Ciao M.
parto dal fondo, in mezzo a tutto questo dolore non solo il tuo mondo non si è sgretolato o ribaltato, anche se lo so che adesso ti sembra esattamente così...ma, quando riuscirai a riabituarti al fatto che stai respirando, che non stai tenendo segreti, che ogni cosa è esposta e alla luce, potrai vedere che il tuo mondo si è svelato e che buona parte della fatica che stavi facendo per tenere tutto insieme, la potrai ridirigere per aver Cura di un unico mondo in cui quello spazio di cui avevi tanto bisogno c'è per davvero. Casa tua.
Un mondo in cui il "dentro" e il "fuori" non sono più tanto divergenti.
Il dolore lascia vuoti, apparentemente...ma, per la mia esperienza, è un autoinganno quel vuoto e quel pieno...non è adesso che sei vuoto, era prima che eri troppo pieno, tanto da strabordare...questo che adesso senti come vuoto, è spazio, per te e anche, quando sarai pronto, per la speranza...e la pace.
Il dolore fa così....passa come un tornado, come una esplosione, arriva tutto insieme lo svelamento e lascia lì, annichiliti in mezzo alle macerie, senza forza...con la netta sensazione che non si riuscirà più a rialzarsi.
E si fa fatica a rialzarsi, il dolore stanca....stanca tantissimo.
E' una opportunità, quel dolore che stanca e annichilisce, ti obbliga a fermare la corsa. Direi che inchioda, io l'avevo percepito come essere inchiodata. Mi ero spaventata moltissimo, credevo sarebbe stato per sempre.
Ho imparato che ora non è sempre. Ora è ora. Ed è importantissimo, ricordare che ora non è sempre. Nutrire anche il pensiero razionale, in attesa che anche la pancia si allinei e inizi a riconoscere che è così.
La Vita è una meraviglia, perchè offre le opportunità in modo inaspettato, e inizia piano a offrirle, piccole spintarelle che mano a mano aumentano. Fino a che (io me la sono immaginata così) perde la pazienza e ribalta la sedia su cui SI CREDEVA di essere comodamente seduti. E mette con il culo per terra.
Adesso è il tempo di fermarsi, per voi, e ricominciare a respirare.
Lasciare che l'onda della colpa passi (non lasciare che vi travolga) avete fatto il meglio che potevate.
Tu hai fatto il meglio che potevi. Come potevi.
Col senno di poi, e da fuori, siamo tutti bravissimi.
Ma da dentro finiamo tutti, nessuno escluso con il culo per terra. A rantolare, a volte, perchè fa un male cane.
Perchè si fanno i conti con le fragilità umane, con gli errori, con le convinzioni che crollano...come castelli di sabbia.
Mi ha commossa la tua relazione con tua moglie. Veramente tanto. E' bella...
Che fra voi ci sia un'alleanza tale per cui lei ti è davvero stata vicina. Ti ha sostenuto. Non si è tolta.
E' affetto, molto molto bello.
Spero per me, un giorno, di essere capace di aver costruito una cosa così bella...e pura anche.
E ti ringrazio...io non sono una buona amica della speranza, ci faccio spesso a botte con la speranza...eppure la vostra alleanza mi ha regalato speranza.
Credo che i vostri figli siano fortunati, invece.
Avrete fatto dei gran casini, eppure....quello che loro possono vedere concretamente e non di facciata, è che voi siete davvero insieme. E non per un interesse, non per un progetto da mantenere in vita anche se è già cadavere, non per appropriazione...ma per calore e vicinanza. E comprensione.
Spero riusciate ad aver cura ed apprezzare la vostra ricchezza. Che state condividendo anche con quel ragazzo che è arrivato come un tornado e ha ribaltato tutto quello che c'era nella stanza.
Però...cavolo...che Dono che adesso fra te e tua moglie ci sia verità. Voi due, nudi, rotti e ammaccati, feriti...ma adesso non vi dovete nascondere chi siete. Non dovete mettere il vestito bello della festa per nascondere che sotto siete feriti e doloranti. Adesso potete anche rischiare di avere l'opportunità di curarvi le ferite. Ognuno le sue. Ma in vicinanza.
Quelle che poi sono le vostre verità, il contenuto, sono vostre.
I vostri figli meglio non sappiano cosa contiene la verità.
Ma che possano vedere che tu e tua moglie vi guardate senza veli, ti assicuro, te lo firmo, lo sentono che è un gran Dono. E sarà una delle eredità che voi lascerete a loro.
E bravi che state cercando aiuto.
E' il momento migliore...quando si è rotti. Uno spazio in cui mettere le rotture con qualcuno che "presta" lo sguardo...che per certi versi consente di stare lì anche soltanto a rimirar le macerie.
Che poi verrà il momento che si inizia a muover le dita dentro quelle macerie, e farà ancora male...ma si potrà scegliere cosa lasciare e cosa tenere per ricostruire...e farà male...e poi farà bene.
Serve un gran disordine, per fare ordine. (e non per mettere le cose nelle scatole facendo sembrare che sia tutto a posto).
Tanto dolore...eppure tante possibilità in quel dolore.
Il passo più difficile è fatto, adesso
Siete saltati, è finita l'agonia sul trampolino...adesso siete in acqua...si tratta di imparare a nuotare. E quando non si riesce a nuotare concedersi anche di stare lì a fare il morto per semplicemente galleggiare, per respirare guardando semplicemente il cielo.
...io penso che quando la Vita mette in determinate condizioni, abbia una profonda saggezza...ci mette chi sa nuotare...niente accade per errore. Niente di quello che accade è fuori dall'ordine degli eventi...
Siamo noi che abbiamo uno sguardo talmente corto che combattiamo con gli eventi perchè li vorremmo come noi pensiamo debbano essere...fidati degli eventi. Lo capirai poi il perchè. E un perchè c'è. Stanne certo.
Buon riposo adesso....serve ricordarsi di riposare quando si soffre...e il corpo (vuoto e senza pensieri) lo sa. Il corpo viene prima. Serve imparare ad ascoltare. Sai già tutto. Ascolta (ti).