Le regole del (delitto) tradimento perfetto

Brunetta

Utente di lunga data
Nella vita di tutti i giorni non hai limiti?
Ho già detto che trovo necessarie le regole.
Ma non capisco quelle tra amanti.
Mi sembrano appunto le regole del delitto perfetto.
Non ho detto che non siano funzionali.
Mi sembra però che il recinto sia più limitato di quel che si dice, anche se nel recinto si è molto liberi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per tradire perfettamente non devi avere troppi sensi di colpa e devi avere fiducia in chi frequenti.
Il resto vien da sè.
Devi avere fiducia che rispetti le regole.
Devi aver fiducia che rispetti le regole del tradimento, chi non sta rispettando quelle del matrimonio, ma hai fiducia perché gli è conveniente rispettarle.
 

stany

Utente di lunga data
Mi sono venuti in mente i contratti prematrimoniali americani in cui vengono previsti tutti i termini, comprese la frequenza e le modalità dei rapporti sessuali e sanzioni conseguenti.
Questa mentalità sembra che si stia diffondendo anche da noi, in modo graduale e sotterraneo, forse in sostituzione del patto implicito del matrimonio che comprendeva l’obbligo coniugale che, in pratica, consisteva nel “dovere” della donna di adeguarsi alle “esigenze” maschili, presupponendo una vigoria mascolina irrefrenabile e una totale indifferenza per l’interesse e la corrispondenza femminile.
Poi si può scoprire che la mascolinità non è così irrefrenabile e che la femminilità non è così indifferente. Però si reintroducono queste garanzie nel rapporto extra.
Proprio perché sussiste ancora oggi lo stereotipo del maschio allupato e della femmina consenziente per dovere o convenienza.
 

stany

Utente di lunga data
Ho già detto che trovo necessarie le regole.
Ma non capisco quelle tra amanti.
Mi sembrano appunto le regole del delitto perfetto.
Non ho detto che non siano funzionali.
Mi sembra però che il recinto sia più limitato di quel che si dice, anche se nel recinto si è molto liberi.
Le regole della clandestinità sono ancora più ferree di quelle "legali"; ne sono subordinate per ovvi motivi .Quindi non è sbagliato definirle un altro recinto ,che a differenza di quello ufficiale è tridimensionale : la bolla ....(sfera).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Proprio perché sussiste ancora oggi lo stereotipo del maschio allupato e della femmina consenziente per dovere o convenienza.
Nei contratti prematrimoniali i rapporti codificati sono spesso obbligo per entrambi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le regole della clandestinità sono ancora più ferree di quelle "legali"; ne sono subordinate per ovvi motivi .Quindi non è sbagliato definirle un altro recinto ,che a differenza di quello ufficiale è tridimensionale : la bolla ....(sfera).
Era quello che dicevo.
Ma io non mi sento di entrare nella ...sfera, proprio per i limiti specifici di essa.
 

stany

Utente di lunga data
Io ho parlato di persone, rispondendo a te che parlavi di uomini, e tu ribadisci che si tratta di una visione maschile. 🤔
Può essere vero che l’uomo abbia perso “certezze, sicurezze, ruolo e immagine” però mi domando di quale ruolo (per sintesi) si parli se poi viene ricercato in una donna veramente virtuale che si comporti secondo i propri bisogni, al punto di poterla sostituire con una bambola.
Il ruolo di controllore ,la ricerca dell'esclusiva, o meglio la necessità di rappresentare l'esclusiva per "l'altra".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il ruolo di controllore ,la ricerca dell'esclusiva, o meglio la necessità di rappresentare l'esclusiva per "l'altra".
Molto interessante.
Vedi questo come identità maschile?
Ovvero il pastore che possiede il gregge?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non è riferito a me.... è una valutazione sociologica a commento delle situazioni citate: bambole,casini di un tempo,femminicidi odierni...
Non lo attribuivo a te.
È una cosa che che cerco di capire da tempo.
Si osserva. L’osservatorio maschile prevede anche confidenze solo tra uomini, come è l’opposto tra donne.
 

stany

Utente di lunga data
Sarebbe interessante capire cosa si vuole veramente, ma in ogni tipo di relazione.
Per me la ricchezza di una relazione sta nella imprevedibilità del risultato perché prodotto di una interazione a due. Insomma una relazione è bella se artigianale, non se è un prodotto industriale di cui è previsto ogni passaggio.
Forse non sono proprio fatta per essere un’amante.
No ,infatti.... ti vedo più come una con relazione fissa con un single monogamo (ma esiste?), ma ciascuno a casina propria.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No ,infatti.... ti vedo più come una con relazione fissa con un single monogamo (ma esiste?), ma ciascuno a casina propria.
Boh?
Però le regole dell’amante perfetta mi irritano. Ma mi irritavano anche quelle della moglie perfetta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti....meglio soli che... Diciamo che l'uomo ha più difficoltà a vivere da solo; ma anche questo è un retaggio del passato
Ci ho pensato anche leggendo la storia di @abebe .
I tempi contingentati non sono per me.
Potremmo vederci una volta all’anno, ma quella volta senza il problema di perdere la scarpetta.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Un amico per un lungo periodo ha frequentato diverse chat ed ogni fine settimana fissava un appuntamento. Ne faceva un vanto. Una sera, in un pub, incontra l'ennesima ragazza. Dopo cinque minuti erano in bagno. Passione incontrollabile. Lei gli fa il pompino del secolo. Poi, lui, le mette una mano nelle mutandine e... sorpresa! 😁 Ha smesso di conoscere donne on line.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un amico per un lungo periodo ha frequentato diverse chat ed ogni fine settimana fissava un appuntamento. Ne faceva un vanto. Una sera, in un pub, incontra l'ennesima ragazza. Dopo cinque minuti erano in bagno. Passione incontrollabile. Lei gli fa il pompino del secolo. Poi, lui, le mette una mano nelle mutandine e... sorpresa! 😁 Ha smesso di conoscere donne on line.
Sorpresa meritata. Oltretutto probabilmente scarso osservatore.
 

danny

Utente di lunga data
Ancora più confuse sono le regole delle relazioni che nascono nel virtuale.
“ Il presupposto dal quale partire è che nella chat non si incontra la realtà del proprio interlocutore/della propria interlocutrice, così come non ci si fa incontrare dall’altro per quello/a che si è.

Nel rapporto da “dietro uno schermo” (pc o cellulare che sia) mancano la fisicità, i propri modi di essere, di porsi, di muoversi, ma anche di pensare, di parlare, di esprimersi con un certo volume e tono della voce, con una propria mimica, con le proprie pause, con i propri sguardi.

Lo schermo diventa un muro rispetto al contatto con la realtà, che viene alterata e deformata. Questa trasformazione della realtà riguarda entrambi i protagonisti della comunicazione:
Ieri mia figlia mi ha detto che la sua amica si è fatta il tipo anche lei.
Conosciuto su Instagram, chattato un po', alla fine si sono visti e baciati.
Sembra che le discoteche siano in crisi. Io non cuccavo in disco, troppa confusione, e di solito mi sento a disagio in quelle situazioni con gli sconosciuti, però erano un territorio d'elezione per gli approcci più o meno amorosi. Hanno chiuso tanti locali, quasi la metà in Europa. Pure lo Studio Zeta https://www.bergamonews.it/video/caravaggio-al-via-la-demolizione-del-mitico-studio-zeta/ verrà sostituito da un centro commerciale.
Il Rolling Stone non esiste più da anni, eppure era un mito.
Si dice per la pressione fiscale e in alcuni casi la gentrificazione, in realtà ormai tutte le generazioni si sono spostate sul web per conoscere gente.
Molto più rari anche gli approcci nei locali o per strada. A me è capitato di fermare un due o tre volte ragazze per la strada quando ero giovane. Le vedevo, un gioco di sguardi e partiva la conversazione. Oggi non ci si guarda neppure in metropolitana, tutti concentrati sullo smartphone.
L'approccio on line è più facile, non richiede tanta autostima, consente pure un po' di mistificazione e di puntare su tanti soggetti. Un tempo si creavano situazioni per poter conoscere persone, oggi basta essere social e si conosce anche in ufficio o in casa. Diciamo che il web è la porta d'ingresso, utile, per ampliare le proprie conoscenze, poi si passa quasi sempre al reale. Le relazioni solo virtuali mi sembrano un po' come le vecchie amicizie di penna, con qualche libertà in più dal punto di vista sessuale. DI solito iniziano dichiaratamente così, entrambi i soggetti ne sono consapevoli e non ambiscono ad altro, magari perché già impegnati.
 
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