La verità, finalmente

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Vi aggiorno: i miei sensi di colpa si stanno affievolendo sempre più. Con mia moglie và meglio sia il sesso che il rapporto quotidiano. Ho qualche ricaduta se mi fermo a pensare, ma al primo contatto con l'altra cambio idea. Vivo in un perenne stato emotivo confusionale. Però... sto bene, mannaggia.
E che c'è di male a stare bene?

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Brunetta

Utente di lunga data
E verso sé stessi no?
Tu imponi un sacrificio, ovvero una valutazione degli altri superiore alla propria, ma io credo vi siano poche persone disposte ad accettarlo.
Nella vita bisogna scegliere persone fedeli per natura, se le vogliamo, non pretendere che chi non lo è lo diventi.
La responsabilità nei confronti del coniuge o dei figli non è una pietra messa sulle spalle da un aguzzino, è la conseguenza di una scelta.
E poi rovinare il proprio matrimonio e la propria famiglia non è che sia molto responsabile nemmeno verso se stessi.
 

danny

Utente di lunga data
Ma non è mica una rottura portare i figli a nuoto e essere compartecipi della loro esperienza.
Lo è se sei ego riferito e ti senti un taxista o una tata non retribuita.
Ma se è così sarà una rottura qualsiasi cosa.
Per forza poi si cercherà nelle emozioni di tresche una energia vitale che non si ha.
Per te.
Per altri può darsi che non sia la più grande soddisfazione che può riservare la giornata.
Se continuiamo a vedere negli altri quello che siamo noi, continueremo a beccare tramvate...
In generale, si intende, mi sto riferendo a tutti i traditi.
Se un tradito capisce chi ha di fronte, ovvero un'altra persona diversa, ha già fatto un bel percorso che lo porta a essere più libero.
Altrimenti si perderà nel loop del torto dubito e dei principi disattesi, ovvero in qualcosa che non si può risolvere in alcuna maniera e che causa anche qualche problema di relazione con gli altri.
Perché la fiducia nel resto del genere umano la si riacquista quando si cominciano a vedere le differenze tra le persone e ad accettarle.
Cosa che facilita anche scelte più consapevoli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per te.
Per altri può darsi che non sia la più grande soddisfazione che può riservare la giornata.
Se continuiamo a vedere negli altri quello che siamo noi, continueremo a beccare tramvate...
In generale, si intende, mi sto riferendo a tutti i traditi.
Se un tradito capisce chi ha di fronte, ovvero un'altra persona diversa, ha già fatto un bel percorso che lo porta a essere più libero.
Altrimenti si perderà nel loop del torto dubito e dei principi disattesi, ovvero in qualcosa che non si può risolvere in alcuna maniera e che causa anche qualche problema di relazione con gli altri.
Perché la fiducia nel resto del genere umano la si riacquista quando si cominciano a vedere le differenze tra le persone e ad accettarle.
Cosa che facilita anche scelte più consapevoli.
Se una persona non trae gioia dal vivere la vita è perché, checché ne dica o voglia credere, non ama se stessa e se non trova gioia nei figli è perché non ama né se stessa né i figli. È una poveretta.
 

danny

Utente di lunga data
La responsabilità nei confronti del coniuge o dei figli non è una pietra messa sulle spalle da un aguzzino, è la conseguenza di una scelta.
E poi rovinare il proprio matrimonio e la propria famiglia non è che sia molto responsabile nemmeno verso se stessi.
Alla quale ne sono seguite altre.
Se il marito ha deciso di dedicarsi anima e corpo al ripopolamento delle tartarughe sulle spiagge delle isole Ionie, porterà nel matrimonio un'altra scelta che comporterà conseguenze.
Quindi o rinuncia a ste cazzo di tartarughe conservando il muso per mesi e destinando all'estinzione un animale, o accetta che la moglie in quei sei mesi in cui lui è partito con un'ONG possa conoscere Idro l''idraulico con 33 di QI e di mazza che la aiuti a passare il tempo.
Estremizzo un po', eh.
Non so se esiste un' ONG che ripopoli le tartarughe nelle Ionie.
Per Idro non ho conferme.
 

danny

Utente di lunga data
Se una persona non trae gioia dal vivere la vita è perché, checché ne dica o voglia credere, non ama se stessa e se non trova gioia nei figli è perché non ama né se stessa né i figli. È una poveretta.
Manca il "solo".
Pensare che una donna possa trovare solo gioia nei figli è un concetto un po' arcaico.
C'è chi vive per quello, chi vive anche per altro.
Basta capirlo e saperlo e decidere che donna si vuole al fianco.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Alla quale ne sono seguite altre.
Se il marito ha deciso di dedicarsi anima e corpo al ripopolamento delle tartarughe sulle spiagge delle isole Ionie, porterà nel matrimonio un'altra scelta che comporterà conseguenze.
Quindi o rinuncia a ste cazzo di tartarughe conservando il muso per mesi e destinando all'estinzione un animale, o accetta che la moglie in quei sei mesi in cui lui è partito con un'ONG possa conoscere Idro l''idraulico con 33 di QI e di mazza che la aiuti a passare il tempo.
Estremizzo un po', eh.
Non so se esiste un' ONG che ripopoli le tartarughe nelle Ionie.
Per Idro non ho conferme.
:rotfl:
Estremizzi troppo.
 

Foglia

utente viva e vegeta
E che c'è di male a stare bene?

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
Nulla.
Se non fosse che come per magia la moglie mostro si ritrasforma nuovamente in una persona. Questo per me non è godersi la vita in modo consapevole. E' fare dipendere da un terzo persino la visione del proprio mondo.
Te faresti dipendere il sapore della tua vita dalla presenza di una amante?
Che poi gli amanti single sono credo i peggiori pilastri esistenziali.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se una persona non trae gioia dal vivere la vita è perché, checché ne dica o voglia credere, non ama se stessa e se non trova gioia nei figli è perché non ama né se stessa né i figli. È una poveretta.
Un conto è non trovare gioia nei figli un conto è trovare gioia solo nei figli
Io adoro i miei figli ma sto benissimo anche nei momenti in cui non mi chiamano 10 volte, sono sola e posso dedicarmi ad altro
Se mi costringi al ruolo di mamma probabilmente muoio
 

Brunetta

Utente di lunga data
Manca il "solo".
Pensare che una donna possa trovare solo gioia nei figli è un concetto un po' arcaico.
Non fare Skorpio, che isola una affermazione.
Intanto sto parlando di persona, neutra, e poi l’ho detto all’interno di un discorso ampio di apprezzamento del vivere la propria vita, senza pensare che la vita sia sempre altrove.
La vita è adesso, è qui dove siamo, con chi abbiamo scelto di avere accanto e che con noi la condivide.
Poi fa anche ridere e un po’ pena che si possa considerare più importante “cazzo e figa trullallà” della vita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un conto è non trovare gioia nei figli un conto è trovare gioia solo nei figli
Io adoro i miei figli ma sto benissimo anche nei momenti in cui non mi chiamano 10 volte, sono sola e posso dedicarmi ad altro
Se mi costringi al ruolo di mamma probabilmente muoio
Non è quello che ho detto.
Ho detto che non può essere considerata una rottura Tutto quello che è la vita e trovare gioia altrove.
Se è così è una tristezza infinita.
 

Skorpio

Utente di lunga data
la coerenza, la responsabilità e il rispetto
Ma si sta appunto parlando di chi in nome di tutto questo, vive una vita dove nel tempo si depriva e si intristisce di pezzi di se, andando letteralmente a brandelli, e disperdendo i brandelli di se sotto al tavolino della coerenza della responsabilità e del rispetto

E questo ragionamento va fatto stando ben lontani da valutazioni moralistiche, ma facendo valutazioni di equilibrio INDIVIDUALE

Che è soggettivo e mutevole nel tempo
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non è quello che ho detto.
Ho detto che non può essere considerata una rottura Tutto quello che è la vita e trovare gioia altrove.
Se è così è una tristezza infinita.
Tutto sicuramente no
Ma che ci siano cose che sicuramente rendono noiosa la quotidianità si.
Questo al netto che non si risolve tradendo
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ma non è mica una rottura portare i figli a nuoto e essere compartecipi della loro esperienza.
Lo è se sei ego riferito e ti senti un taxista o una tata non retribuita.
Ma se è così sarà una rottura qualsiasi cosa.
Per forza poi si cercherà nelle emozioni di tresche una energia vitale che non si ha.
Certo Brunetta, ma dipende sempre da come ti poni.
Io di persone uomini e donne, che fanno riferimento a "questioni di famiglia", come fossero tempo rubato alla loro vita ne sento a bizzeffe. Poi magari sono espressioni superficiali, che escono nel mettere al corrente di un qualcosa, e se poi chiedi certo non ti dicono che i figli sono un peso, però è proprio nella genuità del pensiero esposto che esce questo.
Riguardo alla parola taxista, ti dirò che miei coetanei che hanno vissuto le mie stesse esperienze, ricordano come "si andasse a scuola da soli", a piedi (parlo di scuole elementari), ma loro non mandano i loro figli a scuola a piedi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma si sta appunto parlando di chi in nome di tutto questo, vive una vita dove nel tempo si depriva e si intristisce di pezzi di se, andando letteralmente a brandelli, e disperdendo i brandelli di se sotto al tavolino della coerenza della responsabilità e del rispetto

E questo ragionamento va fatto stando ben lontani da valutazioni moralistiche, ma facendo valutazioni di equilibrio INDIVIDUALE

Che è soggettivo e mutevole nel tempo
Se una persona non accetta il principio di realtà e i propri limiti può anche andare in terapia.
Considerare il tradimento una terapia al male di vivere è come considerare una terapia l’alcol o la cocaina.
Non dubito che ci sia chi associa le tre cose, ma bene non sta e l’autoprescrizione non funziona.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tutto sicuramente no
Ma che ci siano cose che sicuramente rendono noiosa la quotidianità si.
Questo al netto che non si risolve tradendo
Mettere i piatti nella lavastoviglie è noiosetto infatti lo si fa chiacchierando, guardando la televisione o sentendo musica. Non è che è necessario compensare.
L’è minga semper festa.
 

oceansize

Utente di lunga data
Veramente è stato un discorso tra adulti, visto che in due abbiamo abbiamo 84 anni.

Certo, nemmeno lei ha una vita affettiva canonica, ma mi conosce molto bene e non ha avuto molti dubbi a riguardo. Oro colato? Certamente no, sono certo che se fossi andato a confidarmi da mio fratello avrei ottenuto una risposta diametralmente opposta. Ma perchè la sua dovrebbe valere di meno? E soprattutto perchè tutta questa storia viene etichettata come infantile e non piuttosto come una porcheria? Da quando le ansie, le incertezze, i sogni, appartengono solo agli adolescenti? Io mi sento vivo, sento il mi ocuore battere più forte... e mi fa stare bene. Datemi del cretino, ma per favore basta con sta storia del kid al parco giochi.
Ti sei trasformato nel solito cliché del padre di famiglia sulla 40ina che sente il tempo scappare via e vuole ritrovare le emozioni dell’adolescenza. Nel tuo caso in un’amante.
niente di nuovo e niente di speciale insomma.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Se una persona non accetta il principio di realtà e i propri limiti può anche andare in terapia.
Considerare il tradimento una terapia al male di vivere è come considerare una terapia l’alcol o la cocaina.
Non dubito che ci sia chi associa le tre cose, ma bene non sta e l’autoprescrizione non funziona.
Ma tu vedi terapie e figure vincenti/fallite ovunque

Allora potrei tranquillamente dire che anche far famiglia è una "terapia" al male di vivere

Io parlo di EQUILIBRI
 
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