In rete ho trovato questa tipizzazione di una persona "affetta" da dipendenza emotiva. Io mi ritrovo in molte di queste sintomatologie. Soprattutto nel sentirmi il responsabile della felicita' degli altri, con annessi tutti i sensi di colpa che questa responsabilita' si porta dietro.
Il sensi di colpa, il costante tormento che ne deriva, mi hanno impedito di fare le scelte che avrei voluto fare per la paura delle conseguenze di queste scelte sulla vita di altri. Se faccio un bilancio, oggi come oggi, devo ammettere di vivere in una sorta di limbo, all'interno di una esistenza che non sento mia.
Mi chiedo se spesso non confrondiamo l'amore con una dipendenza emotiva nei confronti di una persona, sia esso il partner all'interno del rapporto di coppia oppure l'amante. Mi chiedo se in realta' l'amore non sia niente di piu' che una dipendenza affettiva, che ci tiene legati a qualcuno anche quando il filo che ci univa si e' spezzato.
Quanti di voi, girovagando nelle definizioni sottoriportate, ci si ritrova ?
Il sensi di colpa, il costante tormento che ne deriva, mi hanno impedito di fare le scelte che avrei voluto fare per la paura delle conseguenze di queste scelte sulla vita di altri. Se faccio un bilancio, oggi come oggi, devo ammettere di vivere in una sorta di limbo, all'interno di una esistenza che non sento mia.
Mi chiedo se spesso non confrondiamo l'amore con una dipendenza emotiva nei confronti di una persona, sia esso il partner all'interno del rapporto di coppia oppure l'amante. Mi chiedo se in realta' l'amore non sia niente di piu' che una dipendenza affettiva, che ci tiene legati a qualcuno anche quando il filo che ci univa si e' spezzato.
Quanti di voi, girovagando nelle definizioni sottoriportate, ci si ritrova ?
- La vostra felicità gira intorno ad una sola persona, non riuscite a sentirvi felici se non state con chi amate o apprezzate;
- Il vostro buon umore dipende da come vi trattano gli altri e da quello che pensano di voi. Se vi sentite accettati va tutto bene, ma non appena avete il dubbio di stare antipatici a qualcuno o che qualcuno parli male di voi, la vostra allegria sfuma. Il vostro stare bene o male dipende eccessivamente dagli altri.
- Evitate in ogni modo di dare opinioni contrarie perché rifuggite il confronto, avete timore di disturbare o essere rifiutati.
- Anteponete i desideri degli altri ai vostri, vi sentite come se non aveste capacità decisionali, la vostra vita viene guidata dagli altri.
- Vi sentite bene con voi stessi solo se vi sentite amati; se non avete nessuno da amare vi sentite vuoti, senza valore. A tutti noi piace avere qualcuno di speciale nella nostra vita, ciò che differenzia una persona non dipendente è che quando è da sola può avere momenti di tristezza, ma questo non causa un blocco che non le permette di godersi altri aspetti della sua vita. Una persona dipendente, invece, non può stare da sola: si deprime, la sua autostima crolla e non è capace di godersi la vita.
- Il senso di colpa vi accompagna spesso, sentite di essere i responsabili della felicità degli altri, sia del vostro partner che dei familiari, gli amici, ecc. Vi sentite in obbligo di accontentare gli altri, e se non lo fate vi sentite in colpa.
- Anche la paura vi invade spesso: paura di perdere le persone che amate o apprezzate. Questo timore vi impedisce di godervi le relazioni come dovreste.
- Siete facili vittime dei ricatti emotivi, perché non sopportereste che per colpa vostra qualcuno stesse male; sacrificate la vostra felicità per gli altri.
- Preferite soffrire piuttosto di lasciare la persona a cui siete legati, non avete la forza di tagliare i ponti perché non vi sentite capaci di andare avanti senza la persona che amate.
- Avete bisogno dell’altro o la vostra vita non avrebbe senso, avete bisogno che vi dimostri che siete importanti per lui/lei allo stesso modo che gli altri lo sono per voi. Se non lo fa, pensate che non vi ami e vi arrabbiate.
- Volete avere il controllo sulla vita del partner, per avere la certezza di non perderlo. Vi trasformate in una specie di spia per controllare persino le conversazioni che ha con altre persone. Siete ossessionati, smettete di vivere la vostra vita per seguire la sua, per assicurarvi che non ci siano indizi del fatto che non gli interessate più. Se credete che ci sia il rischio che vi lasci, potete smettere di essere voi stessi e fare cose che non vi piacciono pur di accontentarlo.
- Questa persona è al centro della vostra vita, tanto che le altre amicizie perdono importanza per voi. C’è la tendenza all’isolamento sociale, avete voglia soltanto di stare con quella persona più ore al giorno possibili.
- La relazione vi genera ansia, non siete mai contenti perché volete di più, e soprattutto avete paura di essere lasciati. Sarebbe una catastrofe, perché non riuscite a immaginare la vostra vita senza di lui/lei.