Brunetta
Utente di lunga data
È il titolo italiano di un libro molto bello che in inglese si intitola Un genitore abbastanza (sufficientemente) buono, derivato da studi precedenti sullo sviluppo del bambino.
È un bel titolo e sintetizza sia il fatto che c’e Il desiderio di essere genitori perfetti, sia l’impossibilità di esserlo.
L’errore è umano e nell’allevamento dei figli, pochi o unici, in una società con famiglie mononuclerari i genitori sono soli a farsi carico dei figli e della loro educazione. Questo amplifica ogni scelta.
Questo però comporta anche si sia ipersensibili sull’argomento figli.
Si comincia sui tempi dell’allattamento, alla loro cura in assenza dei genitori, alla suddivisione del lavoro di cura tra i genitori e i ruoli da ricoprire per una buona crescita.
Penso che fino a questo punto chiunque legga si trovi d’accordo e si senta confortato.
Ma se da questo punto dovessi esprimere un parere su qualunque aspetto, si scatenerebbe l’inferno.
Su quali aspetti vi sentite più sicuri o insicuri?
N.B. Non tocchiamo il punto di chi non ha figli se non vogliamo bruciare tra le fiamme :mexican:
È un bel titolo e sintetizza sia il fatto che c’e Il desiderio di essere genitori perfetti, sia l’impossibilità di esserlo.
L’errore è umano e nell’allevamento dei figli, pochi o unici, in una società con famiglie mononuclerari i genitori sono soli a farsi carico dei figli e della loro educazione. Questo amplifica ogni scelta.
Questo però comporta anche si sia ipersensibili sull’argomento figli.
Si comincia sui tempi dell’allattamento, alla loro cura in assenza dei genitori, alla suddivisione del lavoro di cura tra i genitori e i ruoli da ricoprire per una buona crescita.
Penso che fino a questo punto chiunque legga si trovi d’accordo e si senta confortato.
Ma se da questo punto dovessi esprimere un parere su qualunque aspetto, si scatenerebbe l’inferno.
Su quali aspetti vi sentite più sicuri o insicuri?
N.B. Non tocchiamo il punto di chi non ha figli se non vogliamo bruciare tra le fiamme :mexican: