Quando nell'altra vita ero amante il tempo si passava essenzialmente a letto o comunque facendo sesso. Poi si parlava anche eh; si andava al ristorante quando si aveva del tempo in più e magari shopping, ma erano optional rispetto al voler trascorrere essenzialmente il tempo "amandosi".
E' perciò che faccio fatica ad immaginare mio marito e la sua ex amante trascorrere serate lunghissime insieme facendo sesso solo 1/4 delle volte che si sono visti. Eppure i messaggi parlano chiaro e anche tutti gli altri indizi raccolti ai tempi

nonchè le loro vive voci (ma lì si potrebbe anche discuterle). E la cosa mi appare perfino più grave. Mi rifaccio la domanda delle domande, quella alla quale non avrò mai risposta certa: se costei era sciapa come una rapa intellettualmente e neanche gli ispirava sesso più tanto visto che non se la trombava neanche quella volta la mese che riusciva a vederla, 'azzo si sbatteva a fare per starci insieme? La spiegazione che mi do è sempre e solo una: l'invaghimento non ha perchè, accade e basta, e non necessariamente risiede nelle qualità dell'altra persona ma nel bisogno che si ha di vedersi riflessi nei suoi occhi.
E c'aggia fà, nun me resta che penzà accussì :unhappy:
La sessualità ha molte forme, e non tutte passano per il sesso spiccio e fisico.
E non necessariamente è invaghimento o sentimento.
Che spesso e volentieri sono fra l'altro soltanto proiezioni sull'altro. L'altro neanche è importante.
Solo che serve perchè da soli non si può.
Io ho avuto storie molto intense, puramente erotiche e sensuali, senza nessun invaghimento, che neanche hanno toccato la fisicità.
Ma sono state intense tanto quanto l'avessero fatto.
Il corpo è solo uno dei portali alla sessualità.
E' solo, a mio parere, il portale più conosciuto (per modo di dire).
A volte si finisce in vortici che poco o niente hanno a che vedere col corpo e molto hanno a che vedere con la mente.
E il piacere sta esattamente nel vortice confuso e travolgente. Per semplicità lo si chiama innamoramento o amore o quella roba lì...ma è intensità di cose che si risvegliano dentro.
E, ribadisco, l'altro non è altro che un semplice attivatore.
Ma siccome di questo si parla praticamente mai perchè tutto viene spiegato con l'ammore, resta solo l'ammmmore come contenitore.
Non mi ricordo dove l'avesse scritto twinpeaks, che l'amore vien chiamato amore ma spesso è soltanto roba che ha a che vedere con se stessi e non coinvolge l'altro nella reciprocità.