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joss

Utente
Buongiorno a tutti.
Aggiorno la mia storia, per chi vorrà leggerla.
Ve la ricordo in breve: io 25enne impegnata, relazione extra con uomo di oltre trent'anni più anziano, anche lui impegnato.
Partiamo proprio dal concetto di essere "impegnato". Fargli ammettere di avere una relazione non è stato semplice, in tutti i mesi di frequentazione. Appena abbiamo cominciato a frequentarci lui si dichiarava single, o quanto meno senza relazioni importanti. Passano i mesi, dice che la ex compagna con cui aveva rotto qualche anno prima aveva dei problemi di salute per cui lui si stava occupando di lei, ma in amicizia eh. A volte ci scappava qualche parolina dolce, ma assolutamente nulla di più. Quest'estate arriva il periodo delle vacanze e mi rompo i cosiddetti di lui che inventa palesemente le storie più astruse per giustificare il fatto di non esserci per qualche giorno.. infine ammette di avere ancora una relazione con questa compagna, mi aveva mentito per non farmi preoccupare, ma il fatto è che era un rapporto morto, lui però si sentiva responsabile per lei, che davvero ha dei problemi di salute e bla bla bla.
A inizio settembre decido che la bisogna uscire da quella storia e latito. Purtroppo, l'ultimo giorno in cui ci siamo visti, lui deve aver pestato qualche me*da perché di lì scoppia la grana e la sua compagna mi scrive e mi chiede di vederci. Accetto subito, nel giro di un'ora ci vediamo. Mentre la aspetto, lui mi chiama e mi prega di dire che la nostra è stata una grande amicizia, perché altrimenti sarei uscita devastata dalla faccenda, sarebbero corse voci ovunque, lei avrebbe detto tutto alla mia famiglia, al mio ragazzo etc.
Sul momento, un po' tramortita, confusa e sicuramente spaventata, faccio come da copione e confermo la versione di lui. Ovviamente la loro relazione è viva, lei non vive per conto suo come lui diceva, anzi lei e sua figlia vivono a casa di lui da almeno 5/6 anni. Racconto tutto del nostro rapporto, mi sono presa la briga di dirle quanto mi fossi affezionata ma che non era mai esistito nulla di fisico.
Rimango un po' scosso dall'accaduto, ma nei giorni seguenti mi convinco che magari è meglio finirla così e che così saremmo stati in salvo.
Ma nel giro di poche settimana, la cosa non mi andava più. Ho vuotato il sacco e ho raccontato tutto al mio ragazzo. C'erano cose della nostra relazione che non andavano e non sarebbero mai andate. Per adesso stiamo ancora insieme, stiamo considerando differenze e affinità tra noi, abbiamo sbagliato entrambi in modi diversi e ora valuteremo se l'amore tra di noi è forte abbastanza per non buttare tutto al vento.
La storia diventerebbe troppo lunga, comunque è da dire io e l'oldman eravamo stati mezzo beccati nel corso della relazione, c'era gente che mormorava e le voci sono arrivate alla mia famiglia. Vorrei che mio padre continuasse a rimanere all'oscuro, tuttavia mia madre sa, ho detto tutto anche a lei e adesso medita di andare a fare quantomeno un discorsetto al mio ex amico.
Lui mi aveva mandato un messaggio un paio di settimane fa perché voleva parlarmi, ma io ero ancora troppo inca**ata. Tuttavia volevo che fosse avvertito del fatto che io alla fine l'avevo raccontata tutta, così l'ho chiamato. Durante questa telefonata è riuscito a negare tutto, lui adesso va da uno psicologo a cui ha raccontato della nostra "AMICIZIA PURA", vuole stare con la sua famiglia (la famiglia che non era MAI esistita) e io sono apparsa solo per rovinargli la vita, ha minacciato di venirmi a cercare per "farmi la pelle", di rovinarmi vita sociale e lavorativa. Io mi sono fatta intortare in questa faccenda, volevo farmi intortare e mi sarò fatta anche un sacco di film mentali nel mentre, però lui ora sta costruendo tutto intorno a sé un castello di palle colossali in cui io e lui eravamo solo amici, non mi avrebbe mai sfiorata ma ero una boccata d'aria nella sua vita, lui non era responsabile dei miei sentimenti perché chiaramente non aveva mai detto di amarmi etc. Ovviamente. Però non può obbligarmi a vivere nella menzogna, sarebbe stato comodo proseguire a quel modo, ma io non lo potevo sostenere e ho capito che potevo sopravvivere anche dicendo tutto a famiglia e fidanzato, tuttavia non sarei stata responsabile delle azioni che le persone intorno a me avrebbero potuto compiere. Comunque, le minacce ricevute, più o meno esplicite, più o meno pesanti, mi hanno fatto schizzare malissimo così ho immediatamente telefonato alla sua compagna, le ho detto che lui avrebbe dovuto parlarle, ho detto di averle mentito e che le cose stavano diversamente. Lei ovviamente ha dovuto fare la parte della splendida, lei lo sapeva, stava solo aspettando una confessione, mi sono presa la mia magnifica botta di disturbata mentalmente e un caldo consiglio di vedere uno psicologo come stanno facendo loro.
Sono una bambina un po' immatura? Forse. Non è facile, a volte mi pento di aver tirato fuori proprio tutto, odio far soffrire il mio ragazzo anche se un confronto tra noi era necessario, odio aver mortificato la mia famiglia.. ma sento che era la via migliore per me..
A voi i commenti
 

patroclo

Utente di lunga data
........
A voi i commenti
....e cosa ci sarebbe ancora da dire????

....hai fatto quello che ti sentivi di fare ( giusto o sbagliato che sia), spero solo tu non abbia conseguenze troppo pesanti.........

....evidentemente il vegliardo si è messo con la ragazzetta sbagliata.....:D
 

JON

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti.
Aggiorno la mia storia, per chi vorrà leggerla.
Ve la ricordo in breve: io 25enne impegnata, relazione extra con uomo di oltre trent'anni più anziano, anche lui impegnato.
Partiamo proprio dal concetto di essere "impegnato". Fargli ammettere di avere una relazione non è stato semplice, in tutti i mesi di frequentazione. Appena abbiamo cominciato a frequentarci lui si dichiarava single, o quanto meno senza relazioni importanti. Passano i mesi, dice che la ex compagna con cui aveva rotto qualche anno prima aveva dei problemi di salute per cui lui si stava occupando di lei, ma in amicizia eh. A volte ci scappava qualche parolina dolce, ma assolutamente nulla di più. Quest'estate arriva il periodo delle vacanze e mi rompo i cosiddetti di lui che inventa palesemente le storie più astruse per giustificare il fatto di non esserci per qualche giorno.. infine ammette di avere ancora una relazione con questa compagna, mi aveva mentito per non farmi preoccupare, ma il fatto è che era un rapporto morto, lui però si sentiva responsabile per lei, che davvero ha dei problemi di salute e bla bla bla.
A inizio settembre decido che la bisogna uscire da quella storia e latito. Purtroppo, l'ultimo giorno in cui ci siamo visti, lui deve aver pestato qualche me*da perché di lì scoppia la grana e la sua compagna mi scrive e mi chiede di vederci. Accetto subito, nel giro di un'ora ci vediamo. Mentre la aspetto, lui mi chiama e mi prega di dire che la nostra è stata una grande amicizia, perché altrimenti sarei uscita devastata dalla faccenda, sarebbero corse voci ovunque, lei avrebbe detto tutto alla mia famiglia, al mio ragazzo etc.
Sul momento, un po' tramortita, confusa e sicuramente spaventata, faccio come da copione e confermo la versione di lui. Ovviamente la loro relazione è viva, lei non vive per conto suo come lui diceva, anzi lei e sua figlia vivono a casa di lui da almeno 5/6 anni. Racconto tutto del nostro rapporto, mi sono presa la briga di dirle quanto mi fossi affezionata ma che non era mai esistito nulla di fisico.
Rimango un po' scosso dall'accaduto, ma nei giorni seguenti mi convinco che magari è meglio finirla così e che così saremmo stati in salvo.
Ma nel giro di poche settimana, la cosa non mi andava più. Ho vuotato il sacco e ho raccontato tutto al mio ragazzo. C'erano cose della nostra relazione che non andavano e non sarebbero mai andate. Per adesso stiamo ancora insieme, stiamo considerando differenze e affinità tra noi, abbiamo sbagliato entrambi in modi diversi e ora valuteremo se l'amore tra di noi è forte abbastanza per non buttare tutto al vento.
La storia diventerebbe troppo lunga, comunque è da dire io e l'oldman eravamo stati mezzo beccati nel corso della relazione, c'era gente che mormorava e le voci sono arrivate alla mia famiglia. Vorrei che mio padre continuasse a rimanere all'oscuro, tuttavia mia madre sa, ho detto tutto anche a lei e adesso medita di andare a fare quantomeno un discorsetto al mio ex amico.
Lui mi aveva mandato un messaggio un paio di settimane fa perché voleva parlarmi, ma io ero ancora troppo inca**ata. Tuttavia volevo che fosse avvertito del fatto che io alla fine l'avevo raccontata tutta, così l'ho chiamato. Durante questa telefonata è riuscito a negare tutto, lui adesso va da uno psicologo a cui ha raccontato della nostra "AMICIZIA PURA", vuole stare con la sua famiglia (la famiglia che non era MAI esistita) e io sono apparsa solo per rovinargli la vita, ha minacciato di venirmi a cercare per "farmi la pelle", di rovinarmi vita sociale e lavorativa. Io mi sono fatta intortare in questa faccenda, volevo farmi intortare e mi sarò fatta anche un sacco di film mentali nel mentre, però lui ora sta costruendo tutto intorno a sé un castello di palle colossali in cui io e lui eravamo solo amici, non mi avrebbe mai sfiorata ma ero una boccata d'aria nella sua vita, lui non era responsabile dei miei sentimenti perché chiaramente non aveva mai detto di amarmi etc. Ovviamente. Però non può obbligarmi a vivere nella menzogna, sarebbe stato comodo proseguire a quel modo, ma io non lo potevo sostenere e ho capito che potevo sopravvivere anche dicendo tutto a famiglia e fidanzato, tuttavia non sarei stata responsabile delle azioni che le persone intorno a me avrebbero potuto compiere. Comunque, le minacce ricevute, più o meno esplicite, più o meno pesanti, mi hanno fatto schizzare malissimo così ho immediatamente telefonato alla sua compagna, le ho detto che lui avrebbe dovuto parlarle, ho detto di averle mentito e che le cose stavano diversamente. Lei ovviamente ha dovuto fare la parte della splendida, lei lo sapeva, stava solo aspettando una confessione, mi sono presa la mia magnifica botta di disturbata mentalmente e un caldo consiglio di vedere uno psicologo come stanno facendo loro.
Sono una bambina un po' immatura? Forse. Non è facile, a volte mi pento di aver tirato fuori proprio tutto, odio far soffrire il mio ragazzo anche se un confronto tra noi era necessario, odio aver mortificato la mia famiglia.. ma sento che era la via migliore per me..
A voi i commenti
Ammazza quanta terra bruciata...
Provo empatia solo per tuo padre.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti.
Aggiorno la mia storia, per chi vorrà leggerla.
Ve la ricordo in breve: io 25enne impegnata, relazione extra con uomo di oltre trent'anni più anziano, anche lui impegnato.
Partiamo proprio dal concetto di essere "impegnato". Fargli ammettere di avere una relazione non è stato semplice, in tutti i mesi di frequentazione. Appena abbiamo cominciato a frequentarci lui si dichiarava single, o quanto meno senza relazioni importanti. Passano i mesi, dice che la ex compagna con cui aveva rotto qualche anno prima aveva dei problemi di salute per cui lui si stava occupando di lei, ma in amicizia eh. A volte ci scappava qualche parolina dolce, ma assolutamente nulla di più. Quest'estate arriva il periodo delle vacanze e mi rompo i cosiddetti di lui che inventa palesemente le storie più astruse per giustificare il fatto di non esserci per qualche giorno.. infine ammette di avere ancora una relazione con questa compagna, mi aveva mentito per non farmi preoccupare, ma il fatto è che era un rapporto morto, lui però si sentiva responsabile per lei, che davvero ha dei problemi di salute e bla bla bla.
A inizio settembre decido che la bisogna uscire da quella storia e latito. Purtroppo, l'ultimo giorno in cui ci siamo visti, lui deve aver pestato qualche me*da perché di lì scoppia la grana e la sua compagna mi scrive e mi chiede di vederci. Accetto subito, nel giro di un'ora ci vediamo. Mentre la aspetto, lui mi chiama e mi prega di dire che la nostra è stata una grande amicizia, perché altrimenti sarei uscita devastata dalla faccenda, sarebbero corse voci ovunque, lei avrebbe detto tutto alla mia famiglia, al mio ragazzo etc.
Sul momento, un po' tramortita, confusa e sicuramente spaventata, faccio come da copione e confermo la versione di lui. Ovviamente la loro relazione è viva, lei non vive per conto suo come lui diceva, anzi lei e sua figlia vivono a casa di lui da almeno 5/6 anni. Racconto tutto del nostro rapporto, mi sono presa la briga di dirle quanto mi fossi affezionata ma che non era mai esistito nulla di fisico.
Rimango un po' scosso dall'accaduto, ma nei giorni seguenti mi convinco che magari è meglio finirla così e che così saremmo stati in salvo.
Ma nel giro di poche settimana, la cosa non mi andava più. Ho vuotato il sacco e ho raccontato tutto al mio ragazzo. C'erano cose della nostra relazione che non andavano e non sarebbero mai andate. Per adesso stiamo ancora insieme, stiamo considerando differenze e affinità tra noi, abbiamo sbagliato entrambi in modi diversi e ora valuteremo se l'amore tra di noi è forte abbastanza per non buttare tutto al vento.
La storia diventerebbe troppo lunga, comunque è da dire io e l'oldman eravamo stati mezzo beccati nel corso della relazione, c'era gente che mormorava e le voci sono arrivate alla mia famiglia. Vorrei che mio padre continuasse a rimanere all'oscuro, tuttavia mia madre sa, ho detto tutto anche a lei e adesso medita di andare a fare quantomeno un discorsetto al mio ex amico.
Lui mi aveva mandato un messaggio un paio di settimane fa perché voleva parlarmi, ma io ero ancora troppo inca**ata. Tuttavia volevo che fosse avvertito del fatto che io alla fine l'avevo raccontata tutta, così l'ho chiamato. Durante questa telefonata è riuscito a negare tutto, lui adesso va da uno psicologo a cui ha raccontato della nostra "AMICIZIA PURA", vuole stare con la sua famiglia (la famiglia che non era MAI esistita) e io sono apparsa solo per rovinargli la vita, ha minacciato di venirmi a cercare per "farmi la pelle", di rovinarmi vita sociale e lavorativa. Io mi sono fatta intortare in questa faccenda, volevo farmi intortare e mi sarò fatta anche un sacco di film mentali nel mentre, però lui ora sta costruendo tutto intorno a sé un castello di palle colossali in cui io e lui eravamo solo amici, non mi avrebbe mai sfiorata ma ero una boccata d'aria nella sua vita, lui non era responsabile dei miei sentimenti perché chiaramente non aveva mai detto di amarmi etc. Ovviamente. Però non può obbligarmi a vivere nella menzogna, sarebbe stato comodo proseguire a quel modo, ma io non lo potevo sostenere e ho capito che potevo sopravvivere anche dicendo tutto a famiglia e fidanzato, tuttavia non sarei stata responsabile delle azioni che le persone intorno a me avrebbero potuto compiere. Comunque, le minacce ricevute, più o meno esplicite, più o meno pesanti, mi hanno fatto schizzare malissimo così ho immediatamente telefonato alla sua compagna, le ho detto che lui avrebbe dovuto parlarle, ho detto di averle mentito e che le cose stavano diversamente. Lei ovviamente ha dovuto fare la parte della splendida, lei lo sapeva, stava solo aspettando una confessione, mi sono presa la mia magnifica botta di disturbata mentalmente e un caldo consiglio di vedere uno psicologo come stanno facendo loro.
Sono una bambina un po' immatura? Forse. Non è facile, a volte mi pento di aver tirato fuori proprio tutto, odio far soffrire il mio ragazzo anche se un confronto tra noi era necessario, odio aver mortificato la mia famiglia.. ma sento che era la via migliore per me..
A voi i commenti
La verità è che vi siete rovinati entrambi.
 

joss

Utente
Bel casino ... Ma hai fatto bene a liberarti dal peso del rimorso di coscienza.
La verità è che vi siete rovinati entrambi.
Sì, sicuramente. Non sarei davvero riuscita a uscirne tenendomi tutto dentro. Almeno mi prenderò le mie conseguenze senza altri pesi sulla coscienza


Ammazza quanta terra bruciata...
Provo empatia solo per tuo padre.
che tipo è tuo padre
Mio padre è un tipo riservato. È un bontempone con gli amici, ma non permette loro nemmeno di nominarmi! La città è piccola e infatti ha ricevuto soffiate sul fatto che questo tipo più maturo mi gironzolasse troppo intorno in palestra. Cosi ha sondato un pochino il terreno, io l'ho tranquillizzato e lui si fa prendere dall'imbarazzo in questi casi, così non ha più chiesto nulla. Ciò non è bastato a placare mia madre che ogni volta che mi vede, prendendola sempre da lontano, cerca di indagare.
Mortificare mio padre è la cosa che più mi fa male di questa faccenda.. proverebbe un turbinio di emozioni che lo porterebbe probabilmente a gesti impulsivi. E in un ipotetico confronto, non ci sarebbe storia.

Mettersi in una situazione del genere, il collega vegliardo è proprio una chiavica.
....e cosa ci sarebbe ancora da dire????

....hai fatto quello che ti sentivi di fare ( giusto o sbagliato che sia), spero solo tu non abbia conseguenze troppo pesanti.........

....evidentemente il vegliardo si è messo con la ragazzetta sbagliata.....:D
Io glielo avevo detto, sarebbe bastata un attimo di trasparenza in più. Se alla sua età non è in grado di prendersi le proprie responsabilità, non è una mia colpa.
 

MariLea

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti.
Aggiorno la mia storia, per chi vorrà leggerla.
Ve la ricordo in breve: io 25enne impegnata, relazione extra con uomo di oltre trent'anni più anziano, anche lui impegnato.
Partiamo proprio dal concetto di essere "impegnato". Fargli ammettere di avere una relazione non è stato semplice, in tutti i mesi di frequentazione. Appena abbiamo cominciato a frequentarci lui si dichiarava single, o quanto meno senza relazioni importanti. Passano i mesi, dice che la ex compagna con cui aveva rotto qualche anno prima aveva dei problemi di salute per cui lui si stava occupando di lei, ma in amicizia eh. A volte ci scappava qualche parolina dolce, ma assolutamente nulla di più. Quest'estate arriva il periodo delle vacanze e mi rompo i cosiddetti di lui che inventa palesemente le storie più astruse per giustificare il fatto di non esserci per qualche giorno.. infine ammette di avere ancora una relazione con questa compagna, mi aveva mentito per non farmi preoccupare, ma il fatto è che era un rapporto morto, lui però si sentiva responsabile per lei, che davvero ha dei problemi di salute e bla bla bla.
A inizio settembre decido che la bisogna uscire da quella storia e latito. Purtroppo, l'ultimo giorno in cui ci siamo visti, lui deve aver pestato qualche me*da perché di lì scoppia la grana e la sua compagna mi scrive e mi chiede di vederci. Accetto subito, nel giro di un'ora ci vediamo. Mentre la aspetto, lui mi chiama e mi prega di dire che la nostra è stata una grande amicizia, perché altrimenti sarei uscita devastata dalla faccenda, sarebbero corse voci ovunque, lei avrebbe detto tutto alla mia famiglia, al mio ragazzo etc.
Sul momento, un po' tramortita, confusa e sicuramente spaventata, faccio come da copione e confermo la versione di lui. Ovviamente la loro relazione è viva, lei non vive per conto suo come lui diceva, anzi lei e sua figlia vivono a casa di lui da almeno 5/6 anni. Racconto tutto del nostro rapporto, mi sono presa la briga di dirle quanto mi fossi affezionata ma che non era mai esistito nulla di fisico.
Rimango un po' scosso dall'accaduto, ma nei giorni seguenti mi convinco che magari è meglio finirla così e che così saremmo stati in salvo.
Ma nel giro di poche settimana, la cosa non mi andava più. Ho vuotato il sacco e ho raccontato tutto al mio ragazzo. C'erano cose della nostra relazione che non andavano e non sarebbero mai andate. Per adesso stiamo ancora insieme, stiamo considerando differenze e affinità tra noi, abbiamo sbagliato entrambi in modi diversi e ora valuteremo se l'amore tra di noi è forte abbastanza per non buttare tutto al vento.
La storia diventerebbe troppo lunga, comunque è da dire io e l'oldman eravamo stati mezzo beccati nel corso della relazione, c'era gente che mormorava e le voci sono arrivate alla mia famiglia. Vorrei che mio padre continuasse a rimanere all'oscuro, tuttavia mia madre sa, ho detto tutto anche a lei e adesso medita di andare a fare quantomeno un discorsetto al mio ex amico.
Lui mi aveva mandato un messaggio un paio di settimane fa perché voleva parlarmi, ma io ero ancora troppo inca**ata. Tuttavia volevo che fosse avvertito del fatto che io alla fine l'avevo raccontata tutta, così l'ho chiamato. Durante questa telefonata è riuscito a negare tutto, lui adesso va da uno psicologo a cui ha raccontato della nostra "AMICIZIA PURA", vuole stare con la sua famiglia (la famiglia che non era MAI esistita) e io sono apparsa solo per rovinargli la vita, ha minacciato di venirmi a cercare per "farmi la pelle", di rovinarmi vita sociale e lavorativa. Io mi sono fatta intortare in questa faccenda, volevo farmi intortare e mi sarò fatta anche un sacco di film mentali nel mentre, però lui ora sta costruendo tutto intorno a sé un castello di palle colossali in cui io e lui eravamo solo amici, non mi avrebbe mai sfiorata ma ero una boccata d'aria nella sua vita, lui non era responsabile dei miei sentimenti perché chiaramente non aveva mai detto di amarmi etc. Ovviamente. Però non può obbligarmi a vivere nella menzogna, sarebbe stato comodo proseguire a quel modo, ma io non lo potevo sostenere e ho capito che potevo sopravvivere anche dicendo tutto a famiglia e fidanzato, tuttavia non sarei stata responsabile delle azioni che le persone intorno a me avrebbero potuto compiere. Comunque, le minacce ricevute, più o meno esplicite, più o meno pesanti, mi hanno fatto schizzare malissimo così ho immediatamente telefonato alla sua compagna, le ho detto che lui avrebbe dovuto parlarle, ho detto di averle mentito e che le cose stavano diversamente. Lei ovviamente ha dovuto fare la parte della splendida, lei lo sapeva, stava solo aspettando una confessione, mi sono presa la mia magnifica botta di disturbata mentalmente e un caldo consiglio di vedere uno psicologo come stanno facendo loro.
Sono una bambina un po' immatura? Forse. Non è facile, a volte mi pento di aver tirato fuori proprio tutto, odio far soffrire il mio ragazzo anche se un confronto tra noi era necessario, odio aver mortificato la mia famiglia.. ma sento che era la via migliore per me..
A voi i commenti
Intanto non sei una bambina e nemmeno immatura, hai scelto la verità e questo dovrebbe farti sentire più leggera in quanto non più ricattabile... Se tuo padre verrà a saperlo, forse resterà sconcertato sulle prime... ma poi gli passerà, figurati, e che sarà mai! A 25 anni sei una donna che fa le sue esperienze e col fidanzato non andava bene... Non è una tragedia e tra non molto ci riderai sopra, te l'assicuro... specie su quel coniglio mannaro dell'oldman :rotfl:
 
Ultima modifica:

JON

Utente di lunga data
Mio padre è un tipo riservato. È un bontempone con gli amici, ma non permette loro nemmeno di nominarmi! La città è piccola e infatti ha ricevuto soffiate sul fatto che questo tipo più maturo mi gironzolasse troppo intorno in palestra. Cosi ha sondato un pochino il terreno, io l'ho tranquillizzato e lui si fa prendere dall'imbarazzo in questi casi, così non ha più chiesto nulla. Ciò non è bastato a placare mia madre che ogni volta che mi vede, prendendola sempre da lontano, cerca di indagare.
Mortificare mio padre è la cosa che più mi fa male di questa faccenda.. proverebbe un turbinio di emozioni che lo porterebbe probabilmente a gesti impulsivi. E in un ipotetico confronto, non ci sarebbe storia.
Pensa un po'. Vorrei proprio vederti cosa andresti a raccontargli nel tentativo di cercare comprensione. In effetti è meglio che lo tenete fuori dalla storia, se ci riuscite.

A parte che il "maturo" è un coglione...e vabbè.
Tu precisamente cosa ti eri messa in testa?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Mah, in realtà Da come hai raccontato le cose potresti aver fatto la peggio cazzato il mondo oppure la cosa migliore possibile. Dipende sempre da quello che vuoi Dalla vita. Intanto ti sei scopata un viscidone. Impegnato o no, l'amico rimane un viscidone.
 
Ultima modifica:

JON

Utente di lunga data
Intanto non sei una bambina e nemmeno immatura, hai scelto la verità e questo dovrebbe farti sentire più leggera in quanto non più ricattabile... Se tuo padre verrà a saperlo, forse resterà sconcertato sulle prime... ma poi gli passerà, figurati, e che sarà mai! A 25 anni sei una donna che fa le sue esperienze e col fidanzato non andava bene... Non è una tragedia e tra non molto ci riderai sopra, te l'assicuro... specie su quel coniglio mannaro dell'oldman :rotfl:
Mah, a 25 anni queste sono esperienze che si potrebbero evitare, con un retroterra nemmeno troppo sofisticato.

Almeno non ad impelagarsi fino a questo punto.
 

JON

Utente di lunga data
Mah, in realtà Da come hai raccontato le cose potresti aver fatto la peggio cazzato il mondo oppure la cosa migliore possibile. Dipende sempre da quello che vuoi Dalla vita. Intanto ti sei scopata un viscidone. Impegnato o no, l'amico rimane un viscidone.
Termine più che appropriato.

Per il resto bisogna capire cosa si era messa in testa.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Termine più che appropriato.

Per il resto bisogna capire cosa si era messa in testa.
Ma cosa vuoi si fosse messa in testa? L'ho già scritto quando lei ha raccontato la sua per la prima volta. Se io quarantenne acchiappo una di 25 anni le racconto quello che mi pare e se voglio la faccio pure vestire da coniglietta se mi gira. Per esserne uscito così male povero nonno se l'è giocata veramente di merda
 

Blaise53

Utente di lunga data
Ma cosa vuoi si fosse messa in testa? L'ho già scritto quando lei ha raccontato la sua per la prima volta. Se io quarantenne acchiappo una di 25 anni le racconto quello che mi pare e se voglio la faccio pure vestire da coniglietta se mi gira. Per esserne uscito così male povero nonno se l'è giocata veramente di merda
Noooo è proprio na' merda. 30 anni di differenza mah. Non è che lei è da meno
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Noooo è proprio na' merda. 30 anni di differenza mah. Non è che lei è da meno
Evidentemente lei tiene la chiappa soda. Oh, é un asset pure quello. Magari La legittima del nonno quando corre ha le chiappe che applaudono, che ne sai?
Pensa quando le grandi labbra fanno la standing ovation :D
 

Blaise53

Utente di lunga data
Evidentemente lei tiene la chiappa soda. Oh, é un asset pure quello. Magari La legittima del nonno quando corre ha le chiappe che applaudono, che ne sai?
Pensa quando le grandi labbra fanno la standing ovation :D
Io ho sempre tenuto conto dell'età. Poi caro la chiappa moscia è molto pastrugnabile a mo' di impasto😜
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Buongiorno a tutti.
Aggiorno la mia storia, per chi vorrà leggerla.
Ve la ricordo in breve: io 25enne impegnata, relazione extra con uomo di oltre trent'anni più anziano, anche lui impegnato.
Partiamo proprio dal concetto di essere "impegnato". Fargli ammettere di avere una relazione non è stato semplice, in tutti i mesi di frequentazione. Appena abbiamo cominciato a frequentarci lui si dichiarava single, o quanto meno senza relazioni importanti. Passano i mesi, dice che la ex compagna con cui aveva rotto qualche anno prima aveva dei problemi di salute per cui lui si stava occupando di lei, ma in amicizia eh. A volte ci scappava qualche parolina dolce, ma assolutamente nulla di più. Quest'estate arriva il periodo delle vacanze e mi rompo i cosiddetti di lui che inventa palesemente le storie più astruse per giustificare il fatto di non esserci per qualche giorno.. infine ammette di avere ancora una relazione con questa compagna, mi aveva mentito per non farmi preoccupare, ma il fatto è che era un rapporto morto, lui però si sentiva responsabile per lei, che davvero ha dei problemi di salute e bla bla bla.
A inizio settembre decido che la bisogna uscire da quella storia e latito. Purtroppo, l'ultimo giorno in cui ci siamo visti, lui deve aver pestato qualche me*da perché di lì scoppia la grana e la sua compagna mi scrive e mi chiede di vederci. Accetto subito, nel giro di un'ora ci vediamo. Mentre la aspetto, lui mi chiama e mi prega di dire che la nostra è stata una grande amicizia, perché altrimenti sarei uscita devastata dalla faccenda, sarebbero corse voci ovunque, lei avrebbe detto tutto alla mia famiglia, al mio ragazzo etc.
Sul momento, un po' tramortita, confusa e sicuramente spaventata, faccio come da copione e confermo la versione di lui. Ovviamente la loro relazione è viva, lei non vive per conto suo come lui diceva, anzi lei e sua figlia vivono a casa di lui da almeno 5/6 anni. Racconto tutto del nostro rapporto, mi sono presa la briga di dirle quanto mi fossi affezionata ma che non era mai esistito nulla di fisico.
Rimango un po' scosso dall'accaduto, ma nei giorni seguenti mi convinco che magari è meglio finirla così e che così saremmo stati in salvo.
Ma nel giro di poche settimana, la cosa non mi andava più. Ho vuotato il sacco e ho raccontato tutto al mio ragazzo. C'erano cose della nostra relazione che non andavano e non sarebbero mai andate. Per adesso stiamo ancora insieme, stiamo considerando differenze e affinità tra noi, abbiamo sbagliato entrambi in modi diversi e ora valuteremo se l'amore tra di noi è forte abbastanza per non buttare tutto al vento.
La storia diventerebbe troppo lunga, comunque è da dire io e l'oldman eravamo stati mezzo beccati nel corso della relazione, c'era gente che mormorava e le voci sono arrivate alla mia famiglia. Vorrei che mio padre continuasse a rimanere all'oscuro, tuttavia mia madre sa, ho detto tutto anche a lei e adesso medita di andare a fare quantomeno un discorsetto al mio ex amico.
Lui mi aveva mandato un messaggio un paio di settimane fa perché voleva parlarmi, ma io ero ancora troppo inca**ata. Tuttavia volevo che fosse avvertito del fatto che io alla fine l'avevo raccontata tutta, così l'ho chiamato. Durante questa telefonata è riuscito a negare tutto, lui adesso va da uno psicologo a cui ha raccontato della nostra "AMICIZIA PURA", vuole stare con la sua famiglia (la famiglia che non era MAI esistita) e io sono apparsa solo per rovinargli la vita, ha minacciato di venirmi a cercare per "farmi la pelle", di rovinarmi vita sociale e lavorativa. Io mi sono fatta intortare in questa faccenda, volevo farmi intortare e mi sarò fatta anche un sacco di film mentali nel mentre, però lui ora sta costruendo tutto intorno a sé un castello di palle colossali in cui io e lui eravamo solo amici, non mi avrebbe mai sfiorata ma ero una boccata d'aria nella sua vita, lui non era responsabile dei miei sentimenti perché chiaramente non aveva mai detto di amarmi etc. Ovviamente. Però non può obbligarmi a vivere nella menzogna, sarebbe stato comodo proseguire a quel modo, ma io non lo potevo sostenere e ho capito che potevo sopravvivere anche dicendo tutto a famiglia e fidanzato, tuttavia non sarei stata responsabile delle azioni che le persone intorno a me avrebbero potuto compiere. Comunque, le minacce ricevute, più o meno esplicite, più o meno pesanti, mi hanno fatto schizzare malissimo così ho immediatamente telefonato alla sua compagna, le ho detto che lui avrebbe dovuto parlarle, ho detto di averle mentito e che le cose stavano diversamente. Lei ovviamente ha dovuto fare la parte della splendida, lei lo sapeva, stava solo aspettando una confessione, mi sono presa la mia magnifica botta di disturbata mentalmente e un caldo consiglio di vedere uno psicologo come stanno facendo loro.
Sono una bambina un po' immatura? Forse. Non è facile, a volte mi pento di aver tirato fuori proprio tutto, odio far soffrire il mio ragazzo anche se un confronto tra noi era necessario, odio aver mortificato la mia famiglia.. ma sento che era la via migliore per me..
A voi i commenti
Di tutto il tuo racconto mi ha colpito il grassetto.
E se fossi in te ci ragionerei ben bene.

Non mi pare una gran cosa che a 25 anni tu faccia da copione, ma deciso da qualcun altro.
Ragionaci un po' su.

Il resto è vita.
E, alla luce del grassetto, se saprai usare bene tutto questo, non potrà che farti bene :)

Quanto ai tuoi...sei una donna che fa esperienze. E a volte pure cazzate.

L'oldman segnatelo e archivialo. Memorizza i suoi tratti e nutri il tuo archivio di riconoscimento...maschi di quel genere van bene per portar la spesa per le scale.
Neanche a far le pulizie in casa son da far entrare. ;):D
 

MariLea

Utente di lunga data
Mah, a 25 anni queste sono esperienze che si potrebbero evitare, con un retroterra nemmeno troppo sofisticato.

Almeno non ad impelagarsi fino a questo punto.
Tutto si può evitare, sapendo in anticipo come va a finire poi ancor meglio.
E' andata così, mi sembra inutile disperarsi, meglio farne tesoro ed evitare in futuro le chiaviche, come le chiama blaise. Se il paese mormora, dopo un po' ha dimenticato e mormorerà su qualcun altro, mai farsi distruggere da queste cose... che tanto la vita va allo stesso modo dappertutto...
 
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