Segnali di pericolo

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Skorpio

Utente di lunga data
Allora tu sei violento.
Non è essere violenti esercitare autorevolmente il dovere adulto di porre limiti.
Se sei un genitore autorevole non hai bisogno di imporre nulla , sei autorevole e la autorevolezza te la dà il figlio, o il compagno o il subordinato in ufficio

Non so dalle tue parti, ma dalle mie parti a 5 anni vedo bambini che i genitori se li impacchettano e li vanno a vendere al mercato, altro che autorevolezza genitoriale :mexican:

E allora serve alzare la voce, e minacciare punizioni (non sempre serve per la verità)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Nono ascolta. In questo caso mi fai paura tu. O meglio: mi fa paura quello che dici.
La violenza fa paura

specialmente per chi è abituato a identificarla solo nella sua accezione "sporca" e "moralmente deprecabile" (imposizione fisica brutale, vessazione psicologica etc.. )

A proposito di bambini.. una signora che conosco ha adottato un bambino da un altro continente, la scorsa primavera

Hai presente un animaletto?

Lui è cresciuto così.. ti salta addosso per abbracciarti, si ribella come una biscia se vuoi imporgli cose (educarlo, giustamente)

Hai presente in chiesa all'omelia, mentre il prete parla, e vedi una donna che afferra il piccolo e lo blocca davanti all'altare stile lotta greco romana, nel silenzio inorridito mentre il prete continua il suo lavoro?

C'è da sentirsi male a guardare

Eppure lo deve fare, Perché il piccolo non risponde per adesso alla nostra "violenza" educativa

E quindi la signora deve passare alle "vie di fatto" tra "l'orrore" degli astanti..
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ho tre maschi [emoji56] non mi posso esprimere direttamente , ma le ragazzine che vivono vicino casa le vedo più gestibili .... Eccetto un paio che vivono dentro una teca di cristallo ... Che quando uscivano con mio figlio erano solo guai [emoji48][emoji48][emoji48].
per me la femmina è moooolto poi ingestibile del maschio.Temo che Il suo animo è stato posseduto dallo spirito di un camionista moldavo.
 

Foglia

utente viva e vegeta
La violenza fa paura

specialmente per chi è abituato a identificarla solo nella sua accezione "sporca" e "moralmente deprecabile" (imposizione fisica brutale, vessazione psicologica etc.. )

A proposito di bambini.. una signora che conosco ha adottato un bambino da un altro continente, la scorsa primavera

Hai presente un animaletto?

Lui è cresciuto così.. ti salta addosso per abbracciarti, si ribella come una biscia se vuoi imporgli cose (educarlo, giustamente)

Hai presente in chiesa all'omelia, mentre il prete parla, e vedi una donna che afferra il piccolo e lo blocca davanti all'altare stile lotta greco romana, nel silenzio inorridito mentre il prete continua il suo lavoro?

C'è da sentirsi male a guardare

Eppure lo deve fare, Perché il piccolo non risponde per adesso alla nostra "violenza" educativa

E quindi la signora deve passare alle "vie di fatto" tra "l'orrore" degli astanti..

Per "piccolo" anzitutto cosa intendi? Come età. Perché attualmente immagino che il mio a Messa si comporterebbe più o meno allo stesso modo. E io più o meno come quella mamma :D E francamente preferisco aspettare ancora un po' a portarcelo, anche se ho diverse amiche che lo fanno e all'occorrenza escono dalla Chiesa quando i figli "rompono". Però è questione di abitudine. Fino a non molto tempo fa, pure io andavo pochissimo, a Messa. Ora avvicino mio figlio in altro modo, come ad esempio fanno all'asilo: prima di cena, ringraziamo con poche parole. E mi sono stupita di quanto fosse pronto a dire "amen" :)

Se il bimbo di cui parli fosse più grande, può avere un vissuto che lo porta a certi comportamenti non di sicuro in quanto non abituato alla nostra violenza. Ché portarlo e presentarlo ad una comunità, con le sue regole, non è violenza. E nemmeno bloccarlo perché non salga sul pulpito. Una mia amica ha adottato un bimbo filippino (ora è un ragazzo). Gli ha dovuto impedire di sezionare il criceto di casa. Con una certa veemenza. Per lei, un atto evidentemente dovuto. Per lui, che si ricordava la fame, un gesto incomprensibile sul momento, ma non certo in prospettiva.
In episodi come quelli che racconti, non vedo violenza. A meno che quel "bloccare" il bimbo prima che salti sull'altare non si sia realizzato un pestaggio in piena regola. E comunque.... Non mi piace la violenza, ma come tutti ne ho una parte in me. Cio' non toglie che sia capitata "la sculacciata" a mio figlio, come extrema ratio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per "piccolo" anzitutto cosa intendi? Come età. Perché attualmente immagino che il mio a Messa si comporterebbe più o meno allo stesso modo. E io più o meno come quella mamma :D E francamente preferisco aspettare ancora un po' a portarcelo, anche se ho diverse amiche che lo fanno e all'occorrenza escono dalla Chiesa quando i figli "rompono". Però è questione di abitudine. Fino a non molto tempo fa, pure io andavo pochissimo, a Messa. Ora avvicino mio figlio in altro modo, come ad esempio fanno all'asilo: prima di cena, ringraziamo con poche parole. E mi sono stupita di quanto fosse pronto a dire "amen" :)

Se il bimbo di cui parli fosse più grande, può avere un vissuto che lo porta a certi comportamenti non di sicuro in quanto non abituato alla nostra violenza. Ché portarlo e presentarlo ad una comunità, con le sue regole, non è violenza. E nemmeno bloccarlo perché non salga sul pulpito. Una mia amica ha adottato un bimbo filippino (ora è un ragazzo). Gli ha dovuto impedire di sezionare il criceto di casa. Con una certa veemenza. Per lei, un atto evidentemente dovuto. Per lui, che si ricordava la fame, un gesto incomprensibile sul momento, ma non certo in prospettiva.
In episodi come quelli che racconti, non vedo violenza. A meno che quel "bloccare" il bimbo prima che salti sull'altare non si sia realizzato un pestaggio in piena regola. E comunque.... Non mi piace la violenza, ma come tutti ne ho una parte in me. Cio' non toglie che sia capitata "la sculacciata" a mio figlio, come extrema ratio.
Lui confonde contenere con la violenza.
Il contenimento fisico e affettivo è una esigenza dei bambini.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Skorpio

Utente di lunga data
Per "piccolo" anzitutto cosa intendi? Come età. Perché attualmente immagino che il mio a Messa si comporterebbe più o meno allo stesso modo. E io più o meno come quella mamma :D E francamente preferisco aspettare ancora un po' a portarcelo, anche se ho diverse amiche che lo fanno e all'occorrenza escono dalla Chiesa quando i figli "rompono". Però è questione di abitudine. Fino a non molto tempo fa, pure io andavo pochissimo, a Messa. Ora avvicino mio figlio in altro modo, come ad esempio fanno all'asilo: prima di cena, ringraziamo con poche parole. E mi sono stupita di quanto fosse pronto a dire "amen" :)

Se il bimbo di cui parli fosse più grande, può avere un vissuto che lo porta a certi comportamenti non di sicuro in quanto non abituato alla nostra violenza. Ché portarlo e presentarlo ad una comunità, con le sue regole, non è violenza. E nemmeno bloccarlo perché non salga sul pulpito. Una mia amica ha adottato un bimbo filippino (ora è un ragazzo). Gli ha dovuto impedire di sezionare il criceto di casa. Con una certa veemenza. Per lei, un atto evidentemente dovuto. Per lui, che si ricordava la fame, un gesto incomprensibile sul momento, ma non certo in prospettiva.
In episodi come quelli che racconti, non vedo violenza. A meno che quel "bloccare" il bimbo prima che salti sull'altare non si sia realizzato un pestaggio in piena regola. E comunque.... Non mi piace la violenza, ma come tutti ne ho una parte in me. Cio' non toglie che sia capitata "la sculacciata" a mio figlio, come extrema ratio.
Io parlo di violenza "pura" (che non vuol dire botte da orbi e codice rosso al pronto soccorso)

Vuol dire violenza purificata dalla morale (è bene/è male) da ruoli (è il genitore/è il fratello maggiore)

Indipendentemente come esercitata , e da quale posizione e in quale modalità esercitata.

È così difficile scollarsi di dosso tutto questo e parlare serenamente di "violenza"?

Pare di si

La signora di cui ti ho detto è nel più profondo baratro di mota in cui mai avrebbe pensato di trovarsi in vita sua

Lei sognava l'alberello di Natale e la famigliola col bimbo adottato felice della nuova famiglia

È sfigurata dentro, io così la vedo, costretta a una violenza che non le appartiene (quella fisica) per governare un bambino che ha codici comportamentali completamente diversi dai nostri.

Ha più del tuo, ed è pure robusto, io le do un paio di anni e poi fisicamente soccomberà, speriamo bene, ma mancano le premesse base

Speriamo bene, ma se tra qualche anno li appiccica tutti al.muro, e si va a fare i cazzi suoi in giro x la città, sarei l'ultimo a stupirmi
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
Io parlo di violenza "pura" (che non vuol dire botte da orbi e codice rosso al pronto soccorso)

Vuol dire violenza purificata dalla morale (è bene/è male) da ruoli (è il genitore/è il fratello maggiore)

Indipendentemente come esercitata , e da quale posizione e in quale modalità esercitata.

È così difficile scollarsi di dosso tutto questo e parlare serenamente di "violenza"?

Pare di si

La signora di cui ti ho detto è nel più profondo baratro di mota in cui mai avrebbe pensato di trovarsi in vita sua

Lei sognava l'alberello di Natale e la famigliola col bimbo adottato felice della nuova famiglia

È sfigurata dentro, io così la vedo, costretta a una violenza che non le appartiene (quella fisica) per governare un bambino che ha codici comportamentali completamente diversi dai nostri.

Ha più del tuo, ed è pure robusto, io le do un paio di anni e poi fisicamente soccomberà, speriamo bene, ma mancano le premesse base

Speriamo bene, ma se tra qualche anno li appiccica tutti al.muro, e si va a fare i cazzi suoi in giro x la città, sarei l'ultimo a stupirmi

Ma cos'è la violenza "pura"? Il non lasciar fare tutto? Il percepire la fatica?
Parli di "codici comportamentali" come se fossero qualcosa di innato. Lo sai che in certi orfanotrofi i bimbi devono dormire per 15 ore al giorno, o anche più? E' un "codice", secondo te, o una convenzione cui devono stare per il semplice fatto che di giorno mancano le risorse per seguirli? E una volta ipoteticamente giunti qui, secondo te è "violenza" abituarli a dormire la notte? Come pensi possano guardare, i bambini, certi gesti, in prospettiva? Contenere fisicamente e' uguale a un abuso? Perché " spogliamo la violenza dalla morale"???? Tra un paio di anni (forse ce ne vorranno anche di più) anziché pronosticare lo sfascio di quella donna, proponiti di guardare nuovamente in prospettiva quel bimbo.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma cos'è la violenza "pura"? Il non lasciar fare tutto? Il percepire la fatica?
Parli di "codici comportamentali" come se fossero qualcosa di innato. Lo sai che in certi orfanotrofi i bimbi devono dormire per 15 ore al giorno, o anche più? E' un "codice", secondo te, o una convenzione cui devono stare per il semplice fatto che di giorno mancano le risorse per seguirli? E una volta ipoteticamente giunti qui, secondo te è "violenza" abituarli a dormire la notte? Come pensi possano guardare, i bambini, certi gesti, in prospettiva? Contenere fisicamente e' uguale a un abuso? Perché " spogliamo la violenza dalla morale"???? Tra un paio di anni (forse ce ne vorranno anche di più) anziché pronosticare lo sfascio di quella donna, proponiti di guardare nuovamente in prospettiva quel bimbo.
La violenza pura banalmente (per me) è questa:

Se tu sei liberamente determinata a andare a destra (facendo bene anzi male facendo giusto anzi sbagliato facendo cosa lecita anzi illecita, facendo cosa nobile anzi ignobile...) Ma sei liberamente determinata a andare a destra

Se io (che sono tuo zio, anzi tuo amico, anzi tuo fratello, anzi il tuo collega anzi il tuo uomo, anzi il tuo dirimpettaio, etc...) Pongo in atto una azione che è ispirata NON dalla gentilezza (ma che gentile..) non dalla rudezza (ma che cafone) non dalla forza fisica (ma che maschione) non dal galateo (ma che gentleman) ma è ISPIRATA dal volerti fare andare a SINISTRA, qualsiasi azione sia (dalle ciaffate alla serenata col violino) è un agito violento

Perché nasce appositamente per piegare la tua libera determinazione a andare a sinistra.
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
La violenza pura banalmente (per me) è questa:

Se tu sei liberamente determinata a andare a destra (facendo bene anzi male facendo giusto anzi sbagliato facendo cosa lecita anzi illecita, facendo cosa nobile anzi ignobile...) Ma sei liberamente determinata a andare a destra

Se io (che sono tuo zio, anzi tuo amico, anzi tuo fratello, anzi il tuo collega anzi il tuo uomo, anzi il tuo dirimpettaio, etc...) Pongo in atto una azione che è ispirata NON dalla gentilezza (ma che gentile..) non dalla rudezza (ma che cafone) non dalla forza fisica (ma che maschiaccio) non dal galateo (ma che gentleman) ma è ISPIRATA dal volerti fare andare a SINISTRA, qualsiasi azione sia (dalle ciaffate alla serenata col violino) è un agito violento

Perché nasce per piegare la tua libera determinazione a andare a sinistra.
Vabbè. Allora e' tutto violenza. Compresa questa discussione. Che sia chiaro, per me non lo e'.
 

spleen

utente ?
Vabbè. Allora e' tutto violenza. Compresa questa discussione. Che sia chiaro, per me non lo e'.
E' il solito discorso che tutto è niente e niente è tutto, come se distinguere forza da violenza (che sta pure nel vocabolario) sia una faccenda da sofisti, perdendo come al solito il riferimento al valore di fondo.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Vabbè. Allora e' tutto violenza. Compresa questa discussione. Che sia chiaro, per me non lo e'.
E perché questa discussione dovrebbe essere violenza?

Io sto scrivendo questo post per costringerti ad andare a sinistra quando volevi andare a destra?

Niente affatto.. sto solo esprimendo il mio sentire

Per inciso, in altro 3d si parlava della situazione di [MENTION=7508]Marjanna[/MENTION] e del suo uomo, che mette un applauso sotto ogni suo post o commento

Perché mette l'applauso? Perché è commosso? Perché è estasiato? NO

Mette l'applauso con la PRECISA finalità di far smettere [MENTION=7508]Marjanna[/MENTION] di commentare liberamente le foto di altri

È un applauso virtuale, che vuoi che sia...

Eppure è un agito VIOLENTO Perché ha finalità di piegare la libera determinazione di [MENTION=7508]Marjanna[/MENTION] a scrivere

Ci riuscirà? Non ci riuscirà? E se non ci riesce che fa? E invece se ci riesce che farà?
E chi lo sa

Ma è fondamentale RICONOSCERE subito l'agito violento

Senza aspettare le ciaffate per cascare dal pero

Per me
 
Top