Quanto può essere strana una domanda su un collega per far drizzare le antenne a un marito dopo 10 anni?
"L'hai poi sentito più?".
Poteva semplicemente essere l'organizzatore delle gare di calcetto aziendale o uno che la tampinava senza risultato.
Poteva raccontare anche una storia di molestie - visto che c'è stata.
E invece no.
La moglie risponde "stizzita che non lo riesce ad immaginare", la peggior reazione per chi vuole nascondere qualcosa senza farsi notare.
Dopo 10 anni ancora questa storia sembra avere energia sufficiente per far parlare ancora di sé.
Due scopate e basta, la storia finita all'epoca, Elena che avrebbe dovuto saperlo, visto che tra l'altro è perfettamente informata del trasferimento di Andrea otto anni dopo quella storia, quindi si suppone non l'abbia perso di vista.
Otto anni in cui Andrea avrebbe dovuto chiaramente far comprendere a chiunque che era finita definitivamente, essendo tra l'altro uno che ci prova con tutte o sicuramente con molte, chissà quante altre donne avrà scopato dopo.
Finita, morte, sepolta quella vecchia vicenda. Due scopate. Non c'è stato neppure un coinvolgimento sentimentale. Non più di tanto, visto quello che è durata, e si suppone che si sia esaurita.
E invece no.
Anche qui.
L'amica chiede a Elena, insiste nel metterla in imbarazzo, e lei reagisce infastidita. Dissotterrano entrambe i fossili, pretendendo siano ancora vivi.
Questo perché sicuramente l'amica è stronza e ce l'ha ancora su. Altri fossili che vengono alla luce. Altre vite da simulare. Ma non cede subito. Ci vuole un po' perché racconti.
E racconta tutto. E' sincera.
Sincera.

Sincera.
Perché?
Perché non dovrebbe coprirla se avesse compreso l'errore?
Perché dovrebbe limitarsi a minimizzare se volesse vendicarsi?
Non c'è una verità. No. Non ancora.
Forse non ci sarà mai.
Non si deve cercare la verità, ma la sincerità.