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stany
hai scritto un sacco di roba, e ti ringrazio per aver provato a "spiegarmi"...sai che lo faceva anche G.?
Si metteva e provava a spiegarsi me tutto da solo.
Solo che poi mi faceva impazzire, perchè ovviamente non si può.
E la via più semplice è ascoltare cosa l'altro ha da dire, prendendo per vero quel che dice. E non provando ad interpretarlo secondo i propri sistemi.
L'interpretazione porta sempre e soltanto a se stessi.
Io preferisco di gran lunga il "tradursi", il cercare un linguaggio comune e comuni significati.
Certo, complesso e faticoso. Riuscita incerta. Un sacco di discussioni.
Per quanto mi riguarda però
è l'unica via che vedo alla creazione di uno spazio in cui ci sia davvero spazio per entrambi. In cui entrambi possano trovar pace e riposo. Riconoscendosi prima in se stessi e poi riconoscendo quel posto come Casa. Condivisa.
E non nello sguardo dell'altro e basta.
Che sulla lunga è pericoloso perchè rischia di portare alla fusionalità da cui inevitabilmente uno o l'altro tenteranno di fuoriuscire, anche solo per respirare.
Ma in un posto "nuovo", "creato" insieme...che sia il prodotto della compartecipazione di entrambi. Che porti le identità di entrambi. E che permetta ad entrambi di arricchirsi uno attraverso l'altro. Ma senza perdere se stesso/a.
Quindi, di nuovo ti ringrazio per tutte le parole che hai speso...ma adesso dovrei mettermi e precisare un sacco di roba, perchè essendo tu, Tu e non Me, ovviamente non ci hai preso.

E non ho tempo di farlo perchè fra non molto devo tornare al lavoro e da cel diventerebbe un lavoraccio immane.
Alcune cose però mi interessa precisarle. Perchè sono proprio molto lontane da me. Lo farò stasera, se non sono troppo cotta e stordita