Brunetta
Utente di lunga data
:up::up:.....oltretutto fra le due è decisamente la più bella solo che lei non ci crede.vede solo che non riesce a essere spigliata come l'altra.
Comunque si l'ho spesso rassicurata![]()
:up::up:.....oltretutto fra le due è decisamente la più bella solo che lei non ci crede.vede solo che non riesce a essere spigliata come l'altra.
Comunque si l'ho spesso rassicurata![]()
Alla faccia dell'essere donna e imprenditrice.:up:.....oltretutto fra le due è decisamente la più bella solo che lei non ci crede.vede solo che non riesce a essere spigliata come l'altra.
Comunque si l'ho spesso rassicurata![]()
Alla faccia dell'essere donna e imprenditrice.
Se una società deve andare in fallimento per ragioni come queste...
Non diciamolo troppo in giro che può essere andata così, altrimenti alimentiamo i pregiudizi nei confronti delle donne.
Che non sono fortunatamente sempre così.
Gli uomini si pestano per le stesse ragioni.Alla faccia dell'essere donna e imprenditrice.
Se una società deve andare in fallimento per ragioni come queste...
Non diciamolo troppo in giro che può essere andata così, altrimenti alimentiamo i pregiudizi nei confronti delle donne.
Che non sono fortunatamente sempre così.
Ciao caro
i miei " bambini" hanno 32 e 40 anni:singleeye: e non ho nessuna intenzione di intromettermi come ho sempre ho fatto del resto
Le mie nuore mi vogliono bene ( grazie anche al sopracitato) e io ne voglio a loro Spesso mi hanno chiesto consiglio su cose più futili e, per capirci, è capitato si uscisse noi 3 sole a far baracca.
Ovviamente mi spiace che stiano litigando ,sto cercando consigli proprio perchè l'ultima cosa che vorrei è che mi vedessero schierata ma nemmeno indifferente. Per questo dicevo che sto dribblando.
E' tutto un " E' vero che io... ma lei ", " capisco che avrei dovuto però anche lei ". Non posso cavarmela con un " ca@@i vostri , non ne voglio sapere nulla". Anche se il messaggio è questo e vorrei che arrivasse forte e chiaro senza essere così dura.
ps la più giovane è orfana da parecchi anni
e l'altra ha solo la madre che però è " vecchio stampo"
Dovrebbero irritarti soprattutto perché sembrano scaramucce da ragazzine un po' viziate e immature.Ecco... fra le altre cose ste scaramucce da ragazzine mi irritano proprio per il neretto.
Anni fa ho dovuto gestire una dinamica simile fra le mie due dipendenti.
L' atmosfera era pesante e quasi non si parlavano : Sono stata durissima e per un pò ha funzionato ( "l'invidiosa" si è poi licenziata facendomi pagare caro ( storia lunga )il fatto di non essermi schierata dalla sua parte .
Ero la titolare non la suoceraperò purtroppo certi pregiudizi sono duri a morire se li alimentiamo, noi donne, con il nostro comportamento
Forse lavorare in proprio non è per tutti, perché tanti pensano che equivalga a “non mi comanda nessuno, faccio quello che voglio” senza tenere conto che invece vuol dire lavorare di più.Dovrebbero irritarti soprattutto perché sembrano scaramucce da ragazzine un po' viziate e immature.
Io avevo un amico che aveva fatto società con una nostra amica per aprire un'attività commerciale.
Dopo aver contratto debiti per aprirla, passati appena 4 mesi, lei si era già stancata perché doveva alzarsi presto la mattina, perché non guadagnava nulla, perché si lavorava troppo...
L'entusiasmo e i grandi progetti erano già finiti alle prima difficoltà e sacrifici.
E' vero che anche lui fu ingenuo a fidarsi di lei, ma il voltafaccia che questa donna fece fu imprevedibile: in fin dei conti lei all'epoca era giovane e disoccupata e quell'attività era un'opportunità in cui avrebbe dovuto dare il massimo.
Uscì dalla società con l'aiuto del marito e dei capitali della suocera, che le pararono il culo.
Qualche anno dopo lei malgrado questo si separò, mentre il mio amico, rimasto da solo, non riuscì a portare avanti l'attività che era tarata sulla forza lavoro di due responsabili.
Potrei citarti molte storie di conflitti generati per le ragioni indicate da Brunetta negli ambienti lavorativi di mia conoscenza, ma mi dilungherei troppo. A volte ho la sensazione che nell'educazione di molte persone (a livello statistico preponderante la componente femminile, per mia esperienza) sia stata trascurata l'importanza dell'umiltà e del sacrificio oltre alla capacità di lavorare e andare d'accordo in gruppo senza sviluppare sentimenti conflittuali.
Già saperlo è un segno di maturità.Forse lavorare in proprio non è per tutti, perché tanti pensano che equivalga a “non mi comanda nessuno, faccio quello che voglio” senza tenere conto che invece vuol dire lavorare di più.
Una società, se non è una SpA si regge sulla collaborazione e sulle azioni dei soci devono sostenersi nell'interesse comune... detto questo, per la mia esperienza, posso dirti che appoggio il detto che la migliore società è quella formata da ...un socio !!!
Gli interessi, la rivalità, le incomprensioni che possono manifestarsi sono spesso inevitabili, quindi visti i soggetti, bene hanno fatto a dividersi e tu... stanne fuori assolutamente.
La tua relazione di parantela non implica che tu faccia da cuscinetto alle loro scelte economiche e tantomeno alle loro diatribe... rassicurale sul tuo affetto e la tua considerazione... nulla più, le scelte di vita si chiamano così proprio perchè sono individuali ed interferire non è mai consigliabile, anche se lo chiedono...
Forse, e dico forse, dovevano mettere in conto di avere caratteri opposti ed atteggiamenti totalmente diversi, ed in una attività commerciale di quel tipo l'accordo gestionale è imperativo.
Dovrebbero irritarti soprattutto perché sembrano scaramucce da ragazzine un po' viziate e immature.
Io avevo un amico che aveva fatto società con una nostra amica per aprire un'attività commerciale.
Dopo aver contratto debiti per aprirla, passati appena 4 mesi, lei si era già stancata perché doveva alzarsi presto la mattina, perché non guadagnava nulla, perché si lavorava troppo...
L'entusiasmo e i grandi progetti erano già finiti alle prima difficoltà e sacrifici.
E' vero che anche lui fu ingenuo a fidarsi di lei, ma il voltafaccia che questa donna fece fu imprevedibile: in fin dei conti lei all'epoca era giovane e disoccupata e quell'attività era un'opportunità in cui avrebbe dovuto dare il massimo.
Uscì dalla società con l'aiuto del marito e dei capitali della suocera, che le pararono il culo.
Qualche anno dopo lei malgrado questo si separò, mentre il mio amico, rimasto da solo, non riuscì a portare avanti l'attività che era tarata sulla forza lavoro di due responsabili.
Potrei citarti molte storie di conflitti generati per le ragioni indicate da Brunetta negli ambienti lavorativi di mia conoscenza, ma mi dilungherei troppo. A volte ho la sensazione che nell'educazione di molte persone (a livello statistico preponderante la componente femminile, per mia esperienza) sia stata trascurata l'importanza dell'umiltà e del sacrificio oltre alla capacità di lavorare e andare d'accordo in gruppo senza sviluppare sentimenti conflittuali.
Oh...Esattamente
Il loro comportamento è incomprensibile, per me che le conosco bene, Sono delle ragazze intelligenti e gran lavoratrici e responsabili oltretutto hanno avuto il pieno appoggio morale e materiale dei mariti.
Mah !!!