Io sono pigra nel senso che se intestardirmi non mi porta nessun vantaggio, mollo.
Sono una accanita sostenitrice del massimo risultato col minor dispendio possibile.
G. dice che sono tignosa.
Certo che non sta bene.
come scrivevo, il giudizio altrui pesa solo nel momento in cui risuona dentro di sè.
Ti faccio il mio esempio: sono cresciuta immersa in un contesto in cui mi hanno inculcato che io non sono abbastanza. Abbastanza niente.
E che devo essere tutto.
Anni e anni di lavoro, e ancora mi rendo conto che sobbalzo e mi sento punta quando quel che mi risuona dentro va a toccare il giudizio di adeguatezza di me.
E' roba mia. Non è risolvibile. La posso solo gestire, emotivamente prima ancora che razionalmente.
Iniziare a dare il giusto peso ai giudizi altrui, ossia bilanciati in base a quanto sono utili per sè, è un punto di partenza.
Magari anche di fine.
D'altro canto, se uno non ce la fa ad ascoltarsi, non è che ripetendogli di ascoltarsi inizia ad ascoltarsi.
Ma un buon discorso è ragionare lucidamente sull'importanza reale che ha o non ha il giudizio esterno.