Io volevo proprio distinguere responsabilità da colpa. Chi non riesce a uscire da una dipendenza puo' senz'altro essere considerato come responsabile della propria condotta, ma non colpevole.
Ma questo è un discorso per me molto più ampio, io non considero colpevoli neanche coloro che fanno del male volontariamente e - in apparenza - gratuitamente.
Per ritornare al discorso dipendenze, rimango convinto che chi fa del male prima di tutto a se stesso non puo' essere giudicato alla stregua di uno che fa danni senza fregarsene degli altri.
Trovo ridicolo accusare di non preoccuparsi della spesa sanitaria uno che condanna se stesso alla demenza alcolica e alla cirrosi. Tutto qui.
Per tornare nel discorso dipendenza, se la tua dipendenza fa una madonna di casini a quelli che volenti o nolenti devono averti intorno, allora è bene metterti in condizione di non nuocere.
Continui a pensare al giudizio.
Al colpevole e all'innocente.
Ma nei fatti concreti, quando tuo marito, tuo figlio o figlia, o moglie si sputtana il conto in banca per andare a giocarselo alle macchinette e per comprarsi roba varia e assortita, sono cazzi.
Quando ti vedi arrivare a casa multe su multe, che al netto dei tuoi discorsi arrivano eh, e ti ritrovi 3000, 4000, 5000 e via salendo euro da pagare.
Debiti sparsi ovunque di cui non sia l'esistenza.
Soldi che spariscono dal portafogli, ma mica sono spariti eh, non sono mai esistiti, cosa ti inventi, ma ce l'hai con me?????
E l'ade che bussa e se ne fotte che sei colpevole o innocente eh. Bussa e fa il mazzo. In particolare a chi non ha strumenti.
Macchine distrutte contro muri che, oh my god, man non c'era prima!! giuro!!
E figli che si pippano genitori schizzati che rientrano ubriachi o strafatti sbraitando o sbattendo qui e là.
O figli che si pippano i giri dei bar a giocare l'ultimo numero, giuro!
Parliamo degli episodi di violenza? verbale, tanto per iniziare.
Quella fisica possiamo anche lasciarla fuori. Mi sembra che già questo sia un bel riempitivo, no?
Andiamo un po' nel concreto.
Che nel concreto di colpevole e innocente fotte un cazzo a nessuno.
Nel concreto si tratta di individuare strategie che permettano di non affogare avendo intorno una persona che fa un casino fila l'altro.
E non solo, ti tira dentro, senza manco tu lo sai, nei casini che combina. Con le conseguenze annesse e connesse.
Ho lavorato per un periodo con i tossici, mi sono pippata i figli di 4-5-6 anni che passavano la domenica pomeriggio in comunità invece che a giocare pur di stare col genitore di turno. E pensa che questa era la parte migliore. Di quello che si vedeva.
Continui a parlare di individuo che discende dalla società, ma il ragionamento che fai esclude nei fatti esattamente quello che sostieni.
Ossia che le azioni di uno ricadono su tutti.
E tutti pagano. Volenti o nolenti.
Ho la netta sensazione che si parli tanto, ma di aver messo le mani nella merda poco.
E forse servirebbe andare a metterle le mani nella merda. Quella vera però.
Giusto per farsi una idea di quanto puzza e di come l'odore resta addosso. (che a volte manco basta tenere aperte le finestre)
Perdonami.
Ma veramente ti leggo e scrivi cose che stanno benissimo messe sulla carta.
A me invece viene in mente la vita concreta. E non ha niente a che vedere coi bei discorsi che suonano tanto bene sulla carta.
EDIT: sto scrivendo come se fossimo al bar a fare quattro chiacchiere. Se fossimo al bar ti sarebbe chiaro che è l'argomento che mi coinvolge, il tono sarebbe disteso. Mi rendo conto che solo lo scritto può esser frainteso.
