Mi ha colpito la foto perchè non avevo mai visto un orso polare così magro.L'opulenza, il benessere, la disponibilità di risorse non sono per sempre e per tutti ...
immagine emblematica e di monito per l'animale più evoluto .
Siamo abituati a pensare che ambienti incontaminati (che paiono tali) riservino risorse infinite per i propri abitanti; ma non è così,non solo per le intromissioni umane sull'Ambiente , ma perché il pianeta ha le proprie regole e scale dei tempi; ma l'uomo nella sua evanescenza è convinto di assoggettarleMi ha colpito la foto perchè non avevo mai visto un orso polare così magro.
Il fotografo, in un sito tedesco, spiegava che un orso in quelle condizioni ha pochi giorni di vita, ma il problema maggiore è la mortalità dei piccoli, è quella che si è alzata molto.
Ma magari è (purtroppo) malato?è il mio mondo ma francamente tutto mi è venuto in mente meno che la qualità estetica della foto.
l'orso? direi proprio di sìMa magari è (purtroppo) malato?
Guarda io ho letto quello che ha scritto l'autore, a scanso di equivoci nessun veterinario ha visitato l'orso, l'animale era libero e a distanza e tale è rimasto.Un esemplare malato, secondo alcuni articoli. La foto è stata postata innumerevoli volte su Facebook.
Io la trovo anche brutta.
Come messaggio è come andare a Napoli e fotografare gli spacciatori delle Vele come testimonianza partenopea e del degrado italiano.
Sì, su Facebook è passata come una testimonianza dei danni provocati dal riscaldamento globale, cavalcando appunto l'interesse mediatico del momento, e, in tal senso, è una fotografia divenuta più propagandistica che naturalistica. Ovviamente non poteva non suscitare polemiche e reazioni, adesioni e smentite.Guarda io ho letto quello che ha scritto l'autore, a scanso di equivoci nessun veterinario ha visitato l'orso, l'animale era libero e a distanza e tale è rimasto.
Quindi non ci sono referti sullo stato di salute di tale orso. L'esperienza del fotografo l'ha portato a fare una valutazione di termini di vita (quando gli rimaneva da campà) e relazioni all'ambiente circostante.
Non è stato fotografo, per le informazioni che ho letto, cercando volutamente un animale emaciato. Chi fa fotografia naturalistica scatta varie foto, poi decide se condividerle o meno. Capita che, come fosse un taccuino, si facciano foto di merda col fine di documento. Alcuni decidono di condividerle, altri no.
Non so in che genere di post giri questa foto su Fb, da parte mia questo post non vuole essere una propanga pro Greta, o pro comunismo o diventa vegano o quel che ti pare.
che altro dovrebbe arrivare?Sì, su Facebook è passata come una testimonianza dei danni provocati dal riscaldamento globale, cavalcando appunto l'interesse mediatico del momento, e, in tal senso, è una fotografia divenuta più propagandistica che naturalistica. Ovviamente non poteva non suscitare polemiche e reazioni, adesioni e smentite.
Per me una fotografia ben riuscita è quella che non ha bisogno di spiegazioni, soprattutto da parte dell'autore, in quanto comunica da sé.
Senza le spiegazioni, io in effetti vedo solo un orso malato.
In quella foto c'è una storia, ben leggibile, che non necessariamente corrisponde alla realtà di come è stata scattata la foto (molto probabilmente il fotografo ha colto l'attimo in cui il bambino dormiva e l'avvoltoio era sullo sfondo, e ha giocato sulla prospettiva, però tutti ci hanno creduto).che altro dovrebbe arrivare?
nella foto di kevin carter cosa vedi se non un avvoltoio che attende la morte del bambino?