stany
Utente di lunga data
Tipico.... tutte le dinamiche e le circostanze che citi sono normali ed attese, compresi i cognati scialacquatori e sciocchini , che però vengono visti meglio di noi.La sorella di mia moglie ed il marito, da me confidenzialmente chiamato "Lo Zio Giuseppe", perchè era vecchio anche a vent'anni, sono tra le persone che sopporto di meno a questo mondo. L'elenco delle stronzate fatte da mia cognata è talmente lungo da essere irreale. Quello che mi ha spesso sconvolto nel suo comportamento è il fatto che da 25 anni commette sempre gli stessi errori, anche se in situazioni molto diverse. Il tutto è acuito dal fatto che gode nella sua famiglia di una stima ed una fiducia illimitata. Ancora oggi, alla soglia dei 50 anni, nonostante tutti gli errori commessi ed i relativi problemi che si è trovata a dover conseguentemente gestire (in modo pessimo), viene considerata solo come una ragazza che non ha avuto fortuna. Mia Moglie invece, secondo tutti ha avuto culo da vendere. Punti di vista. Le due sorelle hanno, nel corso del tempo, ridotto i loro incontri allo stretto indispensabile. Anche gli auguri di Pasqua, Natale e Compleanni, ormai se li scambiano per telefono addirittura con whatsapp. Un piccolo riavvicinamento c'è stato con la morte del padre, quando hanno dovuto gestire le problematiche connesse all'evento luttuoso. La stessa gestione dell'appartamento paterno, è stata affidata a me perchè tra loro hanno enormi difficoltà comunicative. Così adesso, da separato in pectore, mi trovo anche a gestire gli affitti universitari di mia moglie.
Questa premessa era necessaria per introdurre il personaggio di mia cognata, che oggi è venuta a prendersi un caffè insieme a me e mia moglie. Mi sono dovuto sorbire un lunghissimo discorso, di cui onestamente non ho capito lo scopo. Mia moglie e mia cognata, all'unisono hanno lungamente provato a convincermi a tornare a casa, elencandomi un elenco di incongruenze che hanno riscontrato nella situazione attuale. L'immutato amore reciproco, i bambini, il problema economico ed il fatto che nessuno di noi due può gestire la propria vita in solitudine. Questo, secondo la scienziata di mia cognata, sta a significare che entro poco tempo, volenti o nolenti entrambi ci rifaremo una vita con dei compagni nuovi, con tutte le conseguenze che questa situazione provocherà. Sono molto infastidito, anche se era ovvio che così fosse, del fatto che mia cognata sappia delle mie corna. Ed anche il marito, sicuramente. Questo getta una luce sinistra su tutte le cose che in questi anni ci siamo detti. In particolare sul fatto che io non gli abbia mai fatto sconti sul modo dissoluto con cui, con due figli piccoli anche loro, stavano portando avanti la loro vita. Tra parentesi, tali discorsi paternalistici erano in parte giustificati dal fatto che per ben tre volte, io e mia moglie, che gestiamo in comune le nostre risorse, pur avendo un pesante mutuo e due figli piccoli, abbiamo dovuto mettere mano al portafoglio per aiutare mia cognata e lo zio Giuseppe. Il tutto senza ricavarne assolutamente nulla. In pratica, di quasi tutto il bel discorso di mia cognata ho sentito pochissimo: alla fine, ero talmente nervoso, anzi la parola giusta è imbufalito, che sono andato via senza salutare. Oggi devo accompagnare i ragazzi ad inglese, quindi pranzeranno con me. Dopo la lezione li riporterò a casa e dirò a mia moglie che ho un invito a cena. Ovviamente non è una cattiveria gratuita, la mia, ma solo un modo per vedere il tipo di reazione che avrà.
Un consiglio: cerca di concretizzarla veramente sta cena!