Sesso ... e Senso di colpa

twinpeaks

Utente di lunga data
Mettiamoci d'accordo sui termini. Consideri "devianza" ad esempio un matrimonio in cui e' assente il progetto di procreare?
Guarda che non sto facendo affermazioni politiche (poi se lo desideri le faccio). La "normalità" nel senso forte di "ciò che è normativo per tutti", se si riferisce all'orientamento fondamentale della sessualità, deve essere compatibile con l'esistenza di tutti, intesi come specie umana, e quindi l'omosessualità NON è "normale". L'omosessualità è dunque una "devianza" dalla norma, o se preferisci una "eccezione". Questo non comporta un giudizio di valore, morale o politico, sull'individuo omosessuale.
Allo stesso modo, il matrimonio esiste sin dalla notte dei tempi in quanto è ordinato a uno scopo, la riproduzione della specie all'interno della cultura (gli animali non si sposano, si riproducono e basta), e quindi risponde alla sua natura e funzione solo se contratto tra (almeno un) uomo e (almeno una) donna. Se una coppia di sposi non può o non vuole fare figli fruisce dell'istituto del matrimonio per i suoi altri aspetti, affetto, compagnia, soddisfazione erotica, etc., non per quello che lo caratterizza istituzionalmente.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
No, nessun refuso. Immagino che la cosa che ti lascia perplessa è la definizione di "omosessuale = uomo che ha il desiderio erotico di una donna".
E' esattamente così. Un omosessuale per così dire integrale è un uomo che ha lo stesso desiderio che ha una donna (normale, eterosessuale), e che quindi desidera gli uomini (normali, eterosessuali). E siccome il nostro desiderio più profondo si modella sempre sul desiderio di uno dei nostri genitori, il desiderio di questo omosessuale integrale si modellerà sul desiderio della propria madre (per come è inteso e percepito dal figlio), e dunque si dirigerà verso uomini che rispondono alle caratteristiche dela figura "padre".
So che è una cosa che lascia un po' perplessi, ma in realtà è esposta in piena luce, come la lettera rubata di Poe. Basta guardare la vita di un personaggio noto a tutti come Pasolini, un omosessuale integrale se mai ce ne fu uno. Era omosessuale, Ninetto Davoli? No che non era omosessuale, e infatti si è sposato, ha avuto figli, e Pasolini andava a casa sua a fare lo zio. Secondo voi perchè?
Naturalmente questa è una tragedia, perchè importa che il desiderio dell'omosessuale integrale non può venire ricambiato per intero MAI.
In quella frase non era chiaro.
Il resto lo trovo chiarissimo.
Del resto i miti degli omosessuali sono donne.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mettiamoci d'accordo sui termini. Consideri "devianza" ad esempio un matrimonio in cui e' assente il progetto di procreare?
Guarda che sei tu che dai un valore morale o legale a devianza.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

La mia sensazione in questo 3d, a adesso, è che esprimere un proprio concetto equivalga a iniziare ad attraversare un campo dove son passati 2000 bisonti, cagando a più non posso.

Come ti muovi pesti la merda :cool:
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
L'omosessualità esclusiva e integrale è una devianza sì, tant'è vero che se fosse la norma ci saremmo estinti. I "gusti" personali ci sono sicuramente, per esempio si può voler sperimentare, anche cose sgradevoli che poi con l'abitudine diventano gradevoli (fumo, liquori), etc. L'orientamento fondamentale del desiderio, invece, non si sceglie, si forma molto presto, in processi per la maggior parte inconsapevoli, e dei quali nessuno sa tutto. Conmunque più che legittimo pensarla diversamente.

quindi tu ritieni che si "nasce" gay, anche se non tutti hanno coscienza da subito di questo e/o lo sanno o vogliono accettare?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Guarda che sei tu che dai un valore morale o legale a devianza.
Si. E' una parola che connoto abbastanza con negatività. Mi rimanda a concetti quali anormalità, malattia. Quindi ad un qualcosa che, ove possibile, va curato. Non mi riecheggia granché bene, questa parola.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Guarda che non sto facendo affermazioni politiche (poi se lo desideri le faccio). La "normalità" nel senso forte di "ciò che è normativo per tutti", se si riferisce all'orientamento fondamentale della sessualità, deve essere compatibile con l'esistenza di tutti, intesi come specie umana, e quindi l'omosessualità NON è "normale". L'omosessualità è dunque una "devianza" dalla norma, o se preferisci una "eccezione". Questo non comporta un giudizio di valore, morale o politico, sull'individuo omosessuale.
Allo stesso modo, il matrimonio esiste sin dalla notte dei tempi in quanto è ordinato a uno scopo, la riproduzione della specie all'interno della cultura (gli animali non si sposano, si riproducono e basta), e quindi risponde alla sua natura e funzione solo se contratto tra (almeno un) uomo e (almeno una) donna. Se una coppia di sposi non può o non vuole fare figli fruisce dell'istituto del matrimonio per i suoi altri aspetti, affetto, compagnia, soddisfazione erotica, etc., non per quello che lo caratterizza istituzionalmente.
Confondi in più punti il concetto di "stato di natura" con quello di "istituto". Sono un po' incompatibili, secondo me. Semplifico: O dici che il matrimonio è finalizzato per natura alla procreazione (con tutto ciò che ne consegue in termini di devianza per l'ipotesi contraria), o se parli di "istituito", o "istituzione" devi tenere conto che la componente procreativa e' solo una delle tante.

Tralascio di farne un discorso religioso, perché cadremmo fuori dall'oggettivo.
 

danny

Utente di lunga data
No, nessun refuso. Immagino che la cosa che ti lascia perplessa è la definizione di "omosessuale = uomo che ha il desiderio erotico di una donna".
E' esattamente così. Un omosessuale per così dire integrale è un uomo che ha lo stesso desiderio che ha una donna (normale, eterosessuale), e che quindi desidera gli uomini (normali, eterosessuali). E siccome il nostro desiderio più profondo si modella sempre sul desiderio di uno dei nostri genitori, il desiderio di questo omosessuale integrale si modellerà sul desiderio della propria madre (per come è inteso e percepito dal figlio), e dunque si dirigerà verso uomini che rispondono alle caratteristiche dela figura "padre".
So che è una cosa che lascia un po' perplessi, ma in realtà è esposta in piena luce, come la lettera rubata di Poe. Basta guardare la vita di un personaggio noto a tutti come Pasolini, un omosessuale integrale se mai ce ne fu uno. Era omosessuale, Ninetto Davoli? No che non era omosessuale, e infatti si è sposato, ha avuto figli, e Pasolini andava a casa sua a fare lo zio. Secondo voi perchè?
Naturalmente questa è una tragedia, perchè importa che il desiderio dell'omosessuale integrale non può venire ricambiato per intero MAI.
:up:
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Sì, è evidente che non prova ripugnanza o indifferenza totale nei riguardi degli altri uomini, e quindi non è "etero" nel senso totale e granitico del termine. Non è neanche omosessuale nel senso granitico e totale del termine, nel senso che non prova ripugnanza o indifferenza nei riguardi delle donne, anzi.
Il problema del nostro interlocutore NON è quello di riconoscere la sua omosessualità, dirsi "sono omosessuale", e d'ora in poi cercare soltanto relazioni omosessuali. Il problema del nostro amico è capire chi è da capo a fondo, perchè ora come ora tutto quel pensava di se stesso non gli dice più nulla. C'entra anche la sessualità, ma per quel che posso capire così a distanza NON è l'aspetto principale di questa vicenda, è solo la forma sintomatica in cui un profondo rivolgimento interiore si è manifestato. Come si esprimerà la sua sessualità in futuro non lo sa nessuno, e non è il problema principale (neanche per sua moglie, da quel che capisco).
Su questo concordo
Anche secondo me non è mai stato l'atto sessuale in se il "problema"
 

danny

Utente di lunga data
quindi tu ritieni che si "nasce" gay, anche se non tutti hanno coscienza da subito di questo e/o lo sanno o vogliono accettare?
Da quel che no so io per esperienza un gay acquisisce consapevolezza del suo orientamento sessuale grosso modo contemporaneamente a chi è etero.
Fasi di interazione e giochi sessuali con persone del proprio sesso sono invece preponderanti da bambini in tutti o quasi.
 

Blaise53

Utente di lunga data
Roby sta nella merda che più merda non si può e voi pensate a farvi la saker. Abbiate un minimo di decenza ecchecazzo. Pensa che uno dei figli non sia suo e voi a frignare se uno è gay o un po' di meno, 1-- ,1 + . Boh
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Salve a tutti.
Se non ho scritto questi giorni è perché non ho avuto tempo, non c'ero, ero assento nei pensieri...ero come morto.
Non ce la faccio a mettere per iscritto tutto quello che è successo in questi tre giorni, non ancora. Sono ancora sotto shock per. Ma sto bene e andrà meglio.
Non credo più a nulla ormai. Pensavo di conoscere, almeno un po', me stesso e ho scoperto che non so ancora chi sono. Non mi conosco e non mi riconosco più. Non capisco quello che ho combinato né il perché.
Pensavo di conoscere mia moglie e, ho scoperto, invece, che la sua vita è piena di segreti di cui ero all'oscuro e averli scoperti all'improvviso, attraverso la sua confessione di lunedì notte, mi ha buttato nella confusione e nello smarrimento totale. Ma, nonostante tutto, devo ringraziarla. Se non fosse stato per lei, quel ragazzo oggi non sarebbe sano e salvo.
Pensavo di conoscere abbastanza quel ragazzo, e invece, scopro che di lui, delle sue paure, dei suoi timori, dei suoi sensi di colpa che lo ingabbiano, non conoscevo nulla. Pensavo di conoscere un ragazzo virile, simpatico, dolce, forte, incazzato un po' con il mondo e i genitori per il suo passato e, invece, non sapevo che quella era solo una maschera per nascondere un bambino fragile, impaurito, che ha sofferto le pene dell'inferno in passato (non mi aveva raccontato tutto della sua vita, solo alcuni sprazzi, ricordi confusi) e che soffre la sindrome dell'abbandono. "Tutti mi abbandonano e lo stai facendo anche tu. Non merito l'amore di nessuno. Io non merito niente. Mi fidavo di te, non direi mai a tua moglie di noi, non sono così cattivo" mi aveva scritto nel suo penultimo messaggio e poi solo un "Perdonami un giorno se potrai" alle 2.30 di domenica notte. Lì sono crollato e, a quel punto, ho confessato tutto il peso, tutto il macigno a mia moglie. Non ce la facevo più. IL MIO PALAZZO EMOTIVO SI è SCHIANTATO AL SUOLO.
Non so come mi sento. Sto male, proprio dentro e nel profondo.
In questi giorni ho un appuntamento con una psicologa, ho seguito il consiglio prezioso di twinpeaks e degli altri. Grazie a tutti. Ma davvero. Grazie.
Ho messo in contatto anche il ragazzo con un medico.
Non so che ne sarà del matrimonio dopo le rivelazioni inaspettate di mia moglie. Domenica notte mi ha aiutato e se quel ragazzo è vivo, lo devo a lei che mi ha accompagnato da lui. Domenica notte è successo l'inferno. Davanti mi sono ritrovato (anzi, ci siamo ritrovati) non il ragazzo che conoscevo, ma un bambino impaurito, terrorizzato, confuso, delirante. Ero incapace di fare qualcosa. Meno male che c'era lei con me. Lei che mi ha spinto ad andare da lui (ha guidato lei! Io non potevo, ero fuori di testa, singhiozzavo perché avevo capito che quello voleva fare qualche cazzata dopo l'ultimo messaggio e poi aveva anche staccato il suo telefono), lei che mi ha detto di portarlo a casa nostra (non potevamo lasciarlo lì da solo a casa sua in quello stato!E lui non ha nessuno su cui poter fare affidamento. Genitori di merda! Vorrei tanto prenderli a calci in culo quegli esseri mostruosi che non meritano di essere chiamati genitori!), lo abbiamo calmato, portato in ospedale, gli siamo stati accanto. Adesso sta bene. LEI, che ha sempre saputo tutto di "noi", non lo sospettava, lo sapeva proprio (aveva letto dei messaggi dal mio tel di nascosto) ma non me lo diceva perché le conveniva così. LEI che domenica notte mi ha chiesto "Lo ami, non è vero?" e dopo averle detto del suo ultimo messaggio mi ha spinto ad andare da lui "Muoviti. Dobbiamo andare prima che sia troppo tardi!" mi ha detto , LEI che mi ha confessato un terribile segreto che si portava dietro da 3 anni. Io sotto shock che non capivo più niente e singhiozzavo.
Non mi aspettavo tutto questo. Non mi aspettavo la comprensione di mia moglie. Non mi aspettavo che capisse, non mi aspettavo la confessione del suo tradimento (di cui io non sapevo nulla e MAI lo avrei sospettato). Ora capisco tante cose.
Ora capisco il dolore che sta provando quel ragazzo e la sua forte paura di potermi perdere.
Ora capisco il perché mia moglie fosse serena, nonostante il poco sesso tra noi. Ora capisco il peso di quel segreto che portava.
Ora capisco perché non è mai stata gelosa del ragazzo (sapeva che eravamo amici e che ci vedevamo a volte fuori ).
Capisco ma non riesco a metabolizzare, non riesco a essere lucido. Non riesco a capire come potrebbe funzionare un matrimonio dopo tutti questi segreti venuti alla luce. Non riesco a capire come portare avanti un rapporto (ovviamente solo di amicizia) con quel ragazzo. Il mio silenzio lo ha ucciso e lo stava uccidendo sul serio e il senso di colpa mi dilania per questo. Mi odio per questo. Sono un mostro perché non ho capito il suo dolore e pensavo a proteggere la "faccia", a proteggere me stesso (sono un egoista del cazzo!), a proteggere i miei figli e a risparmiare un dolore alla "madre dei mie figli" e in tutto questo non ho pensato a LUI, a tutto quello che avrei potuto causargli, alla ferita enorme che gli ho procurato. MI ODIERO' SEMPRE PER QUESTO. Gli voglio bene e ho giurato che non lo abbandonerò mai, come un padre non abbandonerebbe mai i suoi figli. Ho provato un moto di tenerezza quella notte quando sono andato da lui, non posso dirvi come l'abbiamo trovato e in che stato disperato fosse. Lei mi ha aiutato a sorreggerlo, a metterlo in macchina...abbiamo svegliato un po' di persone e abbattuto la porta di casa. Un casino, la follia.
Avevate ragione: il mio castello era fatto di carta ed è crollato. Io sono crollato.
Non so più chi sia mia moglie. Non so più cho ho avuto a fianco fino ad oggi. Quello che temevo che potesse pensar lei di me, è accaduto a me.
Non so più chi sono io. Non mi capisco più. Mi sento vuoto. Un libro vuoto. NO ho più niente dentro, né lacrime, né forza per reagire. Niente. Il nulla.
Non so più se il mio terzo figlio sia proprio il mio. Non so più niente. Non so neanche se d'ora in avanti riuscirò ad essere un buon padre o a sapere fare il padre.
Adesso sono io che ho bisogno di aiuto. Non ce la faccio da solo. Mia moglie deve pensare alle sue colpe e alle sue pene, il ragazzo deve pensare a stare bene e a rasserenarsi un po', e io devo pensare a capire e a guarire. Mi dispiace per i miei bambini. Mi dispiace che gli siamo capitati proprio noi due come genitori. Che opninione avranno di noi un giorno?
Al momento penserò a stare bene, soltanto poi, ad essere un buon padre. Dovrò riuscirci per loro e anche per LUI, che un padre, non l'ha mai avuto e quello che ha avuto meriterebbe solo di finire all'inferno e bruciare. (twinpicks ha ragione: LUI in me ha visto forse il padre modello che non ha mai avuto...modello, per dire). MI sento un verme per essermi lasciato trasportare dalla situazione. Lui aveva bisogno di una figura maschile protettiva, non di un amante!!! Io avrei dovuto mettere fine, dal principio, a quella situazione! Mi sento in colpa per quello che ho fatto perché gli ho causato altre sofferenze. Non avrei mai voluto. Se solo potessi tornare indietro, mi comporterei diversamente. Lo amerei ma in maniera diversa.
E penserò a stare bene anche per LEI (che da quella notte è soltanto "la madre dei miei figli").
Vi aggiornerò presto quando sarò in grado di mettere insieme pensieri logici. Adesso non ce la faccio. E' successo tutto troppo in fretta, il mio mondo si è sgretolato e ribaltato.


ADESSO HO TANTA MA TANTA PAURA ANCH'IO.
Ciao M.

parto dal fondo, in mezzo a tutto questo dolore non solo il tuo mondo non si è sgretolato o ribaltato, anche se lo so che adesso ti sembra esattamente così...ma, quando riuscirai a riabituarti al fatto che stai respirando, che non stai tenendo segreti, che ogni cosa è esposta e alla luce, potrai vedere che il tuo mondo si è svelato e che buona parte della fatica che stavi facendo per tenere tutto insieme, la potrai ridirigere per aver Cura di un unico mondo in cui quello spazio di cui avevi tanto bisogno c'è per davvero. Casa tua.

Un mondo in cui il "dentro" e il "fuori" non sono più tanto divergenti.

Il dolore lascia vuoti, apparentemente...ma, per la mia esperienza, è un autoinganno quel vuoto e quel pieno...non è adesso che sei vuoto, era prima che eri troppo pieno, tanto da strabordare...questo che adesso senti come vuoto, è spazio, per te e anche, quando sarai pronto, per la speranza...e la pace.

Il dolore fa così....passa come un tornado, come una esplosione, arriva tutto insieme lo svelamento e lascia lì, annichiliti in mezzo alle macerie, senza forza...con la netta sensazione che non si riuscirà più a rialzarsi.
E si fa fatica a rialzarsi, il dolore stanca....stanca tantissimo.

E' una opportunità, quel dolore che stanca e annichilisce, ti obbliga a fermare la corsa. Direi che inchioda, io l'avevo percepito come essere inchiodata. Mi ero spaventata moltissimo, credevo sarebbe stato per sempre.

Ho imparato che ora non è sempre. Ora è ora. Ed è importantissimo, ricordare che ora non è sempre. Nutrire anche il pensiero razionale, in attesa che anche la pancia si allinei e inizi a riconoscere che è così.

La Vita è una meraviglia, perchè offre le opportunità in modo inaspettato, e inizia piano a offrirle, piccole spintarelle che mano a mano aumentano. Fino a che (io me la sono immaginata così) perde la pazienza e ribalta la sedia su cui SI CREDEVA di essere comodamente seduti. E mette con il culo per terra.

Adesso è il tempo di fermarsi, per voi, e ricominciare a respirare.
Lasciare che l'onda della colpa passi (non lasciare che vi travolga) avete fatto il meglio che potevate.

Tu hai fatto il meglio che potevi. Come potevi.
Col senno di poi, e da fuori, siamo tutti bravissimi.

Ma da dentro finiamo tutti, nessuno escluso con il culo per terra. A rantolare, a volte, perchè fa un male cane.
Perchè si fanno i conti con le fragilità umane, con gli errori, con le convinzioni che crollano...come castelli di sabbia.

Mi ha commossa la tua relazione con tua moglie. Veramente tanto. E' bella...
Che fra voi ci sia un'alleanza tale per cui lei ti è davvero stata vicina. Ti ha sostenuto. Non si è tolta.
E' affetto, molto molto bello.

Spero per me, un giorno, di essere capace di aver costruito una cosa così bella...e pura anche.

E ti ringrazio...io non sono una buona amica della speranza, ci faccio spesso a botte con la speranza...eppure la vostra alleanza mi ha regalato speranza. :eek:

Credo che i vostri figli siano fortunati, invece.

Avrete fatto dei gran casini, eppure....quello che loro possono vedere concretamente e non di facciata, è che voi siete davvero insieme. E non per un interesse, non per un progetto da mantenere in vita anche se è già cadavere, non per appropriazione...ma per calore e vicinanza. E comprensione.

Spero riusciate ad aver cura ed apprezzare la vostra ricchezza. Che state condividendo anche con quel ragazzo che è arrivato come un tornado e ha ribaltato tutto quello che c'era nella stanza.

Però...cavolo...che Dono che adesso fra te e tua moglie ci sia verità. Voi due, nudi, rotti e ammaccati, feriti...ma adesso non vi dovete nascondere chi siete. Non dovete mettere il vestito bello della festa per nascondere che sotto siete feriti e doloranti. Adesso potete anche rischiare di avere l'opportunità di curarvi le ferite. Ognuno le sue. Ma in vicinanza.



Quelle che poi sono le vostre verità, il contenuto, sono vostre.

I vostri figli meglio non sappiano cosa contiene la verità.
Ma che possano vedere che tu e tua moglie vi guardate senza veli, ti assicuro, te lo firmo, lo sentono che è un gran Dono. E sarà una delle eredità che voi lascerete a loro.

E bravi che state cercando aiuto.
E' il momento migliore...quando si è rotti. Uno spazio in cui mettere le rotture con qualcuno che "presta" lo sguardo...che per certi versi consente di stare lì anche soltanto a rimirar le macerie.
Che poi verrà il momento che si inizia a muover le dita dentro quelle macerie, e farà ancora male...ma si potrà scegliere cosa lasciare e cosa tenere per ricostruire...e farà male...e poi farà bene.

Serve un gran disordine, per fare ordine. (e non per mettere le cose nelle scatole facendo sembrare che sia tutto a posto).

Tanto dolore...eppure tante possibilità in quel dolore.

Il passo più difficile è fatto, adesso :)

Siete saltati, è finita l'agonia sul trampolino...adesso siete in acqua...si tratta di imparare a nuotare. E quando non si riesce a nuotare concedersi anche di stare lì a fare il morto per semplicemente galleggiare, per respirare guardando semplicemente il cielo.

...io penso che quando la Vita mette in determinate condizioni, abbia una profonda saggezza...ci mette chi sa nuotare...niente accade per errore. Niente di quello che accade è fuori dall'ordine degli eventi...

Siamo noi che abbiamo uno sguardo talmente corto che combattiamo con gli eventi perchè li vorremmo come noi pensiamo debbano essere...fidati degli eventi. Lo capirai poi il perchè. E un perchè c'è. Stanne certo.

Buon riposo adesso....serve ricordarsi di riposare quando si soffre...e il corpo (vuoto e senza pensieri) lo sa. Il corpo viene prima. Serve imparare ad ascoltare. Sai già tutto. Ascolta (ti). :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ciao M.

parto dal fondo, in mezzo a tutto questo dolore non solo il tuo mondo non si è sgretolato o ribaltato, anche se lo so che adesso ti sembra esattamente così...ma, quando riuscirai a riabituarti al fatto che stai respirando, che non stai tenendo segreti, che ogni cosa è esposta e alla luce, potrai vedere che il tuo mondo si è svelato e che buona parte della fatica che stavi facendo per tenere tutto insieme, la potrai ridirigere per aver Cura di un unico mondo in cui quello spazio di cui avevi tanto bisogno c'è per davvero. Casa tua.

Un mondo in cui il "dentro" e il "fuori" non sono più tanto divergenti.

Il dolore lascia vuoti, apparentemente...ma, per la mia esperienza, è un autoinganno quel vuoto e quel pieno...non è adesso che sei vuoto, era prima che eri troppo pieno, tanto da strabordare...questo che adesso senti come vuoto, è spazio, per te e anche, quando sarai pronto, per la speranza...e la pace.

Il dolore fa così....passa come un tornado, come una esplosione, arriva tutto insieme lo svelamento e lascia lì, annichiliti in mezzo alle macerie, senza forza...con la netta sensazione che non si riuscirà più a rialzarsi.
E si fa fatica a rialzarsi, il dolore stanca....stanca tantissimo.

E' una opportunità, quel dolore che stanca e annichilisce, ti obbliga a fermare la corsa. Direi che inchioda, io l'avevo percepito come essere inchiodata. Mi ero spaventata moltissimo, credevo sarebbe stato per sempre.

Ho imparato che ora non è sempre. Ora è ora. Ed è importantissimo, ricordare che ora non è sempre. Nutrire anche il pensiero razionale, in attesa che anche la pancia si allinei e inizi a riconoscere che è così.

La Vita è una meraviglia, perchè offre le opportunità in modo inaspettato, e inizia piano a offrirle, piccole spintarelle che mano a mano aumentano. Fino a che (io me la sono immaginata così) perde la pazienza e ribalta la sedia su cui SI CREDEVA di essere comodamente seduti. E mette con il culo per terra.

Adesso è il tempo di fermarsi, per voi, e ricominciare a respirare.
Lasciare che l'onda della colpa passi (non lasciare che vi travolga) avete fatto il meglio che potevate.

Tu hai fatto il meglio che potevi. Come potevi.
Col senno di poi, e da fuori, siamo tutti bravissimi.

Ma da dentro finiamo tutti, nessuno escluso con il culo per terra. A rantolare, a volte, perchè fa un male cane.
Perchè si fanno i conti con le fragilità umane, con gli errori, con le convinzioni che crollano...come castelli di sabbia.

Mi ha commossa la tua relazione con tua moglie. Veramente tanto. E' bella...
Che fra voi ci sia un'alleanza tale per cui lei ti è davvero stata vicina. Ti ha sostenuto. Non si è tolta.
E' affetto, molto molto bello.

Spero per me, un giorno, di essere capace di aver costruito una cosa così bella...e pura anche.

E ti ringrazio...io non sono una buona amica della speranza, ci faccio spesso a botte con la speranza...eppure la vostra alleanza mi ha regalato speranza. :eek:

Credo che i vostri figli siano fortunati, invece.

Avrete fatto dei gran casini, eppure....quello che loro possono vedere concretamente e non di facciata, è che voi siete davvero insieme. E non per un interesse, non per un progetto da mantenere in vita anche se è già cadavere, non per appropriazione...ma per calore e vicinanza. E comprensione.

Spero riusciate ad aver cura ed apprezzare la vostra ricchezza. Che state condividendo anche con quel ragazzo che è arrivato come un tornado e ha ribaltato tutto quello che c'era nella stanza.

Però...cavolo...che Dono che adesso fra te e tua moglie ci sia verità. Voi due, nudi, rotti e ammaccati, feriti...ma adesso non vi dovete nascondere chi siete. Non dovete mettere il vestito bello della festa per nascondere che sotto siete feriti e doloranti. Adesso potete anche rischiare di avere l'opportunità di curarvi le ferite. Ognuno le sue. Ma in vicinanza.



Quelle che poi sono le vostre verità, il contenuto, sono vostre.

I vostri figli meglio non sappiano cosa contiene la verità.
Ma che possano vedere che tu e tua moglie vi guardate senza veli, ti assicuro, te lo firmo, lo sentono che è un gran Dono. E sarà una delle eredità che voi lascerete a loro.

E bravi che state cercando aiuto.
E' il momento migliore...quando si è rotti. Uno spazio in cui mettere le rotture con qualcuno che "presta" lo sguardo...che per certi versi consente di stare lì anche soltanto a rimirar le macerie.
Che poi verrà il momento che si inizia a muover le dita dentro quelle macerie, e farà ancora male...ma si potrà scegliere cosa lasciare e cosa tenere per ricostruire...e farà male...e poi farà bene.

Serve un gran disordine, per fare ordine. (e non per mettere le cose nelle scatole facendo sembrare che sia tutto a posto).

Tanto dolore...eppure tante possibilità in quel dolore.

Il passo più difficile è fatto, adesso :)

Siete saltati, è finita l'agonia sul trampolino...adesso siete in acqua...si tratta di imparare a nuotare. E quando non si riesce a nuotare concedersi anche di stare lì a fare il morto per semplicemente galleggiare, per respirare guardando semplicemente il cielo.

...io penso che quando la Vita mette in determinate condizioni, abbia una profonda saggezza...ci mette chi sa nuotare...niente accade per errore. Niente di quello che accade è fuori dall'ordine degli eventi...

Siamo noi che abbiamo uno sguardo talmente corto che combattiamo con gli eventi perchè li vorremmo come noi pensiamo debbano essere...fidati degli eventi. Lo capirai poi il perchè. E un perchè c'è. Stanne certo.

Buon riposo adesso....serve ricordarsi di riposare quando si soffre...e il corpo (vuoto e senza pensieri) lo sa. Il corpo viene prima. Serve imparare ad ascoltare. Sai già tutto. Ascolta (ti). :)
Oh. Mi hai fatta piangere eh :)

Ma sono lacrime belle. Non invidio la situazione di roby, ma condivido l'invidia per quanto costruito con la moglie. Ad avercene comunque anche solo un decimo.
 

Roby.roberto

Utente di lunga data
Sì, è evidente che non prova ripugnanza o indifferenza totale nei riguardi degli altri uomini, e quindi non è "etero" nel senso totale e granitico del termine. Non è neanche omosessuale nel senso granitico e totale del termine, nel senso che non prova ripugnanza o indifferenza nei riguardi delle donne, anzi.
Il problema del nostro interlocutore NON è quello di riconoscere la sua omosessualità, dirsi "sono omosessuale", e d'ora in poi cercare soltanto relazioni omosessuali. Il problema del nostro amico è capire chi è da capo a fondo, perchè ora come ora tutto quel pensava di se stesso non gli dice più nulla. C'entra anche la sessualità, ma per quel che posso capire così a distanza NON è l'aspetto principale di questa vicenda, è solo la forma sintomatica in cui un profondo rivolgimento interiore si è manifestato. Come si esprimerà la sua sessualità in futuro non lo sa nessuno, e non è il problema principale (neanche per sua moglie, da quel che capisco).

Esatto. Mi hai capito perfettamente.

Io non so più chi sono e cosa voglio. Non so più se la voglio al mio fianco. Lei mi ha tradito qualche anno fa e non so bene adesso se il terzo figlio sia davvero mio o no. Lei sostiene di sì. Cmq sia non mi interessa saperlo, perché per me resterà sempre MIO FIGLIO.
No ha più l'amante (sposato anche lui). Il suo tradimento ha iniziato prima del mio, prima che io conoscessi il ragazzo. Me lo ha nascosto per tanto tempo e poi, quando ha capito la simpatia che c'era tra me e pure la nostra relazione, lei ha continuato indisturbata (e io non mi sono mai accorto di nulla). Dice che mi capisce e che nessuno dei due abbiamo nulla da perdonare all'altro perché abbiamo sbagliato entrambi. Anzi dice che entrambi dobbiamo preoccuparci di risolvere la situazione di quel ragazzo e nostra.

Io non ci capisco più un xxxxx!

A me non piacciono gli uomini, non mi attraggono. In questo momento il solo pensiero del sesso mi fa non schifo ma di più. Intendo il sesso in generale, con uomini e con donne. E' un elemento che deve stare lontano da me in questo momento (il sesso); è una compnente con cui non voglio avere a che fare.
Voglio solo stare bene, capire che è successo e aiutare quel povero ragazzo. Non voglio abbandonarlo, non posso ma non posso amarlo come prima. Gli ho fatto solo del male.

LEI dice che devo leggere un libro di Colin Tipping (IL PERDONO ASSOLUTO) per capire che in quello che ci è successo non c'è nessuno che deve perdonare nessuno. QUESTA COSA NON LA CAPISCO. COME PUO' DIRE DI NON ODIARMI?? IO VORREI ODIARLA PER QUELLO CHE MI HA FATTO! E mi aspetterei che lei mi odiasse per essere andato a letto con un uomo.
Si è messa a parlarmi di OSHO, di filosofie orientali. Non la riconosco più. Sapevo che divorava libri nel tempo libero ma che si fosse messa tutte queste strane teorie in testa, poi!!! Dice che l'amante gli ha fatto scoprire il TANTRA, l'amore tantrico...no questa l'hanno drogata, ecco cosa! Sono così incazzato!!!

Mi sento come nel romanzo di Kafka: una mattina mi sono svegliato ed ero uno scarafaggio, non ero più io. Mi sento così.

ODIO ME STESSO PER QUELLO CHE HO COMBINATO E PER AVER FERITO QUEL RAGAZZO! Se a LUI fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato!

Io ora provo ODIO. Come può lei essere così neutra, così liscia e tranquilla? Mi parla di perdono, di andare oltre.

Su una cosa siamo d'accorso: i nostri figli e il loro benessere vengono prima di tutto!!! E i familairi devono stare lontani da questa vicenda. Finché non ci capiremo niente noi, nessuno dovrà mettere bocca in questo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Oh. Mi hai fatta piangere eh :)

Ma sono lacrime belle. Non invidio la situazione di roby, ma condivido l'invidia per quanto costruito con la moglie. Ad avercene comunque anche solo un decimo.
E sono contenta di averti fatta piangere!! :)

A volte serve una scusa (a me serve spesso :eek::D)

Sai che non è esattamente invidia?

E' ammirazione. E speranza...e la speranza per me è una cosa così complessa e faticosa e dolorosa che quando la intravedo, spalanco gli occhi come una bambina piccola...

è così bella la speranza...:)

Della speranza potrei pure innamorarmi. Ecco. :D
 

Roby.roberto

Utente di lunga data
Roby sta nella merda che più merda non si può e voi pensate a farvi la saker. Abbiate un minimo di decenza ecchecazzo. Pensa che uno dei figli non sia suo e voi a frignare se uno è gay o un po' di meno, 1-- ,1 + . Boh
Ti quoto! :) Ma capisco anche loro. Pure io avrei ragionato in questi termini :-(
 

Foglia

utente viva e vegeta
E sono contenta di averti fatta piangere!! :)

A volte serve una scusa (a me serve spesso :eek::D)

Sai che non è esattamente invidia?

E' ammirazione. E speranza...e la speranza per me è una cosa così complessa e faticosa e dolorosa che quando la intravedo, spalanco gli occhi come una bambina piccola...

è così bella la speranza...:)

Della speranza potrei pure innamorarmi. Ecco. :D
Io invero proprio invidio. Lei che ha avuto la forza di guidare. Ma anche Roby, che di fronte a un dubbio atroce ha messo in mano la verità a lei. Davvero provo invidia per questo.

E invidio ancora lei, per avere messo la verità di rimando a lui.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io invero proprio invidio. Lei che ha avuto la forza di guidare. Ma anche Roby, che di fronte a un dubbio atroce ha messo in mano la verità a lei. Davvero provo invidia per questo.
Penso non sia per niente gratis...e penso che ci vorrà tempo perchè sia visibile....

Io e te...abbiamo in comune il rovescio di quella medaglia, no?

Forse è questo il fulcro di quel che vediamo da qui.

La commozione, è probabilmente commozione per quelle noi che erano in quel rovescio di medaglia...e che non ci sono più :)

Con tutto quel che comporta.
 
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