Si, lo capisco.
Però leggendo l'articolo che hai postato mi vengono in mente situazioni un po' differenti . Tipo che ne so... A me ora viene in mente la moglie di
@Vigorvis , per dirne una. Che si tiene stretto il telefono per un paio di giorni, giusto il tempo di cancellare le tracce di una vita (non due mesi) e pure poco e' mancato che gli desse del matto. Anche tu mi vieni in mente: ricordi il periodo in cui lui ti diceva che il problema eri tu, nel senso che eri tu quella che non lo capiva, ascoltava eccetera? Era riuscito a "stordirti", nel senso che alla fine tu cercavi "prove", là dove (nel tuo caso) non c'erano neanche prove da cercare, ma c'era una realtà bella evidente. Cio' malgrado hai rischiato (e grosso anche) di rimetterci la salute. Penso a me, che sono andata ben oltre sempre negando l'evidenza. Ma in questo caso vedo più una roba del tipo:
- Ciao, che hai fatto dopo che ci siamo visti?
- Niente, sono andata a casa.
- Nemmeno una sosta al tale parcheggio, giusto il tempo di una sveltina con un altro?
- Va bene, per te è così, per me sono andata a casa.
Non so se è chiara la differenza. Dubito che lei abbia dato del matto a lui, non credo proprio che abbia trovato lo "spazio" per provarci.
Concordo su quello che ne pensi a livello di meccanismo: ma laddove non si tratta di rivolgerlo più o meno consapevolmente a se stessi, ci vuole che dall'altra parte quella negazione venga fatta propria.