Cosa si fa in questi casi

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Posto che se non sei un derelitto , un uomo violento non è mai una sorpresa
Ma dai.... anche se scopri che il tuo coniuge e’ un serial killer può essere uno shock.. e quindi?
Questo fa diventare meno shoccante la scoperta di tradimento ?
Io sto semplicemente dicendo che trovo idiota trasformare la scoperta di un tradimento in un evento totalizzante senza analizzare i fattori di contorno. E guarda che non sto andando a casaccio, mi baso esattamente su decine di storie lette qui in cui decine di scelte sbagliate sono state fatte perché il trauma della scoperta è stato strutturato fino a diventare pietra angolare del microcosmo del tradito.
Ho perso il conto di quanti imbecilli hanno fatto la corsa a mettere la patologia del rapporto il più lontano possibile da sè perché tanto secondo loro le corna reggono l'aureola.
Invece, nella mia vita reale, le persone più intelligenti che ho conosciuto in vita mia sono quelle che, una volta scoperta la fronte pesante, si sono fatti una serie di domande, hanno corretto una serie di comportamenti, e indovina un po'? Stanno meglio di prima, ora che la vita gli ha ricordato che siamo tutti sul mercato. Io per primo cerco di non dimenticarlo mai.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
È devastante ma non c’è un sommerso.
A parte che il sommerso c'è perché non voler vedere i segnali di violenza è esattamente come non voler vedere i segnali del tradimento. Anche ammettendo che tu abbia ragione e che non ci sia il sommerso, l'emersione del sommerso secondo me non giustifica comunque la mancanza di autoanalisi.

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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Non esistono regole ma persone e situazioni. Mentre mi prendo le mie responsabilità per la fine del mio matrimonio e del tradimento di mio marito, ora la situazione e’ diversa. Non ho colpe credetemi. Ho di fronte un traditore seriale che ama le donne e si cerca le situazioni per gonfiare il suo io. Analisi cruda e semplice, per questo appuntavo che non sono necessari voli pindarici. Gli parlero’ , mettendogli davanti cio’ che so . Non riesco a fare finta di niente , tutte le volte che mi si avvicina ( e lo fa spesso) mi viene il voltastomaco.
Ma abita con te?

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Jacaranda

Utente di lunga data
Io sto semplicemente dicendo che trovo idiota trasformare la scoperta di un tradimento in un evento totalizzante senza analizzare i fattori di contorno. E guarda che non sto andando a casaccio, mi baso esattamente su decine di storie lette qui in cui decine di scelte sbagliate sono state fatte perché il trauma della scoperta è stato strutturato fino a diventare pietra angolare del microcosmo del tradito.
Ho perso il conto di quanti imbecilli hanno fatto la corsa a mettere la patologia del rapporto il più lontano possibile da sè perché tanto secondo loro le corna reggono l'aureola.
Invece, nella mia vita reale, le persone più intelligenti che ho conosciuto in vita mia sono quelle che, una volta scoperta la fronte pesante, si sono fatti una serie di domande, hanno corretto una serie di comportamenti, e indovina un po'? Stanno meglio di prima, ora che la vita gli ha ricordato che siamo tutti sul mercato. Io per primo cerco di non dimenticarlo mai.
Sull’ultimo punto quoto
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
al contrario tradisci con grande maestria: ti stimo molto.
considerazioni concettuali che non hanno valore nelle dinamiche quotidiane di coppia.
alla fine a me importa avere accanto una persona di cui fidarmi e più si ingegna per nascondermi più si allontana dalla nostra complicità.
perchè il tradimento vero e pesante non è certo quello del tempo passato a far sesso con un'altra quanto tutta la costruzione di menzogne a reggere lo spazio di divertimento che risulterà disastroso anche perché a quel punto può avvenire un effetto domino retroattivo che avvolge nel dubbio anche il passato .per il futuro l'eventuale lavoro di ricostruzione sta sempre nella fiducia.
e qui l'arte del Il kintsugi dove si ripara con l'oro rimettendo insieme i vari cocci rendendo ancor più prezioso di prima l'oggetto rotto è la grande utopia nella quale molti sperano.
pare che difficilmente un tradimento rimanga isolato

beh allora lucidamente : guarda che a me piace questa/o e me la/lo scopo.
qui sì che c'è la differenza

Ciao :)

è vero, sono considerazioni concettuali.
Ma sono piuttosto propensa al pensare che senza pensiero e senza intenzionalità rispetto alle proprie azioni, non sia possibile la presa di responsabilità delle proprie azioni e delle loro conseguenze.

Capisco che la teoria rompa le balle. Che possa essere noiosa. Ed in effetti il passaggio all'agito dona spesso sollievo.
Ma se quel passaggio non è sostenuto da un pensiero che possa osservare se stesso, dubito ci possa essere apprendimento autentico, e quindi miglioramento attraverso la messa in discussione e quindi la conoscenza di sè.

Nelle dinamiche di coppia, ossia nell'interazione dinamica fra due individui, se manca l'intenzionalità, la conoscenza e la consapevolezza ognuno di se stessi, si finisce per subire la dinamica stessa e spesso anche "vittima" di giochi di potere inconsapevoli che i due coinvolti mettono in atto.

E' altrettanto vero che se io mi ingegno a mentirti, mi sto allontanando da te.
Nella mia esperienza, ho provato a mentire in diverse modalità, dalla menzogna totale (ossia il fatto che ti dico "ok, rispetto il patto e poi non è vero) sia la menzogna parziale (restringo a priori e te lo dico parti relazionali - ti dico che la nostra relazione ha determinati limiti e oltre quelli non si spinge e oltre quei limiti di vicinanza ci sono io e soltanto io) all'omissione concordata (ci sono e non ti mento per quanto riguarda l'emotività e la razionalità, ma il mio corpo è a mia disposizione e ne faccio quel che voglio. Con l'accordo di omettere la comunicazione a riguardo).

Menzogna e omissione nella mia esperienza fanno poca differenza una dall'altra.
L'omissione è un qualcosa che fa sentire più a posto, nel senso che potrebbe quasi essere catalogata nelle bugie bianche, e quindi fa sentire eticamente più meritevoli per certi versi.

Ma alla fine in entrambe le disposizioni, ci sono parti che vengono levate dalla relazione e tenute per sè.

Questo, sempre nella mia esperienza, ha come immediato risultato il fatto che la relazione non cresce. Intendendo relazione quello spazio in cui i due coinvolti si giocano nella conoscenza uno dell'altro e ognun di se stesso attraverso il confronto.

Però è anche vero che se si sposta l'obiettivo, ossia la conoscenza e la crescita insieme, negli obiettivi di progetto, allora sia la menzogna sia l'omissione cambiano veramente di poco il sistema che prosegue a funzionare.
Perchè il sistema non ha bisogno strettamente di conoscenza e approfondimento, ha bisogno delle abilità e delle competenze dei coinvolti per essere portato avanti. E non ha strettamente bisogno dell'intimità fra i coinvolti, per dire. Il percorso si sposta dalla coppia e dagli individui che la compongono alla famiglia, ossia l'associazione produttiva e funzionale degli individui con l'obiettivo di mantenere uno standard di vita da accettabile in su.

Mi spiego?

Sarò anche cinica, ma in fondo è solo questione di priorità.

Certo è che se la priorità è la coppia, il percorso insieme allora l'omissione, più ancora della menzogna fanno danni immensi perchè ad essere coinvolto è direttamente lo scambio fra individui.

E il kintsugi funziona fino ad un certo punto...perchè per riempire di oro quelle crepe serve riprendere in mano le menzogne e le omissioni, svelarle ed esplicitarle anche a costo di distruggere ogni cosa e colare l'oro nelle crepe.
Per paradosso l'oro del kintsugi in questo caso, è la "merda" che ognuno si è tenuto per sè.

E per far questo serve non aver più la paura di perdere.

Nella mia esperienza, non solo personale, il progetto famiglia diventa l'ostacolo principale ad operare nei termini del kintsugi...non la si mette sulla bilancia e si rattoppa la crepa. Ma non con l'oro. Ed in ogni caso, omettendo menzogne e omissioni, non si può semplicemente identificare la profondità della crepa.

Ecco...lunga come al solito.
Ma è fondamentalmente questo il motivo per cui io preferisco i lucidi stronzi.
Quelli che chiaramente con se stessi, senza la toppa (che è omimssione) del proprio egoismo si dicono "questo lo faccio per me" con quello che ne consegue rispetto alla visione di sè.
Ossia sono uno stronzo, o una stronza, senza aggiustamenti con la giustifica dei sentimenti ingovernabili, della passione che porta via e tutta la roba affine e del "ma tu mi trascuravi" e affini.

O con la tiritera "non so cosa mi sia successo...mi ci sono trovat* dentro...ma come te nessuno mai..."

Cazzate.
Nel senso che sono solo un modo per dire che c'è una crepa ma che non la si vuol guardare e che ci si accontenta di metterci la toppa per tener su il sistema.

Ed è poi questo il motivo per cui a mio vedere, tradire, essendo un atto pienamente intenzionale ha bisogno del pensiero. Perchè essendo un atto che coinvolge nel dolore anche l'altro, come minimo saperne dare spiegazione in una relazione di lungo corso mi sembra il minimo. Specialmente se si sono fatti patti a riguardo.
Se non penso....le spiegazioni che darò saranno inutili, tese a compiacere l'altro per limitare i danni a me.

E io l'atto di egoismo cattivo lo vedo qui.

mi sono fatta i cazzi miei, l'ho fatto senza pensare e quindi non so spiegare le mie motivazioni.
Ma anzi, cerco da te (quindi ti uso con la scusa dell'amore) per trovare la pezza (che trovi tu, non io) che ci permette di non perdere i privilegi che essere sistema progettuale comporta.

mi spiego?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È tutto quello l’orrore del tradimento e dire che questa pianificazione è un valore è come considerare giusto imprigionare chi ruba una mela e non chi fa inside trading o scatole cinesi finanziarie.

Io non ho fatto un discorso di valori.

Il mio è un discorso puramente pragmatico.

Quando tradisco un minimo di pianificazione c'è.
Anche soltanto nella scelta delle mutande che si indossano per farsele togliere.
C'è pianificazione della situazione, c'è pianificazione dei desideri, degli immaginari.

Il non avere la responsabilità di quella pianificazione, e quindi neanche cura è a mio parre una aggravante.

Anche se soltanto prendo in esame il voler affrontare il rischio che sto mettendo sul piatto, ossia il casino nella relazione principale.

Io se tradisco mi assumo il rischio di essere beccata. E lo valuto sulla bilancia dei benefici per me stessa.
E decido di tradire.

Far questo processo a casaccio significa che quando il rischio diviene realtà, manco sono in grado di spiegare al legittimo/a che cazzo ho combinato.
E porta, come si legge spessissimo a quelle cagate del "io sono fatto così" oppure "ho perso la ragione inebriato dai profumi dell'amante" oppure "mi sembrava di essere innamorat* ma adesso so che amo solo te" e tutto il corollario.

Che è a mio parere oltre l'atto di egoismo fa in sè e per sè.

Qui si usa il dolore del tradito e il suo shock contro di lui.
Nel senso che si sfrutta la confusione dell'altro come paravento per svicolare le responsabilità di una azione coscientemente scelta e programmata.

Quando vai ad incontrare l'amante, ti prepari. Ti studi, ti presenti nel tuo migliore assetto per abbandonarti al tempo del desiderio.
Ed è tutto tempo in cui pianifichi e programmi quelli balle raccontare al legittimo. Come raccontarle. Quanto vicino stare o meno dalla realtà di quel che farai.

Quindi non è un valore pianificare.
Ma d'altro canto per me non è valore neanche l'abbandono alla rissa emozionale.

Il tradimento è un atto lucido.

Che poi si giochi con l'assenza di lucidità per ridurre l'impatto è tutto un altro discorso.
E questo, come traditrice, non me lo compro.

Primo perchè è una cagata.
Secondo perchè se vero, sei un imbecille. Che fa le cose scaricando su di me e sugli eventi esterni le responsabilità.

E a questo punto, che salti di mutanda in mutanda, diventa quasi secondario perchè se scarichi sugli eventi esterni le tue azioni e le conseguenti responsabilità, alla prima prova vera e secca della vita, non le cagate eh, crolli cercando il colpevole fuori e mi diventi un peso.
 
Io sto semplicemente dicendo che trovo idiota trasformare la scoperta di un tradimento in un evento totalizzante senza analizzare i fattori di contorno. E guarda che non sto andando a casaccio, mi baso esattamente su decine di storie lette qui in cui decine di scelte sbagliate sono state fatte perché il trauma della scoperta è stato strutturato fino a diventare pietra angolare del microcosmo del tradito.
Ho perso il conto di quanti imbecilli hanno fatto la corsa a mettere la patologia del rapporto il più lontano possibile da sè perché tanto secondo loro le corna reggono l'aureola.
Invece, nella mia vita reale, le persone più intelligenti che ho conosciuto in vita mia sono quelle che, una volta scoperta la fronte pesante, si sono fatti una serie di domande, hanno corretto una serie di comportamenti, e indovina un po'? Stanno meglio di prima, ora che la vita gli ha ricordato che siamo tutti sul mercato. Io per primo cerco di non dimenticarlo mai.
però non è mica questo il punto.le persone intelligenti si fanno sempre domande ed escono dalle situazioni con esperienza formativa , ciò detto il tradimento della fiducia riposta è e rimane traumatico.
sempre parlando di intelligenza , alla base di un rapporto sano si sa che è fondamentale non dare per scontato nulla ma non puoi serenamente mettere sul piatto che la persona che hai scelto per condividere sogni e quotidiano ti guardi negli occhi e ti racconti palle su palle per organizzarsi del tempo alternativo strategicamente.
mi posso mettere in discussione? sempre , ma è comunque chiaro che tu hai preso un bivio scorretto che solo in parte può essere giustificato dai malesseri di coppia.
tu citi il fatto che tua moglie da pantera sia diventata mamma orsa dopo la maternità...ok.quanto questo può giustificare il tradimento ?
in teoria un dialogo fluente, la pazienza di aspettare i suoi tempi cercando anche tu di capire le sue ragioni potevano metterci una pezza.il fatto che è molto più appagante ed emozionante volare temporaneamente per altri lidi.
del resto ti contraddici , perchè se da una parte parli dell'autoanalisi per lo smazzarsi le colpe in parti uguali , dall'altra sei ben convinto che comunque dopo tot ci sia bisogno di aria nuova.sicché
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non esistono regole ma persone e situazioni. Mentre mi prendo le mie responsabilità per la fine del mio matrimonio e del tradimento di mio marito, ora la situazione e’ diversa. Non ho colpe credetemi. Ho di fronte un traditore seriale che ama le donne e si cerca le situazioni per gonfiare il suo io. Analisi cruda e semplice, per questo appuntavo che non sono necessari voli pindarici. Gli parlero’ , mettendogli davanti cio’ che so . Non riesco a fare finta di niente , tutte le volte che mi si avvicina ( e lo fa spesso) mi viene il voltastomaco.
L'autoanalisi non è ricerca di colpevolezza.
E neanche ricerca di assoluzione.

E' guardarsi e chiedersi come ci si è messi in una data situazione.

Quali sono i comportamenti che hanno condotto in quel preciso punto in cui il dolore e la botta nei denti ha dato concretezza a cose magari trascurate, accantonate, considerate poco importanti o significative.
Significa rivedere i passalà che ci si danno e comprendere come funziona il passalà.

Sapevi che questo uomo si procurava i menù esterni. Hai deciso che per te era un rischio tollerabile.
Hai fatto bene a mio parere. Se la valutazione della tollerabilità del rischio è passata per una valutazione sincera dei tuoi limiti.

Hai fatto una cagata se la valutazione di quel rischio è passata dalla speranza nei comportamenti di lui.
E non perchè uno non possa gustarsi il menù tutta la vita senza metterci mano.
Ma perchè hai fatto discendere le tue scelte di posizione e comportamentali dai comportamenti altrui.

E questo è mettersi all'angoli da soli.

Non è una colpa.

Io al tuo posto però mi chiederei perchè mi sono messa all'angolo passando per l'altro. Per esempio.

Perchè se questo è un tuo copione comportamentale, più o meno ricorrente, al prossimo giro, magari con sfumature diverse, ti ritrovi nello stesso copione.

E la scelta è tua, se ripetere i copioni o ribaltare il copione e riscrivertelo.

Certo è che i discorsi sulla colpa dovrebbero essere fuori da ogni discorso. Mentre se ancora cerchi colpe tue o sue, sei lontana dal poterti guardare serenamente (che non significa in assenza di dolore, ma anzi, comprendendo il dolore del proprio sguardo su di sè).

Non si ha colpa dei comportamenti altrui.
Ma si ha la responsabilità della propria risposta ai comportamenti altrui.
E qui entrerebbe in gioco la differenza fra re-azione (agire dipendendo dalle azioni dell'altro, reagire appunto) oppure azione (agire per posizione personale in relazione all'altro).

Sono scelte.
E ognuno fa le sue.
E di quelle scelte si succhia i risultati (ed è qui la valutazione ultima...se ottengo quel che desidero le cose han girato, se continuo a prendermela nei denti, forse qualcosa nel mio modo di relazionarmi al mondo non funziona. Salvo assumere l'essere vittima di una congiura cosmica, la sfortuna no?).
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
però non è mica questo il punto.le persone intelligenti si fanno sempre domande ed escono dalle situazioni con esperienza formativa , ciò detto il tradimento della fiducia riposta è e rimane traumatico.
sempre parlando di intelligenza , alla base di un rapporto sano si sa che è fondamentale non dare per scontato nulla ma non puoi serenamente mettere sul piatto che la persona che hai scelto per condividere sogni e quotidiano ti guardi negli occhi e ti racconti palle su palle per organizzarsi del tempo alternativo strategicamente.
mi posso mettere in discussione? sempre , ma è comunque chiaro che tu hai preso un bivio scorretto che solo in parte può essere giustificato dai malesseri di coppia.
tu citi il fatto che tua moglie da pantera sia diventata mamma orsa dopo la maternità...ok.quanto questo può giustificare il tradimento ?
in teoria un dialogo fluente, la pazienza di aspettare i suoi tempi cercando anche tu di capire le sue ragioni potevano metterci una pezza.il fatto che è molto più appagante ed emozionante volare temporaneamente per altri lidi.
del resto ti contraddici , perchè se da una parte parli dell'autoanalisi per lo smazzarsi le colpe in parti uguali , dall'altra sei ben convinto che comunque dopo tot ci sia bisogno di aria nuova.sicché
La contraddizione la vedi solo tu. Io non ne ho mai fatto una questione di colpa, in quanto la colpa è una categoria logica che non mi appartiene. Se parliamo di responsabilità, non ho nessun problema ad accollarmi le responsabilità dei miei egoismi, dato che come ho sempre detto si tradisce principalmente per quello. Per l'egoismo di mettere se stessi davanti agli altri.
Secondo discorso, il trauma ovviamente c'è, nessuno lo nega. Per come lo vedo io dovrebbe essere piuttosto ridimensionato, soprattutto visto e considerato che buona parte dei traditi che leggo, stanno ancora dopo anni a fare i conti non con il trauma originario, ma con il mostro che loro si sono creati in testa a partire da quel trauma.
Mostro che obnubila le capacità di analisi trasformando una persona mediamente raziocinante in un perfetto idiota che ripete le stesse minchiate a nastro tipo disco rotto.
Secondo sbaglio, sempre perché il concetto della colpa è fuorviante. La trasformazione da pantera a mamma orsa nel mio caso è stata la molla che ha fatto scattare in me la decisione di riprendermi me stesso invece di investire sul recupero di qualcosa che vedevo come irrecuperabile. La responsabilità e ovviamente mia, mica di qualcun altro. Mia la scelta, mie le conseguenze.
Solo che le conseguenze finora, con buona pace di tutti quelli che mi augurano un divorzio in grande stile, sono che ho una famiglia come dico io, una moglie come dico io, un amante come dico io, svariate amiche che dispensano emozioni, e fila tutto liscio nonostante ogni tanto qualche stronzo da forum cerca di recapitare qualche lettera anonima con le paginate del forum a casa mia.
Ma anche solo essere bersaglio dell'odio di certi morti di fame mentali, su di me ha sempre un effetto rinvigorente. Mi ricorda che sono meglio di loro.

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oriente70

Utente di lunga data
La contraddizione la vedi solo tu. Io non ne ho mai fatto una questione di colpa, in quanto la colpa è una categoria logica che non mi appartiene. Se parliamo di responsabilità, non ho nessun problema ad accollarmi le responsabilità dei miei egoismi, dato che come ho sempre detto si tradisce principalmente per quello. Per l'egoismo di mettere se stessi davanti agli altri.
Secondo discorso, il trauma ovviamente c'è, nessuno lo nega. Per come lo vedo io dovrebbe essere piuttosto ridimensionato, soprattutto visto e considerato che buona parte dei traditi che leggo, stanno ancora dopo anni a fare i conti non con il trauma originario, ma con il mostro che loro si sono creati in testa a partire da quel trauma.
Mostro che obnubila le capacità di analisi trasformando una persona mediamente raziocinante in un perfetto idiota che ripete le stesse minchiate a nastro tipo disco rotto.
Secondo sbaglio, sempre perché il concetto della colpa è fuorviante. La trasformazione da pantera a mamma orsa nel mio caso è stata la molla che ha fatto scattare in me la decisione di riprendermi me stesso invece di investire sul recupero di qualcosa che vedevo come irrecuperabile. La responsabilità e ovviamente mia, mica di qualcun altro. Mia la scelta, mie le conseguenze.
Solo che le conseguenze finora, con buona pace di tutti quelli che mi augurano un divorzio in grande stile, sono che ho una famiglia come dico io, una moglie come dico io, un amante come dico io, svariate amiche che dispensano emozioni, e fila tutto liscio nonostante ogni tanto qualche stronzo da forum cerca di recapitare qualche lettera anonima con le paginate del forum a casa mia.
Ma anche solo essere bersaglio dell'odio di certi morti di fame mentali, su di me ha sempre un effetto rinvigorente. Mi ricorda che sono meglio di loro.

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Minkia sono arrivati alle lettere anonime [emoji41].
Questo forum?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Minkia sono arrivati alle lettere anonime [emoji41].
Questo forum?
Fregancazzo se scrivono ancora qua o no.
Essere uno che per carattere fa una fiduciaria maltese per comprarsi il motorino ha i suoi vantaggi.

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Rosarose

Utente di lunga data
Io sto semplicemente dicendo che trovo idiota trasformare la scoperta di un tradimento in un evento totalizzante senza analizzare i fattori di contorno. E guarda che non sto andando a casaccio, mi baso esattamente su decine di storie lette qui in cui decine di scelte sbagliate sono state fatte perché il trauma della scoperta è stato strutturato fino a diventare pietra angolare del microcosmo del tradito.
Ho perso il conto di quanti imbecilli hanno fatto la corsa a mettere la patologia del rapporto il più lontano possibile da sè perché tanto secondo loro le corna reggono l'aureola.
Invece, nella mia vita reale, le persone più intelligenti che ho conosciuto in vita mia sono quelle che, una volta scoperta la fronte pesante, si sono fatti una serie di domande, hanno corretto una serie di comportamenti, e indovina un po'? Stanno meglio di prima, ora che la vita gli ha ricordato che siamo tutti sul mercato. Io per primo cerco di non dimenticarlo mai.
È esattamente quello che volevo dire, e dove volevo arrivare o fare arrivare:)
Poi tu sei mooolto più bravo di me!!

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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
È esattamente quello che volevo dire, e dove volevo arrivare o fare arrivare:)
Poi tu sei mooolto più bravo di me!!

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Puoi essere uno che fa della dialettica una religione, non lo capiranno mai e non ci arriveranno mai. Sono troppo contenti di crogiolarsi nella commiserazione di essere i poveri cornuti Fermi all'anno zero.
 

Marjanna

Utente di lunga data
La trasformazione da pantera a mamma orsa nel mio caso è stata la molla che ha fatto scattare in me la decisione di riprendermi me stesso invece di investire sul recupero di qualcosa che vedevo come irrecuperabile. La responsabilità e ovviamente mia, mica di qualcun altro. Mia la scelta, mie le conseguenze.
Mi sembra una molla piuttosto comune dalla parte maschile. In molte storie di traditori si sente raccontare di qualcosa cambiato dopo la nascita di un bimbo. Felicissimo evento che però...
Tu dici che tutti siamo sempre nel mercato, e sarebbe una giusta considerazione, però mi sembra sia un altro mercato, un mercato segreto (tant'è che quel che poi viene detto alle varie amanti nel forum è embè e che ti aspettavi? lui è fuori dal mercato, è sposato). Nel quotidiano si recita -chi più chi meno- la parte del marito (o moglie) devoto.
Dopo la nascita di un figlio inevitabile cambino certe dinamiche di coppia, ma perchè questa nuova realtà non basta? Una donna con un cucciolo non scapperà via (salvo casi rari ed estremi), si mette lei fuori dal mercato perchè non gli serve più esserci. Hai ragione a parlare di trasformazione. Ma perchè in questa trasformazione non può partecipare anche l'uomo? Mica vuol dire diventare pantofolai e far frigo-divano. Quale parte di te sentivi ti veniva portata via? Non capisco.

Solo che le conseguenze finora, con buona pace di tutti quelli che mi augurano un divorzio in grande stile, sono che ho una famiglia come dico io, una moglie come dico io, un amante come dico io, svariate amiche che dispensano emozioni, e fila tutto liscio nonostante ogni tanto qualche stronzo da forum cerca di recapitare qualche lettera anonima con le paginate del forum a casa mia.
Ma anche solo essere bersaglio dell'odio di certi morti di fame mentali, su di me ha sempre un effetto rinvigorente. Mi ricorda che sono meglio di loro.
come dico io lo diciamo in fotografia quando otteniamo la foto che volevamo, di norma dietro c'è tanta tanta tecnica, gestione delle emozioni, e tanto tempo investito e anche tanti errori (ritentare cercando di migliorarsi, e capire quando neppure vale la pena scattare), e studio del soggetto nel tempo.
La parte finale mi sa che è invidia.
 

oriente70

Utente di lunga data
Fregancazzo se scrivono ancora qua o no.
Essere uno che per carattere fa una fiduciaria maltese per comprarsi il motorino ha i suoi vantaggi.

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Quindi di questo forum.
volevo sapere solo questo.
Poi ognuno si parla il culo come meglio crede .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non ho fatto un discorso di valori.

Il mio è un discorso puramente pragmatico.

Quando tradisco un minimo di pianificazione c'è.
Anche soltanto nella scelta delle mutande che si indossano per farsele togliere.
C'è pianificazione della situazione, c'è pianificazione dei desideri, degli immaginari.

Il non avere la responsabilità di quella pianificazione, e quindi neanche cura è a mio parre una aggravante.

Anche se soltanto prendo in esame il voler affrontare il rischio che sto mettendo sul piatto, ossia il casino nella relazione principale.

Io se tradisco mi assumo il rischio di essere beccata. E lo valuto sulla bilancia dei benefici per me stessa.
E decido di tradire.

Far questo processo a casaccio significa che quando il rischio diviene realtà, manco sono in grado di spiegare al legittimo/a che cazzo ho combinato.
E porta, come si legge spessissimo a quelle cagate del "io sono fatto così" oppure "ho perso la ragione inebriato dai profumi dell'amante" oppure "mi sembrava di essere innamorat* ma adesso so che amo solo te" e tutto il corollario.

Che è a mio parere oltre l'atto di egoismo fa in sè e per sè.

Qui si usa il dolore del tradito e il suo shock contro di lui.
Nel senso che si sfrutta la confusione dell'altro come paravento per svicolare le responsabilità di una azione coscientemente scelta e programmata.

Quando vai ad incontrare l'amante, ti prepari. Ti studi, ti presenti nel tuo migliore assetto per abbandonarti al tempo del desiderio.
Ed è tutto tempo in cui pianifichi e programmi quelli balle raccontare al legittimo. Come raccontarle. Quanto vicino stare o meno dalla realtà di quel che farai.

Quindi non è un valore pianificare.
Ma d'altro canto per me non è valore neanche l'abbandono alla rissa emozionale.

Il tradimento è un atto lucido.

Che poi si giochi con l'assenza di lucidità per ridurre l'impatto è tutto un altro discorso.
E questo, come traditrice, non me lo compro.

Primo perchè è una cagata.
Secondo perchè se vero, sei un imbecille. Che fa le cose scaricando su di me e sugli eventi esterni le responsabilità.

E a questo punto, che salti di mutanda in mutanda, diventa quasi secondario perchè se scarichi sugli eventi esterni le tue azioni e le conseguenti responsabilità, alla prima prova vera e secca della vita, non le cagate eh, crolli cercando il colpevole fuori e mi diventi un peso.
Questa ipotetica lucidità della pianificazione è contraddittoria con l’atto di contrizione successivo alla scoperta che fa dichiarare, mentendo o no, la non consapevolezza delle conseguenze.
Sospetto che la proclamazione di consapevolezza della pianificazione sia per molti uno stratagemma rassicurante sul quale ci si dà ragione tra traditori prima di essere scoperti.
Dopo essere scoperti anche i traditori sono molto disorientati sia dalle reazioni del tradito, sia dalla scoperta che anche la propria reazione emotiva non è quella prevista.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
tant'è che quel che poi viene detto alle varie amanti nel forum è embè e che ti aspettavi? lui è fuori dal mercato, è sposato
Mai detto, Anzi ho sempre sostenuto che dopo una certa età Gli unici scopabili sono gli sposati, perché sul mercato rimangono soltanto casi umani e grandi egoisti. Oltre ai separati, Ma quelli fanno categoria A sé.
 
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