Lasciarsi

stany

Utente di lunga data
Si. Direi che poi c'è pure la voglia, la volontà e l'interesse.
Purtroppo in questa società conta di più l'apparire che l'essere. Un laureato che faccia il netturbino o l'operaio in linea (e c'è ne sono), e che frequenti un ambiente sociale economicamente potabile, che speranze ha di conoscere ed instaurare una relazione con la figlia dell'artigiano arricchito o dell'avvocato di grido ?
 
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Brunetta

Utente di lunga data
certo che l'ho capito. Sei tu che non hai capito. Tu e Brunetta continuate imperterriti a fare i conformisti attribuendomi cose che non ho minimamente detto.

Basta che respiri per farci sesso ma mica come compagna di vita. O ti piace avere una moglie tettona e idiota? A me no
Parlavi di amanti.
 

Mariben

Utente di lunga data
infatti chi non puo' ma vuole va apprezzato ed in tal senso non lo categorizzo come "scarso" ma come , appunto, persona a cui e' negato l'accesso per motivi non dipendenti dalla sua volonta'.
A parte che in una società " servono" anche gli operai , i bidelli e i postini, { ben venga dunque che alcuni non abbiano " voglia " di laurearsi ) ma tu esattamente perché senti il bisogno di catalogare le persone ?
Te lo chiedo perché , davvero , non mi è mai passato in mente. Ho una sorta di intolleranza per gli arroganti, supponenti e gli analfabeti emotivi, lo ammetto ma quel tipo è trasversale a ceti sociali/ culture / etnie e religioni, quindi non catalogabili
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alberto, ma condividere idee e valori con una persona è fondamentale. Io ad esempio con un sessista, razzista o omofobo non solo non riuscirei ad avere un rapporto, ma neanche lo vorrei come amico.

Ma idee e valori non hanno nulla a che fare con il grado di istruzione di una persona o la sua professione.

Perché dai per scontato che tu non sapresti cosa dire a una bracciante agricola? Hai mai provato a stabilire un rapporto con una donna che fa un lavoro "umile"? Non hai mai pensato che, se una persona è una bella persona, qualunque lavoro faccia possa arricchirti? Che le diversità a volte uniscono più delle cose in comune?

Essere affini intellettualmente non mette al riparo dai problemi di coppia, come vedi.

A maggior ragione, in un rapporto extraconiugale, dove la "scelta" del partner è più libera perché permette di non farsi condizionare dalle pressioni sociali, la diversità può essere affascinante.

Hai mai letto il libro "Non ti muovere" di Margaret Mazzantini?
O visto il film di Castellitto?
Però hai scelto un esempio sbagliato, non solo perché è fiction, ma soprattutto perché quello era un rapporto non sano in cui lei si era legata perché aveva rivissuto una atroce violenza e lui poteva esprimere la sua crudele dominazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A parte che in una società " servono" anche gli operai , i bidelli e i postini, { ben venga dunque che alcuni non abbiano " voglia " di laurearsi ) ma tu esattamente perché senti il bisogno di catalogare le persone ?
Te lo chiedo perché , davvero , non mi è mai passato in mente. Ho una sorta di intolleranza per gli arroganti, supponenti e gli analfabeti emotivi, lo ammetto ma quel tipo è trasversale a ceti sociali/ culture / etnie e religioni, quindi non catalogabili
Poi Alberto fa un po’ ridere in un momento storico in cui si vedono ignoranti in parlamento laureati e no.
 

Nocciola

Super Moderatore
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Però hai scelto un esempio sbagliato, non solo perché è fiction, ma soprattutto perché quello era un rapporto non sano in cui lei si era legata perché aveva rivissuto una atroce violenza e lui poteva esprimere la sua crudele dominazione.
Un giorno capirò perché io e te guardando lo stesso film vediamo film diversi :D
 

alberto15

Utente di lunga data
A parte che in una società " servono" anche gli operai , i bidelli e i postini, { ben venga dunque che alcuni non abbiano " voglia " di laurearsi ) ma tu esattamente perché senti il bisogno di catalogare le persone ?
Te lo chiedo perché , davvero , non mi è mai passato in mente. Ho una sorta di intolleranza per gli arroganti, supponenti e gli analfabeti emotivi, lo ammetto ma quel tipo è trasversale a ceti sociali/ culture / etnie e religioni, quindi non catalogabili
non ne sento affatto il bisogno sei tu che lo pensi.

Se io ho a che fare con una persona, la mia soddisfazione nel relazionarmi con lei e' proporzionale al livello intellettivo/empatia/ simpatia. Non e' che se voglio parlare con uno/a faccio : "sei laureato?" "no?" "allora vaffanculo!!". Semplicemente nel 80/90 % dei casi una persona di un certo livello intellettuale/empatico/simpatico mi da piu' soddisfazione che una di livello inferiore. Poi vai a guardare quasi tutti sono di un certo livello. Non c'e bisogno di averlo scritto in fronte se uno fa il mungitore di vacche o l'asfaltatore di strade (INTENDIAMOCI PORCA VACCA, PERSONE E PROFESSIONI RISPETTABILISSIME) , lo capisci parlandoci. A me non piace (E' UN MIO GUSTO PERSONALE NON E' UN'ASSIOMA SCRITTO DA DIO) avere a che fare con persone che non hanno le caratteristiche che prediligo. Poi non e' che le mando affanculo. E' chiaro o devo andare avanti ? (mi sa che non lo e' , mi state stramazzando i marroni da una settimana)

Se preferisci avere a che fare con degli imbecilli accomodati. Non so piu' in che lingua spiegarlo.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Vero è la storia di una relazione malata
Ma il titolo si riferisce alla figlia che è in coma " non ti muovere=non te ne andare "
Alla quale lui racconta la storia
Malata forse per come incomincia. Poi una bella storia d’amore che lui non ha il coraggio di vivere fino in fondo.
 

Mariben

Utente di lunga data
non ne sento affatto il bisogno sei tu che lo pensi.

Se io ho a che fare con una persona, la mia soddisfazione nel relazionarmi con lei e' proporzionale al livello intellettivo/empatia/ simpatia. Non e' che se voglio parlare con uno/a faccio : "sei laureato?" "no?" "allora vaffanculo!!". Semplicemente nel 80/90 % dei casi una persona di un certo livello intellettuale/empatico/simpatico mi da piu' soddisfazione che una di livello inferiore. Poi vai a guardare quasi tutti sono di un certo livello. Non c'e bisogno di averlo scritto in fronte se uno fa il mungitore di vacche o l'asfaltatore di strade (INTENDIAMOCI PORCA VACCA, PERSONE E PROFESSIONI RISPETTABILISSIME) , lo capisci parlandoci. A me non piace (E' UN MIO GUSTO PERSONALE NON E' UN'ASSIOMA SCRITTO DA DIO) avere a che fare con persone che non hanno le caratteristiche che prediligo. Poi non e' che le mando affanculo. E' chiaro o devo andare avanti ? (mi sa che non lo e' , mi state stramazzando i marroni da una settimana)

Se preferisci avere a che fare con degli imbecilli accomodati. Non so piu' in che lingua spiegarlo.
No no nemmeno a me gli imbecilli piacciono solo che , per mia esperienza, ne trovo ovunque come dicevo... Trasversalmente
Però li riconosco al volo e non perché puzzano di latte appena munto / sterco e di asfalto..
 

stany

Utente di lunga data
Il punto comunque è che sia cambiato poco anche negli ultimi sessant'anni; non per pregiudizio ma proprio perché gli ambienti di lavoro di studio , di ricreazione condizionano le conoscenze e le frequentazioni,come già detto.Io , nei vent'anni, frequentavo due compagnie nettamente contrapposte: quella dei "cremini",costituita prevalentemente da figli di una borghesia commerciale,ma anche che vedeva la presenza di figli di operai che spendevano una fortuna in abbigliamento , ma frequentavo anche un'altra compagnia in cui vi erano gli ex figli dei fiori ed ex sessantottini ; erano passati cinque,sei anni dal sessantotto, ma già la società stava cambiando,oppure non era mai cambiata.L' illusione che la società divenisse più giusta e "democratica" era durata nemmeno due lustri. Lo yuppismo degli anni ottanta era alle porte. Oggi, è il mercato che comanda; salvo alcune realtà nostalgiche ,di derivazione olistica, oggi, pragmaticamente , l'individuo ricerca la propria identità nel proprio simile e, questo ha fatto ritornare le lancette dell'orologio indietro di cento anni. Anche se un tempo,negli anni che dicevo c'era molta ipocrisia ,ammantata da quel volemose bene che imperava ,alla stregua dell'immagine del Che,che si disegnava sulla copertina del quaderno.Almeno allora però c'era ancora quel senso di speranza di conseguire un benessere e le pari opportunità generalizzate, per tutti.Ma era appunto illusorio; stante comunque che questa società non sia meritocratica, il discrimine è sempre la posizione sociale ,il censo, piuttosto della cultura e la formazione.Pertanto è normale che se i nostri figli devono mettere su famiglia lo facciano nell'ambito della comunità sociale in cui interagiscono. Ed è un'aspettativa, non sempre confessata dei genitori; naturalmente di quelli che hanno un'estrazione medio alta. Ed in questo confermo che la dinamica sia questa, non che la condivida.
Anche se la deviazione ot sia oramai palese, mi permetto di consigliare un film, che spiega meglio di me ciò che ho detto: "Ovosodo", ma anche il film di Wertmuller: "Travolti da un insolito destino....". Quest'ultimo più pertinente alla discussione, visto che parla di amanti appartenenti a classi sociali agli opposti.

Scritto con smartphone ,non riesco a correggere....
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Malata forse per come incomincia. Poi una bella storia d’amore che lui non ha il coraggio di vivere fino in fondo.
La stupra. Lei gli racconta dello stupro orrendo subito e la stupra ancora. La tratta a pesci in faccia. Se ne sbatte e la mette incinta. Ed è pure un medico!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il punto comunque è che sia cambiato poco anche negli ultimi sessant'anni; non per pregiudizio ma proprio perché gli ambienti di lavoro di studio , di ricreazione condizionano le conoscenze e le frequentazioni,come già detto.Io , nei vent'anni, frequentavo due compagnie nettamente contrapposte: quella dei "cremini",costituita prevalentemente da figli di una borghesia commerciale,ma anche che vedeva la presenza di figli di operai che spendevano una fortuna in abbigliamento , ma frequentavo anche un'altra compagnia in cui vi erano gli ex figli dei fiori ed ex sessantottini ; erano passati cinque,sei anni dal sessantotto, ma già la società stava cambiando,oppure non era mai cambiata.L' illusione che la società divenisse più giusta e "democratica" era durata nemmeno due lustri. Lo yuppismo degli anni ottanta era alle porte. Oggi, è il mercato che comanda; salvo alcune realtà nostalgiche ,di derivazione olistica, oggi, pragmaticamente , l'individuo ricerca la propria identità nel proprio simile e, questo ha fatto ritornare le lancette dell'orologio indietro di cento anni. Anche se un tempo,negli anni che dicevo c'era molta ipocrisia ,ammantata da quel volemose bene che imperava ,alla stregua dell'immagine del Che,che si disegnava sulla copertina del quaderno.Almeno allora però c'era ancora quel senso di speranza di conseguire un benessere e le pari opportunità generalizzate, per tutti.Ma era appunto illusorio; stante comunque che questa società non sia meritocratica, il discrimine è sempre la posizione sociale ,il censo, piuttosto della cultura e la formazione.Pertanto è normale che se i nostri figli devono mettere su famiglia lo facciano nell'ambito della comunità sociale in cui interagiscono. Ed è un'aspettativa, non sempre confessata dei genitori; naturalmente di quelli che hanno un'estrazione medio alta. Ed in questo confermo che la dinamica sia questa, non che la condivida.
Anche se la deviazione ot sia oramai palese, mi permetto di consigliare un film, che spiega meglio di me ciò che ho detto: "Ovosodo", ma anche il film di Wertmuller: "Travolti da un insolito destino....". Quest'ultimo più pertinente alla discussione, visto che parla di amanti appartenenti a classi sociali agli opposti.

Scritto con smartphone ,non riesco a correggere....
Solo io conosco figli di operai laureati e con ottimo lavoro? E laureati sposati con operai?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
La stupra. Lei gli racconta dello stupro orrendo subito e la stupra ancora. La tratta a pesci in faccia. Se ne sbatte e la mette incinta. Ed è pure un medico!
Rinuncio
 

stany

Utente di lunga data
La stupra. Lei gli racconta dello stupro orrendo subito e la stupra ancora. La tratta a pesci in faccia. Se ne sbatte e la mette incinta. Ed è pure un medico!
Infatti, e gli va bene che poi muore; a quel punto è solo un ricordo. Lei non voleva niente da lui; lui non ha avuto il coraggio.Alla fine mi pare sia rientrato nei ranghi familiari, con una moglie (Claudia Gerini), che lui disprezza ; anche solo perché dopo aver urinato lei non si lava le mani (è stato in commento che sentii da ragazzi durante la visione del film )..
 

stany

Utente di lunga data
Solo io conosco figli di operai laureati e con ottimo lavoro? E laureati sposati con operai?
Certo....ma.le famiglie di provenienza per lo più,sono omogenee: mai detto che i figli di operai o netturbini non si laureino; più facile per quelli di commercianti, dirigenti, professionisti....
 

Mariben

Utente di lunga data
Beh peró che la stupra è innegabile.... e il legame che si crea non si può dire sia “normale”.. sembra una dipendenza.
In effetti tutto è fuorché una storia d' amore
Salvo poi prendersi carico della sua sofferenza in punto di morte per poi tornare alla sua triste bigotta vita miserabile
 
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