Il terzo è il tuo compagno lo stesso, non è un toyma non è solo questione solo di 4 mani e 2 lingue.
Anche se in una cosa a3 dovrebbe essere così.
Chi lo ha fatto (il terzo intendo) non ha avuto soddisfazione perché aveva la funzione di sexy,toys.
La coppia era complice , lui estraneo.
Io e parlo per me, col terzo vorrei lo stesso trasporto.
In altre mi va bene un sexy tuo. A me intriga il coinvolgimento è non solo l'atto fisico fine a se stesso.
Il fatto è che ci sono uomini carichi di erotismo, basta uno sguardo e si lascia la cena a metà... altri hanno bisogno di qualche aiuto; una mano in più ecc.Signoramiacheggentechecceingiro :rotfl: :rotfl: :rotfl:
BASTAAAAA. Chi voleva capire ha capito. Il resto lascia perdere. A lavare il somaro si spreca tempo e sapone. Certe cose non si spiegano. O le vivi o le o non le vivi.Il terzo è il tuo compagno lo stesso, non è un toy
È il tuo compagno, le sue altre 2 mani
È toy perché impersona il tuo compagno
Guarda che mica solo le donne diventano minestra riscaldata. Può essere carico di quello che ti pare, dopo vent'anni se non ti fai i film e lo vedi per quello che è meglio il suicidio assistito.Il fatto è che ci sono uomini carichi di erotismo, basta uno sguardo e si lascia la cena a metà... altri hanno bisogno di qualche aiuto; una mano in più ecc.
Sia una sua presenza....tentacolare (che può comunque essere giocata con dei toys ben pensati, e c'è ne sono di magnifici) sia proprio la presenza di altr*.vorrei fare una domanda a maschi e femmine... giusto per centrare meglio la cosa e capire di cosa si parla
durante il rapporto.. (per i maschi) voi avete mai sognato a un certo punto di avere che so 2 cazzi, 10 mani, 8 lingue?
(con disappunto per non averle)
voi eh?? voi soli
e per le femmine, a rovescio
durante un rapporto avete mai desiderato che il vostro partner potesse baciarvi toccarvi, penetrarvi con più attributi di cui sopra?
Il mondo offre miliardi di stimoli per conoscere sè e gli altri. Le passioni possono essere molteplici, tanto che non basterebbero le 24 ore di una giornata per imparare, scoprire, curiosare, appassionarsi, impegnarsi.Io non sono d'accordo.
C'è una parte che probabilmente utilizza la trasgressione come vettore. E quindi certe pratiche afferiscono al trasgredire.
C'è però anche chi le sue regole le decide anche uscendo dai binari del "comunemente condiviso" e quindi non percorre vien di trasgressione per darsi risposte, ma si pone domande e svolge "indagini" con il fine di aumentare conoscenza. Di sé e dell'altro.
Questo per generalizzare e creare almeno un'altra via a quella pubblicizzata socialmente.
Approfondendo di motivazioni, che nulla hanno a che vedere con la trasgressione e hanno invece ha che vedere con le diverse sessualità che esistono (ancje se non visibili, pubblicizzate, riconosciute) le opzioni si ampliano ulteriormente.
Altrettanto umilmente penso che appiattire gli immaginari, ad un unico grande immaginarii a cui aderire sia una cosa che somiglia molto alla ricerca del grande unicorno rosa![]()
Non ho fretta[MENTION=5159]ipazia[/MENTION] ho bisogno di più tempo per replicare a te
Mi fa piacere che hai scritto che hai compreso cosa intendevo![]()
Il talento non si impara.Credo che in questo tipo di contesto ci voglia un'autoconsapevolezza coi fiocchi.
C'è da distinguere sesso (pratica e strumento) e sessualità (espressione di identità).Il mondo offre miliardi di stimoli per conoscere sè e gli altri. Le passioni possono essere molteplici, tanto che non basterebbero le 24 ore di una giornata per imparare, scoprire, curiosare, appassionarsi, impegnarsi.
Che oggi la maggior parte della passione umana si concentri sul sesso, specialmente extraconiugale, che per quanto piacevole è solo uno dei mille modi di entusiasmarsi, è indicativo del fatto che, accanto all'uso, c'è un abuso.
Non sarà per tutti così, ma c'è gente che dietro alla ricerca di esperienze "trasgressive" ci perde una valanga di tempo.
L'ipersessualizzazione della società è una delle due facce della medaglia, l'altra sono il bigottismo e la sessuofobia.
L'esperienza trasgressiva ci sta, anzi! Il pullulare di scambisti e privé, personalmente, mi fa pensare. Mi fa pensare soprattutto l'ossessione quasi artificiosa e asettica per la ricerca. Talvolta a dispetto del momento clou, che dovrebbe essere un tripudio e invece spesso si rivela deludente.
Ovviamente non parlo di Skorpio, ma in generale l'osservazione di Lara3 non la trovo affatto sbagliata.
Credo che in questo tipo di contesto ci voglia un'autoconsapevolezza coi fiocchi.
Mi allenoTu donna della pazienza infinita
va bene tutto ma paragonare il sesso alla droga no . il troppo sesso non ha mai ucciso nessuno almeno pensoC'è da distinguere sesso (pratica e strumento) e sessualità (espressione di identità).
Se non si considera questo tipo di distinzione, che è costitutiva dell'essere umano, si finisce non solo nel moralismo ma anche in altre situazioni in cui essere nei binari sociali e essere fuori fa pochissima differenza in termini di personalità e identità.
La trasgressione per esistere ha la necessità di assumere il sistema di regole. Se non lo assumesse non potrebbe trasgredito.
E la trasgressione può divenire funzionale alla costruzione di un personale sistema di regole.
Oppure può divenire addiction.
Come dici tu, la consapevolezza di sé fa la grossa parte di differenza.
Ma vedo pericoloso allo stesso modo il reiterare un sistema acriticamente assunto per la paura di uscirne.
Da cel è la meglio riflessione che riesco a postare.
Fissarsi sul sesso io lo ritengo come fissarsi sulla droga.
Sono entrambe strumenti e risposte.
La domanda è da un'altra parte, a mio parere.
Non ho paragonato il sesso alla droga.va bene tutto ma paragonare il sesso alla droga no . il troppo sesso non ha mai ucciso nessuno almeno penso
Interessante il parallelismo con la "troia" dentro e fuori dal lettoSia una sua presenza....tentacolare (che può comunque essere giocata con dei toys ben pensati, e c'è ne sono di magnifici) sia proprio la presenza di altr*.
Io tendo a fantasticare su altre. Ma non disdegno anche altri.
G. per esempio fantastica su robot e macchine e attrezzi...
Sia per lui, sia per me.
Insomma...ci si può girar dentro ovunque
Ma il punto è se sono fantasie che restano collocate in camera (tipo la troia) o se compongono la sessualità (e non la semplice pratica sessuale).
Se si frammenta la fantasia, se si decide a priori una collocazione e un comparto stagno da aprire e chiudere è un discorso.
Se si lascia che la fantasia penetri il vissuto quotidiano (son troia anche mentre mi bevo il caffè e che tu lo veda è eccitante come se fossimo a letto) il discorso cambia, e di molto, prospettiva.
Allora.. lei posizioni precise possono cambiare a seconda dell'otticaSi capisce
Non capisco bene lei invece. Lei che posizione desidererebbe?
Colei che viene offerta al piacere o colei a cui si offre il piacere (sotto forma del tuo amico)?
Io non vorrei per esempio coinvolte persone troppo conosciute.
Prima di tutto perchè parte del desiderio, per me, è lo sconosciuto. Il tipo di adrenalina e di intensità dello sconosciuto.
Quindi, se mi venisse offerto un conosciuto, non sarei altrettanto coinvolta.
Desidererei scegliere io. Inoltre.
Personalmente preferirei una donna.
Nel caso di due uomini, io desidererei che fossero entrambi "al mio servizio". (e quindi che mi venisse offerto piacere e non essere offerta al piacere).
Al posto di tua moglie chiarirei apertamente ed esplicitamente i limiti.
Certe pratiche no. Certe altre sì.
Certe altre con Lui. Certe con il terzo.
Non immagino moltissimo fra i due. Ma non vorrei neanche diventare una sorta di mezzo/parete divisoria.
Io desidererei essere il centro.
Di conseguenza i due non li vorrei rigidi fra di loro. Ma complici. E rivolti "insieme" a me.
Vista da qui, e per quel poco che scrivi, mi sembra che con tua moglie ci siano impliciti da svelare. Per poter costruire una sorpresa che sorpresa resti ma che sia collocata all'interno del suo quadro.
A partire dalle modalità con cui creare il contesto in cui la fantasia possa divenire realtà.
E quindi dal modo dell'offrire (a me il terzo per esempio piacerebbe "in aggiunta". Nel senso che partendo da una cena non mi piacerebbe ma preferirei la cena con Lui e poi il terzo che si aggiunge. E questo perchè comunque per me il fulcro saremmo noi, e non il terzo. Il terzo diventerebbe un toy da usare per completare certe pratiche che in due non si possono semplicemente fare. Un toy vivo).
All'ambiente. E anche ai vestiti (che sono secondo me una parte divertentissima e intrigante da giocare in certe situazioni).
Poi magari sbaglio e invece parlate liberamente di come costruire nel concreto, passo a passo, la situazione e come metterci dentro la fantasia e gli immaginari connessi alla fantasia. In un setting tipo privè, per esempio, io mi smonterei alla velocità di uno zero. In un setting distopico, anche cupo se vogliamo, sarebbe un ingrediente che accende i sensi ulteriormente.![]()
Ovvio. Motivo per cui la materia d'esame più difficile per prendere il brevetto di Orgy Manager è "gestione degli sguardi" :rotfl:Il piacere è circolare nei nostri NOI
Tu? :sbatti:Mi alleno
(questa posso copiarla e farla leggere a G.? Dice che non ho pazienza e che sono rude)
:rotfl: :rotfl:Ovvio. Motivo per cui la materia d'esame più difficile per prendere il brevetto di Orgy Manager è "gestione degli sguardi" :rotfl:
Se provassi a vestire i panni della moglie e avessi manifestato questa fantasia, penserei che questo offrirmi al piacere altrui sia un modo di farmi tua in più modi; da diverse angolazioni. Tua, con altre possibili parti di te.allora..
Un mio amico che mia moglie non conosce benissimo, ma che è mio amico da anni, fraterno quasi, e so che comunque non disprezza il gioco, le sorprese e nemmeno mia moglie....
Questo amico, dicevo, alla sua bella età, tra poco ha deciso di sposarsi, e andrà a vivere in una città diversa, la prossima settimana verrà a cena a casa mia così per parlarci di questa imminente data e stare assieme, solo lui.
Ora.. parlando a volte con mia moglie di varie fantasie, ha mostrato interesse .. diciamo una “non chiusura” verso una situazione di questo tipo, e cioè un threesome con un altro uomo, mettendo peraltro una serie di infinite precisazioni, dovrebbe essere una persona di mia fiducia, non dovrebbe conoscerlo troppo bene, non dovrebbe essere una cosa programmata, dovrebbe essere una cosa spontanea, che nasce da se.. in un contesto totalmente intimo...
Insomma.. discorsi così…paletti se vogliamo...
Ora.. paradosso vuole che tutta questa serie di cose vada praticamente a realizzarsi in questa cena che si farà a casa mia la prossima settimana..
E sto pensando a un po’ di cose.. insomma sono un po’ confuso… tra il divertito e il confuso
Sto pensando al mio eventuale “piacere di offrire” in quanto detentore (padrone)
Sto pensando alla situazione.. alla eventuale atmosfera..
Ieri questo mio amico mi ha confermato il giorno, e mi ha detto: così vengo a guardare un po’ la tua splendida e simpatica moglie…
E sto pensando anche a “coinvolgere” il mio amico in una sorta di patto di complicità.. che non so nemmeno come potergli spiegare… e preciso però che tra di noi non ci sarebbero problemi di dialogo, e quindi il problema non è il mio imbarazzo.
E sto anche pensando che vorrei fosse come un dono offerto anche a mia moglie, una sorpresa appunto, ma so anche che lei vorrebbe essere donata al meglio...e quindi non so come prepararla senza "rovinare" la sorpresa.
Ma che lei si senta "desiderata" è uno di quei famosi paletti...magari è un tratto di vanità eccessivo e anche inaspettato ma io voglio rispettarlo.
Cosa pensate di tutta questa situazione...?