È possibile?

arula

Utente di lunga data
Io penso Ci si possa dispiacere perché ci si rende conto del dolore che si è arrecato. Posso pentirmi di una cosa che ho fatto una volta e il giorno dopo rendermi conto che ho sbagliato. Se già ci vado la seconda secondo me pentirsi é abbastanza ridicolo.
Mi fanno incazzare le scuse dei miei figli quando ripetono per la seconda volta lo stesso errore mi farebbero abbastanza ridere le scuse di un uomo adulto..
finchè non è scoperto non è considerato un errore nè tanto meno un multiplo di errori
(che duri un giorno o un anno non è considerato errore fino a che o non ti molli o ti scoprono)
 

Brunetta

Utente di lunga data
finchè non è scoperto non è considerato un errore nè tanto meno un multiplo di errori
(che duri un giorno o un anno non è considerato errore fino a che o non ti molli o ti scoprono)
Appunto. L’errore è il tradimento o farsi scoprire?
 

arula

Utente di lunga data
Appunto. L’errore è il tradimento o farsi scoprire?
non posso risponderti con l'esperienza personale e per avere una risposta più attendibile dovresti chiedere ad uno che ha tradito o tradisce, ma quanto ho scritto è ciò che posso intuire se mi immedesimo nel traditore.

Suppongo anche che se l'intenzione è farsi solo un avventura l'errore sia nel farsi scoprire, mentre se la storia è andata avanti e si capisce che però si vuole stare comunque con il compagno d'origine l'errore sia il tradimento.

Come pure se invece la storia va avanti e si lascia il compagno precedente per il 'non più' amante l'errore sia stato non lasciarsi prima con il compagno.

Resta quindi che di fondo qualcosa di sbagliato in tutto ciò c'è, ma non è dato sapere cosa in anticipo :p
 

Skorpio

Utente di lunga data
Appunto. L’errore è il tradimento o farsi scoprire?
Secondo me non c'è errore in nessun dei due casi..

Errore è pensare di aver messo il portafoglio da una borsa all'altra e invece scoprire che lo hai lasciato dove era.

È magari rientrare a casa e scoprire che vieni tradito, trovando il partner in compagnia

A volte da un errore si scoprono cose che, se non si fossero fatti errori, non ci saremmo mai sognati di scoprire
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Comunque io ho analizzato le tue argomentazioni e ho risposto. Tu porti il confronto su un piano personale.
Non hai fatto così solo con me.
È un tuo modo normale o è solo in questa fase particolare?
Brunetta, non ho portato il confronto ripetendo le tue motivazioni perché ormai le conosco a memoria (e sinceramente ho avuto poco tempo) e le ricordo spesso corredate da immagini con sacchi della spazzatura o testate sul pavimento.

Non mi ci metto a riprenderle di nuovo, non perché non le ritenga interessanti, anzi, ma perché le ho già sentite.

Non averne a male, ma a volte mi sembra che ti atteggi un po' a psicologa part-time che guarda gli altri con grande pena e desiderosa di inquadrarne la patologia.

Porto i discorsi sul piano personale perché ho espresso un parere di sintesi? perché non lo potrei fare? E' sbagliato?

Da come scrivi sembrerebbe una colpa tremenda per cui c'é assoluto bisogno di farsi curare perché nasconde una diagnosi tremenda.

Forse non ho letto tutti i tuoi post che indicano il contrario, e se fosse così me ne scuso, .. ma se qualcuno mi chiedesse: "secondo te, cosa consiglierebbe Brunetta in caso di tradimento?" La risposta sarebbe: "buttare il partner fuori casa a calci nel sedere nel giro di 24 ore".. e perché? "Perché lo ha fatto lei e quindi é giusto"
Poi, si possono trovare tutti gli argomenti possibili per giustificare questa posizione, ma quando non vedi uno spiraglio di apertura ad altre interpretazioni, ti viene il dubbio che si voglia costantemente sostenere una propria convinzione.

Ripeto, ho espresso un dubbio sul fatto che tu mantenga una posizione monocorde, non sul contenuto delle argomentazioni a supporto... proprio perché le leggo sempre uguali.
Se mi sono sbagliata, mi spiace.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Suppongo anche che se l'intenzione è farsi solo un avventura l'errore sia nel farsi scoprire, mentre se la storia è andata avanti e si capisce che però si vuole stare comunque con il compagno d'origine l'errore sia il tradimento.

Come pure se invece la storia va avanti e si lascia il compagno precedente per il 'non più' amante l'errore sia stato non lasciarsi prima con il compagno.

Resta quindi che di fondo qualcosa di sbagliato in tutto ciò c'è, ma non è dato sapere cosa in anticipo :p
Perfettissimissimo:up:
(solo una piccola postilla sul sottolineato : non sempre è facile capire e/o decidere prima cosa fare)
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Penso che sia possibile pentirsi se si è trattato di un episodio. Chi ha tradito per mesi, anni... Può solo dispiacersi del dolore che ha provocato una volta che è stato scoperto... Ma pentirsi dopo una relazione extra durata anni... Mi sembra ipocrita.
Pentirsi è da miserabili.
 

arula

Utente di lunga data
Brunetta, non ho portato il confronto ripetendo le tue motivazioni perché ormai le conosco a memoria (e sinceramente ho avuto poco tempo) e le ricordo spesso corredate da immagini con sacchi della spazzatura o testate sul pavimento.

Non mi ci metto a riprenderle di nuovo, non perché non le ritenga interessanti, anzi, ma perché le ho già sentite.

Non averne a male, ma a volte mi sembra che ti atteggi un po' a psicologa part-time che guarda gli altri con grande pena e desiderosa di inquadrarne la patologia.

Porto i discorsi sul piano personale perché ho espresso un parere di sintesi? perché non lo potrei fare? E' sbagliato?

Da come scrivi sembrerebbe una colpa tremenda per cui c'é assoluto bisogno di farsi curare perché nasconde una diagnosi tremenda.

Forse non ho letto tutti i tuoi post che indicano il contrario, e se fosse così me ne scuso, .. ma se qualcuno mi chiedesse: "secondo te, cosa consiglierebbe Brunetta in caso di tradimento?" La risposta sarebbe: "buttare il partner fuori casa a calci nel sedere nel giro di 24 ore".. e perché? "Perché lo ha fatto lei e quindi é giusto"
Poi, si possono trovare tutti gli argomenti possibili per giustificare questa posizione, ma quando non vedi uno spiraglio di apertura ad altre interpretazioni, ti viene il dubbio che si voglia costantemente sostenere una propria convinzione.

Ripeto, ho espresso un dubbio sul fatto che tu mantenga una posizione monocorde, non sul contenuto delle argomentazioni a supporto... proprio perché le leggo sempre uguali.
Se mi sono sbagliata, mi spiace.
Per quel poco che ci parlo e può valere condivido tutto in particolare il sottolineato, che poi mi abbiano aiutato alcune sue vedute o riflessioni non posso manco negarlo, ci mancherebbe, nè penso male di lei, ma mi cozzo parecchio :p
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta, non ho portato il confronto ripetendo le tue motivazioni perché ormai le conosco a memoria (e sinceramente ho avuto poco tempo) e le ricordo spesso corredate da immagini con sacchi della spazzatura o testate sul pavimento.

Non mi ci metto a riprenderle di nuovo, non perché non le ritenga interessanti, anzi, ma perché le ho già sentite.

Non averne a male, ma a volte mi sembra che ti atteggi un po' a psicologa part-time che guarda gli altri con grande pena e desiderosa di inquadrarne la patologia.

Porto i discorsi sul piano personale perché ho espresso un parere di sintesi?
perché non lo potrei fare? E' sbagliato?

Da come scrivi sembrerebbe una colpa tremenda per cui c'é assoluto bisogno di farsi curare perché nasconde una diagnosi tremenda.

Forse non ho letto tutti i tuoi post che indicano il contrario, e se fosse così me ne scuso, .. ma se qualcuno mi chiedesse: "secondo te, cosa consiglierebbe Brunetta in caso di tradimento?" La risposta sarebbe: "buttare il partner fuori casa a calci nel sedere nel giro di 24 ore".. e perché? "Perché lo ha fatto lei e quindi é giusto"
Poi, si possono trovare tutti gli argomenti possibili per giustificare questa posizione, ma quando non vedi uno spiraglio di apertura ad altre interpretazioni, ti viene il dubbio che si voglia costantemente sostenere una propria convinzione.

Ripeto, ho espresso un dubbio sul fatto che tu mantenga una posizione monocorde, non sul contenuto delle argomentazioni a supporto... proprio perché le leggo sempre uguali.
Se mi sono sbagliata, mi spiace.
Di nuovo :D.
No, non dico sempre la stessa cosa.
La dico a chi sta con qualcuno che ha tradito e, prima, durante e dopo, la mostrizza o la denigra e la fa pure sentire in colpa.
E queste cose non sono frutto di miei proiezioni (anche perché a me non è stato fatto) ma derivano da cose che sono state scritte.


Comunque te lo chiedo di nuovo. È una tua modalità cercare di delegittimare l’interlocutore? Se è così potrebbe essere una modalità di relazione che fa sentire a disagio un partner.
 

stany

Utente di lunga data
Di nuovo :D.
No, non dico sempre la stessa cosa.
La dico a chi sta con qualcuno che ha tradito e, prima, durante e dopo, la mostrizza o la denigra e la fa pure sentire in colpa.
E queste cose non sono frutto di miei proiezioni (anche perché a me non è stato fatto) ma derivano da cose che sono state scritte.


Comunque te lo chiedo di nuovo. È una tua modalità cercare di delegittimare l’interlocutore? Se è così potrebbe essere una modalità di relazione che fa sentire a disagio un partner.
Infatti....rilevo che i tuoi suggerimenti non sono mai uguali tra loro,ma tengono conto della fattispecie.
Anzi, ci vedo quasi una riflessione costante, interiorizzata sul tuo vissuto; ma sicuramente non un consiglio univoco per ogni situazione e,men che meno quello di lasciare a prescindere, dopo un tradimento.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti....rilevo che i tuoi suggerimenti non sono mai uguali tra loro,ma tengono conto della fattispecie.
Anzi, ci vedo quasi una riflessione costante, interiorizzata sul tuo vissuto; ma sicuramente non un consiglio univoco per ogni situazione e,men che meno quello di lasciare a prescindere, dopo un tradimento.
Grazie.
Fa sempre piacere vedere che qualcuno mi legge.
 

mistral

Utente di lunga data
Parlo da traditrice.

Una delle cose che ho sempre, sempre, messo in conto è che non avrei avuto modo di spiegare alcunchè.
E che magari, pur avendone la possibilità, non ne sarei stata capace.

E' una questione di responsabilità rispetto alle proprie scelte.

SE non si è in grado di accettare le possibili conseguenze delle proprie azioni, ho sempre pensato fosse meglio abbozzare.

E da traditrice ho sempre considerato il peggiore degli scenari.

So anche che c'è chi fa pensando che la passerà liscia.

E l'ho sempre trovato un atteggiamento poco coraggioso. E anche piuttosto vile.

Oltre che molto dipendente.

Significa in fonda fare qualcosa e poi mettersi nelle mani di qualcun altro perchè lo risolva.

Lo trovo veramente poco onorevole. Proprio come sistema di pensiero.

Il fatto è che lei è stata chiusa fuori casa e lui in casa con il bambino di 4 anni che non ha più visto per settimane .
Il figlio affidato a lui perché lei,chiusa fuori casa si trasferì a casa dell'altro e questo fu visto in tribunale come aggravante.
Oltretutto l'astio del padre ha fatto si che il figlio non volesse andare dalla madre per via del nuovo compagno .I due figli che lei ebbe poi non fecero altro che rendere il primo figlio più chiuso.Ricordo che dopo il fatto il bambino non parlo più per sei mesi,fecero risonanze e visite psichiatriche .Riprese a parlare ma è rimasto un bambino,ora ragazzo dall'aria molto triste.Ora con la madre ed i fratelli ha un buon rapporto ma diciamo che non ha più avuto casa perché si trasferirono dai nonni ,il padre solo ora dopo quasi 20 anni è andato a convivere con una donna .Un grande disastro e si che lei sapeva che lui per indole non avrebbe mai perdonato un tradimento .
 

arula

Utente di lunga data
...sulla infelicità di chi è sola ...
perchè hai letto sola?
mi sono persa qualche post? non c'è scritto sola

forse anche tu personalizzi e hai detto quello che è successo a te?

dire la propria esperienza è riportare quel che si dice ad un esempio tangibile, possiamo fare generalismi, ma se voglio esprimermi dicendo che è una mia esperienza quindi passibile di smentita, non è deleggittimare l'interlocutore ma avvalorare quel che si dice perchè non è una deduzione lontana ma fondata su fatti reali.
A volte invece trovo delegittimante erigersi a giudice imparziale esterno la dove non c'è un tribunale per arrogarsi il diritto di essere un lettore imparziale quando è ovvio che il proprio giudizio è legato al proprio vissuto.

In pratica pensi di essere una analizzatrice della mente umana, ma poi nei fatti perdi l'umanità e la sincerità di quelli che ti fanno un esempio pratico su cosa è successo loro.
Quando sono venuta nel forum avevo estremo bisogno di sapere se si poteva andare avanti in coppia nonostante tutto e ne ho trovati che quanto meno hanno riportato il mio status su un piano più accettabile, non è il modo migliore o peggiore di affrontare la cosa ma tant'è che va avanti così e ne sono felice con tutti i suoi alti e bassi.

Dire che non è poi che c'è meno dolore nel lasciarsi (cosa che vedo in tanti altri compreso avere comunque rabbia e a volte rancore superiore al mio che invece mi sono potuta sfogare con il traditore e ogni tanto lo faccio ancora quando ho i picchi) non è ridicolizzare l'interlocutore ma esprimere semplicemente la propria esperienza, magari è scontato, ma perchè te lo vedi come un tale svilimento?
Ti senti forse svilita nella tua scelta?

Troppe me ne hanno dette quando ho gli scleri e dico varie cattiverie a mio marito, ma nelle coppie capita, anche senza tradimento di avere scazzi che portano a dire cattiverie del partner magari agli amici senza che questo infici il rapporto. Eppure mi son sentita dire più volte come fai a stare con uno di cui dici quelle cose. Eppure la cosa mi tocca il giusto. Il calabrone non potrebbe volare per le leggi della fisica, ma lui non lo sa e vola tranquillamente.
 

Bruja

Utente di lunga data
arula

Interessante la tua autoanalisi e lo dico con profonda convinzione, condivido molto di quello che sostieni e credo sempre che ogni storia abbia variabili e reazioni molto individuali... le scelte post tradimento, per quanto ci si possa consultare e relazionare con altre esperienze, sono sempre frutto di un mix di reattività, razionalità, speranza nostalgica di ricreare un periodo che sembra dissolto e convinzione che ce la si possa fare con una buona dose di intelligenza, comprensione e costanza... e ci sta anche la sfuriata periodica che fa parte del pacchetto di una riconciliazione intrapresa ma ancora da elaborare.
Ripeto ci sta e la scelta può anche essere saggia in certi frangenti.
Lo dico con vera convinzione, tuttavia la sola cosa che non mi trova allineata al tuo pensiero é la tua frase sul calabrone, lui nel regno animale é una eccezione paradossale, e proprio come eccezione va trattata e, soprattutto, il miracoloso calabrone non potrà mai volare come una farfalla o come un'aquila.
Nessuno può né ha il diritto di mettersi nei panni altrui, ma il senso finale della riflessione é che idealmente, si dovrebbe tendere al meglio, non a quello che ci può bastare...
 
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Brunetta

Utente di lunga data
perchè hai letto sola?
mi sono persa qualche post? non c'è scritto sola

forse anche tu personalizzi e hai detto quello che è successo a te?

dire la propria esperienza è riportare quel che si dice ad un esempio tangibile, possiamo fare generalismi, ma se voglio esprimermi dicendo che è una mia esperienza quindi passibile di smentita, non è deleggittimare l'interlocutore ma avvalorare quel che si dice perchè non è una deduzione lontana ma fondata su fatti reali.
A volte invece trovo delegittimante erigersi a giudice imparziale esterno la dove non c'è un tribunale per arrogarsi il diritto di essere un lettore imparziale quando è ovvio che il proprio giudizio è legato al proprio vissuto.

In pratica pensi di essere una analizzatrice della mente umana, ma poi nei fatti perdi l'umanità e la sincerità di quelli che ti fanno un esempio pratico su cosa è successo loro.
Quando sono venuta nel forum avevo estremo bisogno di sapere se si poteva andare avanti in coppia nonostante tutto e ne ho trovati che quanto meno hanno riportato il mio status su un piano più accettabile, non è il modo migliore o peggiore di affrontare la cosa ma tant'è che va avanti così e ne sono felice con tutti i suoi alti e bassi.

Dire che non è poi che c'è meno dolore nel lasciarsi (cosa che vedo in tanti altri compreso avere comunque rabbia e a volte rancore superiore al mio che invece mi sono potuta sfogare con il traditore e ogni tanto lo faccio ancora quando ho i picchi) non è ridicolizzare l'interlocutore ma esprimere semplicemente la propria esperienza, magari è scontato, ma perchè te lo vedi come un tale svilimento?
Ti senti forse svilita nella tua scelta?

Troppe me ne hanno dette quando ho gli scleri e dico varie cattiverie a mio marito, ma nelle coppie capita, anche senza tradimento di avere scazzi che portano a dire cattiverie del partner magari agli amici senza che questo infici il rapporto. Eppure mi son sentita dire più volte come fai a stare con uno di cui dici quelle cose. Eppure la cosa mi tocca il giusto. Il calabrone non potrebbe volare per le leggi della fisica, ma lui non lo sa e vola tranquillamente.
Non ho capito bene.
Comunque per me è inconcepibile una relazione d’amore in cui ci si offende.
So bene che c’è anche chi dà del bastardo al proprio figlio o della zoccola (addirittura mi hanno detto che in alcune zone è affettuoso) alla propria figlia, ma non sono cose per me.
In una relazione d’amore non si dice nulla di offensivo neppure scherzando. E non se lo dice non perché si è educati, ma perché si ha profonda stima e rispetto l’uno per l’altro.
Per me è inconcepibile stare insieme se si pensa che l’altro sia stata una pessima persona.
Eppure c’è chi scrive lettere d’amore agli assassini in carcere.
C’è chi perdona chi lo ha picchiato.
Per me non è così.
Ogni volta rimango sorpresa da chi dice peste e corna del partner e aggiunge che ci sta insieme perché lo ama.
E non ci credo. Credo che chiami amore il bisogno di avere una persona accanto per mille ragioni, ma l’amore, il voler bene, il reciproco profondo rispetto che nasce dalla stima non le vedo.
Poi ognuno fa quello che desidera e che crede lo faccia stare meno male.
 

Bruja

Utente di lunga data
cara brunetta

Non ho capito bene.
Comunque per me è inconcepibile una relazione d’amore in cui ci si offende.
So bene che c’è anche chi dà del bastardo al proprio figlio o della zoccola (addirittura mi hanno detto che in alcune zone è affettuoso) alla propria figlia, ma non sono cose per me.
In una relazione d’amore non si dice nulla di offensivo neppure scherzando. E non se lo dice non perché si è educati, ma perché si ha profonda stima e rispetto l’uno per l’altro.
Per me è inconcepibile stare insieme se si pensa che l’altro sia stata una pessima persona.
Eppure c’è chi scrive lettere d’amore agli assassini in carcere.
C’è chi perdona chi lo ha picchiato.
Per me non è così.
Ogni volta rimango sorpresa da chi dice peste e corna del partner e aggiunge che ci sta insieme perché lo ama.
E non ci credo. Credo che chiami amore il bisogno di avere una persona accanto per mille ragioni, ma l’amore, il voler bene, il reciproco profondo rispetto che nasce dalla stima non le vedo.
Poi ognuno fa quello che desidera e che crede lo faccia stare meno male.
Siamo decisamente fuori tempo ... l'educazione, la stima, il rispetto e la coerenza (leggi dare e pretendere considerazione comunque) pare sia ormai merce obsoleta...
Essere coerenti, quando riferito a queste tematiche, può risultare non conciliante o estremo, ma quando una persona non riesce a vivere nell'ambiguità, nella doppiezza e nell'accettazione di un tran tran amorfo anche se spesso socialmente consigliabile, non ha altra via che la chiusura relazionale e la pulizia mentale dalle scorie di un rapporto ormai inutile... Comprendo chi proprio non ha neppure una possibilità di scelta, ma sono enormemente diffuse le scelte di comodo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Siamo decisamente fuori tempo ... l'educazione, la stima, il rispetto e la coerenza (leggi dare e pretendere considerazione comunque) pare sia ormai merce obsoleta...
Essere coerenti, quando riferito a queste tematiche, può risultare non conciliante o estremo, ma quando una persona non riesce a vivere nell'ambiguità, nella doppiezza e nell'accettazione di un tran tran amorfo anche se spesso socialmente consigliabile, non ha altra via che la chiusura relazionale e la pulizia mentale dalle scorie di un rapporto ormai inutile... Comprendo chi proprio non ha neppure una possibilità di scelta, ma sono enormemente diffuse le scelte di comodo
Credo che abbia un grande peso la convinzione di una vita triste senza un partner.
 

Bruja

Utente di lunga data
Brunetta

Credo che abbia un grande peso la convinzione di una vita triste senza un partner.

E' spesso fondamentale, è talmente diffusa la convinzione che senza un partner si viva una diminuzione personale ed esistenziale mentre può capitare sovente che ci si riappropri delle proprie progettualità ed aspettative. Un rapporto chiuso può portare sofferenza e senso di sconfitta ma esiste anche il senso liberatorio di poter vivere quello che prima dovevamo mediare con l'altra persona.
Riprendersi il proprio tempo e la propria autonomia decisionale sganciata da compromessi con le esigenze altrui può risultare esaltante ...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il fatto è che lei è stata chiusa fuori casa e lui in casa con il bambino di 4 anni che non ha più visto per settimane .
Il figlio affidato a lui perché lei,chiusa fuori casa si trasferì a casa dell'altro e questo fu visto in tribunale come aggravante.
Oltretutto l'astio del padre ha fatto si che il figlio non volesse andare dalla madre per via del nuovo compagno .I due figli che lei ebbe poi non fecero altro che rendere il primo figlio più chiuso.Ricordo che dopo il fatto il bambino non parlo più per sei mesi,fecero risonanze e visite psichiatriche .Riprese a parlare ma è rimasto un bambino,ora ragazzo dall'aria molto triste.Ora con la madre ed i fratelli ha un buon rapporto ma diciamo che non ha più avuto casa perché si trasferirono dai nonni ,il padre solo ora dopo quasi 20 anni è andato a convivere con una donna .Un grande disastro e si che lei sapeva che lui per indole non avrebbe mai perdonato un tradimento .

Un genio però la tua amica eh...:)

Non voglio essere troppo dura...però ha fatto le cose non solo senza pensare, ma senza neanche avere elementi attorno a cui pensare.

Uscire di casa con il matrimonio ancora attivo, non è una genialata. Uscire e trasferirsi a casa dell'amante è volersi male. Ovvio che il tribunale lo consideri una aggravante...

ma parlare con un avvocato, no, prima di fare cagate di questa portata?

Unire il nuovo amante al figlio, è voler soffrire di una lenta agonia.

Il tutto sapendo in partenza che non avrebbe avuto possibilità di nulla...è masochismo. Ma quello brutto eh. Non quello con cui si può giocare e di cui si può godere.

Non lo so...io confermo la mia sensazione di massima, che si confonda l'impulsività emotiva, le urgenze, con la realtà in cui si vive. Che ha regole ben definite.

E se si vuole trasgredire, almeno conoscere bene le regole che si stanno trasgredendo e avere una base a cui appoggiarsi nel caso la trasgressione vada a finire nel peggiore dei modi, mi sembra il minimo.

Forse io sono fredda e razionale.
Ho storicamente tradito.
Anche io seguivo bisogni che non mi erano del tutto chiari. E ci ho messo del tempo a capire e capirmi.
Avere a che fare con me non è indolore. Non sono un letto di petali di rosa...

Ma sono anche sempre stata molto pragmatica. E ho sempre collocato le mie azioni in un quadro reale e concreto.
Comprendendo in quel quadro anche chi subiva le mie azioni. Senza nascondermi che stavo facendo del male. E che mettevo l'altro in condizione di subirmi.
A costo di definirmi nel peggiore dei modi ai miei occhi, non ho mai cercato sconti a me.
Per la verità ho preferito guardarmi nel modo peggiore, proprio per ridurre i danni che avrei potuto fare ad altri.
Non che questo sia una scusante eh. Ma se si decide di fare male, io sono convinta che si possa investire un po' di energia a farlo bene almeno. Per se stessi. Non per finta pietà. Proprio per rispetto verso se stessi.

Riperdonami se posso sembrare dura...ma i suoi comportamenti mi sembrano un coccolarsi nell'ignavia e in una non ben chiara fiducia nel fatto che "tutto andrà bene". Anche quando la realtà concreta afferma il contrario.

Questo non è assumersi la responsabilità di quel che si fa.

E in fondo, ha solo pagato il prezzo delle sue azioni.

Non riesco a dispiacermi per lei. O per il marito.
Se ha inanellato la sequenza di azioni che hai narrato, il marito è stato anche buono...che viste da fuori diventano pure una provocazione e un segno di disprezzo a quel che c'era fra loro.

Per il figlio sì, mi dispiace molto.
Che è finito in mano a due che si sono staccati dalla realtà per inseguire non so bene cosa.
E che è stato usato da entrambi come arma.

Mi spiace proprio per lui. Ci credo che avesse smesso di parlare.

Pensa che sorpresona rendersi improvvisamente conto che le persone di cui ti fidi, quelle di cui ti fidi per eccellenza, l'immagine stessa della fiducia e dell'affidamento cieco, si sono rivelate incapaci di aver cura di quella fiducia.

E anche i bambini questo lo sanno sentire.
Magari non lo sanno spiegare in modo articolato, ma lo sentono.
A volte in modo ben più chiaro degli adulti che usano tutte le infrastrutture a loro disposizione per aggiustare una realtà in modo che risponda il più possibile ai loro schemi.
I bambini non hanno tutte quelle infrastrutture...sono nudi. Rispetto agli adulti.

Altro che perdita dell'innocenza.
E' terrore allo stato puro.
 
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