.....vabbè, almeno personalmente sono qui per confrontarmi, chiarirmi cose e anche cazzeggiare.......ma dire che il forum può salvare qualcuno la trovo una bella esagerazione....
Ho letto la scheda su wiki....ho molti dubbi, ma non perchè non abbia ( almeno in parte) vissuto alcune esperienze ma perchè prima o poi bisogna tagliare sto benedetto cordone ombelicale che ci lega ai genitori......possiamo dargli una valanga di responsabilità rispetto a come siamo, ma ad un certo punto siamo noi di fronte alla nostra vita e non loro....
I libri non si leggono su Wikipedia.

È un bel libro.
Lo spunto è una cena in un ristorante di una coppia di genitori separati con due figli maschi piccoli.
E' un continuo alternarsi di ricordi relativi ai momenti importanti sia in positivo che in negativo legati alla storia della coppia, da parte di lui e di lei.
Le aspettative dell'inizio, l'arrivo dei figli, i problemi col sesso, il tradimento, il tutto condotto in maniera puntuale e credibile.
Alla fine vi è l'intervento di una coppia anziana, che era rimasta tutto il libro sullo sfondo.
Lui, malato, a un passo dalla morte, che continua a vivere al contrario di loro che non riescono più a capire come vivere.
Il contatto con la morte e l'estremo valore dato alla vita e all'amore che ne è costituente da parte di quella persona anziana li cambia dentro.
Il finale è aperto. Il cambiamento che è avvenuto in loro, che li ha condotti nella maturità della vita, facendo morire l'adolescente che resisteva in loro, forse non cambierà lo stato delle cose, ma lo sguardo sì.
Ed è ciò che vedono ora a essere diverso.
Nessuno si salva da solo è proprio questa convinzione che si può fare molto di più se ci si apre agli altri.