Brunetta
Utente di lunga data
Un paio di discussioni qui e anche altre tra amici mi hanno fatto pensare a un aspetto educativo che è oggetto di contrasto tra genitori.
A me sembra che si stia sempre più diffondendo tra i genitori un interesse al benessere dei figli.
Certamente è una cosa positiva ed è meglio del tempo in cui ai bambini si diceva “tu parla quando pisciano le galline” o quando venivano mandati a lavorare in tenera età.
Ma il benessere viene sempre più inteso come assenza di noia e presenza di piacevolezza costante.
Per cui se andare dai nonni è palloso, i nipoti non vanno perché hanno il diritto di divertirsi, se i compiti tolgono tempo al gioco, allo sport, a piacevoli weekend perla famiglia, non si fanno e si attaccano gli insegnanti. Ho letto genitori agguerriti contro compiti e studio non solo in prima elementare, hanno pure quasi sempre ragione, ma anche al liceo.
Che ne dite?
A me sembra che si stia sempre più diffondendo tra i genitori un interesse al benessere dei figli.
Certamente è una cosa positiva ed è meglio del tempo in cui ai bambini si diceva “tu parla quando pisciano le galline” o quando venivano mandati a lavorare in tenera età.
Ma il benessere viene sempre più inteso come assenza di noia e presenza di piacevolezza costante.
Per cui se andare dai nonni è palloso, i nipoti non vanno perché hanno il diritto di divertirsi, se i compiti tolgono tempo al gioco, allo sport, a piacevoli weekend perla famiglia, non si fanno e si attaccano gli insegnanti. Ho letto genitori agguerriti contro compiti e studio non solo in prima elementare, hanno pure quasi sempre ragione, ma anche al liceo.
Che ne dite?