
Quindi l'amore di uno basta per i due? Non credo;forse per alcune coppie sarà così.Quello che non ama (o ama meno), prima a dopo cercherà altrove l'oggetto sul quale riversare il proprio,di amore.Quello che ama forse si accontenterà di stare accanto alla persona prescelta,senza accorgersi di non essere ricambiata (forse), accontentandosi della situazione
Quanti matrimoni vivono situazioni di relazioni parallele pluriennali ,senza che la coppia venga destabilizzata im modo definitivo ed irrecuperabile? Certo,ci saranno insicurezze,opportunismi,dipendenza nell'accettazione del "mezzo servizio" dell'altro,ed in molti casi anche la consapevolezza del proprio stato.Mi son sempre chiesto come si faccia....Mai dire mai,però!
Si fa, si fa.... posso fare una domanda ai "soci della cultura come unico mezzo di vivere"?
Non è che tutta questa autoreferenzialita' vi ha fatto perdere il rapporto e vi ha donato il pacco che avete in testa? scatenate i casatielli......👋
 

stany

Utente di lunga data
Si fa, si fa.... posso fare una domanda ai "soci della cultura come unico mezzo di vivere"?
Non è che tutta questa autoreferenzialita' vi ha fatto perdere il rapporto e vi ha donato il pacco che avete in testa? scatenate i casatielli......
Non ci crederai,(infatti volevo citare a titolo di esempio) ma proprio a tua moglie pensavo; arrogandomi il diritto di credere che ti ami (ancora?)....
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Si fa, si fa.... posso fare una domanda ai "soci della cultura come unico mezzo di vivere"?
Non è che tutta questa autoreferenzialita' vi ha fatto perdere il rapporto e vi ha donato il pacco che avete in testa? scatenate i casatielli......👋
Non credo di aver capito.
Se vuoi, mi spiego meglio.
Per me ci possono essere molte differenze in una coppia che arricchiscono. Non avrei ad esempio nessun problema ad avere una relazione con un uomo di un altro paese. Quello che credo sia inconciliabile in una coppia è che una persona sia, che so, per la pace, l'accoglienza, la collaborazione, la comprensione e l'altro che sia chiuso, si senta assediato e veda gli altri come nemici.
Tutto questo deve poter essere comunicato con un linguaggio comune. Se uno parla swahili e l'altro svedese non ci si capisce.
Essendo più facile che io abbia a che fare con un italiano preferisco non soffrire per delitti nei confronti della lingua perché sono contro la violenza.
 
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