Sono un tradito ...

Mat78

Utente di lunga data
Quindi meglio vivere nel mondo reale

In un tradimento non si saprà MAI tutto

Si saprà forse il giorno del permesso, l'orario di entrata e uscita, il nome del motel il numero della camera, il costo della camera, chi ha pagato la camera...

Ma resterà sempre la sensazione di NON sapere ancora tutto

E sarà la sensazione esatta

Meglio che il nostro amico sappia .. noi che ci siamo passati abbiamo il dovere di dirglielo, poi lui deciderà

Trovi?
Infatti io metto sempre in guardia su cosa accade e su come si vive. La sensazione rimarrà per sempre, per questo secondo me dopo un tradimento è tutto finito. Non puoi ricostruire proprio più nulla. In questi giorni hanno scritto 2 persone che dopo anni non sono riusciti a superarlo e chi ci "riesce" fa finta che vada tutto bene, ma traspare dalle loro parole che non è così. Poi ci sono quelli come te che si scambiano le corna come dei favori e gli piace 😊
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Poi ci sono quelli come te che si scambiano le corna come dei favori e gli piace 😊
.. e ci sono quelli che leggono le testimonianze autentiche di vita REALE fatte da altri utenti, e ci costruiscono sopra sterminati paesaggi della loro FANTASIA.. :D
 
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danny

Utente di lunga data
Beh ma.. lo so eh?.. :mexican:

Non fosse altro che qualche volta li ho presi anche io.. quindi... :cool:

Quelle che non dovrebbero esistere (perché non servono a nulla) sono le galoppate avventurose sopra permessi fruiti o non fruiti da altri, di anni e anni fa..

Secondo me
Quelle che non dovrebbero esistere sono le menzogne e le illusioni.
Spesso scavando dietro a un tradimento crolla finalmente la facciata dietro cui moglie e marito si erano nascosti per anni.
Solo in quel momento puoi finalmente essere libero.
 

danny

Utente di lunga data
La busta paga di mia moglie l'abbiamo sempre analizzata scrupolosamente insieme. Per conteggiare le ferie, le malattie, ed i permessi. Lei era sempre in riserva di energie, quindi studiavamo da fare in modo che poi rimanessero i giorni sufficienti ad andare in vacanza. Questo significa che i suoi giorni di ferie e le sue malattie, (massimo 30 all'anno, come sanno tutti quelli che hanno a che fare con la pa una volta erano 60, ma poi è arrivato Brunetta...) e le sue importantissime uscite anticipate dei pomeriggi del martedì e del giovedi che poi recuperava 30 minuti alla volta e che le consentivano di tornare alle 18,00 in condizioni discrete anzichè alle 20,45 semidistrutta, li studiavamo a tavolino mese per mese.

Per quanto riguarda il sesso "costretto", mia moglie si è presto resa conto di avere a che fare con un "maniaco sessuale:D". Per questo mi è sempre venuta incontro, devo ammettere, ben oltre i doveri coniugali. Dal momento che dopo i 45, a suo parere sono entrato in un'età a rischio di infarto, (anche perchè ingurgito cibo continuamente), cerca sempre di coccolarmi il più possibile per cercare di ridurre i rischi.
Perfetto. Dubbi messo da parte.
Quali altri ti restano da risolvere?
Analizziamoli insieme.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Solo in quel momento puoi finalmente essere libero.
A suo tempo te Danny hai deciso di "scavare" il più possibile.. ti senti oggi finalmente libero?

Perché fino a ieri parlavi di conti non saldati e lamentando perfino assenza di dialogo, a certi livelli, ti chiedevi: e allora che si fa?

È questa la agognata libertà da raggiungere per chi ha deciso di rovinarsi le unghie e scavare alla ricerca del "sapere tutto"?
 

danny

Utente di lunga data
Quindi meglio vivere nel mondo reale

In un tradimento non si saprà MAI tutto

Si saprà forse il giorno del permesso, l'orario di entrata e uscita, il nome del motel il numero della camera, il costo della camera, chi ha pagato la camera...

Ma resterà sempre la sensazione di NON sapere ancora tutto

E sarà la sensazione esatta

Meglio che il nostro amico sappia .. noi che ci siamo passati abbiamo il dovere di dirglielo, poi lui deciderà

Trovi?
Di un tradimento quello che conta sapere sono le motivazioni, che non sono immediatamente comprensibili.
Per arrivarci a volte devi fare dei giri tortuosi, perche' chi tradisce non le racconterà mai, se può evitare.
Dalle motivazioni potrai capire se per te questa cosa può essere accettabile o no.
 

danny

Utente di lunga data
Infatti io metto sempre in guardia su cosa accade e su come si vive. La sensazione rimarrà per sempre, per questo secondo me dopo un tradimento è tutto finito. Non puoi ricostruire proprio più nulla. In questi giorni hanno scritto 2 persone che dopo anni non sono riusciti a superarlo e chi ci "riesce" fa finta che vada tutto bene, ma traspare dalle loro parole che non è così. Poi ci sono quelli come te che si scambiano le corna come dei favori e gli piace 😊
No, non rimane per sempre.
Ma spesso il tradimento è un ponte che il traditore supera e che determina un cambiamento in lui e negli equilibri della coppia ed è complicato dopo riuscire a ritrovarsi riuscendo ad attrarsi. Anche mettendo da parte quanto è avvenuto ci si può vedere molto diversamente.
Non è il caso di Random. Per lui il problema è accettare di essere stato tradito. Sua moglie ha già assimilato da anni l'esperienza del tradimento, invece.
 
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Mat78

Utente di lunga data
No, non rimane per sempre.
Ma spesso il tradimento è un ponte che il traditore supera e che determina un cambiamento in lui e negli equilibri della coppia ed è complicato dopo riuscire a ritrovarsi riuscendo ad attrarsi. Anche mettendo da parte quanto è avvenuto ci si può vedere molto diversamente.
Quindi si è un qualcosa di diverso che non si è scelto. O ti adatti a un qualcosa che non volevi e quindi devi avere la forza di acettare determinate cose o lasci e te ne vai, perché non accetti questo cambiamento unilaterale.
 

Skorpio

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Non escludo mai nulla.
Mi dispiace se c’è chi lo fa. Come chiedeva Skorpio altrove scambiare monete incompatibili non è una bella cosa.
E il sesso non desiderato è stupro.
E non è tradire negarsi?
in un matrimonio il sesso non dovrebbe essere una parte fondamentale?
Se io mi negassi, per anni, dando solo rari contentini, non sarebbe una forma di tradimento del progetto comune?
E non regge il discorso dello stupro.
Se non hai voglia una volta ci sta, siamo umani, non macchine...ma due?...tre?...Quattro?. ..
E il rifiuto anche solo di parlarne?...di affrontare il "problema "?...
in quel caso che si fa?...deve essere l'altro a decidere di andar via?
Hai ragione...Non è pari la frustrazione di non farlo con la violenza di doverlo fare per forza..
È peggio.
perché non è solo frustrazione.
È anche umiliazione.
È rabbia.
È sentirsi morire dentro ogni giorno un Po di più ...
Minando ogni certezza, ogni amore per se stessi.
È dipendere totalmente dalla scelta dell'altro nella propria vita, senza avere voce in capitolo se non quelle di andarsene , con tutte le conseguenze del caso.
O tradire, e pagare anche li le conseguenze ...
quindi...come la giri la giri...
Che poi..se per un uomo o una donna, debba essere considerato come una violenza concedersi al proprio compagno...beh..
Scagli la prima prietra chi non si è mai concesso per empatia, per comprensione delle altrui esigenze, per amore. Chi non lo ha mai deciso scientemente. Quoto il neretto, tra il desiderio a mille e lo stupro c'è un abisso colmato dalle situazioni, dai desideri e dalle volontà umane, non è bianco o nero.
Ripeto allo sfinimento da un po che il metro di giudizio è l'empatia, usciti da questo metro si assumono posizioni ideologiche, manichee. Si trascinano i ragionamenti tra indipendenza assoluta e costrizione a regole che non hanno nessun riflesso positivo nella comprensione delle dinamiche, come se non fossero invece oggetto di contrattazione per un bene comune.
Una persona che chiude fuori da un rapporto il sesso in modo unilaterale non dimostra nessuna empatia e nessun rispetto dell' altro. Ugualmente chi non rispetta le decisioni di un'altra persona di chiudere definitivamente con la genitalità, certo. Ma si dimentica che si sta parlando di genitalità perciò di un esercizio correlato alla sessualità di coppia, non di un optional irrilevante. Si -impone- all'altra persona la fine della coppia e si inaugura l' inizio di una fratellanza senza più empatia. La coppia è finita, il tradimento degli accordi, della contrattazione consumato. Si potrà stare ancora insieme, certo, lo si farà per motivi oggettivi di età, per abitudine, per altro. Ma si vivrà sapendo di aver subìto e di subire la scena del funerale dell' unica cosa che contava come coppia: l'empatia reciproca.
 

danny

Utente di lunga data
A suo tempo te Danny hai deciso di "scavare" il più possibile.. ti senti oggi finalmente libero?

Perché fino a ieri parlavi di conti non saldati e lamentando perfino assenza di dialogo, a certi livelli, ti chiedevi: e allora che si fa?

È questa la agognata libertà da raggiungere per chi ha deciso di rovinarsi le unghie e scavare alla ricerca del "sapere tutto"?
Si'. Sono più libero. Libero dalle illusioni e dalle speranze inutili e dalla macchinosita' della ricerca delle colpe. Ho davanti a me la realtà delle cose e non il teatrino che tradito e traditore mettono in piedi per non soffrire e cercare il miglior compromesso possibile col minimo sforzo.
Sono cresciuto. Cambiato. So cosa voglio. So cosa ho e quello che non posso più avere.
Si sta meglio?
Dentro si'. Ci si sente finalmente scaricati da un peso.
Ma io sono fatto così. Anche quando andavo in piscina non sopportavo di nuotare a galla. Stavo da dio solo quando mi immergevo. È una bella sensazione.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Di un tradimento quello che conta sapere sono le motivazioni, che non sono immediatamente comprensibili.
Per arrivarci a volte devi fare dei giri tortuosi, perche' chi tradisce non le racconterà mai, se può evitare.
Dalle motivazioni potrai capire se per te questa cosa può essere accettabile o no.
Ce ne è una dalla quale discendono tutte le altre: il desiderio per un'altra persona

Se accetti e assumi quella, al netto delle azioni conseguenti (sopravvenute o mancate), sei a cavallo
 

danny

Utente di lunga data
Quindi si è un qualcosa di diverso che non si è scelto. O ti adatti a un qualcosa che non volevi e quindi devi avere la forza di acettare determinate cose o lasci e te ne vai, perché non accetti questo cambiamento unilaterale.
Dipende.
Ogni persona ha la sua storia.
Se devi costruire un edificio però devi sempre partire dalle fondamenta, non dalla cima.
Quest'ordine è necessario.
 

Blaise53

Utente di lunga data
Si'. Sono più libero. Libero dalle illusioni e dalle speranze inutili e dalla macchinosita' della ricerca delle colpe. Ho davanti a me la realtà delle cose e non il teatrino che tradito e traditore mettono in piedi per non soffrire e cercare il miglior compromesso possibile col minimo sforzo.
Sono cresciuto. Cambiato. So cosa voglio. So cosa ho e quello che non posso più avere.
Si sta meglio?
Dentro si'. Ci si sente finalmente scaricati da un peso.
Ma io sono fatto così. Anche quando andavo in piscina non sopportavo di nuotare a galla. Stavo da dio solo quando mi immergevo. È una bella sensazione.
Stai bene da solo.
 

danny

Utente di lunga data
Ce ne è una dalla quale discendono tutte le altre: il desiderio per un'altra persona

Se accetti e assumi quella, al netto delle azioni conseguenti (sopravvenute o mancate), sei a cavallo
Ovvio.
Ma per esperienza non è mai così semplice capire come quell'attrazione diventa un tradimento.
Perché io do per scontato che vi sia stata una forte attrazione per un'altra persona.
Ma questo è solo l'inizio. Il punto di partenza, l'elemento più scontato.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ora mi spieghi dove leggi le contraddizioni.
La ricerca di "cibo" accompagnata dalla sensazione di restare comunque con la "fame"

Parti di se che non dialogano tra loro

Ma se le fai parlare separatamente una ti dice che ha fame, è l'altra ti dice che di quel cibo non si sfamera'
 
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