Mi piacerebbe capire cosa provano le amanti ...

oriente70

Utente di lunga data
Tesoro mio, Però quella è proprio la tua percezione figa di un tuo vissuto particolare con una persona particolare. Stai facendo il solito errore che ormai potremmo battezzare "il paradigma del cornuto": si prende il caso concreto e virgola invece di ricercare la fattispecie generale ed astratta si pretende di fare assurgere delle sensibilità individuali a regola generale. Ora non voglio dire che i singoli casi non facciano base per un'indagine statistica, però continua a dire che qui Alla fine non si cerca mai una sintesi tra le varie posizioni. Tanto non ci sono 2 gradi ti ho due traditori che vedo una cosa in modo diverso, perché hanno avuto a che fare Intanto con situazioni socio-economiche, geografiche, e anche patrimoniali ben diverse perché ti voglio tanto bene ma mettere le corna a Gela oppure a Milano non è la stessa cosa manco in termini esclusivamente di dimensione interiore. Avere o mettere le corna quando hai una tua disponibilità ed autonomia patrimoniale vera oppure quando una separazione ti lascerebbe con una scarpa e una ciabatta non è la stessa cosa. E soprattutto avere o mettere le corna quando hai figli o quando non li hai sono due bestie completamente diverse.
Poi è chiaro che essere il macigno dia una soddisfazione psicologica ben diversa.
Quindi per te a Canicattì non si mettono le corna ?? Beato te.
Poi la questione patrimoniale ,se trovi il cornuto/a vendicativa non so quanti si salvano.
E senza vie legali .....
 

Skorpio

Utente di lunga data
Il problema non è quello.
Il problema è - a mio avviso - che una che reprime la sua voglia di stare con l'altro come minimo ti respinge.
Prova fastidio nello stare accanto a te.
Questo se va bene.
Ma se ha parecchio da reprimere (e cioè se la voglia di stare con l'altro è forte) non puoi escludere che quel fastidio divenga facilmente tedio, disgusto, antipatia nei tuoi confronti.
Perchè ?
Perchè in quel momento tu rappresenti un 'ostacolo'. E basta.
Non saprei.. c'è caso è caso..

È difficile generalizzare..

Certo si possono anche innescare meccanismi così.. che si alimentano anche facilmente, dopo

(Per lui ho rinunciato a... E invece lui.. e invece lui...)
 

danny

Utente di lunga data
Ricordo quando vivevo da solo quella pesante sensazione di solitudine, certe sere.
Il mio lavoro all'epoca si svolgeva in un ufficio in cui erano rari i contatti umani.
Non c'era internet.
Certe giornate passavano con la sola compagnia di qualche telefonata.
A volte anche quando uscivo la sera in compagnia con certi amici avvertivo la stessa sensazione.
Quella per cui avrei potuto anche non esserci che non sarebbe cambiato molto.
La sensazione di essere trasparente l'ho provata parecchie volte.
C'è un bisogno di essere amati che riempie questi vuoti, di valere qualcosa per qualcuno.
Amare non basta. Avere dei sentimenti verso gli amici neppure se alla fine non sei per loro che uno dei tanti.
C'è un bisogno di stabilità nei rapporti umani.
Sapere di poter contare su qualcuno, su una, due, tre persone che ti danno speranze, certezze, presenza.
Che poi in giro sia pieno di stronzi, ovvero di persone che se ne approfittano della tua disponibilità, lo sappiamo tutti.
Ma la presenza di qualche persona per cui hai davvero un valore nella tua vita, che ti stima, ti vuole bene disinteressatamente ripaga della merda che devi attraversare altrove e dalla quale non puoi sottrarti, perché magari la trovi nei posti di lavoro, a scuola...
Il matrimonio dovrebbe essere un rifugio, un posto dove i sentimenti sono puliti, dove ci si può fidare dell'altro come di sé stessi, dove quella solitudine scompare nell'amore o nell'affetto, sicuramente nella stima.
E questa forza che si trova nel matrimonio la si dovrebbe trasmettere ai figli, che la possano portare con sé, consci del significato e della potenza che ha l'amore, e pieni della speranza di incontrarlo, sicuramente capaci per averlo conosciuto di riconoscerlo.
A me questo è stato negato: mio padre tradì mia madre che ero bimbo, si lasciarono che avevo 4 anni, io fui al centro dei loro rancori per anni. Diciamo fino a un anno fa, quando mio padre ancora accennò all'influsso di mia madre, senza rendersi conto che in quasi cinquant'anni le volte che l'aveva incontrata si contavano sulle dita delle mani.
E io porto con me sempre questo senso di solitudine, che corrisponde al bisogno di essere amato che non è mai abbastanza, forse perché alla fine la sensazione di essere trasparente, di essere uno dei tanti per tutti in una grande città è dominante.
Tradire è anche questo: creare vuoti che non si riempiono più, che restano tali tutta la vita, in un bisogno d'amore che non trova requie, che rende deboli.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Quindi per te a Canicattì non si mettono le corna ?? Beato te.
Poi la questione patrimoniale ,se trovi il cornuto/a vendicativa non so quanti si salvano.
E senza vie legali .....
Si fa in modo diverso. Si parla coi silenzi, si gioca la partita con altre regole.9
 

Dina74

Utente di lunga data
bla bla bla. prenditela pure con me, ma se non scrivi le cose che ti hanno portato alla stuazione con cui ci ammorbi 24/7 non sono cazzi miei. Farti capire è un tuo interesse, qui. Hai scritto una maxicagata pragonando un evento devastante come lo stupro alle rotture di coglioni, pur pesanti che possono derivare da un matrimonio. Cazzi tuoi se sei troppo idiota o in trappola nelle tue gabbie concettuali. A me di spiegare cosa si prova a volare a una talpa fotte cazzi. Resta nel tuo buco a sbraitare, che tanto il tuo silenzio e la solitudine restano tali nonostante i tuoi patetici tentativi di riempirli di contenuti. Perchè i contenuti non li hai. Sei bloccata alle corna e resti al chiodo. indipercui, scusami, ma ho na vita da vivere. Tu, mobili antichi da restaurare (ma guarda caso)...

Ma io non cerco giustificazioni per la mia menzogna. Santoddio. Io sono quello che scopa fuori casa perché mi piace. Perché mi fa star bene, come mi piace tornare a casa e fare il bis con la legittima dopo un paio d'ore con l'illegittima. Mi piace sentire che ho le porte aperte anche se ho 40 anni e una famiglia sulle spalle. Mi piace sentire che è tutto come dovrebbe essere. Mi piace sentirmi me.
E non temo il giudizio. Le conseguenze? Magari si. Ma il giudizio no.
È questo che fa incazzare, lo capisco, ma mica obbligo la gente a venire a letto con me, o la infarcisco di menzogne o chissà cosa. Io resto me stesso, senza recitare. È quello che è liberatorio, non il resto. E non accuso mia moglie di avermi tradito quindi la tradisco io.
Accus(av)o mia moglie di sbattersene i coglioni di come sono fatto io e, sapendolo benissimo, di essersi allontanata da me, e da noi. Per pensare a lei. Adesso a me ci penso io. Lo faccio mentendo perché non voglio perderla, e quindi decido per entrambi. Ma figurati che me ne frega a me del perdono. io sono uno che vuole tutto. Fosse legale, avrei 4 mogli e 34 figli. Essere trasparente non mi farebbe stare meglio.
prima non la tradivi? lei ha sempre saputo di questo lato oppure hai sempre mentito?
Non mi è chiaro questo passaggio di te ( tutto il resto lo condivido )...mi sembri tanto cazzuto ma perche non puoi avere con la leggittima un rapporto libero?
In qualche post precedente dicevi che non era affar tuo se la gente è credulona e si mette a fianco gente la imbroglia.
Tua moglie come la definisci?
 

Dina74

Utente di lunga data
A maggior ragione se non l'hai cacciato vedi di risolvere in un senso o nell'altro la situazione. Altrimenti finisce in un cane che si morde la coda e ti ritrovi come Mistral a costruire una filosofia della vita della coppia delle relazioni in funzione delle corna che ti sei beccata.
Comincia a smetterla di chiederti se fossi sbagliata tu oppure sbagliato lui, e smettila di ragionare in termini di teorema, il tradimento molto spesso avviene in seguito ad una tale convergenza casuale di eventi concatenati assolutamente a cazzo che non vale manco la pena di mettersi a razionalizzare. Tanto vale che cerchi di spiegare Il senso profondo di un grosso chicco di grandine che ti spacca il setto nasale.
Certo ci sono alcuni casi macroscopici in cui la sfiga la chiami addosso, ma non ti credere che nelle corna ci sia poi molto da razionalizzare e da capire. Anzi a volte é un signor trappolone.
quoto
 

Dina74

Utente di lunga data
Domande che si pone ogni tradito.
Io mi domandavo perfino che se rimproveravo a lui di non aver rispettato "nel bene e nel male" perché dovessi non rispettarlo io, considerando il male il suo tradimento.

Quante cose si pensano per non ammettere di aver fatto un investimento sbagliato.
Si fa proprio come chi, dopo aver perso una somma ingente alla roulette, continua a giocare per non sentire vana la perdita ed è convinto di potersi rifare.

Non ci si può rifare. Quello che è stato perso è stato perso. Ed è stato perso da entrambi. Anche chi ha tradito ha già rovinato quel rapporto che ha tradito e ha prima di tutto perso se stesso e il proprio investimento.
Nulla torna come si vorrebbe.
Vedi i separati stare male. Pensa come stanno quelli che restano insieme e tornano a dormire ogni notte con chi li ha pugnalati alle spalle.

Io ho due figli adulti belli e sereni e impegnati a costruire relazioni limpide perché hanno imparato che se si imbroglia e si tradisce si tradisce prima di tutto se stessi.
quoto
 

Dina74

Utente di lunga data
Se il vostro tradimento presuppone l'inesistenza dell'altro, nell'atto del tradirlo... Beh... Siamo lontani mille miglia da come la posso vedere io. La mia reazione sarebbe una e una soltanto: ma credo che a quel punto sarebbe l'unica possibile, a meno di non accettare, in tutto questo, il ruolo di un oggetto scomodo.

E no, non mi starebbe bene partire da una premessa che non giudico attendibile, perché (almeno ai miei occhi) io esisto. Se mi stai dicendo che non esisto più ai tuoi, bhe..... Con me non hai neanche da discutere.
Mi sembra di capire che in questi casi non esiste la moglie come persona a da amare , ma esiste solo "il progetto famiglia",....almeno io capisco cosi..
 

stany

Utente di lunga data
Madonna santa che popolana. Il grassetto me l'ero perso. Ciaone proprio
Forse era per mettersi in sintonia con te: Visto che descrivi ispezioni alle tonsille "a due a due" mediante l'inserimento del tuo ammennicolo; e nei confronti di persone (donne) che ti sollazzano (non so nemmeno fino a che punto aggratis), per le quali dovresti provare un minimo di riconoscimento,se non rispetto, visto che ti consentono di affermare il tuo smisurato ego .Altro che lotta tra maschi e femmine
.....La lotta la stai facendo davanti allo specchio con te stesso e la tua insoddisfazione che si esprime attraverso il sesso; visto che non penso sia di origine ormonale. Visto che affermi (anche giustamente) che il tuo benessere debba essere prioritario su tutto e tutti (meno la prole), a discapito di valori quali onore e rispetto (cit. Terronica) ,non te la raccontare sul fatto che le tue "accompagnatrici" siano un compendio alle frustrazioni di coppia, che vada oltre ad una gretta e ripetitiva conferma di se,nella prova della conquista,e nella successiva realizzazione di un episodio di sesso fine a se stesso (l'inserimento per l'inserimento), considerato che fai solo credere (anche a te stesso), che questa compulsività apporti un beneficio alla tua anima. Del esto,dopo appena due ore da una copula clandestina sei perversamente attratto da tua moglie per replicare la prestazione. Non esagerare col cialis.....
Non sei il Male.....sei messo male!
 

stany

Utente di lunga data
Il problema non è quello.
Il problema è - a mio avviso - che una che reprime la sua voglia di stare con l'altro come minimo ti respinge.
Prova fastidio nello stare accanto a te.
Questo se va bene.
Ma se ha parecchio da reprimere (e cioè se la voglia di stare con l'altro è forte) non puoi escludere che quel fastidio divenga facilmente tedio, disgusto, antipatia nei tuoi confronti.
Perchè ?
Perchè in quel momento tu rappresenti un 'ostacolo'. E basta.
Come non darti ragione.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
ma mettere le corna a Gela oppure a Milano non è la stessa cosa manco in termini esclusivamente di dimensione interiore. Avere o mettere le corna quando hai una tua disponibilità ed autonomia patrimoniale vera oppure quando una separazione ti lascerebbe con una scarpa e una ciabatta non è la stessa cosa. E soprattutto avere o mettere le corna quando hai figli o quando non li hai sono due bestie completamente diverse.
Non è la stessa cosa, no.
E non lo è a Gela come a Milano.
Negli esempi che fai la collocazione geografica non c'entra nulla.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
il tradimento molto spesso avviene in seguito ad una tale convergenza casuale di eventi concatenati assolutamente a cazzo che non vale manco la pena di mettersi a razionalizzare. Tanto vale che cerchi di spiegare Il senso profondo di un grosso chicco di grandine che ti spacca il setto nasale.
Certo ci sono alcuni casi macroscopici in cui la sfiga la chiami addosso, ma non ti credere che nelle corna ci sia poi molto da razionalizzare e da capire. Anzi a volte é un signor trappolone.
Vero.
Tutto tempo sprecato a cercare di capire qualcosa che basta osservare.
 

stany

Utente di lunga data
Ricordo quando vivevo da solo quella pesante sensazione di solitudine, certe sere.
Il mio lavoro all'epoca si svolgeva in un ufficio in cui erano rari i contatti umani.
Non c'era internet.
Certe giornate passavano con la sola compagnia di qualche telefonata.
A volte anche quando uscivo la sera in compagnia con certi amici avvertivo la stessa sensazione.
Quella per cui avrei potuto anche non esserci che non sarebbe cambiato molto.
La sensazione di essere trasparente l'ho provata parecchie volte.
C'è un bisogno di essere amati che riempie questi vuoti, di valere qualcosa per qualcuno.
Amare non basta. Avere dei sentimenti verso gli amici neppure se alla fine non sei per loro che uno dei tanti.
C'è un bisogno di stabilità nei rapporti umani.
Sapere di poter contare su qualcuno, su una, due, tre persone che ti danno speranze, certezze, presenza.
Che poi in giro sia pieno di stronzi, ovvero di persone che se ne approfittano della tua disponibilità, lo sappiamo tutti.
Ma la presenza di qualche persona per cui hai davvero un valore nella tua vita, che ti stima, ti vuole bene disinteressatamente ripaga della merda che devi attraversare altrove e dalla quale non puoi sottrarti, perché magari la trovi nei posti di lavoro, a scuola...
Il matrimonio dovrebbe essere un rifugio, un posto dove i sentimenti sono puliti, dove ci si può fidare dell'altro come di sé stessi, dove quella solitudine scompare nell'amore o nell'affetto, sicuramente nella stima.
E questa forza che si trova nel matrimonio la si dovrebbe trasmettere ai figli, che la possano portare con sé, consci del significato e della potenza che ha l'amore, e pieni della speranza di incontrarlo, sicuramente capaci per averlo conosciuto di riconoscerlo.
A me questo è stato negato: mio padre tradì mia madre che ero bimbo, si lasciarono che avevo 4 anni, io fui al centro dei loro rancori per anni. Diciamo fino a un anno fa, quando mio padre ancora accennò all'influsso di mia madre, senza rendersi conto che in quasi cinquant'anni le volte che l'aveva incontrata si contavano sulle dita delle mani.
E io porto con me sempre questo senso di solitudine, che corrisponde al bisogno di essere amato che non è mai abbastanza, forse perché alla fine la sensazione di essere trasparente, di essere uno dei tanti per tutti in una grande città è dominante.
Tradire è anche questo: creare vuoti che non si riempiono più, che restano tali tutta la vita, in un bisogno d'amore che non trova requie, che rende deboli.
Danny....non siamo tutti uguali. Capisco che ti senta defraudato del tuo porto sicuro; purtroppo resta l'amarezza.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ma.. ricordo male o lasciasti la tua precedente compagna x metterti con la tua attuale, allora amante?
Si, lasciai mia moglie per quella che è ancora la mia compagna, nonchè madre di mio figlio.
Dalla mia ex moglie non ho avuto figli (lo preciso perchè credo che la presenza o meno di figli sia assolutamente vincolante rispetto a qualsiasi scelta).
 
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