Che c'entra?

Le persone ti piacciono per come sono.
Ma anche il modo in cui si presentano non è privo di importanza.
In generale.
Poi mia moglie mi è piaciuta indipendentemente da come si vestiva, ovviamente.
E non solo lei.
L'abito comunica molto di noi, è un linguaggio che tutti noi, inconsciamente, percepiamo.
Non va mai preso come la volontà di fermarsi a una visione superficiale dell'individuo, ovvero, non va mai inteso il corpo come un involucro che nasconde, come la carta delle caramelle, la parte più preziosa da scoprire (altrimenti si è beceri).
Ciò che noi rappresentiamo all'esterno è
noi tanto quanto quello che abbiamo dentro.
E' qualcosa che molti ancora fanno fatica a comprendere, dal momento che
culturalmente il corpo è sempre stato malvisto, o più che altro, assimilato alla vanità contrapposta all'anima superiore e immortale, una visione tipica delle civiltà dove le religioni monoteiste sono ampiamente diffuse
Nella realtà ognuno di noi percepisce il linguaggio del corpo, ma anche la scelta di un determinato look rispetto a un altro rispecchia la persona che si ha di fronte, spesso il suo rapporto col sesso, con il corpo, il suo carattere, l'interesse che ha verso le persone che ha intorno, la sua forza, ma anche le fragilità che tenta di nascondere o anche solo un'appartenenza religiosa o ideologica, la sua unicità.
Non poco, direi.
Non per niente esistono le "uniformi", oppure gli abiti
religiosi che nascondono il corpo e impediscono la sua espressione, mortificando le differenze tra gli individui e l'espressione dell'unicità.