Niente di nuovo sotto il sole

HP72

Utente di lunga data
Eccomi qua, prima di tutto un saluto a tutti voi, dopo tanto leggere mi trovo adesso a scrivervi la mia storia, niente di nuovo, niente di mai visto ma sempre pesantissima per chi la vive.
Io e mia moglie ci conosciamo fin da ragazzini, siamo sposati da 15 anni e abbiamo due figli di 9 e 12 anni. Dopo anni passati in serenità e facendo progetti insieme l’estate del 2017 era iniziata con un momento di crisi nei nostri rapporti, nulla (almeno così la leggevo all’epoca) che facesse trasparire il casino che sarebbe scoppiato da lì a pochi mesi, infatti alla fine di Luglio durante una vacanza con amici, comincio ad avere dei dubbi a causa di alcuni messaggi scoperti per caso sul cellulare di lei.
Passa una settimana e ho le prove che fra mia moglie ed un collega di lavoro c’era una relazione, un “flirt”, non avevo ne ho prove di contatti sessuali fra loro … ma non mi sento di escluderlo ovviamente.
Dopo due tre giorni di inferno decido di affrontarla, solite scuse, si sentiva trascurata (può essere, non voglio scaricare tutte le colpe su di lei) era oberata dagli impegni familiari (ma io in questo senso sono sempre stato estremamente attento, forse pure troppo …) insomma tutto il solito corollario di giustificazioni.
Proviamo a continuare, lei chiarisce subito la fine del rapporto con il collega e iniziamo una terapia di coppia ma sempre con ritrosia da parte sua. Mi accorgo però che i messaggi continuano e che lei stavolta li cancella, motivazione? Lui insiste e lei non vuole che la ripresa del nostro rapporto venga intaccata. Nuova crisi mia, io inizio un periodo di depressione, prendo farmaci e inizio una terapia da solo stavolta. A Natale ancora messaggi da fidanzatini, stavolta è lei di nuovo ad essersi avvicinata a lui (ancora niente prove di rapporti fisici fra loro ma …) visto il mio periodo a dir poco difficile… questa è l’ennesima scusa ovviamente ma sapendo quanto la depressione possa coinvolgere e sconvolgere l’intera famiglia provo a continuare, lei sembra cambiata ma … dopo una settimana i messaggi non sono terminati, messaggi fra amici stavolta ma sempre indicatori di una intesa e di un rapporto non chiuso definitivamente.
Questa volta ci vado giù pesante a parole (mai toccato nessuno in vita) e a minacce di lasciarla, di separarmi. Da quel momento la mia voglia di controllo diventa mania, scopro ancora scambi di messaggi cancellati ma stavolta sembrano essere solo di lui verso mia moglie, nessuna risposta da parte di lei. Lei invece è tornata ad essermi molto vicina, si è sempre detta dispiaciuta (ma va?) e mai aveva pensato di lasciarmi per lui (mai nei messaggi ho trovato parole di amore nei confronti dell’altro ne denigrazioni nei miei confronti).
Adesso mi ritrovo in quella situazione di stallo che molte volte ho letto nel forum, quella situazione di schifo e di impotenza, ma anche di indecisione sul da farsi, tentare di salvare quel che resta o riporre da una parte questo rapporto e ripartire di nuovo?
Unica nota positiva ormai la voglia di controllarla è passata, il problema sta a monte, e mi sto rendendo conto che in caso di fine del nostro rapporto sarei in grado di “sopravvivere”, soffrirei ma sarei in grado di vivere da solo (e non parlo di lavare e stirare).
 

patroclo

Utente di lunga data
....effettivamente niente di nuovo......le situazioni di stallo logorano ulteriormente, fatti chiarezza e in bocca al lupo
 

HP72

Utente di lunga data
Grazie ...

....effettivamente niente di nuovo......le situazioni di stallo logorano ulteriormente, fatti chiarezza e in bocca al lupo
... Ermik, cerco di farlo anche con un aiuto esterno ... di tornare alla situazione in cui ero prima di Natale, leggasi depressione, non se ne parla in assoluto!
 

farmer

Utente di lunga data
Chiarire sempre eil più presto possibile. Se lasci andare la cosa senza controllo può accaderessere che lei fra qualche mese ti dica che non ti ama più e vuole andare dall altro. Chiaritevi subito! Prendila con calma e chiedigli di essere sincera e che ti dica cosa vuol fare e soprattutto che rapporti ha con l'altro e che rapporti ci sono stati, qual è il grado di coinvolgimento di lei e di lui, ma prima di iniziare ogni discorso devi imporgli di essere sincera. Gli puoi dire anche che in base a cosa dice tu prenderai una decisione se lasciare o provare a continuare . Devi comunque fare il possibile per salvare il matrimonio seno altro perche avete 2 figli..........dovevi averlo già fatto
 

Outdider

Utente di lunga data
Concordo sul fatto che un chiarimento urgente ci voglia. Se non hanno smesso di messaggiare neanche quando tu gli hai intimato di farlo, sapendo che la controllavi, è un brutto indicatore su quanto fosse o sia coinvolta tua moglie. Essendo un collega i messaggi possono anche terminare, in ogni caso si vedrebbero a lavoro.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Eccomi qua, prima di tutto un saluto a tutti voi, dopo tanto leggere mi trovo adesso a scrivervi la mia storia, niente di nuovo, niente di mai visto ma sempre pesantissima per chi la vive.
Io e mia moglie ci conosciamo fin da ragazzini, siamo sposati da 15 anni e abbiamo due figli di 9 e 12 anni. Dopo anni passati in serenità e facendo progetti insieme l’estate del 2017 era iniziata con un momento di crisi nei nostri rapporti, nulla (almeno così la leggevo all’epoca) che facesse trasparire il casino che sarebbe scoppiato da lì a pochi mesi, infatti alla fine di Luglio durante una vacanza con amici, comincio ad avere dei dubbi a causa di alcuni messaggi scoperti per caso sul cellulare di lei.
Passa una settimana e ho le prove che fra mia moglie ed un collega di lavoro c’era una relazione, un “flirt”, non avevo ne ho prove di contatti sessuali fra loro … ma non mi sento di escluderlo ovviamente.
Dopo due tre giorni di inferno decido di affrontarla, solite scuse, si sentiva trascurata (può essere, non voglio scaricare tutte le colpe su di lei) era oberata dagli impegni familiari (ma io in questo senso sono sempre stato estremamente attento, forse pure troppo …) insomma tutto il solito corollario di giustificazioni.
Proviamo a continuare, lei chiarisce subito la fine del rapporto con il collega e iniziamo una terapia di coppia ma sempre con ritrosia da parte sua. Mi accorgo però che i messaggi continuano e che lei stavolta li cancella, motivazione? Lui insiste e lei non vuole che la ripresa del nostro rapporto venga intaccata. Nuova crisi mia, io inizio un periodo di depressione, prendo farmaci e inizio una terapia da solo stavolta. A Natale ancora messaggi da fidanzatini, stavolta è lei di nuovo ad essersi avvicinata a lui (ancora niente prove di rapporti fisici fra loro ma …) visto il mio periodo a dir poco difficile… questa è l’ennesima scusa ovviamente ma sapendo quanto la depressione possa coinvolgere e sconvolgere l’intera famiglia provo a continuare, lei sembra cambiata ma … dopo una settimana i messaggi non sono terminati, messaggi fra amici stavolta ma sempre indicatori di una intesa e di un rapporto non chiuso definitivamente.
Questa volta ci vado giù pesante a parole (mai toccato nessuno in vita) e a minacce di lasciarla, di separarmi. Da quel momento la mia voglia di controllo diventa mania, scopro ancora scambi di messaggi cancellati ma stavolta sembrano essere solo di lui verso mia moglie, nessuna risposta da parte di lei. Lei invece è tornata ad essermi molto vicina, si è sempre detta dispiaciuta (ma va?) e mai aveva pensato di lasciarmi per lui (mai nei messaggi ho trovato parole di amore nei confronti dell’altro ne denigrazioni nei miei confronti).
Adesso mi ritrovo in quella situazione di stallo che molte volte ho letto nel forum, quella situazione di schifo e di impotenza, ma anche di indecisione sul da farsi, tentare di salvare quel che resta o riporre da una parte questo rapporto e ripartire di nuovo?
Unica nota positiva ormai la voglia di controllarla è passata, il problema sta a monte, e mi sto rendendo conto che in caso di fine del nostro rapporto sarei in grado di “sopravvivere”, soffrirei ma sarei in grado di vivere da solo (e non parlo di lavare e stirare).
Quando la fiducia crolla, crolla anche una parte fondamentale della vita di coppia. La complicità, il sentirsi "dalla stessa parte", la condivisione. Può succedere, in certi casi, che crolli anche la stima. Quello che stai provando è uno dei primi sintomi del distacco emotivo che a volte si mette in atto quando ci si sente traditi e si prendono le distanze.

Io mi sono fatta l'idea che sia una fase quasi necessaria. Dopo anni di "siamo in due" ci si ritrova a pensare in prima persona singolare.

Per me è uno step molto delicato. Può durare anni o qualche mese. E bisogna dosare bene le emozioni, perché c'è il rischio di allontanarsi emotivamente dal partner in modo irreparabile.

Tieniti monitorato, sicuramente la terapia psicologica ti aiuterà in questo. Cerca di vivere alla giornata senza mettere al microscopio ciò che stai provando. Vivi come ti va, usando anche l'istinto. Ma se vuoi dare una possibilità al tuo matrimonio, lascia sempre una porta aperta sul vostro rapporto, perché una volta chiusa quella porta, non è facile riaprirla. Non so se mi sono spiegata.
In bocca al lupo.
 

HP72

Utente di lunga data
Già fatto

Concordo sul fatto che un chiarimento urgente ci voglia. Se non hanno smesso di messaggiare neanche quando tu gli hai intimato di farlo, sapendo che la controllavi, è un brutto indicatore su quanto fosse o sia coinvolta tua moglie. Essendo un collega i messaggi possono anche terminare, in ogni caso si vedrebbero a lavoro.
Il chiarimento c'è stato ... e più volte ....
Le continua ad affermare che non ha mai avuto la minima idea di iniziare una relazione duratura con lui o di lasciarmi, afferma che non ci sia mai stato nulla di fisico, nemmeno un bacio a suo dire, ma appunto, sono colleghi e di trovarsi un lavoro diverso all'inizio non ne voleva sapere.
Adesso, complice forse la difficoltà di convivere al lavoro con una persona con la quale si è andati al là dell'amicizia, si stà attivando per trovare un nuovo posto ma i tempi e le difficoltà del periodo fanno si che non sia così facile.
Aveva anche proposto l'idea di licenziarsi e basta, sinceramente però con due bambini a carico non è cosa da prendere alla leggera (abbiamo bisogno dello stipendio di entrambi per ora).
Purtroppo sono le bugie ripetute nel tempo ed un sostanziale egoismo ad aver minato i miei sentimenti nei suoi confronti, adesso sembra molto attaccata a me ma io vivo queste attenzioni come un mero tentativo di tenermi legata a se e non riesco a cogliere uno slancio sincero ...
 

oriente70

Utente di lunga data
La cosa peggiore non è restare soli.
Peggio è stare con le persone che ti fanno sentire solo ... Metti le cose in chiaro al più presto...
 

HP72

Utente di lunga data
E' proprio così

Quando la fiducia crolla, crolla anche una parte fondamentale della vita di coppia. La complicità, il sentirsi "dalla stessa parte", la condivisione. Può succedere, in certi casi, che crolli anche la stima. Quello che stai provando è uno dei primi sintomi del distacco emotivo che a volte si mette in atto quando ci si sente traditi e si prendono le distanze.

Io mi sono fatta l'idea che sia una fase quasi necessaria. Dopo anni di "siamo in due" ci si ritrova a pensare in prima persona singolare.

Per me è uno step molto delicato. Può durare anni o qualche mese. E bisogna dosare bene le emozioni, perché c'è il rischio di allontanarsi emotivamente dal partner in modo irreparabile.

Tieniti monitorato, sicuramente la terapia psicologica ti aiuterà in questo. Cerca di vivere alla giornata senza mettere al microscopio ciò che stai provando. Vivi come ti va, usando anche l'istinto. Ma se vuoi dare una possibilità al tuo matrimonio, lascia sempre una porta aperta sul vostro rapporto, perché una volta chiusa quella porta, non è facile riaprirla. Non so se mi sono spiegata.
In bocca al lupo.
Grazie Sole11, quello che hai descritto sembra proprio quello che mi stà succedendo, è come se avessi bisogno di stare per conto mio adesso che i sentimenti di svalutazione su di me sono stati superati.
E' come se avessi bisogno di smettere di pensare al tradimento concentrandomi su me, la mia vita ed i miei figli, non per cercare qualcosa o qualcuno fuori da me, ma per pura e semplice serenità.
Il vivere giorno per giorno è quello che stò facendo, cosa per me nuova, anche se per lei è pesante perchè io stesso non so cosa succederà domani e lei di questo soffre, lei vorrebbe già frae progetti che io non sono però in grado di affrontare.
Hai ragione anche quando parli di lasciare una porta aperta al dialogo e al sentimento, è difficile talvolta farlo ma è necessario ...
Grazie.
 

robson

voltaire
Eccomi qua, prima di tutto un saluto a tutti voi, dopo tanto leggere mi trovo adesso a scrivervi la mia storia, niente di nuovo, niente di mai visto ma sempre pesantissima per chi la vive.
Io e mia moglie ci conosciamo fin da ragazzini, siamo sposati da 15 anni e abbiamo due figli di 9 e 12 anni. Dopo anni passati in serenità e facendo progetti insieme l’estate del 2017 era iniziata con un momento di crisi nei nostri rapporti, nulla (almeno così la leggevo all’epoca) che facesse trasparire il casino che sarebbe scoppiato da lì a pochi mesi, infatti alla fine di Luglio durante una vacanza con amici, comincio ad avere dei dubbi a causa di alcuni messaggi scoperti per caso sul cellulare di lei.
Passa una settimana e ho le prove che fra mia moglie ed un collega di lavoro c’era una relazione, un “flirt”, non avevo ne ho prove di contatti sessuali fra loro … ma non mi sento di escluderlo ovviamente.
Dopo due tre giorni di inferno decido di affrontarla, solite scuse, si sentiva trascurata (può essere, non voglio scaricare tutte le colpe su di lei) era oberata dagli impegni familiari (ma io in questo senso sono sempre stato estremamente attento, forse pure troppo …) insomma tutto il solito corollario di giustificazioni.
Proviamo a continuare, lei chiarisce subito la fine del rapporto con il collega e iniziamo una terapia di coppia ma sempre con ritrosia da parte sua. Mi accorgo però che i messaggi continuano e che lei stavolta li cancella, motivazione? Lui insiste e lei non vuole che la ripresa del nostro rapporto venga intaccata. Nuova crisi mia, io inizio un periodo di depressione, prendo farmaci e inizio una terapia da solo stavolta. A Natale ancora messaggi da fidanzatini, stavolta è lei di nuovo ad essersi avvicinata a lui (ancora niente prove di rapporti fisici fra loro ma …) visto il mio periodo a dir poco difficile… questa è l’ennesima scusa ovviamente ma sapendo quanto la depressione possa coinvolgere e sconvolgere l’intera famiglia provo a continuare, lei sembra cambiata ma … dopo una settimana i messaggi non sono terminati, messaggi fra amici stavolta ma sempre indicatori di una intesa e di un rapporto non chiuso definitivamente.
Questa volta ci vado giù pesante a parole (mai toccato nessuno in vita) e a minacce di lasciarla, di separarmi. Da quel momento la mia voglia di controllo diventa mania, scopro ancora scambi di messaggi cancellati ma stavolta sembrano essere solo di lui verso mia moglie, nessuna risposta da parte di lei. Lei invece è tornata ad essermi molto vicina, si è sempre detta dispiaciuta (ma va?) e mai aveva pensato di lasciarmi per lui (mai nei messaggi ho trovato parole di amore nei confronti dell’altro ne denigrazioni nei miei confronti).
Adesso mi ritrovo in quella situazione di stallo che molte volte ho letto nel forum, quella situazione di schifo e di impotenza, ma anche di indecisione sul da farsi, tentare di salvare quel che resta o riporre da una parte questo rapporto e ripartire di nuovo?
Unica nota positiva ormai la voglia di controllarla è passata, il problema sta a monte, e mi sto rendendo conto che in caso di fine del nostro rapporto sarei in grado di “sopravvivere”, soffrirei ma sarei in grado di vivere da solo (e non parlo di lavare e stirare).
ma parli solo delle tue emozioni da parte sua cosa vedi? si capisce subito se una donna vuole mollarti
 

Skorpio

Utente di lunga data
Eccomi qua, prima di tutto un saluto a tutti voi, dopo tanto leggere mi trovo adesso a scrivervi la mia storia, niente di nuovo, niente di mai visto ma sempre pesantissima per chi la vive.
Io e mia moglie ci conosciamo fin da ragazzini, siamo sposati da 15 anni e abbiamo due figli di 9 e 12 anni. Dopo anni passati in serenità e facendo progetti insieme l’estate del 2017 era iniziata con un momento di crisi nei nostri rapporti, nulla (almeno così la leggevo all’epoca) che facesse trasparire il casino che sarebbe scoppiato da lì a pochi mesi, infatti alla fine di Luglio durante una vacanza con amici, comincio ad avere dei dubbi a causa di alcuni messaggi scoperti per caso sul cellulare di lei.
Passa una settimana e ho le prove che fra mia moglie ed un collega di lavoro c’era una relazione, un “flirt”, non avevo ne ho prove di contatti sessuali fra loro … ma non mi sento di escluderlo ovviamente.
Dopo due tre giorni di inferno decido di affrontarla, solite scuse, si sentiva trascurata (può essere, non voglio scaricare tutte le colpe su di lei) era oberata dagli impegni familiari (ma io in questo senso sono sempre stato estremamente attento, forse pure troppo …) insomma tutto il solito corollario di giustificazioni.
Proviamo a continuare, lei chiarisce subito la fine del rapporto con il collega e iniziamo una terapia di coppia ma sempre con ritrosia da parte sua. Mi accorgo però che i messaggi continuano e che lei stavolta li cancella, motivazione? Lui insiste e lei non vuole che la ripresa del nostro rapporto venga intaccata. Nuova crisi mia, io inizio un periodo di depressione, prendo farmaci e inizio una terapia da solo stavolta. A Natale ancora messaggi da fidanzatini, stavolta è lei di nuovo ad essersi avvicinata a lui (ancora niente prove di rapporti fisici fra loro ma …) visto il mio periodo a dir poco difficile… questa è l’ennesima scusa ovviamente ma sapendo quanto la depressione possa coinvolgere e sconvolgere l’intera famiglia provo a continuare, lei sembra cambiata ma … dopo una settimana i messaggi non sono terminati, messaggi fra amici stavolta ma sempre indicatori di una intesa e di un rapporto non chiuso definitivamente.
Questa volta ci vado giù pesante a parole (mai toccato nessuno in vita) e a minacce di lasciarla, di separarmi. Da quel momento la mia voglia di controllo diventa mania, scopro ancora scambi di messaggi cancellati ma stavolta sembrano essere solo di lui verso mia moglie, nessuna risposta da parte di lei. Lei invece è tornata ad essermi molto vicina, si è sempre detta dispiaciuta (ma va?) e mai aveva pensato di lasciarmi per lui (mai nei messaggi ho trovato parole di amore nei confronti dell’altro ne denigrazioni nei miei confronti).
Adesso mi ritrovo in quella situazione di stallo che molte volte ho letto nel forum, quella situazione di schifo e di impotenza, ma anche di indecisione sul da farsi, tentare di salvare quel che resta o riporre da una parte questo rapporto e ripartire di nuovo?
Unica nota positiva ormai la voglia di controllarla è passata, il problema sta a monte, e mi sto rendendo conto che in caso di fine del nostro rapporto sarei in grado di “sopravvivere”, soffrirei ma sarei in grado di vivere da solo (e non parlo di lavare e stirare).
Benvenuto..

A questo collega in qualche modo sembra "tenerci" è questo non è un reato

Al di là di eventuali tradimenti "consumati" o meno, non ho letto nelle tue righe se hai chiesto a tua moglie di "parlare di sé" è di questo legame affettuoso, diciamo

Del cosa le ha dato, del cosa le darebbe, cosa si sta negando avendolo tagliato (pare)

Ho letto solo da parte tua di controlli verifiche ispezioni, contestazioni.

È tutto stato incentrato qui su questi aspetti il tuo "interesse" verso tua moglie, in questo specifico contesto?
 

HP72

Utente di lunga data
Lei vuole restare

ma parli solo delle tue emozioni da parte sua cosa vedi? si capisce subito se una donna vuole mollarti
Mia moglie ha sempre detto che in lui ha cercato qualcosa che noi a casa non avevamo più, ci davamo per scontati e non ci siamo saputi rinnovare e cambiare nel nostro rapporto mentre noi cambiavamo. Su questo concordo anche io e a malincuore capisco.
Tuttavia il fatto di aver ripreso i "contatti" con il suo collega proprio quando io ero in piena crisi e quando le ragioni del primo tradimento erano emerse, di certo non elaborate ma erano state messe in tavola, mi ha ferito profondamente.
In questo caso lei mi ha detto che in una situazione che sembrava senza uscita ha cercato la via più facile, quella già battuta.
Da Natale lei afferma di aver fatto un lavoro su se stessa che l'avrebbe portata a capire che non voleva più essere quello che era stata fino a quel momento, infedele, egoista e "sotto ricatto" da parte di chi le stava intorno. Peccato che anche dopo Natale i messaggi, anche se in forma neutra, amicale, siano continuati e lei li cancellava per evitare di rovinare il rapporto con cose che non avevano nessun peso, una sorta di bugia bianca per tenermi al riparo dalle gelosie, malgrado io abbia da subito chiesto l'esatto opposto, massima onestà ed apertura.
Negli ultimi giorni le ho proposto di riprendere la terapia di coppia ma lei non se la sente, o meglio della serie "se proprio pensi ti possa servire" per cui per me per ora questo capitolo è chiuso.
Lei continua a dirmi anche adesso che io sono la persona che la completa, che non ha mai pensato di vivere senza di me, che mi ha dato troppo per scontato ...
La mia paura è che lei tema di restare sola, tema di veder naufragare un progetto di vita con me, dice di amarmi più di prima perchè dopo avermi quasi perso ha capito quanto io valga rispetto all'altro (parole sue).
Ma la fiducia in lei è ancora una utopia per me, cosa succederà alla prossima difficoltà?
Se la vedrò assente perchè magari è solo stanca o preoccupata per i normali problemi della vita come potrò non pensare al fatto che potrebbe non essere di nuovo più al mio fianco?
Cerco di darmi tempo, cerco di pensare a me, cerco di non chiudermi del tutto fuori dal nostro rapporto, ma, come ha detto Sole11, è un equilibrio delicato e doloroso, per entrambi credo ...
 

farmer

Utente di lunga data
Da quel che dici lei vuole continuare con te e cerca di cambiare lavoro per staccarsi dall'altro.....Ma l'altro sai chi è? È single? È sposato? È lui che la pressa? Devi capire queste cose se vuoi riavvicinarti a lei, poi ti deve dire quanto lei è coinvolta e soprattutto quanto lui è coinvolto. Se è lui il problema è non la lascia in pace sarà dura per tua moglie ad essere tranquilla e concentrarsi sul vostro rapporto. ........provate a stare un po insieme e dialogate forse capirete qualcosa di voi due. .......Alla fine prenderete una decisione
 

HP72

Utente di lunga data
L'altro era ... leggero

Benvenuto..

A questo collega in qualche modo sembra "tenerci" è questo non è un reato

Al di là di eventuali tradimenti "consumati" o meno, non ho letto nelle tue righe se hai chiesto a tua moglie di "parlare di sé" è di questo legame affettuoso, diciamo

Del cosa le ha dato, del cosa le darebbe, cosa si sta negando avendolo tagliato (pare)

Ho letto solo da parte tua di controlli verifiche ispezioni, contestazioni.

È tutto stato incentrato qui su questi aspetti il tuo "interesse" verso tua moglie, in questo specifico contesto?
In parte ho già risposto a quanto chiedi nel commento precedente, aggiungo che lei aveva bisogno di "leggerezza", quella leggerezza che l'altro, pur sposato con una figlia, sembrava poterle dare. Una persona leggera, senza problemi economici (il papi l'aveva piazzato al lavoro e nessuno lo poteva smuovere), senza problemi morali apparenti (anche quando ha saputo che io sapevo ha continuato a mandare messaggi e farsi le corsette davanti a casa nostra), l'esatto opposto mio, una persona decisionista mentre io cerco sempre la mediazione, volgare mentre io cerco sempre il rispetto per le persone che mi stanno attorno, egoista mentre io metto sempre gli altri al primo posto (pure troppo ...), insomma una persona leggera si, ma leggera in tutti i sensi.
Mia moglie si sentiva apprezzata da lui anche fisicamente (e qui un mea culpa ci stà ...), sentiva di non dover pensare agli impegni di casa mentre era con lui (io lavorando fino agli inizi del 2017 ad un'ora da casa nostra, facevo quello che potevo ma uscivo alle 6:30 e rientravo alle 19:00 circa), insomma si sentiva guardata ed apprezzata e malgrado io in casa abbia sempre collaborato sentiva di dover sempre essere lei a "tirare" la carretta
Attualmente lui per lei è solo un collega anche se a mio avviso l'amicizia che li ha legati c'è sempre, sembra anche che i rapporti siano ora più tesi, lui da imbucato figlio di papà non aveva altre amicizia sul posto di lavoro se non mia moglie (così mi raccontava anche in tempi meno sospetti), insomma sembrerebbe che non sia più attratta dal "falso interesse" che lui le dimostrava mirando solo a prendere quello che gli interessava in barba a moglie e figlia, ma appunto, ma ...
 

farmer

Utente di lunga data
Quindi c'è stato qualcosa. ...Se lui faceva anche le corsette davanti a casa vostra. Concentrati su te stesso e cerca di trovare un interesse per tenerti impegnato, non abbandonare il dialogo con tua moglie, ma devi capire di più su quanto è coinvolta lei e cosa effettivamente c'è stato fra di loro. Questo è molto importante per poter proseguire il rapporto con lei, se hanno avuto qualcosa di importante è molto più difficile riportala sulla giusta strada,se era solo una profonda amicizia(ma ne dubito) è diverso
 

ilnikko

utente chitarrista
In parte ho già risposto a quanto chiedi nel commento precedente, aggiungo che lei aveva bisogno di "leggerezza", quella leggerezza che l'altro, pur sposato con una figlia, sembrava poterle dare. Una persona leggera, senza problemi economici (il papi l'aveva piazzato al lavoro e nessuno lo poteva smuovere), senza problemi morali apparenti (anche quando ha saputo che io sapevo ha continuato a mandare messaggi e farsi le corsette davanti a casa nostra), l'esatto opposto mio, una persona decisionista mentre io cerco sempre la mediazione, volgare mentre io cerco sempre il rispetto per le persone che mi stanno attorno, egoista mentre io metto sempre gli altri al primo posto (pure troppo ...), insomma una persona leggera si, ma leggera in tutti i sensi.
Mia moglie si sentiva apprezzata da lui anche fisicamente
(e qui un mea culpa ci stà ...), sentiva di non dover pensare agli impegni di casa mentre era con lui (io lavorando fino agli inizi del 2017 ad un'ora da casa nostra, facevo quello che potevo ma uscivo alle 6:30 e rientravo alle 19:00 circa), insomma si sentiva guardata ed apprezzata e malgrado io in casa abbia sempre collaborato sentiva di dover sempre essere lei a "tirare" la carretta
Attualmente lui per lei è solo un collega anche se a mio avviso l'amicizia che li ha legati c'è sempre, sembra anche che i rapporti siano ora più tesi, lui da imbucato figlio di papà non aveva altre amicizia sul posto di lavoro se non mia moglie (così mi raccontava anche in tempi meno sospetti), insomma sembrerebbe che non sia più attratta dal "falso interesse" che lui le dimostrava mirando solo a prendere quello che gli interessava in barba a moglie e figlia, ma appunto, ma ...
Sembri già "avanti" con l'analisi della situazione. Leggendo superficialmente mi pare che tua moglie abbia trovato il tuo opposto e soprattutto che tu sappia che cosa devi limare e aggiustare del tuo carattere / comportamento. Il fatto che il ganzo "non ti tema" comunque mi fa' pensare...
 

francoff

Utente di lunga data
Il chiarimento c'è stato ... e più volte ....
Le continua ad affermare che non ha mai avuto la minima idea di iniziare una relazione duratura con lui o di lasciarmi, afferma che non ci sia mai stato nulla di fisico, nemmeno un bacio a suo dire, ma appunto, sono colleghi e di trovarsi un lavoro diverso all'inizio non ne voleva sapere.
Adesso, complice forse la difficoltà di convivere al lavoro con una persona con la quale si è andati al là dell'amicizia, si stà attivando per trovare un nuovo posto ma i tempi e le difficoltà del periodo fanno si che non sia così facile.
Aveva anche proposto l'idea di licenziarsi e basta, sinceramente però con due bambini a carico non è cosa da prendere alla leggera (abbiamo bisogno dello stipendio di entrambi per ora).
Purtroppo sono le bugie ripetute nel tempo ed un sostanziale egoismo ad aver minato i miei sentimenti nei suoi confronti, adesso sembra molto attaccata a me ma io vivo queste attenzioni come un mero tentativo di tenermi legata a se e non riesco a cogliere uno slancio sincero ...
Il chiarimento è doveroso ma non è la cosa principale serve solamente per prendere tempo . La cosa fondamentale è guardarti dentro e ci vuole tempo, bisogna essere lucidi e anche sereni ....e per questo ripeto ci vuole tempo. Potrai scoprire che forse ti ha fatto un piacere : che stai meglio senza di lei che con lei, che dopo anni di solite cose hai voglia di girare pagina. Ciao e in bocca al lupo.....datti tempo.
 

francoff

Utente di lunga data
In parte ho già risposto a quanto chiedi nel commento precedente, aggiungo che lei aveva bisogno di "leggerezza", quella leggerezza che l'altro, pur sposato con una figlia, sembrava poterle dare. Una persona leggera, senza problemi economici (il papi l'aveva piazzato al lavoro e nessuno lo poteva smuovere), senza problemi morali apparenti (anche quando ha saputo che io sapevo ha continuato a mandare messaggi e farsi le corsette davanti a casa nostra), l'esatto opposto mio, una persona decisionista mentre io cerco sempre la mediazione, volgare mentre io cerco sempre il rispetto per le persone che mi stanno attorno, egoista mentre io metto sempre gli altri al primo posto (pure troppo ...), insomma una persona leggera si, ma leggera in tutti i sensi.
Mia moglie si sentiva apprezzata da lui anche fisicamente (e qui un mea culpa ci stà ...), sentiva di non dover pensare agli impegni di casa mentre era con lui (io lavorando fino agli inizi del 2017 ad un'ora da casa nostra, facevo quello che potevo ma uscivo alle 6:30 e rientravo alle 19:00 circa), insomma si sentiva guardata ed apprezzata e malgrado io in casa abbia sempre collaborato sentiva di dover sempre essere lei a "tirare" la carretta

Attualmente lui per lei è solo un collega anche se a mio avviso l'amicizia che li ha legati c'è sempre, sembra anche che i rapporti siano ora più tesi, lui da imbucato figlio di papà non aveva altre amicizia sul posto di lavoro se non mia moglie (così mi raccontava anche in tempi meno sospetti), insomma sembrerebbe che non sia più attratta dal "falso interesse" che lui le dimostrava mirando solo a prendere quello che gli interessava in barba a moglie e figlia, ma appunto, ma ...
il fatto che fosse apprezzato perchè volgare mi farebbe avere qualche domanda su mia moglie......per il resto è noia....sempre le solite scuse.....sempre le solite risposte di noi traditi....siamo sempre i migliori......per il resto confermo quanto ho scritto nel mio post di qualche minuto fa.
 

tullio

Utente di lunga data
Credo sia importante immaginare come sta lei. Provo a dare una intepretazione, fermo restando che anche se uso i verbi al presente dovrei metterli al condizionale, perché sto solo interpretando.
Da quel che leggo penso si trovi in una specie di stallo, di limbo, dal quale non riesce ad uscire. Da una parte ha avuto bisogno (volendo possiamo usare un altro verbo ma mi pare che "bisogno" ci stia) di vivere un'altra dimensione con un altro uomo. Lasciamo stare cosa ci sia o non ci sia stato tra loro: è chiaro che almeno emotivamente c'è stato qualcosa. Questa situazione (di nuovo: qualunque sia stata) le andava benissimo, sino a che non è esploso il caso. Per lei è diventato difficile scegliere perché, qualunque alternativa avesse percorso, avrebbe perso qualcosa. Quella persona, o anche solo l'ambiente che quella persona le crea nella sua sfera emotiva, è ancora importante per lei. D'altra parte sicuramente (senza dubbio) sei importante anche tu e la famiglia. Ed ora, molto probabilmente, sta soffrendo e sta a sua volta male. Se fosse possibile vorrebbe continuare come prima, senza problemi. Il che può portare a sentimenti di risentimento verso di te e a sensi di colpa verso se stessa, con successive ambivalenze emotive.
mentre tu sei ossessionato da lei, lei, che ha te per certo, è ossessionata dal suo amico. Tu pensi sempre a lei e lei cerca momenti di pausa per pensare a lui. In questo non c'è una colpa. Questa situazione la fa star male, oltre ad esser consapevole che sta facendo star male te, e anche l'altro.
Cosa fare? Parlarle, nel senso che le parli tu, senza chiedere nulla a lei. Senza voler sapere nulla. Le parli e le dici che la capisci. D'altra parte questa situazione non può continuare, come lei stessa sa bene. Deve dunque scegliere: non ora, non domani e nemmeno entro una settimana. Un mese, persino due. Ma deve scegliere. Tu la ami, e lo ribadisci anche a lei. Lei è preziosa per te e tu sei disposto a dimenticare tutto. O meglio: non vuoi sapere nulla di ciò che è stato. Vuoi solo che tutto torni come prima. Sei pronti a dimenticare tutto.
In genere io penso che la chiarezza sia un obbligo e che quando si tenta una riconciliazione occorra sapere tutto, sino ai particolare più dolorosi. Certo non cose del tipo: "ma facevate questo e quello?", oppure: "ce l'ha più lungo del mio?". Niente del genere. Però il dove e quando, per quanto tempo la relazione, che tipo di relazione e tutto il resto, questo sì. Nel tuo caso però lascerei perdere. Le dici invece che non ti importa nulla e che vuoi solo guardare al futuro. E questo deve essere, da aprte tua un impegno serio. Soffrirai come un cane ma è qualcosa che, da uomo, devi prendere sulle spalle e accettare. Per il bene della famiglia e dei figli. Sei pronto non solo a perdonare ma proprio a dimenticare: non ne parlerai mai più.
Da parte sua lei deve chiudere del tutto. completamente: niente più nemmeno un messaggino di auguri a natale. niente di niente. Mai e per nessun motivo.
Le dai anche tempo, non pretendi nulla subito. Ma il tempo deve essere defnito in modo inequivocabile. Lei deve uscire dal limbo una volta per tutte. Sarà doloroso anche per lei. Ma non è possibile tirare la cosa senza concluderla definitivamente.
Poi la abbracci e smetti di parlarne sino alla scadenza. Niente controlli al telefono, niente pedinamenti... Sino a quella scadenza concordata. Da te, più di questo, non può chiedere.
Questo è quello che dici tu. Poi ti appiccichi un sorriso sulla faccia e la pianti con la depressione e le pippe mentali: hai una famiglia da salvare e, di chiuqnue siano le responsabilità, hai l'obbligo di tirare avanti. Questo il tuo lavoro: offrirle una mano per uscire dal limbo. Il suo quello di venirne via.
Se tra una settimana o un mese o quello che è non funziona, allora l'abbracci ancora ma le dici che la famiglia è spezzata.
Una settimana o un mese si reggono: di più si inngenerano rancori e condizione di astio che, comunque, distruggerebbero al famiglia. Meglio una separazione mentre si è in affetto che quando si è in odio. Non fosse che per i figli.
... ma speriamo di no!
 

robson

voltaire
Sembri già "avanti" con l'analisi della situazione. Leggendo superficialmente mi pare che tua moglie abbia trovato il tuo opposto e soprattutto che tu sappia che cosa devi limare e aggiustare del tuo carattere / comportamento. Il fatto che il ganzo "non ti tema" comunque mi fa' pensare...
:incazzato:ma è tutto come dire surreale.
 
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